In un borgo sperduto dell'Appennino emiliano dove non accade nulla ma «si vive e basta», la vecchia Zelinda trascina la sua misera esistenza di lavandaia che ogni giorno con la sua capra scende al torrente a lavare i panni. A scrutarne i gesti sempre uguali è un «prete da sagre» disilluso e ironico. Tra i due prende forma un dialogo stentato che ruota attorno a un non detto: una domanda che l'anziana donna lascia solo affiorare rinviando di giorno in giorno il momento di formularla. E alla fine, tra schermaglie e reticenze, la domanda arriva tanto potente quanto spiazzante. «Racconto perfetto» secondo il celebre giudizio di Eugenio Montale, nella essenzialità con cui mette a nudo la fatica di vivere in un mondo che non è più sentito come casa propria, il capolavoro di D'Arzo sembra alla fine rivelare tutto e invece forse, suggerisce Alberto Casadei, «nasconde ancora il suo intimo segreto».
Casa d'altri
| Titolo | Casa d'altri |
| Autore | Silvio D'Arzo |
| Prefazione | Alberto Casadei |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | I piccoli grandi libri |
| Editore | Garzanti |
| Formato |
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| Pagine | 96 |
| Pubblicazione | 01/2023 |
| Numero edizione | 2 |
| ISBN | 9788811008736 |

