Skira: Cataloghi di arte antica
L'ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri. Napoli, Genova e Milano a confronto (1610-1640)
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 247
Può esistere una storia dell'arte nell'Italia del Seicento senza Caravaggio? Tanto più in un arco cronologico (1610-1640) così legato all'eco delle sue recenti esperienze? Questa mostra vuole provare a dimostrarlo. Tra mille iniziative editoriali ed espositive, non ci si è mai interrogati a fondo sul reale raggio di penetrazione del linguaggio del genio lombardo nell'Europa del suo tempo. Nell'Italia degli inizi del XVII secolo, la cultura caravaggesca si afferma in tutti quei luoghi dove il maestro ha soggiornato, licenziando opere pubbliche significative e vivendo tra artisti e committenti con la sua prepotente personalità. Roma, Napoli e l'Italia meridionale rimangono stregate dagli esiti del pittore e la storia dell'arte davvero cambia al momento del suo passaggio, una vera e propria onda travolgente. Ma questo non avviene in altri importanti centri della penisola dove pure si continua a dipingere, e anche molto bene: non succede, a titolo d'esempio, se non incidentalmente, a Firenze, a Bologna, a Venezia, a Genova, a Torino e persino a Milano, dove Caravaggio è nato e si è formato ma da cui si allontana precocemente senza più lasciare tracce di sé. In questi centri, altre tradizioni incalzano, altre intelligenze agiscono, in piena autonomia, anche quando si è costretti a fare i conti con le opere di Caravaggio messe davanti ai propri occhi, magari solo attraverso una copia ritenuta un originale. Presentazione di Giovanni Bazoli.
Arcimboldo
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 175
"Con 'Arcimboldo' le nuove Gallerie Nazionali Barberini Corsini inaugurano la programmazione di eventi espositivi nel grande spazio per mostre temporanee di Palazzo Barberini. La mostra, curata da Sylvia Ferino-Padgen, è il frutto della collaborazione tra MondoMostre Skira, che ha prodotto il progetto, e le Gallerie Nazionali, che ne hanno curato il coordinamento scientifico. Arcimboldo è un pittore notissimo e al tempo stesso poco conosciuto: le sue opere sono rare e, di queste, pochissime sono conservate in Italia. La mostra di Palazzo Barberini è la prima romana a lui mai dedicata: attraverso dipinti, disegni, libri, medaglie, oggetti di ogni tipo, il visitatore potrà partire da Milano verso le corti dell'Europa centrale della seconda metà del XVI secolo e immergersi in una cultura che metteva al centro la curiosità, la combinazione di osservazione minuziosa e scientifica con il gioco, la meraviglia e l'ironia. In uno dei suoi saggi illuminanti, Roland Barthes nel 1978 definì Arcimboldo 'rhétoriqueur et magicien' mettendo in luce come il maestro milanese con i suoi ritratti compositi ingaggiasse con lo spettatore un gioco, una sequenza di indovinelli visivi e mentali che ci tengono all'erta mutando sottilmente e profondamente il nostro modo di guardare le opere d'arte. È un gioco che continua a funzionare ed è particolarmente stimolante per noi, uomini e donne, del XXI secolo, ignari delle consuetudini culturali e sociali delle corti asburgiche del Cinquecento e perennemente assediati da miriadi di immagini che ci hanno mutato in osservatori stanchi e distratti. Un nucleo importante di opere in mostra è stato esposto recentemente al National Museum of Western Art di Tokyo, in una esposizione dal titolo 'Arcimboldo: Nature into Art'. A Palazzo Barberini sono inoltre esposte opere provenienti dalla Germania, dalla Francia, dal Canada e dall'Italia che viaggiano molto raramente. Sono quindi particolarmente grata ai prestatori che hanno accolto con tanta generosità le nostre richieste. Abbiamo scelto di ospitare questo progetto perché l'artista Arcimboldo e il modo in cui Sylvia Ferino-Pagden ha scelto di raccontarlo in questa occasione si sposano mirabilmente con il percorso che abbiamo intrapreso alle Gallerie Nazionali Barberini Corsini: invitare il nostro pubblico a guardare diversamente, a giocare seriamente e a scoprire l'arte del passato con gli occhi di oggi. Sono grata a tutto lo staff del museo e in maniera particolare a Michela Ulivi, responsabile dell'ufficio mostre, per aver organizzato un'esposizione così importante in pochi mesi. Ringrazio infine Sylvia Ferino-Padgen, Tomaso Radaelli, Massimo Vitta Zelman e lo staff dì MondoMostre Skira per averci proposto una mostra così significativa e per aver intrapreso questa avventura assieme a noi." (dalla Presentazione di Flaminia Gennari Santori)
La Menorà. Culto, storia e mito. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 375
"[...] Giunsi fino a Genserico e gli offrii somme enormi. Mi ascoltò accigliato, raspando la terra con il piede. Allora il senno mi abbandonò, insistetti, vantai il candelabro che era appartenuto al tempio di Salomone e che Tito aveva portato da Jeruschalajim come la gemma del suo trionfo. Allora soltanto il barbaro comprese quel che aveva acquistato e rise insolente: 'Non ho bisogno del vostro oro. Ne ho raccolto tanto in Roma da lastricarne le mie stalle e da incastonare pietre preziose negli zoccoli dei miei cavalli. Ma se questo candelabro è davvero il candelabro di Salomone, non lo darò a nessun prezzo. Poiché Tito lo ha fatto portare a Roma in trionfo dinanzi a sé, sarà portato dinanzi a me nel mio trionfo su Roma [...]."' (Stefan Zweig, Il candelabro sepolto)
