Astrolabio Ubaldini: Psiche e coscienza
I modelli della psicoanalisi. Un metodo er descrivere e confrontare gli approcci psicoanalitici
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2009
pagine: 296
Questo testo è il primo parto di una ricerca che ha destato grande interesse e dibattito nel mondo psicoanalitico: durata sei anni (2000-2006) e coordinata da David Tuckett, ha raccolto le adesioni di molti tra gli psicoanalisti più innovativi della European Psychoanalytic Federation. Il gruppo di lavoro che ne è derivato si è posto un obiettivo tanto ambizioso quanto primario: comprendere e comparare i diversi modi in cui lavorano gli psicoanalisti per arrivare a stabilire in cosa consista la psicoanalisi. Svoltosi nell'arco di sei anni con seminari in tutto il mondo, tale progetto ha preso in esame più di settanta casi clinici, che sono stati analizzati e discussi da oltre cinquecento psicoanalisti in circa sessanta seminari. Tuckett ha proposto un modello comparativo, chiamato 'la griglia', messo in discussione e rielaborato più volte per prendere una forma il più possibile neutra, che implica un sostanziale cambiamento di prospettiva. Sulla falsariga di tale 'griglia', i casi clinici venivano esposti al gruppo, discussi e analizzati, con l'attenzione rivolta non al paziente, come nei gruppi di supervisione, ma all'analista e al suo operare.
La psicoanalisi e i suoi confini
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2009
pagine: 224
La psicoanalisi, a seconda del punto di vista da cui la si osserva, confina con molti territori diversi. Come uno stato delimitato da confini geografici, culturali e amministrativi, questa disciplina, che ha poco più di un secolo di vita, acquista la sua specificità grazie a ciò che la distingue ma anche che la avvicina ai territori confinanti: il "confine" è dunque inteso qui nella sua duplice accezione di "distinzione" e di "transizione". Questo volume raccoglie i saggi di otto rappresentanti di spicco della psicoanalisi contemporanea: Janine Altounian, Peter Fonagy, Glen O. Gabbard, James S. Grotstein, Robert D. Hinshelwood, Juan P. Jiménez, Otto F. Kernberg e Salomon Resnik. Con approcci differenti, e affrontando tematiche tra loro distanti, pure tutti questi autori si muovono sul limitare di un confine: tra mondo interno e mondo esterno, tra psiche e soma, tra il setting analitico e la sua violazione, tra teoria e tecnica, tra psicoanalisi e discipline imparentate (psichiatria, psicologia, neuroscienze e via dicendo), tra curabilità e non curabilità, analizzabilità e non analizzabilità, e infine tra psicoanalisi e storia. Ognuno di questi contributi varca un limite e apre un diaframma, illuminando aree tematiche cruciali o controverse del territorio psicoanalitico e creando dialogo e confronto con discipline solo apparentemente incompatibili.
La psicopatia. Valutazione diagnostica e ricerca empirica
Robert D. Hare
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2009
pagine: 284
In questo volume Robert D. Hare analizza le principali caratteristiche psicologiche e comportamentali della personalità psicopatica. Mantenendo sempre un serio approccio metodologico e scientifico, l'autore fornisce un quadro lucido e puntuale del mondo interno dell'individuo psicopatico e delle sue strategie interpersonali. Partendo dalle seminali ipotesi di Cleckley, Hare chiarisce l'importante distinzione tra disturbo antisociale di personalità e disturbo psicopatico, dimostrando come la psicopatia costituisca una vera e propria sindrome: la mancanza di empatia, lo spiccato egocentrismo, l'assenza di rimorso e di senso di colpa, e l'uso strumentale degli altri ne rappresentano gli elementi distintivi. La definizione del costrutto di psicopatia rappresenta un indubbio avanzamento nell'ambito della conoscenza del disturbo, ed è per questo che lo strumento ideato da Hare al fine di valutarne i sintomi, la Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R), viene utilizzato in tutto il mondo nella pratica clinica e forense, oltre che in ambito di ricerca. È stato infatti ampiamente dimostrato come la PCL-R sia un reattivo psicometrico valido e affidabile che permette di identificare gli psicopatici e distinguerli anche da altri individui condannati per reati gravi.
