Taschen: Fotografia
Lena Herzog. Strandbeest. The dream machines of Theo Jansen. Ediz. inglese, francese, tedesca
Lawrence Weschler
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2022
pagine: 328
Per sette anni, la fotografa e artista Lena Herzog ha seguito l’evoluzione di una nuova specie cinetica. Complesse come insetti ma con esplosioni di energia equina, le ‘Strandbeests’ o ‘creature da spiaggia’ sono state ideate dall’artista olandese Theo Jansen, che ha lavorato per quasi vent’anni per sviluppare una nuova forma di vita che si muove, e addirittura sopravvive, da sola. Pronte a vagare per le spiagge olandesi, le Strandbeests catturano il vento con le loro ali sottilissime e balzano in azione, come per metamorfosi. Come se fosse il sangue, e non la brezza, a scorrere attraverso le loro forme delicate, fremono, saltellano e trottano davanti al sole e al mare, fermandosi a cambiare direzione se percepiscono la presenza di sabbia o acqua che potrebbero destabilizzare i loro movimenti. In concomitanza con una mostra itinerante, il tributo fotografico di Herzog cattura il serraglio di Jansen in un contemplativo bianco e nero, evidenziando la geniale visione dell’artista, nonché l’impressionante incrocio tra animato e inanimato che caratterizza le sue creature. Il risultato è un’opera d’arte a sé stante e un incontro affascinante non solo con una declinazione del meraviglioso in chiave surrealista, ma anche con idee completamente nuove dell’esistenza.
San Francisco. Portrait of a city. Ediz. inglese, francese, tedesco
Richie Unterberger
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2022
pagine: 480
A partire da una vecchia foto della banda di risoluti cercatori d’oro che hanno portato questa bella città della California settentrionale sulle mappe, questa straordinaria storia fotografica si snoda attraverso il rapido avvicendarsi dei cambiamenti che hanno investito San Francisco sul piano economico, architettonico, culturale e sociologico dalla metà del XIX secolo a oggi. Godetevi le viste più accattivanti dei monumenti e dei simboli più durevoli della città: il Golden Gate Bridge, Chinatown, i pittoreschi tram che serpeggiano su e giù per le colline notoriamente ripide, la famosa costa, la splendida baia, e gli spettacolari panorami e vedute urbane. L’intramontabile fascino di San Francisco risiede anche nella sua tolleranza verso tutto ciò che è radicale e diverso. Per questo il libro dà ampio spazio ai vari movimenti di controcultura che hanno plasmato la nostra coscienza collettiva: i beat di North Beach, gli hippie di Haight-Ashbury, le comunità gay di Castro e le Pantere Nere della vicina Oakland. In queste pagine incontriamo anche i più famosi personaggi vissuti a San Francisco: tra questi, Robin Williams, Janis Joplin e Allen Ginsberg. Centinaia di immagini scovate di recente in una varietà di archivi presso musei, università, biblioteche, gallerie, collezioni private e società storiche ritraggono la magnificenza, l’incanto e lo spirito libero di San Francisco, dai dagherrotipi dell’Ottocento al Kodachrome degli anni Cinquanta fino alle fotografie digitali del XXI secolo. I maestri qui presentati comprendono Stephen Shore, Imogen Cunningham, Fred Lyon, Robert Frank, Garry Winogrand, William Claxton, Ansel Adams, Jim Marshall, oltre a decine di altri, tra cui fotografi locali che, per quanto meno conosciuti, hanno documentato in splendide immagini la storia della loro città. I saggi e le esaurienti didascalie a firma dell’autore di San Francisco Richie Unterberger offrono una preziosa prospettiva da cui osservare le immagini. Il volume comprende inoltre le biografie dei fotografi ed elenchi dei libri, film e brani più belli dedicati alla città. “I Left My Heart in San Francisco,” cantava Tony Bennett e questo ritratto, frutto di meticolose ricerche, vi farà innamorare di San Francisco o vi ricorderà che cosa vi ha stregato la prima volta che ci siete stati.
