EDB: Primi secoli
La morte di Zaccaria e l’elezione di Simeone. La riabilitazione giudeocristiana del sacerdozio. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 22–25
Gilberto Marconi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2021
pagine: 99
Tra i problemi posti dalla critica letteraria al Protovangelo di Giacomo c’è l’autonomia dei capitoli 22-24 rispetto ai precedenti e l’eventuale loro fonte: infatti queste ultime pagine, occupandosi quasi esclusivamente di Zaccaria, sembrano discostarsi dai personaggi che finora avevano animato la narrazione protogiacobea (Anna e Gioacchino, Maria e Giuseppe), assieme a qualche altra figura di contorno (Ruben, Giustina, i figli di Giuseppe, il sommo sacerdote, Annas, l’ostetrica, Salòme, i magi...). Secondo alcuni studiosi di ambito tedesco, seguiti da diversi altri, i capitoli finali proverrebbero da un documento a parte, che è stato chiamato Apocryphum Zachariae, inserito tardivamente nel corpo del testo e del quale costituirebbe una delle tre sezioni corrispondenti ad altrettanti documenti: il primo, il più ampio, riguarderebbe la vita di Maria (cc. 1-16), il secondo si occuperebbe di Giuseppe e di qualche altra persona al momento della nascita del figlio di Maria (cc. 17-21) e il terzo sarebbe appunto l’Apocrifo di Zaccaria (cc. 22-24).
Dall’annunciazione al processo. Una gravidanza tra trepidazione e pianti
Gilberto Marconi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2020
pagine: 168
Con l'undicesimo capitolo del Protovangelo di Giacomo inizia la vera e propria riscrittura dei vangeli canonici dell'infanzia. A partire dall'annunciazione vengono raccontate alcune vicende già note, con numerose allusioni al dettato antico e neotestamentario, con un linguaggio meno raffinato e non poche manchevolezze rispetto alle fonti: in particolare, salta agli occhi l'assenza degli inni del terzo vangelo, l'annuncio a Zaccaria, la nascita del Battista e la genealogia matteana. Vengono invece riscritte le scene lucane dell'annunciazione e della visitazione mentre della trama del primo vangelo sono rivisitati alcuni momenti dell'esperienza di Giuseppe: la scoperta della gravidanza di Maria, il suo rovello interiore e la rassicurazione dell'angelo avuta in sogno. Completamente nuovi sono le figure dello scriba e del sacerdote nonché l'interrogatorio di Giuseppe a Maria e il processo che il sacerdote intenta ai due, compreso della prova dell'acqua amara per entrambi.
Il simbolo apostolico. Una indagine storico-letteraria
Maria Cesare
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2019
pagine: 224
Partendo da una preliminare ricerca letteraria e storica che si sofferma a esaminare i contenuti delle diverse professioni di fede, presentando una variegata panoramica delle varianti, lo studio si fonda su una ricostruzione critica del Simbolo Apostolico. Nonostante gli importanti contributi di insigni studiosi, filologi e teologi, per il Credo degli apostoli manca un’edizione critica del testo, a differenza del Simbolo Niceno-Costantinopolitano. La ricerca rappresenta un primo tentativo di fornire un’edizione quanto più esauriente e oggettiva, indaga i diversi testimoni, non sottovalutando il contesto storico-culturale e le implicazioni teologiche.
L'infanzia di Maria. Dal tempio alla casa di Giuseppe. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 6–10
Gilberto Marconi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2019
pagine: 160
Da figura di contorno nelle prime narrazioni del cristianesimo nascente, incentrate sulla passione di Cristo, Maria comincia a diventare importante nella visione teologica di alcune comunità già con il vangelo lucano dell'infanzia. Tuttavia i vangeli canonici nulla avevano lasciato scritto della vita condotta dalla Vergine prima dell'annuncio della sua gravidanza, mentre si suppone crescesse sempre più il bisogno, soprattutto nelle classi popolari e meno abbienti, di conoscere il contesto e le vicende della vita, dalla nascita alla morte, di una donna che sempre più veniva affermandosi a fianco del figlio e come figura di riferimento per le numerose adepte della nuova religione. Pertanto sarà proprio la letteratura popolare — nel caso specifico il Protovangelo di Giacomo — ad assumersi l'onere di una risposta adeguata, narrando il concepimento, la nascita e la crescita di Maria, come peraltro era avvenuto per il figlio nei Vangeli di Matteo e Luca.