Modellare la struttura dell'esperienza per espandere il proprio mondo
David Gordon, Graham Dawes
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2009
pagine: 228
Possiamo imparare dagli altri come fanno ciò che fanno e apprendere le loro abilità? Tutti sogniamo di poter far cose che adesso non sappiamo fare. Vediamo altre persone parlare correntemente una lingua straniera, giocare con maestria una partita a scacchi, apprezzare la solitudine, attenersi a un regime di esercizi ginnici, realizzare le proprie passioni, e ci chiediamo: "Perché non posso farlo anch'io?". Le nostre esperienze di vita ci insegnano schemi specifici di percezione, pensiero e comportamento: se ci manca un'abilità, non è perché non siamo in grado di padroneggiarla; semplicemente ci sono mancate le esperienze che avrebbero potuto insegnarci gli schemi necessari per manifestarla. Nella Programmazione Neurolinguistica il processo di 'modellamento' consiste nell'identificare e descrivere in modo utile gli schemi costitutivi dell'esperienza e del comportamento di una persona che manifesta in maniera eccellente una particolare abilità: una volta che conosciamo gli schemi, possiamo farli nostri e cominciare a manifestare quell'abilità. Vengono qui esaminate le distinzioni primarie essenziali a un modellamento 'utile', convinzioni, strategie, emozioni e comportamenti esterni: si tratta degli elementi dell'esperienza che sono essenziali affinchè una data abilità funzioni in noi.
Per una gestalt viva
Claudio Naranjo
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2009
pagine: 308
Il libro si compone di cinque parti, dedicate rispettivamente al padre della Gestalt - Fritz Perls - , alla prassi, alla teoria, alla trasmissione e alla spiritualità della Gestalt. Di grande ispirazione quest'ultima, in cui Naranjo porta alla luce la trama nascosta di quelle che definisce "filosofia implicita" e "spiritualità implicita" della Gestalt: filosofia e spiritualità vissute nella pratica, più che concettualizzate, e che i contemporanei di Perls non riconobbero facilmente. Perls ne emerge come spirito fortemente 'dionisiaco', naturalmente portato a spingersi oltre i limiti del conosciuto e a rompere le forme prestabilite, e la Gestalt come forza potenzialmente dirompente e innovatrice, ma al tempo stesso come consapevolezza del 'qui e ora', e dunque lucidità, attenzione, 'spirito apollineo'. È in questa sintesi tra forze opposte che Naranjo individua la vera essenza della Gestalt, non una semplice tecnica terapeutica che 'funziona', ma una via di realizzazione implicitamente spirituale, che permette all'essere umano di sollevarsi dal cieco mondo passionale alla condizione aperta della coscienza pura.
Il trauma visto da un bambino. Pronto soccorso emotivo per l'infanzia
Peter A. Levine, Maggie Kline
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2009
pagine: 416
La voce del corpo. Il ruolo del corpo in psicoterapia
Alexander Lowen
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2009
pagine: 277
Gli scritti inediti qui presentati sono in parte conosciuti dai praticanti bioenergetici come le 'monografie di Lowen'. Si tratta di una raccolta emblematica, che copre l'arco di vent'anni di ricerca, dal 1962 al 1982, colmando una grossa lacuna nella letteratura bioenergetica. Vi vengono infatti discussi e sviscerati tutti i temi fondanti del pensiero loweniano: il rapporto tra stress e malattia, il piacere in relazione al corpo, il rapporto tra respiro e movimento e tra pensiero e sentire, il legame tra volontà di vivere e voglia di morire, l'aggressività e l'orrore. Nella vastità degli argomenti trattati, due temi spiccano per centralità e profondità di analisi: la relazione tra sesso e personalità e il valore ineludibile che ha l'autoespressione per la salute e la guarigione psicocorporea. Tutto ciò che inibisce o rende difficoltosa l'espressione di sé è, nell'ottica bioenergetica, fonte di stress e di possibile malattia: l'emozione che non può essere espressa si trasforma in tensione per i muscoli che dovrebbero essere coinvolti nella sua espressione. La grande intuizione che Lowen, partendo da Freud e passando per Reich, ha sviluppato in modo del tutto innovativo è proprio il rapporto diretto tra inibizione e tensione: tale rapporto è talmente stretto che è possibile valutare e riconoscere quali emozioni e impulsi siano stati inibiti in una persona soltanto studiando le sue tensioni muscolari.