Angela Merkel. Portraits 1991-2021. Ediz. tedesca e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2021
pagine: 248
Angela Merkel: finisce un’era e con essa un progetto unico al mondo. Tra il 1991 e il 2021 questa straordinaria politica è stata fotografata anno dopo anno, con una breve interruzione, da Herlinde Koelbl. Ogni volta che si incontravano, realizzavano un ritratto in primo piano e uno di tre quarti davanti a un semplice sfondo bianco; immagini che documentano in maniera autentica la sorprendente ascesa da trentasettenne outsider della politica a uno dei personaggi più potenti del mondo libero. Questo studio fotografico a lungo termine mostra in maniera sorprendente come il potere abbia cambiato Angela Merkel, che all’inizio di questo straordinario rituale fotografico era ancora lontana quasi 15 anni dal diventare la prima donna cancelliere della Germania. Cosa doveva imparare, come doveva cambiare per continuare, anzi per sopravvivere nella politica? In che modo quest’ultima ha influito sulla sua vita privata? La fotografa è riuscita a catturare il lato umano di Merkel con altri mezzi oltre all’obiettivo della fotocamera. Di solito assai riservata, sorprendentemente Merkel ha risposto alle domande di Koelbl in maniera così aperta e intima da spingere il Guardian a definire il rapporto tra loro come “uno dei più insoliti nella politica moderna”. In immagini e parole, Herlinde Koelbl offre un genere di ritratto documentario che non esiste per nessun altro leader mondiale. Viaggia nel tempo, attraversando l'epoca di Angela Merkel, dal primo all’ultimo anno. Il risultato è il ritratto di una radicale trasformazione fisica e psicologica, e la testimonianza scritta di un rapporto unico.
Peter Lindbergh. Azzedine Alaïa. Ediz. inglese, francese e tedesca
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2021
pagine: 240
Peter Lindbergh e Azzedine Alaïa, il fotografo e lo stilista, erano uniti dal loro amore per il nero, un amore che avrebbero coltivato allo stesso modo nella stampa alla gelatina d’argento e nei capi in tinta unita. Lindbergh utilizzava immancabilmente il bianco e nero per esprimere la sua ricerca di autenticità attraverso i volti cui dava risalto. Alaïa attingeva alla monocromia di capi senza tempo per creare vere e proprie sculture per il corpo. Questo libro immortala lo straordinario dialogo tra i due artisti. Illustrando la loro comunanza di spirito, le immagini in queste pagine celebrano un sodalizio artistico unico e documentano i successi che hanno fatto la storia della fotografia e della moda. Pur essendo nati in continenti diversi, Lindbergh e Alaïa hanno inseguito orizzonti simili. Mentre Lindbergh vedeva crescere la sua fama in Germania grazie al lavoro per la rivista Stern e fondava il suo studio a Parigi nel 1978, Alaïa lavorava avvolto nella discrezione e le sue tecniche sofisticate erano un segreto prezioso per i clienti più importanti dell’alta moda. Alaïa divenne l’architetto dei corpi, svelandoli e rivelandoli, mentre Lindbergh diede loro risalto illuminandone l’anima e la personalità. A poco a poco, divennero i creativi di riferimento nelle rispettive discipline. Entrambi rifiutavano qualsiasi artificio distogliesse l’attenzione dal vero soggetto e fu naturale per loro trovarsi a collaborare con risultati davvero potenti.
Helmut Newton. Polaroids. Ediz. inglese, francese e tedesca
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2020
pagine: 224
Le Polaroid detengono da sempre un posto privilegiato nel pantheon della fotografia, specialmente da quando le tecniche digitali hanno preso piede. La stampa istantanea e la totale assenza di interventi di editing conferiscono a queste immagini uniche un incantevole realismo. In nessun altro mezzo fotografico l’attimo è in grado di trovare le propria forma materiale con una tale sincerità e rapidità. Nel corso della sua carriera Helmut Newton utilizzò le Polaroid non solo in virtù della loro poesia, ma anche e soprattutto come strumento essenziale per realizzare le prove di luce e composizione che precedono i servizi. Molti fotografi si sbarazzavano di questi scatti di prova. Per nostra fortuna, Newton li conservò, cosicché dopo la sua morte la moglie June Newton potè raccogliere questi affascinanti reperti che svelano i retroscena di alcune delle sue opere più celebri, dai classici nudi milanesi alle foto con abiti in lattice a Saint-Tropez. Grazie ai segni e alle scritte calligrafiche visibili sulle immagini, queste fotografie degli anni Settanta, Ottanta e Novanta possono essere paragonate agli schizzi preparatori di capolavori pittorici. Gettando uno sguardo suggestivo sulla direzione e il processo creativo di Newton, si pongono come opere d’arte nella loro essenza e come documenti storici che testimoniano l’epoca passata della fashion photography.
