Sperling & Kupfer: Frassinelli narrativa italiana
Libro della creazione
Igor Sibaldi
Libro: Copertina rigida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2011
pagine: 457
La fede religiosa non basta a comprendere la Bibbia. Occorre piuttosto un ampliamento degli orizzonti per arrivare al cuore della Genesi, alla sua origine e al suo significato. È un ampliamento appassionante: include rivoluzioni spirituali che scossero l'antico Egitto; la nascita della filosofia; e anche un misterioso Oltremare, che Platone chiamò Atlantide e che era in realtà un "passaggio a sud-est", una congiunzione tra Egitto, Grecia, Palestina e India. L'autore della Genesi è il punto d'unione di queste correnti profonde. Si dice che quell'autore fosse un principe esule e terrorista, Mosè (che in egiziano significa "il bambino"): quale che fosse il suo nome, Igor Sibaldi ne ricostruisce la personalità e gli intenti. Traduce e narra in modo nuovo, e con estrema precisione, la storia di come Mosè scoprì il suo Dio, le dinamiche della Creazione e quei potenti rituali iniziatici che furono la costruzione dell'"arca" e il Diluvio. Dal testo ebraico della Genesi emergono elementi sorprendenti: i duelli tra la Divinità e la mente umana, l'evoluzione dell'adam (che non è semplicemente un uomo), la nascita di Eva (che non è una donna), la liberazione dall'Eden (che non è affatto un giardino di delizie), l'accesso alla dimensione della sapienza assoluta, in cui "Mose" guida affettuosamente i lettori.
Il rovescio del buio
Francesca Petrizzo
Libro: Libro in brossura
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2011
pagine: 213
Marta ha diciott'anni e non è come gli altri. A renderla diversa è il dolore muto che ritrova a casa ogni giorno, quello che tutti in famiglia fìngono di non provare, per recitare la commedia di un futuro possibile. Quel dolore ha un nome, Marco, suo fratello. Lui è malato e Marta non si rassegna alla crudele ingiustizia della sorte, si punisce per non essere lei la prescelta, chiudendosi in un silenzio fatto di quieta disperazione. Finché un giorno Stefano, il più bello e bravo della classe, il ragazzo su cui lei aveva fantasticato senza che lui se ne accorgesse mai, comincia a corteggiarla con delicata tenerezza, lasciandole il tempo di aprirsi, di condividere qualche ora di tregua nel tunnel buio di giornate scandite dalla pena per l'amato fratellino. Marta si aggrappa a Stefano in un groviglio di sentimenti che mescola la gioia di sentirsi viva, desiderata, a un feroce senso di colpa. E una notte - dopo aver appreso la sentenza definitiva sul destino di Marco - fa l'amore con Stefano, fuggendo poi al mattino senza una parola. Marta non sa ancora quanto può essere fragile il cuore di un uomo.
È solo l'inizio, commissario Soneri
Valerio Varesi
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2010
pagine: 275
È una brutta giornata d'inverno. Dal suo ufficio in questura il commissario Soneri osserva innervosito la pioggia che cade a rovesci su Parma. Ma a distoglierlo da quello spettacolo deprimente arrivano, nel giro di poche ore, due drammatici annunci: il primo riguarda il suicidio di un giovane. Che si è impiccato in un vecchio albergo in abbandono, preparando con cura il proprio addio. Ha infatti una valigia di lusso accanto a sé ed è vestito con eleganza, però addosso non ha soldi né documenti. Soneri avvia l'indagine, mentre gli piomba addosso il secondo, tragico caso della giornata: un morto accoltellato. La vittima, per giunta, era un personaggio piuttosto noto in città: Elmo Boselli, leader del Sessantotto parmigiano, all'epoca grande agitatore di folle e seduttore impenitente. Il commissario intuisce che il movente politico non è la pista giusta e comincia a scavare nella vita di Boselli, inseguendo il filo di un suo antico, mai dimenticato amore, che lo conduce dall'Appennino emiliano fino al mare, nei borghi delle Cinque Terre. Dove, stranamente, approdano anche le ricerche sul misterioso suicida, un rumeno appartenente a un gruppo fascista di ultras della tifoseria spezzina. E lì, mentre riflette con amarezza sulle speranze e gli ideali di una generazione che sognava di trasformare il mondo ma ha lasciato una ben misera eredità ai suoi figli, Soneri riesce a ricomporre le tessere del complicato puzzle, identificando alla fine il colpevole.