Il sogno e l'errore
Gabriella Ripa di Meana
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2008
pagine: 196
Dove vanno a finire i nostri sogni, le nostre amnesie, i nostri errori? Vengono minimizzati dalle urgenze tecniche dell'attualità, dal tempo concreto e pressante della produttività. Sono ammessi solo in quanto fenomeni involontari che per lo più disturbano e complicano, con la loro irragionevolezza, la vita corrente. Invece, proprio in quella logica che non pare una logica, in quell'invenzione di segni che ci spiazza ogni volta, in quegli enigmi che ci disorientano, si rivelano e si applicano le leggi generali dell'inconscio. Un atto mancato, un sogno, un errore sono occasioni che il soggetto, nel corso della sua esistenza, non dovrebbe dissipare. Sono occasioni eversive di conoscenza. Sebbene i sogni per lo più si dissolvano all'alba, i loro resti hanno spesso la precisione espressiva che caratterizza i reperti sepolti e caduti nell'oblio. Questi (come accade per i documenti dimenticati d'ogni tempo) si presentano travestiti di lacune e di zone in rovina. Così l'analisi di un testo onirico, di un sintomo, di un lapsus o di un qualsiasi altro atto mancato può mostrare al soggetto come il contatto con sé sia fondamentalmente un incontro con altro e con l'altro da sé. Riconoscere tutto questo, restituendo all'anima di ciascuno l'universo dell'enigma, sembra all'autrice un passaggio etico irrinunciabile per vivere e per reagire al particolare disagio nella nostra civiltà.
La costruzione del significato. Volume 1
Steve Andreas
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2008
pagine: 303
Tutti noi, di continuo, rivolgiamo l'attenzione a un dominio limitato dell'esperienza e subito dopo lo "categorizziamo" al fine di creare significati e concetti. Questo processo automatico e inconscio in genere funziona molto bene; altre volte può farci cadere in trappole spiacevoli. L'obiettivo fondamentale di questo libro è capire come mettiamo in atto questo meccanismo e trovare il modo di utilizzare le cognizioni raggiunte al fine di modificare il dominio che prendiamo in considerazione o di ricategorizzarlo in modo più utile. Comprendere il modo in cui interpretiamo le cose e gli avvenimenti che ci circondano è uno dei compiti più difficili, ma può anche spalancare un mondo di scelte e di opzioni alternative. L'autore approfondisce alcuni concetti chiave della programmazione neurolinguistica mostrando nuovi modi di considerare l'esperienza, organizzarla, chiarirla, espanderla: dal modo di applicare dominio e categoria dipende ogni esperienza umana, da quelle ordinarie di confusione e soddisfazione a quelle di beatitudine descritte da mistici e maestri spirituali. Lo studio di tali processi consente di organizzare e riesaminare tutti i metodi e i concetti utili elaborati nel campo della psicoterapia e dello sviluppo personale.