Peter Lindbergh. On fashion photography. Ediz. inglese, francese e tedesca
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2020
pagine: 440
Fu nel 1988, sulla spiaggia di Malibu, che Peter Lindbergh creò la serie White Shirts. Questi semplici scatti oggi famosissimi fecero scuola e presentarono al mondo Linda Evangelista, Christy Turlington, Rachel Williams, Karen Alexander, Tatjana Patitz ed Estelle Lefébure. Questo evento segnò l'inizio di una nuova epoca nel mondo della moda, e Lindbergh continuò a modificare il panorama della fotografia di moda per i decenni a venire. Questo volume raccoglie oltre 300 fotografie che ripercorrono i 40 anni della carriera di Lindbergh, celebrando l'approccio umanistico e il tocco cinematografico del fotografo tedesco, in grado di creare immagini al tempo stesso seducenti e introspettive. Nel 1980 Rei Kawakubo chiese a Lindbergh di creare una campagna per Commes des Garçons: questa fu una delle sue prime incursioni nel mondo della fotografia commerciale. Kawakubo gli diede carta bianca. Negli anni successivi seguirono altre collaborazioni con i nomi più osannati della moda che sfociarono in un rapporto di reverenza reciproca: il rispetto che Lindbergh portava ad alcuni dei più grandi stilisti del nostro tempo è palpabile nei suoi ritratti. Tra gli altri, Lindbergh lavorò per Azzedine Alaïa, Giorgio Armani, Alber Elbaz, John Galliano, Jean Paul Gaultier, Karl Lagerfeld, Thierry Mugler, Yves Saint Laurent, Jil Sander e Yohji Yamamoto. Considerato da molti un pioniere nel suo campo, Lindbergh si sottrasse agli standard della bellezza industriale per celebrare l'essenza e l'individualità dei suoi soggetti. Il suo contributo fu cruciale per l'ascesa al successo di modelle come Kate Moss, Naomi Campbell, Linda Evangelista, Cindy Crawford, Mariacarla Boscono, Lara Stone, Claudia Schiffer, Amber Valletta, Nadja Auermann e Kristen McMenamy. La portata dell'opera di Lindbergh si estese a tutta Hollywood e oltre: nei suoi scatti appaiono Cate Blanchett, Charlotte Rampling, Richard Gere, Isabelle Huppert, Nicole Kidman, Madonna, Brad Pitt, Catherine Deneuve e Jeanne Moreau. Dalla fotografia scelta da Anna Wintour come copertina della sua prima uscita di Vogue al leggendario scatto di Tina Turner sulla Torre Eiffel, non sono mai gli abiti, la celebrità o il glamour il punto focale nelle fotografie di Lindbergh. Ogni immagine trasmette l'umanità del suo soggetto con una serena malinconia che è il tratto distintivo, unico e inconfondibile di Lindbergh. Fin dall'inizio della sua carriera, Lindbergh era noto nel mondo dell'arte contemporanea, e le sue fotografie venivano esposte nelle gallerie ben prima di apparire sulle riviste. Questa edizione include un'introduzione aggiornata ricavata da un'intervista del 2016, che offre uno sguardo dietro l'obiettivo di Lindbergh, e in cui il fotografo parla delle sue prime collaborazioni, del delicato rapporto tra arte e pubblicità e del potere della narrazione.
