Skira: Cataloghi arte contemporanea
Giulio Galgani. Ritratto di un artista irregolare
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 252
Giulio Galgani (1958) è un artista di origine ligure, pittore, scultore, cantautore, musicista, regista, sceneggiatore... Si potrebbe tentare all'infinito, ma riuscire a incasellarlo all'interno di un (solo) ruolo specifico è impossibile. La monografia, dall'impianto grafico irregolare come l'artista cui è dedicata, ripercorre trent'anni della sua eclettica produzione artistica, in cui un ruolo centrale rivestono le arti visive, dalla scultura alle installazioni ambientali e, soprattutto la pittura realizzata utilizzando colori a olio, acrilici, ma anche fresato di pneumatico, paglia e altri elementi naturali. Attraverso un ricco apparato iconografico di illustrazioni a colori, il volume racconta del legame dell'artista con il territorio in cui vive. Un legame che da diversi anni lo vede puntare l'attenzione sul recupero della cultura contadina, la cui memoria rischia ormai di sparire, cancellata dai ritmi selvaggi della contemporaneità. Come un archeologo che scava nella terra per riportare alla luce le tracce di civiltà ormai perdute, Galgani fa riemergere dal passato antichi, anzi primordiali personaggi, dai Golem agli Anacleti, dai Formigoni ai Truschi, insieme a semplici e consunti attrezzi agricoli, che connota artisticamente con l'applicazione del colore e l'integrazione di vari materiali. Si spiegano così, per esempio, le sue Vanghe, opere che evocano un vissuto antico quanto l'uomo. Ne risultano opere che, sfuggendo alle consuete categorie artistiche, confermano la natura ibrida del suo registro espressivo, che non ammette alcuna distinzione tra pittura e scultura, materiali vegetali ed elementi industriali, strumenti tradizionali e tecniche personali. Il volume è arricchito da disegni ed elementi grafici realizzati per l'occasione da Giulio Galgani; i codici QR pubblicati in alcune pagine consentono ai lettori di immergersi ulteriormente nel mondo di Giulio Galgani, tra canzoni, video musicali, audioracconti e film dell'autore.
Cezanne/Renoir. Capolavori dal Musée de l'Orangerie e dal Musée d'Orsay
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 192
Dedicato a Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, il volume pone a confronto le personalità e le opere di due pittori che hanno contribuito in maniera decisiva alle fortune dell'impressionismo e che hanno influenzato le future generazioni di artisti. Fra l'ultimo quarto dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, dall'impressionismo degli esordi fino alla piena maturità, i due maestri si affermano come protagonisti del loro tempo seguendo stili peculiari contraddistinti da rigore e geometria per Cézanne e armonia e dolcezza per Renoir. Negli anni sessanta dell'Ottocento i due artisti stringono a Parigi una sincera amicizia che sfocia in un'ammirazione reciproca, portandoli a porsi interrogativi comuni e a coltivare un interesse condiviso per alcuni generi, come la natura morta, il paesaggio, il ritratto e il nudo. Le opere presentate in questo libro sono alcuni dei capolavori raccolti dal mercante d'arte Paul Guillaume, che individua in Cézanne e Renoir i capiscuola di una pittura a un tempo classica e moderna, e in seguito dalla sua vedova Domenica Walter, oggi tutti conservati presso le sedi prestigiose del Musée de l'Orangerie e del Musée d'Orsay di Parigi. Pubblicato in occasione della straordinaria esposizione a Palazzo Reale, il volume presenta cinquanta capolavori di Cézanne e Renoir (affiancati da tre dipinti moderni di Picasso e Kees Van Dongen) capaci di offrire un esaustivo spaccato del lavoro dei due artisti, dalle prime tele degli anni settanta dell'Ottocento alle prove più mature dei primi del Novecento; opere che rappresentano i loro migliori esiti pittorici sia che si tratti di paesaggi (Renoir, Paesaggio innevato, 1875; Cézanne, Alberi e case, 1885) o di nature morte (Renoir, Fiori in un vaso, 1898; Cézanne, Il vaso blu, 1889-1890), sia di ritratti (Renoir, Il clown, 1909; Cézanne, Ritratto di Madame Cézanne, 1885-1895), o delle celebri serie delle bagnanti (Renoir, Bagnante dai capelli lunghi, 1895; Cézanne, Tre bagnanti, 1874-1875)