Muoversi in analisi. Il comportamento non verbale nella pratica clinica
Frances La Barre
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2008
pagine: 286
Lo straordinario sviluppo delle neuroscienze e il loro impatto sulla teoria psicoanalitica hanno portato in primo piano il tema delle interazioni non verbali tra analista e paziente. Malgrado l'enorme potenziale di questo tema per la pratica dell'analisi, però, gli studi dedicati alla clinica sono rimasti scarsi, convenzionali e ben poco innovativi. L'obiettivo di questo libro, denso e ricco di spunti, è quello di porsi al crocevia tra verbale e non verbale, fornendo gli strumenti e gli esempi clinici necessari a far dialogare i due mondi. L'autrice, con un lungo percorso di danzatrice alle spalle e una vasta esperienza come analista, ha scelto di mettere a fuoco, tra le diverse modalità di interazione non verbale, quella relativa al movimento, al suo ruolo nella comunicazione terapeutica, e al modo in cui esso può contribuire alla comprensione e alla cura della psicopatologia. In una prima parte teorica rilegge la storia della psicoanalisi alla luce del ruolo attribuito al corpo e all'azione, partendo da Freud e mostrando il contributo fondamentale di analisti come Alexander, Deutsch e Reich, e l'apporto di Ferenczi, Klein, Kohut. Nella seconda parte vengono presentati sette casi cimici in cui l'analisi del movimento si è rivelata decisiva: La Barre individua differenti livelli di movimento e di comportamento non verbale, che possono diventare oggetto della discussione terapeutica o richiedere invece, da parte dell'analista, un'interazione e una risposta a livello non verbale.
Psicoterapia senza l'Io. Una prospettiva buddhista
Mark Epstein
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2008
pagine: 216
La diffusione delle tradizioni spirituali buddhiste nel mondo occidentale ha risvegliato negli ambienti psicoterapeutici un profondo interesse per le pratiche meditative orientali che sembrano condividere il loro stesso obiettivo: la liberazione dalla sofferenza psichica attraverso l'autoconsapevolezza. Ma adottare semplicemente la meditazione come un'ennesima tecnica terapeutica pone non pochi problemi, soprattutto quando ci si scontra con la nozione sconcertante della non esistenza dell'io, che costituisce proprio l'assunto centrale della filosofia buddhista. Per questo, nonostante la curiosità, buddhisti e psicoterapeuti hanno mantenuto per lo più una distanza guardinga. Mark Epstein, meditante e psicoterapeuta, si propone appunto di facilitare il dialogo tra le due discipline, chiarendo innanzitutto i gravi fraintendimenti che impediscono loro di collaborare in modo proficuo. Le sue considerazioni sfatano tante concezioni erronee sul buddhismo (che sia una fuga dal mondo alla ricerca di un annientamento nichilista nel nulla, oppure una regressione a uno stato narcisistico infantile), ma offrono anche interessanti paralleli con concetti psicoanalitici quali il falso sé di Winnicott e l'attenzione fluttuante, consigliata da Freud agli analisti, e molto simile alla presenza mentale dei buddhisti.
Trauma e psicopatologia. Un approccio evolutivo-relazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2008
pagine: 440
Questo libro propone una riformulazione del trauma in termini evolutivo-relazionali, come risultato della mancata elaborazione delle emozioni traumatiche, ovvero di quelle emozioni non simbolizzate nell'ambito delle relazioni primarie. Il bambino, se maltrattato, non può sviluppare l'autostima e la capacità di comprendere gli stati mentali propri e dell'altro, qualità necessarie a esplorare con fiducia l'ambiente circostante e quindi a costruire relazioni significative. Le esperienze croniche di trascuratezza hanno effetti negativi su svariate aree del funzionamento del bambino dando origine, ad esempio, a somatizzazione, difficoltà di sintonizzazione emotiva, mancanza di controllo degli impulsi, come anche, nei casi più gravi, a stati dissociativi. La perdita di una base sicura, insomma, rappresenta una condizione traumatica capace di predisporre il soggetto alla depressione, alla dipendenza patologica, ai disturbi del comportamento alimentare. E non sempre è in relazione con maltrattamenti espliciti, come indica il fatto che la disorganizzazione dell'attaccamento è per lo più connessa a esperienze traumatiche irrisolte del genitore, le quali si riflettono sullo stato dissociativo del bambino. Il presente volume esamina le possibili relazioni causali fra le esperienze traumatiche e la psicopatologia, a partire dalla teoria dell'attaccamento, dell'infant research e dalle recenti scoperte neuro-biologiche sulla natura relazionale della mente.