Bollati Boringhieri: Temi
Il principio di disperazione. Tre studi su Günther Anders
Pier Paolo Portinaro
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2003
pagine: 179
Nazionalismo. Storia, forme, conseguenze
Hans U. Wehler
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2002
pagine: 179
In questa storia comparata del nazionalismo Wehler si interroga sul perché, prima in Occidente e poi un po' in tutto il resto del mondo, il nazionalismo si è rivelato così attrattivo. Quali sono stati i processi che ne hanno favorito l'affermazione? Quali le risposte fornite dal complesso di idee e visioni nazionalistiche e specifiche dinamiche di trasformazione degli assetti politici e istituzionali che hanno attraversato l'Occidente negli ultimi due secoli? L'autore considera l'avvento del moderno nazionalismo come risposta prettamente politica alla crisi strutturale che coinvolse le società occidentali a partire dalla seconda metà del XVIII.
La nuova vita delle Alpi
Enrico Camanni
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2002
pagine: 225
Esistono prove di umanizzazione delle Alpi a partire da 15000-10000 anni fa. L'uomo cominciò a frequentare le alte quote prima come cacciatore occasionale, poi come pastore e contadino stanziale, il montanaro ha sviluppato in migliaia di anni quella raffinata civiltà alpina che, in forme mutevoli, è sopravvissuta fino alla prima metà del Novecento, a anche più tardi nelle valli isolate. Ma quando la civiltà ha scoperto la montagna, la civiltà alpina è stata insidiata dalla salita della civiltà urbana. Il libro propone una nuova trasformazione non regressiva.
Panorami e spedizioni. Le trasmissioni radiofoniche del 1953-54
Ernesto De Martino
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2002
pagine: 173
In questa pubblicazione sono raccolti, per la prima volta, i testi di un ciclo di trasmissioni radiofoniche registrate e trasmesse nel 1954 dal Terzo Programma della RAI. Ernesto de Martino illustra in maniera chiara e accessibile i temi della sua ricerca demoetnologica: incanti e magie d'amore, lamenti funebri e ninne nanne. Completano il volume il resoconto di una spedizione in Lucania del 1953 e il testo di un dibattito su Ernesto de Martino trasmesso nel 1965, poco dopo la sua morte.
Politicamente scorretto. Cronache di un quinquennio 1996-2001
Luigi Pintor
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2001
pagine: VIII-299
Queste trecento pagine non sono una fotocopia di note sparse ma un inedito corpo a sé stante perché si iscrivono in un preciso arco di tempo, nel quinquennio 1996-2001, nella parabola di una legislatura, in una compiuta stagione politica: la prima prova della sinistra italiana al governo della Repubblica. Queste pagine possono dunque valere come documentazione, critica partigiana ma non infondata di un ciclo politico e culturale della sinistra che ha impoverito la vita democratica e invelenito il tessuto sociale in gangli essenziali elevando a sistema il trasformismo istituzionale, mortificando il lavoro e premiando il privilegio, disorientando l'animo pubblico, fino a toccare il fondo con la partecipazione alla guerra.
La comunità che viene
Giorgio Agamben
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2001
pagine: 93
"L'essere che viene: né individuale né universale, ma qualunque. Singolare, ma senza identità. Definito, ma solo nello spazio vuoto dell'esempio. E, tuttavia, non generico né indifferente". Così veniva presentata nel 1990 la prima edizione di questo libro. Nella "Postilla 2001" aggiunta a questa edizione, l'autore non può che constatare che ciò che all'inizio era solo un'ipotesi - l'assenza d'opera, la singolarità qualunque, il "bloom" - è diventato realtà.
Dovuto Calvino
Mario Lavagetto
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2001
pagine: 148
Lavagetto raccoglie qui gli scritti che ha dedicato a Calvino nell'arco di quasi trent'anni. Questa misura cronologica ampia offre al lettore la gittata esemplare dal Calvino "fiabista" a quello "apocrifo" di "Se una notte d'inverno un viaggiatore", a quello saggistico e ultimo delle "Lezioni americane" - talora indagati a partire da ritagli o da censimenti -, ma soprattutto lo fa assistere alla partita identitaria che si gioca a lungo tra autore e critico, appartenenti a due generazioni successive, separate dalla loro stessa contiguità. Una partita che, se non può presupporre, può certo mandare a effetto una "comunanza d'orizzonte mentale" come Calvino riconobbe a Lavagetto a proposito del saggio sulle "Città invisibili".
