"Se mai vi fu artista ad uscire già armato e deciso dal cervello della pittura, questi fu Masaccio. Per tanto una preistoria pittorica masaccesca non ha senso, ed è tempo di dire che, infatti, non ha senso addebitare a Masaccio il disgraziato affresco di Montemarciano. Ma hanno senso invece, e quanto, i precedenti mentali dello spazio brunelleschiano e di una certa vitale crescenza donatellesca. "Ancora che l'arte fusse diversa", soggiungerebbe subito il Vasari; proprio perché era la stessa, si può oggi pianamente rettificare. Dal primo all'ultimo tempo degli affreschi del Carmine lo spirito di Masaccio cresce insomma e matura tremendamente solo sopra sé stesso, "senza armature", come soltanto cresceva li accanto la cupola del Brunelleschi; sia pure col più grande stupore dei babelici operai del Duomo di Firenze, e degli operai poco meno babelici della storia dell'arte".
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Fatti di Masolino e Masaccio
Titolo | Fatti di Masolino e Masaccio |
Autore | Roberto Longhi |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici |
Collana | Carte d'artisti, 156 |
Editore | Abscondita |
Formato |
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Pagine | 216 |
Pubblicazione | 03/2022 |
ISBN | 9788884169983 |
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