Hokusai, Hiroshige, Utamaro
Rossella Menegazzo
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2016
pagine: 288
Il volume racconta l'arte ukiyo-e, la pittura del Mondo Fluttuante che all'etica del samurai contrappone il godimento di ogni singolo momento, il piacere e il divertimento in ogni sua forma. Tante furono le scuole e gli artisti che si specializzarono in questi temi, tuttavia tre sono i maestri che ancora oggi rimangono punti di riferimento indiscussi: Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) e Kitagawa Utamaro (1753-1806). Attraverso una selezione di oltre 200 silografie policrome - tra cui l'iconica Grande onda e la serie delle Trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai - e libri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione della Honolulu Academy of Arts, il volume mette in luce da una parte le peculiarità tecniche, l'abilità e l'eccentricità dei singoli artisti, dall'altra il mercato dell'immagine dell'epoca che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, temi e personaggi alla moda. Una domanda intorno alla quale crescevano inevitabilmente rivalità, prima ancora che tra gli stessi artisti, incisori e stampatori per dar vita a serie di stampe sempre diverse per soddisfare un mercato dell'editoria sempre più esigente e ampio, ricorrendo a espedienti come formati originali (verticali, orizzontali, in forma di ventaglio, in formato di libro) e inquadrature differenti dei soggetti.
Andrea Appiani. Pittore di Napoleone. Vita, opere e documenti (1754-1817)
Francesco Leone
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2016
pagine: 368
Appiani è figura complessa; talvolta inafferrabile. È stato un artista "totale": pittore a olio sperimentale, sprezzante e prolifico, frescante profondamente innovatore, disegnatore sublime e impareggiabile, autore di scenografie teatrali, di apparati effimeri, regista delle feste del nuovo potere, artefice della tutela e del riordino del patrimonio artistico dell'Italia napoleonica e della costituzione della Regia Galleria di Brera. Allora con la stesura di questo libro si è cercato di costruire (letteralmente) uno strumento valido e storicamente fondato da poter offrire ai lettori (addetti e non addetti ai lavori) per una migliore comprensione di questa straordinaria figura, della sua arte, dei suoi tempi e della Milano prima asburgica e poi napoleonica in cui visse.
Venezia e l'Egitto
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 384
Come Cleopatra sedusse prima Cesare e poi, fatalmente, Marc'Antonio, così il fascino dell'Egitto seppe conquistare prima Roma e poi, nel tempo, l'intero Occidente. Questo volume illustra i rapporti tra Venezia e l'Egitto nel corso di quasi due millenni: dai ritrovamenti archeologici che documentano le relazioni in età classica fino all'apertura del canale di Suez, un progetto elaborato dalla Serenissima nel primo Cinquecento e realizzato solo nel 1869. Nel mezzo stanno figure ed eventi spesso eccezionali, lungo un filo rosso storico finora mai dipanato nel suo insieme. Dalla traslazione del corpo di san Marco da Alessandria nell'828 alle avventure ottocentesche di esploratori come Giovanni Battista Belzoni, uno dei padri dell'archeologia italiana, e Giovanni Miani; dalle peripezie di mercanti e diplomatici all'inseguimento di merci, tesori, terre, alle curiosità di umanisti e scienziati, alle prese con i misteri dei geroglifici, delle piramidi e dell'antica scienza dei faraoni. Il tutto illustrato con reperti preziosi e opere d'arte che mostrano come i grandi maestri veneziani - da Giorgione a Tiziano, da Tintoretto a Tiepolo, a Piranesi - immaginarono l'Egitto.
Tintoretto
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 276
"Tintoretto fu il pittore più chiacchierato del suo tempo. La sua maniera sperimentale di dipingere, la sua prestezza e prolificità, il suo carattere aggressivo e competitivo suscitarono fra i contemporanei reazioni vivaci, la cui eco è giunta fino a noi, grazie alle loro lettere, ai trattati e alle biografie scritte su di lui. Pietro Aretino arrivò a rimproverargli la sua 'tristizia e pazzia'. Ma questo maestro 'arrischiato' e spericolato, questo genio ghiribizzoso e anticonformista, 'il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura', fu anche un uomo straordinariamente reticente. Al fiorentino Raffaello Borghini che lo interrogò intorno al 1582, in vista della stesura della sua vita nel Riposo, tacque più di quanto svelò, e ciò che disse non era forse neppure vero. Però resta fondamentale, per capire come lui vedeva se stesso e come voleva essere ricordato. E cioè come un pittore dedito unicamente alla sua professione, che da solo, con lo studio accanito e la forza della volontà, si era conquistato la gloria. Quanti lo avevano conosciuto vollero però ricordarlo anche come un uomo libero - capace di rifiutare l'onorificenza di cavaliere dal re di Francia Enrico III, pur di non doversi inginocchiare davanti a lui, e di negare la figlia alle corti dei principi per il piacere di tenerla con sé." (Melania G. Mazzucco)
Brueghel. Capolavori dell'arte fiamminga
Sergio Gaddi
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 232
Rinascimento
Tommaso Mozzati, Antonio Natali
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 112
Introduzione di Vittorio Sgarbi.