Peter Lindbergh. Untold stories. Ediz. inglese, francese, tedesca
Wim Wenders, Felix Krämer
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2020
pagine: 320
Prima mostra di Peter Lindbergh curata dall’artista stesso poco prima della sua prematura scomparsa, l’esposizione Untold Stories, allestita presso il Kunstpalast di Düsseldorf, ha offerto al fotografo una tela bianca su cui dare libero sfogo alla propria visione e alla propria creatività. Godendo di un’assoluta libertà artistica, Lindbergh ha curato una collezione senza compromessi che getta una luce sorprendente sulla sua opera colossale. Guida ufficiale a questa mostra epocale, il libro è la testimonianza ampia e diretta di una collezione di impronta fortemente personale. Celebri in tutto il mondo, le immagini di Lindbergh hanno lasciato un segno indelebile nella cultura contemporanea e nella storia della fotografia. Questa collezione ci mostra il fotografo intento a sperimentare con la sua stessa opera e a narrare nuove storie rimanendo fedele al proprio linguaggio. Attraverso immagini emblematiche e totalmente inedite, Lindbergh sfida le sue stesse icone cogliendo momenti di intimità condivisa con personalità che gli sono state vicine per anni, tra cui Nicole Kidman, Uma Thurman, Robin Wright, Jessica Chastain, Jeanne Moreau, Naomi Campbell, Charlotte Rampling e molte altre. Questo volume di grande formato presenta oltre 150 fotografie, tra cui molti scatti inediti e altri che hanno avuto vita breve essendo stati commissionati da riviste di moda in uscita mensile quali Vogue, Harper’s Bazaar, Interview, Rolling Stone, W Magazine, o The Wall Street Journal. Una esauriente conversazione tra Lindbergh e il direttore del Kunstpalast Felix Krämer, e un omaggio del suo amico intimo Wim Wenders, offrono uno sguardo ravvicinato alla realizzazione della collezione. Ciò che ne risulta è una dichiarazione intima e personale di Lindbergh sul proprio lavoro.
Gold. Ediz. inglese, francese e tedesca
Sebastião Salgado
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2019
pagine: 208
“Che cos'ha di tanto speciale questo metallo giallo opaco da spingere gli uomini ad abbandonare la propria casa, vendere i propri averi e attraversare un continente per rischiare la vita, gli arti e la sanità mentale inseguendo un sogno?” – Sebastião Salgado Quando, nel settembre del 1986, ricevette finalmente l'autorizzazione a visitare la Serra Pelada dopo che per sei anni le autorità militari brasiliane glielo avevano impedito, Sebastião Salgado non era pronto per lo straordinario spettacolo che lo attendeva sulla cima di quella remota collina ai margini della foresta amazzonica. Davanti ai suoi occhi si spalancava un'enorme voragine, ampia e profonda circa 200 metri, brulicante di decine di migliaia di uomini seminudi. Metà di loro saliva lungo scale di legno trasportando sacchi pesanti anche 40 chili, mentre gli altri tornavano nelle fauci della caverna precipitandosi lungo i suoi pendii fangosi. I corpi e i volti di quegli uomini, macchiati dal minerale ferroso contenuto nella terra che avevano scavato, erano del colore dell'ocra. Dopo che, nel 1979, in uno dei suoi corsi d'acqua fu scoperto l'oro, la Serra Pelada rievocava il tanto agognato El Dorado in quanto miniera d'oro a cielo aperto più grande del mondo, dove lavoravano in condizioni disumane circa 50.000 minatori. Oggi, la più sfrenata corsa all'oro della storia brasiliana è poco più di una leggenda, di cui non sono rimasti che pochi ricordi felici, molti penosi rimpianti – e le fotografie di Sebastião Salgado. Quando Salgado realizzò questi scatti, il colore dominava le pagine patinate delle riviste. La scelta del bianco e nero fu rischiosa, ma il portfolio sulla Serra Pelada avrebbe segnato un ritorno all'eleganza della fotografia monocromatica, nel solco di una tradizione i cui maestri, da Edward Weston e Brassaï a Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, avevano definito la prima metà del XX secolo. Quando gli scatti di Salgado arrivarono al New York Times Magazine , si verificò qualcosa di straordinario: il silenzio totale. “In tutta la mia carriera al New York Times”, ha ricordato il photo editor Peter Howe, “non ho mai visto i redattori reagire a nessun altro servizio fotografico come al portfolio sulla Serra Pelada”. Oggi che il mondo dell'arte e la manipolazione digitale permeano la fotografia, il portfolio di Salgado mantiene una qualità biblica e presenta un'immediatezza che rende i suoi scatti limpidamente contemporanei. Anche se la miniera della Serra Pelada è chiusa da molto tempo, l'intensità di quella corsa all'oro emerge da queste immagini in tutta la sua drammaticità. Questo libro raccoglie l'intero portfolio di Salgado sulla Serra Pelada riprodotto in qualità museale e corredato di una prefazione dell'autore e un saggio di Alan Riding.
