Se per Ovidio l’amore è un gioco dei sensi, se per Tibullo è un sentimento sommesso e delicato, per Properzio è invece una forza imprevedibile, senza limite né misura, che si abbatte sulla sua anima con furia implacabile. La poesia che canta questo amore è colta, raffinata, ricca di suggestioni metaforiche e mitiche frutto di una grande ricercatezza linguistica. E in questi accenti, in questi scorci di infinita passione, che ispirarono anche Goethe e Pound, il lettore moderno ritrova una voce sorprendentemente vicina alla sua sensibilità. L’introduzione di Paolo Fedeli, il più noto specialista di Properzio, ripercorre i quattro libri delle “Elegie” nei diversi temi e generi, alla ricerca dei motivi che portarono l’autore all’elezione di un ideale di vita elegiaco, tra negazione dell’attività politica e il rifiuto di una vita familiare, i rapporti con la propaganda augustea, e la ricezione dei grandi contemporanei. La fedele traduzione di Luca Canali è accompagnata da un ampio commento di Riccardo Scarcia.
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Elegie
| Titolo | Elegie |
| Autore | Sesto Properzio |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Bur classici greci e latini, 602 |
| Editore | Rizzoli |
| Formato |
|
| Pagine | 528 |
| Pubblicazione | 05/1987 |
| Numero edizione | 1 |
| ISBN | 9788817166027 |
€13,00
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