Leoncillo. Sequenze (1932-1968)
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 128
Dedicata a Leoncillo Leonardi (1915-1968), il cui percorso all'insegna di una potenza scultorea e di una coerenza con pochi eguali ne fa uno dei grandi protagonisti del XX secolo, la monografia propone una lettura assolutamente nuova, articolata intorno a sequenze di opere lontane nel tempo e persino diverse nei linguaggi, ma straordinariamente collegate l'una all'altra. Come racconta il curatore Enrico Mascelloni, le "sequenze" di Leoncillo altro non sono che "relazioni e affinità di oggetti assolutamente eterogenei, che andranno a delineare una progressione di opere, quasi sempre distanti nel tempo e nel linguaggio, ma non in quella ossessione formale". "Mettendo in sequenza sculture radicalmente diverse - spiega ancora Mascelloni - Leoncillo accetta di confrontarsi con alcuni tra i linguaggi vincenti dei suoi anni, ma non placherà mai a una vera e propria ossessione per le medesime forme, transitate dalla sua vita e dai suoi luoghi nel suo immaginario, e al contempo non abbandonerà mai un modellato convulso e di potente gestualità, che a quelle forme resta connaturato. a sequenza che parte dalla Cariatide del 1942 e arriva ai grandi monoliti degli anni Sessanta formula una "verticale assoluta" che si porrà come polarità di quella "orizzontale assoluta" già discussa. A differenza delle grandi grandi sculture orizzontali, assolutamente originali nel panorama internazionale dei tardi anni Cinquanta, le verticali produrranno uno spazio/forma condiviso dai maggiori innovatori di quel tempo, da David Smith a Ettore Colla, da Isamu Noguchi ad Arnaldo Pomodoro. Per Leoncillo costituiranno il più costante terreno di cimento degli anni Sessanta e probabilmente il suo esito più noto."
Animali fantastici. Il giardino delle meraviglie
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 160
Questo progetto nasce dalle fiabe che ci leggevano prima di dormire, dai libri illustrati che sfogliavamo con occhi coraggiosi e attenti, dai cartoni animati in cui gli animali avevano speciali poteri o parlavano proprio come noi. Il bestiario fantastico è stato per molti il primo viaggio di formazione, una base emotiva per crescere nel rispetto degli altri. C'erano una volta ventitré artisti italiani scelti tra coloro che stanno indagando l'universo animale con coerenza tematica, qualità degli esiti e giusta attinenza concettuale. Autori eterogenei che toccano i linguaggi del volume plastico (sculture) e delle due dimensioni (disegno e pittura) per immaginare bestiari fantastici, giochi medievali, ibridi metamorfici, fantascienza, surrealismi pop, citazioni letterarie, una sorta di viaggio lungo i secoli che ribalta vecchie certezze e inventa una nuova zoologia. "Animali fantastici" è il frutto artistico di un percorso sentimentale tra i mille piani della vita quotidiana per costruire una storia avvincente, inclusiva, emozionante e, soprattutto, fantastica. Pubblicato in occasione dell'esposizione bolognese, il volume presenta le opere di ventitré artisti italiani: dipinti, sculture, opere digitali e installazioni di animali di ogni specie in una sorta di bestiario d'artista, di superzoo tra la storia reale e i mondi fantastici. Dal caimano argentato di Giovanni Albanese, somma di centinaia di piccoli caimani, agli animali di Mario Consiglio spaccati, bucati, riempiti di altra materia naturale che si portano dentro la luce di una speranza condivisa; dall'originale bestiario di Dario Ghibaudo che fonde insetti e mammiferi, rettili e anfibi, rivoluzionando le tipiche conformazioni zoologiche all'universo d'invenzione di Massimo Giacon, popolato da una fauna tra umani e umanoidi, animali e animaloidi, che sembra fondere la Pixar e il cinema horror, il fumetto e il surrealismo storico, Ettore Sottsass (maestro di Massimo) e John Lasseter.