Walter Chandoha. Cats. Photographs 1942–2018. Ediz. inglese, francese e tedesca
Susan Michals
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2019
pagine: 296
Una retrospettiva dell’intera carriera del più grande fotografo di gatti del XX secolo. In una notte d’inverno del 1948 a New York City, Walter Chandoha, allora giovane studente di marketing e fotografo in erba, vide un gattino randagio nella neve, lo avvolse nel suo cappotto e lo portò a casa. Non immaginava di avere appena incontrato la musa che avrebbe determinato il corso della sua vita. Chandoha puntò l’obiettivo sul suo nuovo amico felino – che aveva chiamato Loco – e fu così soddisfatto dei risultati ottenuti che iniziò a fotografare i gattini di un rifugio della zona. Queste immagini segnarono l’inizio di una straordinaria carriera durata settant’anni. Assai prima di Internet e dei catsofinstagram, Chandoha affascinava il pubblico con i suoi felini. Dalle pubblicità alle cartoline, dai puzzle alle confezioni di alimenti per animali, le sue immagini combinavano un autentico amore per quelle creaturine, una ferrea etica professionale, e una tecnica impeccabile. Quell’illuminazione affascinante, così tipica di Chandoha, che fa risaltare in tutta la sua nitidezza il morbido manto di ogni gatto, avrebbe definito il vocabolario visivo dei ritratti di animali per generazioni e ispirato maestri del calibro di Andy Warhol, che ne seguì l’esempio nel suo libro illustrato sui gatti. Cats attinge agli archivi di questo artista innovativo, con ritratti a colori in studio e d’ambiente, fotografie di strada in bianco e nero, immagini di concorsi felini vintage, e teneri scatti che ritraggono i suoi figli insieme ai gatti e molto altro ancora. Un tributo perfetto non solo a queste creature ammaliatrici ma anche a un fotografo straordinario che ci ha lasciato da pochissimo, all’età di 98 anni, e che era in grado di trasmettere un forte sentimento di compassione in ogni sua inquadratura.
Warhol on Basquiat. The iconic relationship told in Andy Warhol's words and pictures. Ediz. inglese, francese, tedesca e spagnola
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2019
pagine: 312
Il complesso rapporto tra Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat ha sempre affascinato il mondo dell’arte. In un’epoca in cui Warhol era già famoso in tutto il mondo come icona della Pop Art e della turbolenta vita notturna newyorkese, Basquiat era un talento emergente che arrivava dalla street-art downtown. Insieme, i due artisti diedero vita a una sinergia personale e professionale elettrizzante. Prolifico documentatore del mondo che lo circondava, Warhol scrisse diffusamente e scattò molte immagini della sua amicizia con Basquiat sullo sfondo della New York degli anni Ottanta, un bagaglio di informazioni che rivela tutta la profondità emotiva del loro rapporto ma anche le tante ambiguità, le divergenze e le complessità. Realizzato in collaborazione con la Andy Warhol Foundation e la Jean-Michel Basquiat’s estate, questo libro racconta il rapporto tra i due artisti attraverso centinaia di fotografie inedite che ritraggono Basquiat insieme a una dinamica cerchia di personaggi che includono Madonna, Grace Jones, Keith Haring e Fela Kuti. Gli scatti sono accompagnati da brani dei leggendari diari di Andy Warhol, opere d’arte eseguite in collaborazione e un gran numero di biglietti, cartoline e documenti dell’epoca. Toccante, intimo e a tratti sardonico, Warhol on Basquiat getta uno sguardo voyeuristico sulla vista di due delle più brillanti stelle del panorama dell’arte contemporanea.