Libro delle epoche. 2012, la fine del ciclo della ribellione
Igor Sibaldi
Libro: Copertina rigida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2010
pagine: 239
Dopo aver guidato i lettori alla conoscenza del rapporto con l'aldilà nel "Libro degli angeli", e con il proprio io più profondo nel "Libro della personalità", Igor Sibaldi conclude il suo percorso di psicologia esoterica, spiegando il rapporto tra il singolo e la collettività. Per noi, tale collettività coincide con la civiltà occidentale che "vive" di fasi ricorrenti, lunghe settant'anni. Dove siamo oggi? Sibaldi ci spiega che gli anni 2006-2012 sono quelli della ribellione, proprio come lo sono stati gli anni tra il 1934 e il 1940, quando è iniziata la Seconda guerra mondiale. Che cosa succederà dopo il 2012? L'autore ci prepara al grande cambiamento.
Memorie di una cagna
Francesca Petrizzo
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2010
pagine: 243
Una nave è in vista delle coste greche. A bordo, una donna cerca di distinguere il profilo del Peloponneso nella luce incerta del crepuscolo. È Elena di Troia, ricondotta in patria dal marito Menelao dopo la distruzione dell'orgogliosa città. Al vento e alle onde, lei affida la propria storia. E la sua voce racconta una verità diversa da quella che tutti conoscono: malinconica e vibrante, parla di una creatura assetata d'amore, piena di passione e sensualità, ma costretta a obbedire alla legge del padre-re e a sposare un uomo che non aveva scelto, né desiderava. Una decisione fatale, da cui nasceranno lutti e tragedie, perché Elena cercherà tra le braccia di altri quel che le è stato negato. Perdendo tutto, e finendo marchiata come "cagna", sciagurata e traditrice. Sullo sfondo del mito e dei poemi omerici, Francesca Petrizzo spoglia la sua protagonista dell'alone leggendario, le dà carne e anima, creando una figura femminile che irrompe sulla pagina con la forza, la rabbia e la dolcezza di un personaggio autentico, archetipo di tutte le donne che nel tempo hanno opposto le ragioni del cuore a quelle del potere.
Non ti voglio vicino
Barbara Garlaschelli
Libro: Libro in brossura
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2010
pagine: 341
Lena è giovane, bellissima e intelligente e accanto ha un marito che farebbe qualunque cosa pur di renderla felice. Ma lei non sa più dare né ricevere amore fin da quando - aveva nove anni - qualcuno le ha rubato l'innocenza, segnandola per sempre. Un segreto nascosto con cura, sepolto nell'anima, un fantasma di cui però non riesce a liberarsi e che a poco a poco sgretola il suo equilibrio. L'affetto e la dedizione di Lorenzo non bastano, e nemmeno la nascita di Prisca scalfisce la scorza di questa donna gelida, nemica, distante. C'era la guerra all'epoca in cui Lena aveva vissuto sulla propria pelle la follia degli adulti; da allora è trascorso molto tempo, eppure lei continua a combattere un'infinita battaglia dentro se stessa, contro i demoni che l'assediano. La sua bambina la teme e la respinge fino al punto di odiarla, di non volerla vicino, e la tragica scomparsa di Lorenzo accelera il distacco della figlia dalla madre. Un rapporto distruttivo, logorante, che lentamente intacca anche la psiche di Prisca, inducendola a difendersi con una straziante, terribile forma di rifiuto... Ambientata fra il 1939 e i giorni nostri, una storia di infanzia tradita, di sentimenti calpestati, di amori molesti, cui la scrittura limpida e affilata di Barbara Garlaschelli imprime un pathos e una drammaticità crescenti, che catturano il lettore sino al liberatorio finale.
