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Dentro il vulcano. Il viaggio a Napoli di Gimbernat e Babbage nella prima metà dell'Ottocento

Dentro il vulcano. Il viaggio a Napoli di Gimbernat e Babbage nella prima metà dell'Ottocento
titolo Dentro il vulcano. Il viaggio a Napoli di Gimbernat e Babbage nella prima metà dell'Ottocento
Autori ,
Collana Eterotopie
Editore Mimesis
Formato
libro Libro: Copertina morbida
Pagine 150
Pubblicazione 03/2022
ISBN 9788857583815
 
14,00
 
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Tra la fine del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento, il Vesuvio e tutta l'area vulcanica del napoletano diventano la meta obbligata delle osservazioni di studiosi locali e stranieri, in un periodo in cui si gettano le basi della moderna geologia. Tra i tanti viaggi di scienziati a Napoli, in questo libro si seguono le tracce di due studiosi molto diversi tra loro, con in comune la fascinazione per il Vesuvio. Entrambi percorreranno gli stessi itinerari, rischiando di bruciarsi nel cratere, ma le loro strade non si incroceranno mai. Quella di Carlos de Gimbernat (1768-1834) è una originale e affascinante figura di studioso ben noto e inserito nella comunità scientifica del primo Ottocento. La sua vita è quasi la trama di un romanzo d'avventura, che lo vede in giro per un'Europa tormentata da guerre e rivoluzioni. Scienziato cosmopolita dai molteplici interessi, il suo arrivo a Napoli nel 1818 coincise con una spettacolare e lunga eruzione del Vesuvio: un evento dalla forte valenza che condizionerà il suo futuro. Il suo soggiorno sarà dedicato a escursioni e osservazioni geologiche e vulcanologiche, che unirà a ideali libertari in una commistione fortemente simbolica di nuove idee scientifiche e politiche. Matematico, fisico, riformatore scientifico dalla mente lungimirante, Charles Babbage (1791-1871) fu anche un viaggiatore instancabile. Nel 1828 arrivò a Napoli e fu ammaliato dal Vesuvio e dalle ricchezze geologiche dei Campi Flegrei. Visitando il Serapeo si soffermò sui singolari segni circolari e i misteriosi buchi lasciati dai molluschi sul marmo della "più notevole costruzione sulla faccia della terra": erano una prova evidente che il Tempio non si era trovato sempre allo stesso livello rispetto al mare. Con l'ausilio della sua macchina calcolatrice, proporrà un'interpretazione dei fenomeni osservati che sarà accettata dai più valenti geologi del tempo.
 

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