La scimmia che si parla. Linguaggio, autocoscienza e libertà nell'animale umano
Felice Cimatti
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2000
pagine: 282
Se non usassimo il linguaggio, o meglio se lo usassimo così come lo usano gli altri animali, in fondo non saremmo che una variante evoluta dei nostri cugini scimpanzé, certamente più intelligenti di loro, ma sostanzialmente non diversi da essi. E rovesciando il ragionamento: che lo scimpanzé sia, appunto, uno scimpanzé, non dipende dalla sua minore intelligenza rispetto a noi; piuttosto è perché non usa il suo linguaggio naturale così come lo usiamo noi, e l'hanno usato i nostri antenati, che è meno intelligente dell'Homo sapiens. Cimatti, riprendendo le tesi di Vygotskij, sostiene che l'uomo non parli per comunicare, come vorrebbe il luogo comune, ma, al contrario, parla per pensare. In questo modo l'animale umano non solo è cosciente, ma è autocosciente.
Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo
Alberto Magnaghi
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2000
pagine: 256
La condizione di "doposviluppo" in cui ci ha fatti precipitare la crisi economica mondiale impone nuove visioni strategiche, a partire proprio da ciò che ci è più prossimo: il luogo in cui viviamo e da cui, paradossalmente, siamo sempre più sradicati. La nostra esistenza si delocalizza, perdiamo la sovranità sulle sue forme materiali e simboliche, mentre quell'autentica opera d'arte corale che è il territorio, costruito nel dialogo vivo tra uomo e natura, subisce una spoliazione sistematica, riducendosi a supporto amorfo di opere e funzioni, quando non a collettore di veleni. Secondo Alberto Magnaghi, uno dei massimi teorici del localismo consapevole, è ormai improrogabile riprogettare il territorio su basi di autosostenibilità e decrescita. Dieci anni dopo la prima edizione del "Progetto locale" - tradotto in francese, inglese e spagnolo -, i guasti si sono aggravati, ma si è anche acuita la cognizione della catastrofe. In questa nuova edizione accresciuta e aggiornatissima si dà conto dei tentativi di rimettere in valore lo spazio pubblico attraverso nuove alleanze di comunità. Essenziale è il sorgere di una "coscienza di luogo" (di quartiere, di città, di valle, di bioregione) che miri a tutelare i beni patrimoniali comuni, ossia culture, paesaggi urbani e rurali, produzioni locali, saperi.
Editoria senza editori
André Schiffrin
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2000
pagine: 114
Questo libro racconta l'itinerario di un uomo e la storia di una casa editrice di cultura: la Pantheon Books, fondata nel 1941 a New York da un emigrato tedesco, Kurt Wolff, cui si associò subito dopo il padre dell'autore, anch'egli costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti dopo aver ideato e diretto fino al 1940 a Parigi la celebre Pléiade. Entrato a sua volta nel 1962 alla Pantheon Books, André Schiffrin ne farà una delle più prestigiose case editrici americane.
Noi che desideriamo senza fine
Raoul Vaneigem
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1999
pagine: 134
Concepito sotto forma di brevi analisi e di tesi, di aforismi e di esortazioni, questo libro fa l'esame critico di una società di mercato in declino e di una società viva chiamata a superarla. Rispetto a quel che siamo, stati abituati a sentir dire almeno fino a un recente passato, la critica di Vaneigem non si rivolge solo contro il carattere parassitario del sistema capitalistico mondiale, con la sua burocrazia e le sue pratiche usuraie, ma anche contro ogni forma di contestazione che, non cercando altra soluzione al di fuori dell'economia, della produttività, del progresso, gli sembra destinata a condividere il destino di morte di quel sistema. Ma allora: Come impedire ai desideri di diventare il loro contrario? Come spogliarli della negatività di cui li ha rivestiti una tradizione secolare? Come sapere quel che si vuole e volere quel che si sa? La risposta è in ciascuno di noi nel momento in cui si sceglie la vita, secondo l'equivalenza: «La volontà di vivere sta al godimento creativo come la volontà di potenza stava all'appropriazione e alla distruzione degli uomini e della terra». In definitiva: «Noi siamo i figli di un mondo devastato, che cercano di rinascere in un mondo da creare. Imparare a diventare umano è la sola radicalità».