Il commissario Soneri e la mano di Dio
Valerio Varesi
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2009
pagine: 278
Sotto il ponte più antico di Parma, il cadavere di un uomo affiora dalla riva melmosa. È stato assassinato, e poi gettato in acqua chissà dove, finché la corrente non l'ha portato lì. Il commissario Soneri, incaricato delle indagini, si affida come sempre all'istinto e raccolti i primi, labili indizi, decide di risalire il fiume. In un freddo, piovoso pomeriggio di gennaio, il suo tragitto a ritroso lo conduce in un borgo isolato dell'Appennino, vicino a un passo percorso un tempo da mercanti e pellegrini e ora battuto da ambulanti extracomunitari, ma anche da "spalloni" della droga. I paesani parlano poco e malvolentieri, l'ostilità verso l'intruso, perdipiù sbirro, è palese, tuttavia Soneri arriva a scoprire in fretta l'identità della vittima - un ricco e temuto imprenditore del posto - e a legare il suo nome a un pesante scontro di interessi sul futuro di quelle montagne. Col passare dei giorni l'inchiesta si fa sempre più inquietante, mentre il commissario cerca, letteralmente, di trovare la pista giusta fra sentieri impervi che si perdono in un paesaggio intatto di neve, alberi e acqua. In questo scenario che lo affascina e insieme lo turba, s'imbatte in alcuni bizzarri personaggi, raccolti in una sorta di "comunità dei boschi", e in uno scomodo prete dalla fede eversiva, confinato per punizione in quel luogo dimenticato da Dio...
Padre mio
Alda Merini
Libro: Copertina rigida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2009
pagine: 105
Terribile e dolcissimo, enigmatico e sapiente: chi viene evocato in questo libro è il grande esiliato della coscienza contemporanea, il padre. In tutti i sensi in cui si voglia intendere questa figura così inattuale: il Dio Padre religioso, punto di riferimento di chiunque cerchi con ostinazione e umiltà il senso della propria vita; oppure il padre spirituale, àncora di conforto, confidenza, consiglio, quello che per Alda Merini fu la figura straordinaria di David Maria Turoldo, "un prete che diradava le tenebre, che accarezzava quelle carni rese putride dalla distanza, un prete che era la memoria". Il padre rappresenta simbolicamente l'origine e, nello stesso tempo, il Nulla cui tutto tende. Lo cerchiamo senza saperlo, come ciechi o sonnambuli, a volte ce ne separiamo con rabbia e superbia, o lo dimentichiamo con insipiente vanità. Ma lui non ci lascia mai, e a noi non è concesso di lasciarlo, sembrano suggerirci questi versi, a tratti visionari e dolenti, ancora una volta di grande potenza espressiva. Rovesciando i termini del rapporto filiale, la poetessa si chiede infatti: "Ma non è l'uomo che sostiene Dio e, come un eterno Anchise, se lo porta sulle spalle e gli fa attraversare quel fondo di infinita solitudine che è la vita?" Quasi un destino che è impossibile sfuggire o esorcizzare. Un libro toccante che non consola né rassicura, ma interroga con muta insistenza le nostre coscienze di uomini moderni che credono di non avere più bisogno né di santità né, tantomeno, di un padre.