Mitezza e fermezza in sant'Ambrogio
Domenico Scordamaglia
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2018
pagine: 208
L'esigenza di comporre mitezza e fermezza, presente nelle pagine dei Padri della Chiesa, tra cui Gregorio di Nazianzo e Agostino, viene qui osservata nell'opera di Ambrogio. Il primo capitolo studia i brani che il vescovo di Milano dedica al Petto di Cristo, sorgente che consente di attingere alla combinazione di mitezza e fermezza. Il secondo inquadra il tema all'interno del comportamento paterno di Dio lungo la storia e nell'agire di Gesù. Il terzo immette la ricerca in molteplici ambiti: il mondo della natura, che agli occhi di Ambrogio costituisce un serbatoio di preziosi insegnamenti per la vita, alcune grandi figure dell'Antico e del Nuovo Testamento e, infine, il tempo in cui il vescovo di Milano vive e opera. L'accento è posto sulla diretta fruizione dei testi, che sono puntualmente riportati, talora con alcune pregnanti espressioni latine dell'originale.
La nascita del Messia. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 17-21
Gilberto Marconi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 176
La nascita del Messia è al centro della sezione del Protovangelo di Giacomo presa in esame in questo libro. Il redattore dell’apocrifo - una delle fonti letterarie più autorevoli della tradizione giudeo cristiana - si rapporta ai racconti dell’infanzia di Matteo e Luca e, senza rinunciare all’originalità nella riscrittura, tratteggia un fresco e vivace racconto popolare. Si inizia sotto il segno della narrazione lucana della nascita del Cristo, in cui viene menzionato il contesto storico e geografico (il censimento ordinato dall’autorità romana e la regione della Giudea attorno a Betlemme) per terminare con il tratto matteano della venuta dei Magi dall’oriente. Le vicende si svolgono dunque in un preciso contesto geografico. Se alla periferia sono indicati nomi di regioni e paesi conosciuti, verso il centro si stringono luoghi, situazioni e personaggi nuovi: la grotta, il tempo sospeso, l’immobilità della natura, la levatrice Salome e un Giuseppe vivace come mai l'avevamo conosciuto prima, nonostante l’età avanzata.
Anna e Gioacchino. I nonni materni di Gesù. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 1–5
Gilberto Marconi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 168
Una delle fonti letterarie più autorevoli della tradizione giudeo cristiana, il Protovangelo di Giacomo, tramanda le vicende delle nascite di Maria e del figlio. Nel testo, che rivolge l’attenzione ad Anna e Gioacchino, genitori della Vergine, la strada che attraversa le loro vicissitudini si arresta al capitolo quinto dell’apocrifo poiché con la nascita della figlia finisce il ciclo della coppia sterile e dal sesto in poi l’attenzione è incentrata su Maria. Di ogni passo l’analisi stabilisce il testo, ne offre la traduzione e, attraverso l’analisi delle fonti e della redazione, si propone di dare significato alle vicende narrate. Ognuno dei cinque capitoli del Protovangelo è trattato in un capitolo del volume in ragione della tematica imposta dall’apocrifo; solo il terzo si occupa di un argomento specifico: la veste da sposa: con un percorso a ritroso vengono prese in esame le vesti di alcune donne della tradizione antica, biblica ed extrabiblica (Giuditta, Tamar, Rebecca, Lia, Calipso) per un confronto con la veste indossata da Anna quando intona il proprio lamento.