Yayoi Kusama. Infinito presente
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 116
Yayoi Kusama è una delle artiste più importanti e famose del Giappone, amata in modo trasversale da più generazioni e pubblici diversi, capace di meravigliare e stupire. Artista poliedrica, è conosciuta in tutto il mondo per i suoi pois e per le sue installazioni colorate dalle forme insolite, come le zucche. Infinito presente è un omaggio alla sua originale e inconfondibile arte, in occasione della retrospettiva a lei dedicata al Palazzo della Ragione a Bergamo; fulcro del progetto è Fireflies on the Water (2002) una delle sue Infinity Mirror Room più iconiche, proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York. Questa installazione immersiva consiste in un ambiente buio, rivestito di pareti a specchio e un soffitto realizzato con pannelli acrilici neri riflettenti; al centro della sala si trova una pozza d’acqua – elemento utilizzato per la prima volta in una Infinity Mirror Room di Kusama – che trasmette un senso di quiete, in cui sporge una piattaforma panoramica simile a un molo e 150 piccole luci appese al soffitto che, come suggerisce il titolo, sembrano lucciole. Questi elementi creano un effetto abbagliante di luce diretta e riflessa, emanata sia dagli specchi che dalla superficie dell’acqua. Lo spazio appare infinito, senza cima né fondo, inizio né fine. Fireflies on the Water incarna un approccio quasi allucinatorio alla realtà; sebbene legato alla mitologia personale dell’artista e al processo di lavoro terapeutico, quest’opera si riferisce anche a fonti varie come il mito di Narciso e il paesaggio giapponese nativo di Kusama. L’arte e la vita per Kusama sono indissolubilmente legate: nata in Giappone, a Matsumoto, nel 1929, da una famiglia dell’alta società, da bambina inizia ad avere delle allucinazioni uditive e visive. L’arte si rivela fin da subito un elemento necessario e terapeutico, con la quale Yayoi riesce a gestire le allucinazioni. La famiglia, tuttavia, non accetta la sua passione, tanto che la madre distrugge i disegni della giovane artista prima che lei riesca a terminarli. È proprio per questo motivo che una delle prime forme d’arte di Kusama sono stati i pois, elementi veloci da disegnare che ancora oggi caratterizzano la sua opera assolutamente unica.
Viale. Monumentum. Orizzonte degli eventi
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 96
Lungo quella che potremmo definire la "galassia" aeroportuale di Malpensa, la Porta di Milano è la "Soglia Magica" che rompe la continuità architettonica e spaziale catapultando il viaggiatore in un improvviso palcoscenico dal nero profondo del tutto simile a un buco nero spazio temporale, dove i concetti di spazio e tempo sembrano fondersi in un disorientante collegamento tra dimensioni parallele. Nel contesto di "Orizzonte degli eventi", ciclo espositivo ideato da Matteo Pacini per la "Soglia Magica", le monumentali opere dello scultore Fabio Viale sembrano emergere dal nero profondo come pura armonia classica scolpita nella pietra. Queste, parendo venute direttamente dal passato, spiazzano con linguaggi ultracontemporanei invitando a riflettere sul valore simbolico del monumento come segno del passato e rappresentazione di una memoria collettiva. L'arte di Fabio Viale è un contrasto materico tra mitologia e memorie rinascimentali che si fondono con elementi del quotidiano contemporaneo catapultandoci in una dimensione parallela di collegamento fra passato e presente. Un salto temporale dall'antica Grecia al Rinascimento, dall'epoca barocca ai giorni nostri. Un omaggio alla classicità attraverso la fedele riproduzione di alcune fra le più celebri opere raffiguranti i canoni di bellezza ideale, che nella visione dell'artista attraversano il tempo assorbendo tracce dell'epoca contemporanea come i tatuaggi realizzati secondo la tecnica della penetrazione del colore nel marmo.
Attorno al monumento di Giuseppe Tovini
Federico Troletti
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 160
Nel primo decennio del Novecento un comitato spontaneo promuove l'erezione del monumento commemorativo a Giuseppe Tovini (1841-1897), politico, banchiere cattolico, beatificato nel 1998 da Giovanni Paolo II. L'opera è tutt'oggi collocata nella piazza di Cividate Camuno, il paese natale di Tovini. Dallo studio dei documenti dell'Archivio Storico di Intesa Sanpaolo e di quelli della Fondazione "Ugo da Como" e di Casa Tovini sono emersi i documenti (disegni-progetti, raccolta fondi, lettere di sostenitori, fotografie, pagamenti) attestanti la genesi del monumento. Il volume contiene materiale archivistico inedito, nuove indagini e un focus su Giovanni Tagliaferri, ingegnere progettista dell'opera, e su Emilio Magoni, scultore che ha modellato sia il busto di Tovini, sia quello dello statista e avversario politico Giuseppe Zanardelli. Lo studio ha indagato il nesso dello scultore con la fotografia e, più in generale, la produzione bronzistica di primo Novecento. Sono inoltre documentati i ritratti della collezione privata di Casa Tovini, l'antica sede della filiale del Banco San Paolo (tuttora visitabile in casa Tovini), il rapporto tra Tovini, Luigi Bazoli, la scuola cattolica e gli istituti di credito dallo stesso fondato. Hanno contribuito al volume con saggi e schede: Paola Chiapponi, Giovanni Gregorini, Paolo Corsini, Angelo Giorgi, Francesco De Leonardis, Eugenio Tovini, Federico Troletti e Michela Valotti.