Miguel Rio Branco. Maldicidade. Ediz. inglese, francese, tedesca e portoghese
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2019
pagine: 464
Mal di città Miguel Rio Branco nel ventre delle metropoli In Maldicidade, la città non dorme mai. Dall’alba al crepuscolo, a New York, L’Avana, Salvador de Bahia o Tokyo, l’ambiente urbano freme di desiderio e si strugge di solitudine e rimpianti. Questo feroce ritratto urbano firmato dall’artista Miguel Rio Branco attinge agli anni giovanili trascorsi in viaggio con i genitori diplomatici per rivelare le difficoltà e la solitudine comuni alle metropoli di tutto il mondo. I suoi scatti impeccabili mostrano scene non sempre gradevoli. A Rio Branco non interessa documentare luoghi di rilevanza storica e skyline d’impatto, né tantomeno i sogni e le aspirazioni che li popolano. Il suo obiettivo si rivolge piuttosto verso i margini e i reietti, verso ciò chi è stato gettato via, gli emarginati e i delusi. Tra crudi frammenti e delicate impressioni, i suoi scatti urbani celebrano senzatetto, mendicanti, prostitute, cani randagi, carcasse di auto e vetri in frantumi. Sebbene minimi dettagli rivelino le specificità di ogni luogo, il cuore del progetto di Rio Branco è ciò che accomuna ogni esperienza urbana. Sorvolando sul contesto locale e su qualsiasi precisazione narrativa, queste immagini appaiono meticolosamente composte a formare un’unica ed evocativa panoramica di una città universale. Come in uno studio di montaggio, Rio Branco lavora in modo magistrale sul ritmo e la successione delle immagini, combinando suggestivi schemi e motivi (edifici fatiscenti, figure solitarie, auto sfasciate), colori (rossi ardenti, rosa sbiaditi, desolati bianchi e blu) e figure (un senzatetto sconfortato accanto alla statua di un santo in estasi). Qua e là, l’autore inserisce qualche sensuale figura femminile offerta in segno di tregua per infondere speranza, inframmezzando il lerciume delle periferie con potenti ritratti o morbidi nudi ravvicinati. Con un messaggio di grande efficacia e una composizione estremamente poetica, Maldicidade attira l’attenzione sull’irresistibile magnetismo, l'alienazione e la disumanità della città. In questa raccolta caustica, sfrontata e dolorosamente bella, chiunque abiti in città ritroverà qualcosa di sé, o qualcosa da cui cerca di scappare.
James Baldwin. Steve Schapiro. The fire next time. Ediz. inglese
James Baldwin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2019
pagine: 276
Pubblicato per la prima volta nel 1963, The Fire Next Time di James Baldwin colpì dritto al cuore della cosiddetta “questione nera”. Straordinario per la sua narrazione magistrale, così come per il resoconto intimo e sincero che ripercorre l’esperienza della popolazione di colore degli Stati Uniti, il libro è considerato una delle più appassionanti e autorevoli indagini sui rapporti interrazziali negli anni ’60, in cui le tematiche di amore, fede e famiglia si intrecciano fino a sferrare un attacco diretto all’ipocrisia del “paese della libertà”. La prosa di James Baldwin è ora riproposta in tutta la sua ricchezza, crudezza ed efficacia, accompagnata da oltre 100 fotografie di Steve Schapiro, che accompagnò Baldwin durante i suoi viaggi nel sud degli Stati Uniti per la rivista Life. Il loro incontro introdusse Schapiro nel vivo del movimento, offrendogli la possibilità di scattare immagini insostituibili, spesso iconiche, immortalando i leader della lotta per i diritti civili – tra cui Martin Luther King Jr., Rosa Parks, Fred Shuttlesworth e Jerome Smith – ed eventi cruciali come la Marcia su Washington e la Marcia di Selma. Il volume include storie sul campo di Schapiro, una prefazione di John Lewis, leggenda dei diritti civili e membro del Congresso degli Stati Uniti, didascalie di Marcia Davis del Washington Post e un saggio di Gloria Baldwin Karefa-Smart, che si trovava con suo fratello James in Sierra Leone quando lui iniziò a lavorare al libro. Ne risulta una testimonianza visiva e testuale senza paragoni di una delle lotte più importanti e travagliate della storia americana.