artem: Arte
La donazione Palizzi all'Accademia di belle arti di Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2016
Antonello da Messina. Ritratto d'uomo
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2015
pagine: 32
Alle Gallerie d'Italia - Palazzo Zevallos Stigliano, grazie a un prestito eccezionale, è esposto il Ritratto d'uomo: un capolavoro di Antonello da Messina del Museo Civico d'Arte Antica di Palazzo Madama a Torino. L'evento dà avvio alla rassegna "l'ospite illustre," che propone al pubblico delle gallerie, in brevi e ricorrenti occasioni espositive, un'opera di grande rilievo proveniente da prestigiose collezioni o da musei e chiese del territorio.
Giuditta decapita Oloferne. Louis Finson interprete di Caravaggio. Catalogo della mostra (Napoli, 27 settembre-8 dicembre 2013)
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2013
pagine: 95
A Palazzo Zevallos Stigliano, sede napoletana della collezione d'arte di Intesa Sanpaolo, nel quadro dell'edizione 2013 dell'esposizione itinerante Restituzioni. Tesori d'arte restaurati, l'attribuzione a Louis Finson del dipinto Giuditta decapita Oloferne ha meritato uno spazio di primo rilievo: al termine di un restauro rigoroso, la personalità dell'artista fiammingo caravaggesco, attivo all'epoca del Viceregno spagnolo a Napoli anche come collezionista e intermediario negli acquisti di opere di qualità, assume tratti sempre meglio definiti per spessore iconografico e identità culturale, anche in riferimento a confronti pregnanti quali l'annunciazione monumentale di Capodimonte e la Crocifissione di Sant'Andrea del Musée des Beaux-Arts di Digione, copia a sua volta dell'opera del Merisi esposta al Cleveland Museum of Art.
Giovanni Lanfranco. Grande disegnatore
Libro
editore: artem
anno edizione: 2012
pagine: 32
Nei soggetti raffinati su tela e ad affresco realizzati tra Napoli e Roma durante la prima metà del Seicento, Giovanni Lanfranco (Parma 1582 - Roma 1647) apre la strada ai decoratori delle generazioni successive, come Pietro da Cortona e Luca Giordano. Il maestro emiliano, uno dei più prolifici del suo tempo, affronta superfici pittoriche estese grazie ad un metodo di lavoro basato sulla grafica, momento preparatorio e risolutivo di ciascuna impresa artistica.
Lezioni di disegno. Gaspare Traversi e la cultura europea del Settecento
Marina Causa Picone
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2011
pagine: 207
"I nessi fra i sentimenti raffigurati nella 'fisiognomica' del Traversi son dunque settecenteschi come lo richiedeva la naturale storicità del metodo adottato nel rappresentarli; una naturalezza di rigore neocaravaggesco e che perciò arieggia lo spirito moderno" (Roberto Longhi, 1927). A sette anni dalle mostre internazionali dedicate all'artista tra 2003 e 2004, Gaspare Traversi 'disegnatore' era ancora poco conosciuto. Un itinerario inedito alla ricerca del maestro di grafica - a tal punto estimatore della disciplina, da proporre più volte, nei suoi dipinti da camera, il tema della 'lezione di disegno' ricostruisce finalmente nella sua interezza l'identità di un interprete raffinato dei 'nuovi ricchi' di metà Settecento, 'pittore napoletano' aggiornato alla cultura figurativa europea di più ampio respiro.
Pittura del Seicento a Napoli. Da Mattia Preti a Luca Giordano. Natura in posa
Nicola Spinosa
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2011
pagine: 333
A venticinque anni dalla grande esposizione sulla civiltà del Seicento a Napoli e a seguito del bilancio spettacolare sulla 'stagione d'oro' delle arti figurative napoletane realizzato dalla mostra 'Ritorno al Barocco' nel 2009/2010, ecco il secondo volume della pittura del Seicento a Napoli dedicato agli artisti della seconda metà del secolo e ai maestri della 'natura in posa' - da Luca Forte, Aniello Ascione, Andrea Belvedere, Gaetano Cusati, francesco della questa a Paolo Porpora, i Recco, i Ruoppolo... - affidato alla competenza di chi, Nicola Spinosa, in questi decenni, ha saputo alimentare la volontà di riscoprire e rinnovare identità artistica e passioni radicate di una identità collettiva fuori dell'ordinario.
Mirabilia coralii. Capolavori barocchi in corallo tra maestranze ebraiche e trapanesi. Ediz. italiana e inglese
Maria Concetta Di Natale
Libro: Copertina rigida
editore: artem
anno edizione: 2010
pagine: 239
Un'indagine rigorosa sulle meraviglie del corallo trapanese tra '500 e '700, duecento anni di scambi fruttuosi tra artigiani ebrei e maestranze locali trapanesi, un confronto esemplare tra oriente e occidente, arte e artigianato, lusso, vita quotidiana, spiritualità cristiana. Il repertorio mette a confronto i manufatti più rappresentativi di questa stagione magica: gioielli, oggetti sacri, arredi preziosi che hanno meritato, dal Rinascimento, la meraviglia delle corti di tutta Europa e ancora sorprendono cultori della materia, collezionisti e cittadini curiosi per la finezza e la maestria dei manufatti.