Global painting. La nuova pittura cinese
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 136
"Global Painting. La Nuova pittura cinese" presenta una preziosa selezione di opere di artisti poco noti in Occidente, tutti nati tra il 1980 e il 1995, giovani interpreti di un paesaggio storico e sociale caratterizzato da continui cambiamenti. "Questi artisti", scrive Lu¨ Peng nel saggio critico, "classificati spesso come 'pittori globali', beneficiano del rapido e inevitabile sviluppo della globalizzazione e dell'economia di mercato. Osservano il mondo che cambia e mettono l'accento sul dinamismo del linguaggio pittorico, prestando uguale attenzione alla forma e al linguaggio, al concetto e all'espressione. La rappresentazione frammentata del loro sentire non è altro che una testimonianza della nostra realtà: grazie al contesto culturale diversificato, le voci individuali sono tutte accettate come autentiche manifestazioni della storia, e si confondono in un nuovo riverbero. Da questa prospettiva, osserviamo e scriviamo una nuova storia dell'arte." Corredato dei contributi di Vittorio Sgarbi, Silvio Cattani, Lu¨ Peng, Paolo De Grandis, Carlotta Scarpa e pubblicato in occasione della tappa della mostra internazionale itinerante al Mart di Rovereto, Global Painting presenta le opere di ventiquattro giovani interpreti di un paesaggio storico e sociale in cambiamento, i cui lavori non sono mai stati presentati in Italia: Bi Jianye, Chen Xuanrong, Chi Ming, Feng Zhijia, Fu Meijun, Ge Hui, Ge Yan, Huang Qiyou, Lin Wen, Liu Yuanyuan, Meng Site, Meng Xiaoyang, Meng Yangyang, Qi Wenzhang, Qiao Xiangwei, Shen Muyang, Tang Dayao, Wang Yilong, Wu Qian, Xiong Tao, Xu Dawei, Zhai Liang, Zhang Zhaoying, Zheng Mengqiang. Artisti che rappresentano una stagione di risveglio ideativo e nel contempo di coerente legame con la fertile tradizione cinese.
Escher
Federico Giudiceandrea, Mark Veldhuysen
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 288
L’originalissima e inconfondibile arte di Escher, uno dei più celebri artisti del XX secolo Olandese inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Maurits Cornelis Escher (1898-1972) è l’artista che, con le sue incisioni e litografie, ha avuto e continua ad avere la capacità unica di trasportarci in un mondo immaginifico e impossibile, dove si mescolano arte, matematica, scienza, fisica e design. Artista scoperto in tempi relativamente recenti, Escher è amato da chi conosce l’arte, ma anche da chi è appassionato di matematica, geometria, scienza, design, grafica. Nelle sue opere confluiscono una grande vastità di temi, e per questo nel panorama della storia dell’arte rappresenta un unicum. Nato nei Paesi Bassi nel 1898, dopo aver compiuto vari viaggi in Italia (visitando la Toscana, l’Umbria e la Liguria), Escher nel 1923 giunse a Roma, dove visse per dodici anni, fino al 1935. Il periodo romano ebbe una forte influenza su tutto il suo lavoro successivo che lo vide prolifico nella produzione di litografie e incisioni soprattutto di paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che lui amava indagare nella sua dimensione più intima, quella notturna, alla luce fioca di una lanterna. Pubblicata in occasione della mostra romana, la monografia ripercorre la poetica di questo artista visionario attraverso oltre trecento opere suddivise in otto sezioni: Gli inizi; Italia; Tassellature; Metamorfosi; Struttura dello spazio; Paradossi geometrici; Lavori su commissione; Eschermania. Opere che comprendono nuove acquisizioni e molti dei pezzi più significativi che hanno reso Escher famoso in tutto il mondo: dall’ormai iconica Mano con sfera riflettente (1935) a Vincolo d’unione (1956), da Metamorfosi II (1939) e Giorno e notte (1938) alla celebre serie degli Emblemata e alla serie completa dei dodici notturni romani prodotta nel 1934.
