Tra le pagine meno note del grande drammaturgo inglese, i "Poemetti" shakespeariani ebbero enorme successo in vita dell'autore. Composti tra il 1592 e il 1594, mentre i teatri erano chiusi a causa della peste, i due epilli di argomento mitologico-erotico "Venere e Adone" e "Lucrezia" incarnano il gusto dell'epoca, fedele al modello letterario ovidiano e petrarchesco: dialettica amorosa, parodia della casistica classica e neoplatonica, giochi di parole astrusi e raffinati, concetti quanto più possibile ingegnosi, arguzia erotica, humour che va dal brioso all'apertamente farsesco. "La Fenice e la tortora", comparso nel 1601, costituisce invece un felice unicum nella produzione di Shakespeare, la sola adesione al genere cortese, pur reinterpretato con giocosa salacità.
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Poemetti. Testo inglese a fronte
Titolo | Poemetti. Testo inglese a fronte |
Autore | William Shakespeare |
Curatore | Gilberto Sacerdoti |
Introduzione | Nemi D'Agostino |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | I grandi libri, 738 |
Editore | Garzanti |
Formato |
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Pagine | LIX-222 |
Pubblicazione | 07/2008 |
Numero edizione | 2 |
ISBN | 9788811367383 |
€10,00
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