Palma. L'invenzione della bellezza
Giovanni Carlo Federico Villa
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 160
Questo volume dedicato a Iacopo Nigreti, il Palma (Serina, circa 1480 Venezia, 1528), raccoglie una riflessione multidisciplinare dall'italianistica alle letterature straniere, dalla storia dell'arte e dell'iconologia agli studi culturali fino alle discipline dello spettacolo sull'opera di uno dei grandi protagonisti dell'arte veneta. Maestro del catturare, nell'immagine pittorica, visioni storiche, culturali e sociali, scenari affettivi privati e rivoluzioni concettuali. Il fil rouge di questa monografia è rappresentato dall'affermazione artistica della Bellezza, incarnata in una femminilità che diviene allegoria stessa della vita. E Palma è all'origine di un nuovo prototipo di Bellezza, con il suo repertorio di ritratti femminili, corpi-paesaggio che incarnano la nostalgia e la fecondità della terra o, più concretamente, donne dalle forme morbide e orgogliosamente sensuali, offerte all'occhio quanto alle carezze. Inattesa e stupefacente è l'impronta che questa icona del femminile ha lasciato sui secoli successivi, il mito di Palma "inventore di Bellezza" che puntualmente riaffiora nelle letterature e nelle arti europee fino all'Ottocento, lasciando tracce persino nell'immaginario del cinema e dei media contemporanei. Una storia in larga parte ancora sommersa di cui gli studi qui raccolti, frutto delle ricerche di giovani studiosi, restituiscono il primo frammento di questo peculiare tipo di Bellezza.
Sguardi dalla seconda fila. Composizione e narrazione iconica nella pittura veneta del Cinquecento
Alessandro Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 112
Pur nella loro irriducibile specificità, il linguaggio verbale e il linguaggio iconico si somigliano. Concentrando l'attenzione su una serie di dipinti di scuola veneta, compresi tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento (da Bellini a Bordone, passando per Carpaccio, Cima, Giorgione, Palma, Lotto, Tiziano e altri), il saggio di Alessandro Rossi pone in evidenza tale somiglianza. Lo fa riconoscendo nelle opere studiate un'analoga tipologia di struttura compositiva che, al di là dello stile personale di ogni singolo autore e dei soggetti rappresentati, permette alle figure protagoniste di tali dipinti di inscenare una sorta di drammaturgia, composta da posture, sguardi e gesti, da interpretarsi quale grammatica base di una "narrazione iconica" in grado di sovrapporre dimensioni spazio-temporali diverse nella fissità della scena dipinta, sia che questa rappresenti un ritratto di famiglia, un episodio religioso o un'allegoria. Attraverso un'articolata analisi iconologica e semiotica l'autore fa emergere il "contenuto strutturale" che accomuna le opere in esame, riconoscendone il potere esortativo, che invita l'osservatore a leggere il visibile, lasciandosi al tempo stesso turbare dal visuale che solo l'immagine nel suo eloquente silenzio può manifestare. "Non siamo più di fronte a semplici questioni di iconografia" direbbe padre Giovanni Pozzi "ma siamo saliti più in alto, sul terreno dove si confrontano le possibilità espressive dei due diversi mezzi di comunicazione".
Leonardo da Vinci 1452-1519
Maria Teresa Fiorio, Pietro C. Marani
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 616
Leonardo da Vinci, uomo poliedrico e d'ingegno, talento assoluto del Rinascimento italiano, incarnò in pieno lo spirito universalista della sua epoca. Pittore, scultore, ingegnere, anatomista, musicista e inventore, fu attivo nei più disparati campi dell'arte e della scienza, ed è oggi considerato il più noto tra i protagonisti della cultura, non solo del Rinascimento, ma di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Realizzata in occasione della più completa mostra dedicata al genio vinciano, promossa dal Comune di Milano e ideata e prodotta da Palazzo Reale e Skira, questa monografia propone in una visione d'insieme la straordinaria complessità di questa figura come artista, pittore e disegnatore, e, in parte, la sua attività di scienziato e tecnologo, mai considerata nelle mostre sinora realizzate. Dodici sezioni accompagnano il lettore a scoprire l'attività poliedrica di Leonardo, attraverso i dipinti, i codici originali, i disegni autografi (oltre centro, di cui circa trenta dal celeberrimo "Codice Atlantico") e un formidabile numero di opere d'arte: dipinti, disegni, manoscritti, sculture, incunaboli e cinquecentine provenienti dai più celebri musei e biblioteche del mondo, tra cui capolavori di Antonello da Messina, Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandaio, Verrocchio, Lorenzo di Credi, Della Robbia e Bramante.