Nell'età della Controriforma, mentre da una parte maturavano le premesse storiche poste dall'Umanesimo e dal Rinascimento e dall'altra si stabilizzava la dominazione congiunta dell'Impero di Spagna e dell'Inquisizione, Campanella si assunse la missione di "debellare tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia". Ispirata dalle utopie politiche di Tommaso Moro e Platone, nella Città del Sole Campanella immagina una repubblica "naturale", condotta da un re-sacerdote e da tre magistrati. Una repubblica in cui si pratica una religione "naturale" e in cui non si crede all'esistenza dell'inferno o alla concreta possibilità di qualsivoglia punizione divina. Uno stato dove ogni proprietà (e donna) è messa in comune e in cui al lavoro sono destinate al massimo quattro ore giornaliere. La nascita dei figli è guidata da necessità astrologiche (come in Platone) e la loro educazione ispirata da principi basati sulla valorizzazione dell'esperienza e non sui libri, anticipando in questo molte delle valutazioni della moderna pedagogia. Un'opera visionaria quindi, che ispirerà in modo importante il pensiero utopistico dei secoli successivi.
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La città del Sole
Titolo | La città del Sole |
Autore | Tommaso Campanella |
Curatore | A. Seroni |
Argomento | Scienze umane Filosofia |
Collana | Universale economica. I classici, 107 |
Editore | Feltrinelli |
Formato |
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Pagine | 96 |
Pubblicazione | 06/2014 |
Numero edizione | 13 |
ISBN | 9788807901072 |
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