Davide Rivalta. Sogni di gloria
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 96
Il volume propone un viaggio alla scoperta delle sculture animalier di Davide Rivalta, lo scultore bolognese contemporaneo protagonista di un grande successo internazionale. I gorilla, la prima serie di animali realizzata dallo scultore, assurgono a simbolo del suo esordio: rimodellati dopo vent'anni, i "nuovi" gorilla (insieme a oranghi, scimpanzé e babbuini) chiudono infatti il cerchio della sua evoluzione artistica. «Davide Rivalta. Sogni di gloria» è pubblicato in occasione dell'esposizione bresciana allestita nel Parco del Castello (con le grandi scimmie antropomorfe e alcune sculture inedite), che si chiude idealmente nella Pinacoteca Tosio Martinengo con un barbagianni in bronzo che fa da contrappunto alle sculture collocate nel Castello. Scultore noto ben oltre i confini italiani, Rivalta, gioca e riflette in questo percorso sulla casualità dell'incontro tra esseri umani e animali, evocando un paesaggio lontano e selvaggio, in contrasto con la quotidianità del vissuto. Nato a Bologna nel 1974, Davide Rivalta è un artista di fama internazionale, le cui opere sono ospitate in musei di tutto il mondo ed esposte permanentemente in molti spazi pubblici italiani ed europei. Lo straordinario lavoro di Rivalta intende favorire l'incontro tra gli spettatori e gli animali, ritratti nell'unicità dei loro gesti. La sua opera si compone di tre elementi principali: i materiali, gli animali e i luoghi. Il materiale solitamente utilizzato dall'artista è il bronzo, che conferisce un colore peculiare alle sculture. Le opere rappresentano corpi di animali veri, che Rivalta ha incontrato in cattività, dunque sradicati dal loro ambiente naturale. Lo spazio entro cui sono posizionati, invece, è solitamente un paesaggio plasmato dall'uomo, che vuole restituire libertà e dignità agli animali.
Wang Guangyi. Obscured Existence
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 144
Dedicata a uno dei più importanti pittori cinesi dei nostri tempi, nella cui ricerca si incontrano le tradizioni artistiche orientali e occidentali, la monografia presenta una selezione di opere realizzate dal 2013 a oggi, comprendenti le serie Daily Life (2013-2014), Ritual (2015), Obscured Existence (2018-2020), The Shadow of Memory (2021), insieme ad autoritratti e altri dipinti. Pubblicato in occasione della sua prima mostra personale in Italia, il libro include i saggi di Eike Schmidt, Demetrio Paparoni e un'intervista all'artista di Elio Cappuccio. Nel Novecento la svolta nell'arte cinese l'ha data la generazione di Wang Guangyi, spiega il curatore Demetrio Paparoni. Nella seconda metà degli anni Ottanta lui è tra quanti in Cina hanno dato vita a una rivoluzione linguistica e contenutistica con lo stesso spirito che tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo ha animato in Europa l'azione delle avanguardie storiche. Il peso assunto dalla sua ricerca filosofica e spirituale, portata avanti attraverso la pittura, la scultura, le grandi installazioni, fa di Wang Guangyi uno dei grandi protagonisti della storia dell'arte contemporanea cinese. Le opere di Wang Guangyi, che ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2013, sono presenti nelle collezioni permanenti di musei pubblici di tutto il mondo, tra cui il nuovo M+ di Hong Kong, i musei di Shenzhen, Guangdong, Shanghai, Chengdu e Pechino, la Tate Modern di Londra, il San Francisco Museum of Modern Art, il Museum Ludwig di Aachen e molti altri. Nato nel 1957 ad Harbin in Manciuria, nel nord della Cina, Wang Guangyi è diventato uno dei grandi protagonisti dell'arte contemporanea cinese grazie alla serie Great Criticism. Ha analizzato sia gli effetti della propaganda politica e commerciale, con particolare riferimento alla Guerra Fredda, sia il rapporto con il divino. Inoltre, il suo lavoro è radicato nell'estetica di Kant come punto di riferimento fondamentale.