Meglio tacere. Salvator Rosa e i disagi della critica
Stefano Causa
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2009
pagine: 174
"Se potesse aver corso nella grammatica degli studi, l'epiteto di antipatico; Salvator Rosa, nato a Napoli nel 1615, morto a Roma nel '73, è uno degli artisti più antipatici che esista. Egli è tante cose: disegnatore e incisore; pittore di paesi e di storie, lettore di testi rari, poeta e poligrafo accigliato, nato sotto Saturno; guitto d'occasione e gran viaggiatore. Il ricco carteggio che si è conservato lo qualifica come un ingegno plurimo, a rischio di dissipazione. In breve: bisogna fare i conti con un personaggio ingombrante. Nell'autoritratto della National Gallery di Londra, egli si presenta come un intellettuale antico: barba incolta, capelli lunghi e cappello floscio, sagomato contro uno sfondo di cielo, fosco come la sua espressione. Nulla rivela il mestiere principale di pittore; le sole informazioni, volutamente spiazzanti, provengono dalle scritta in latino sulla cartella su cui si appoggia: "aut tace aut loquere meliora silentio'. O taci o dici cose migliori del silenzio." (Stefano Causa)
Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 384
Un capitolo importante ma poco conosciuto della civiltà del Rinascimento europeo: la stagione (1503-1532 circa) in cui prende forma il confronto tra artisti spagnoli e dell'Italia meridionale e le opere realizzate da Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Le novità elaborate a Milano, Firenze, Roma furono immediatamente recepite e reinterpretate in modo originale: nella Napoli che, proprio in quegli anni, diventava spagnola, grandi personalità come Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca ebbero modo di cogliere le loro prime affermazioni professionali, prima di tornare in patria e dare avvio a una grande stagione del Rinascimento iberico. I saggi di Carlos José Hernando Sanchez, Andrea Zezza, Riccardo Naldi, Manuel Arias Martinez, Carlo Vecce, Encarnación Sánchez García - insieme al catalogo delle opere, organizzato in cinque sezioni, che evidenzia con chiarezza l'interazione costante tra maestri della pittura e della scultura - ricostruiscono in maniera esemplare le coordinate di una produzione figurativa che ha impresso tracce profonde nella cultura storico-artistica e, più in generale, nell'immaginario dell'Europa mediterranea. Catalogo della mostra presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte dal 13 marzo al 25 giugno 2023.
Da Roma verso Sud. La veduta e l'antico nelle acqueforti di Piranesi
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2021
pagine: 128
La collezione di acqueforti di Giovan Battista Piranesi (Venezia 1720-Roma 1778) - di cui ricorrono nel 2020 i 300 anni dalla nascita - del Gabinetto Disegni dell'Università Suor Orsola Benincasa: due tavole delle Carceri (1745) e delle Diverse maniere d'adornare i camini (1769) e, soprattutto, 17 tavole di Vedute di Roma antica e moderna, alcune delle quali preziosamente acquerellate. Giunto a Roma nel 1740, Piranesi frequentò Napoli, Pompei, Ercolano a partire dal 1742, esplorando le città vesuviane e, più tardi, Paestum fino alla morte, nel 1778, a causa d'una febbre contratta proprio a Paestum. A testimoniare questo interesse profondo per l'Antico e per la veduta "da Roma verso Sud", l'Università e l'Ente Morale Suor Orsola Benincasa, con il supporto della Regione Campania, propongono una mostra virtuale e un catalogo scientifico, corredato da saggi di Barbara Jatta, José Luzòn, Gabriella Pace, Francesca De Ruvo, Alessandra Mazzaro ed altri studiosi, per illustrare al meglio sia le proprie Vedute di Roma, per l'occasione restaurate dall'Istituto Centrale per la Grafica, sia l'album delle citate Vedute di Paestum oggi al Museo di Capodimonte, sia alcune incisioni di soggetto pompeiano provenienti dall'Istituto per la Grafica di Roma. [Pierluigi Leone de Castris]
Carlo Sellitto 1580-1614
Giuseppe Porzio
Libro
editore: artem
anno edizione: 2019
pagine: 304
Risultato di indagini archivistiche minuziose e di una campagna di documentazione fotografica capillare, tra Campania, Basilicata e Puglia, la monografia riporta all'attenzione della critica e del pubblico la figura di Carlo Sellitto, protagonista - assieme a Battistello Caracciolo - del rinnovamento in chiave caravaggesca della pittura a Napoli nel primo Seicento, animatore di una delle principali botteghe artistiche attive in città, in rapporto con i maggiori esponenti dell'aristocrazia del regno. Un bilancio aggiornato degli studi sul naturalismo meridionale, attraverso il riesame di nodi fondamentali, il recupero di opere finora trascurate e la riclassificazione dei manufatti più noti: la fortuna dei modelli di Caravaggio, il ruolo degli altri artisti "forestieri" e la loro mediazione, la resistenza delle tradizioni figurative locali.
Le carte di Domenico Spinosa. Tempere, disegni e stampe
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2017
pagine: 48
"Un omaggio, nel centesimo anniversario della nascita, a un artista di rilievo internazionale, complesso e coraggioso, che visse senza soluzione di continuità formazione, insegnamento e ricerca, dando un contributo, in parte ancora tutto da esplorare e diffondere, alla crescita civile e culturale della propria città. Se, come ci ricorda Bruno Latour, 'con l'aggettivo moderno si designa un nuovo regime, un'accelerazione, una rottura, una rivoluzione del tempo', allora sicuramente quello di Spinosa fu un linguaggio moderno, capace anche di significative fratture artistiche e civili, un linguaggio che ci onora e che continua a farci riflettere, soprattutto pensando al suo legame con l'Accademia di Napoli." (Paolo Ricci)