Libro della personalità
Igor Sibaldi
Libro: Copertina rigida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2009
pagine: 242
"Conosci te stesso", dicevano gli antichi: e la vera autoconoscenza incomincia - secondo Igor Sibaldi - quando ci si accorge che in ognuno di noi vive un io molto più grande di quello che, nella vita quotidiana, riusciamo a esprimere. Ed è un io nuovo, entusiasmante, dotato di immensa energia creativa: i Testi Sacri lo chiamano il "Figlio dell'uomo", perché davvero costituisce un'ulteriore fase evolutiva dell'umanità. Ciò che lo nasconde ai nostri occhi sono i traumi, i condizionamenti che abbiamo subito fin da bambini, le nostre obbedienze agli altri, la paura di lasciarci alle spalle ciò che è comunemente considerato "normalità". Per scoprire e imparare a essere questo io straordinario, occorre una psicologia anch'essa radicalmente nuova, che insegni non tanto a risolvere quanto piuttosto a superare i nostri problemi più profondi e ciò che li ha determinati: non, cioè, ad adattarsi, a rassegnarsi al mondo così coni'è, ma a comprenderlo e a cambiarlo. Prendendo come punto di partenza le più audaci ipotesi junghiane, l'autore costruisce e spiega questa psicologia del cambiamento: individua le "funzioni", le capacità fondamentali della mente e della personalità (quelle da cui dipende ciò che si chiama "il nostro destino"), indica il modo di ridestarle, di liberarle e, soprattutto, di guardare al di là di ciascuna di esse - verso quelle superiori forme di energia psichica attraverso le quali noi stessi scegliamo cosa far accadere nella nostra vita, e cosa no.
Dieci gocce
Giorgio Todde
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2009
pagine: 277
Che sollievo per Mario tenere a bada le sue ansie con le "dieci gocce" prodigiose che il medico di famiglia gli ha prescritto. Da sempre, per arginare la paura di stare al mondo, ha adottato una serie di rigide contromisure: niente amici, niente donne, niente vacanze, niente divertimenti, nessun rischio. Alle inevitabili conseguenze di ogni azione, Mario oppone l'immobilità e solo quando si ritira in ufficio, a cesellare pratiche con un linguaggio poetico e dolce, per renderle, dice lui, più "umane", ha l'impressione di sentirsi meglio. Ma è una parentesi effimera, perché l'ansia è sempre in agguato... Per cambiare qualcosa non basta la fantasia, occorre muoversi, agire. Glielo ricorda ogni giorno la madre, crudele e impietosa. Con uno sforzo immane, Mario decide di sposare Alda, che lo ha sedotto ed eccitato con il candore del suo collo e il modo di star seduta tenendo unite le belle ginocchia. E il primo salto nel buio, la prima vera sfida alla sua nevrosi. Cui seguono altre prove, impegnative e cariche delle temute conseguenze, fino alla consapevolezza che il mondo è affollato da persone spaventate come lui. Per soffrire di meno bisogna aiutarsi, inventarsi una qualche forma di tutela. Ed è così che nasce l'Ufficio Protezione contro il dolore. Ma ormai il meccanismo delle conseguenze è diventato incontrollabile e Mario, sfinito, non ce la fa più...
Dizionario minimo. Le parole della filosofia per una convivenza democratica
Salvatore Veca
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2009
pagine: 177
Per descrivere una società giusta, che preveda il pluralismo dei valori, il confronto e la diversità, non servono molte parole. Salvatore Veca ne ha scelte dodici, sufficienti a delimitarne i confini e a stabilirne i punti fermi. Termini - quali libertà e giustizia, democrazia e laicità, tolleranza e rispetto - che denotano anche principi fondamentali, ai quali si ispirano le nostre scelte politiche oltre che morali. Oggi siamo sollecitati da questioni finora sconosciute o rimaste in ombra, che mettono in discussione i nostri tradizionali quadri di riferimento, suscitando a volte scontri e polemiche: i problemi del multiculturalismo; i dubbi, sorti come effetti del progresso scientifico, riguardanti il nascere, il morire e l'applicazione di tecniche nuove nei processi della vita; l'esigenza di ripensare regole, diritti e istituzioni stabilite localmente, nell'ambito delle nazioni. Nei momenti critici, quando i criteri del giudizio sul giusto e sull'ingiusto risultano incerti, quando i concetti appaiono confusi il richiamo a definizioni rigorose e ad analisi coerenti è un buon punto di partenza per rinforzare la nostra consapevolezza di cittadini. Queste riflessioni, che si muovono sul piano della filosofia per interpretare e discutere i nodi politici della convivenza, costituiscono un esercizio irrinunciabile per chi è convinto che la democrazia richieda una costante opera di manutenzione e che la riflessione filosofica debba individuare i tratti di un mondo più degno di essere abitato.