Dio padre in Cipriano
Domenico Scordamaglia
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 72
Proveniente da una ricca famiglia pagana, Cipriano si convertì al cristianesimo, venne ordinato presbitero e poi vescovo di Cartagine. In quel ruolo si trovò subito alle prese con la persecuzione di Decio, che nel 250 emanò un editto per obbligare tutti gli abitanti dell’impero a compiere un atto pubblico di culto pagano. Poiché molti furono gli apostati, terminata la persecuzione Cipriano si trovò ad affrontare una situazione lacerante: coloro che si erano resi colpevoli di apostasia – i cosiddetti lapsi – chiedevano la riammissione nella comunità cristiana. Occorreva pertanto mettere in atto una prassi penitenziale adeguata alla grave situazione venutasi a creare. La ricerca offre al lettore un’esplorazione degli scritti di Cipriano sulla paternità di Dio nelle Epistole e negli Opuscoli. Sebbene la sua opera di commento al Padre nostro, il De dominica oratione, sia stata molto letta e studiata, manca infatti una trattazione esplicitamente dedicata al mistero della Persona del Padre nel pensiero del vescovo di Cartagine.
Ritratti di Cristo in sant'Ireneo
Domenico Scordamaglia
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 368
La lettura degli scritti di sant'Ireneo, vescovo di Lione (Smirne 130 - Lione 202), consente di attraversare un'ideale galleria di raffigurazioni del volto di Gesù. Si tratta di quadri dalle dimensioni notevolmente diseguali, che oscillano dal tratteggio brevissimo all'argomentazione lunga e articolata. Il primo ritratto, quello del Cristo pastore, introduce alle concrete problematiche del ministero ecclesiale di Ireneo, costretto a confrontarsi nel II secolo con le diverse scuole gnostiche e con Marcione e i suoi seguaci. Il secondo profilo è quello del maestro, connotato da caratteristiche di autorevolezza e coerenza, mentre il terzo è alquanto insolito: è raro, infatti, sentire parlare di Gesù come padre dai tratti fortemente materni, che genera l'umanità nell'ora suprema della sua Croce e che nutre alla "mammella della sua carne". Questa raffigurazione consente di apprezzare la profondità della riflessione credente della prima antichità cristiana e la sua capacità di rendere in immagini pregnanti il contenuto del mistero pasquale. Il quarto ritratto è il Gesù della trasfigurazione, che consente di contemplare il volto del Verbo che Mosè aveva visto solo di spalle, il quinto è il Cristo che insegna alla Chiesa l'eucaristia, il sesto è il crocifisso, "la Vita appesa davanti ai nostri occhi", e il settimo il risorto, che affranca dalla morte la carne mortale. La galleria espone infine il ritratto riassuntivo di tutto il percorso...
Ricchezza e povertà nel cristianesimo primitivo
Maria Grazia Mara
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 260
Il commento dei Padri della Chiesa a due testi biblici - l'episodio del giovane ricco e la parabola del ricco stolto - consentono di comprendere in che modo le comunità cristiane dei primi cinque secoli elaborano il rapporto tra annuncio evangelico, beni terreni e istanze sociali. Le dieci grandi figure che vengono qui convocate per comporre una ricca antologia di interpretazioni - Clemente, Origene, Cipriano, Ilario, Basilio, Gregorio Nazianzeno, Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Agostino e Cirillo - offrono un quadro delle diverse concezioni presenti nel cristianesimo primitivo. "Poiché i Padri sono gli uomini della Parola biblica - scrive Maria Grazia Mara - ci troviamo così a seguire una traccia di storia dell'esegesi: un'esegesi che, mentre esprime nei testi della letteratura cristiana di cinque secoli l'attenzione e la preoccupazione della comunità cristiana per i fatti sociali, economici e politici, non perde mai di vista la storia della salvezza".
La regola di Benedetto. Introduzione alla vita cristiana. Introduzione e commento. Testo latino a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2012
pagine: 696
La Regola di san Benedetto sta a fondamento di tutto il monachesimo occidentale ed è sicuramente una delle radici più feconde nella tradizione culturale europea: pochi testi hanno esercitato nella storia occidentale un’influenza tanto profonda. L’edizione presentata – riveduta e ampliata secondo l’ultima edizione dell’originale tedesco – permette un approccio integrato e pluridimensionale al testo della Regola, fornendo al lettore gli strumenti critici secondo diversi livelli di approfondimento. L’Introduzione inquadra la Regola nel suo contesto storico, sociale e religioso, ne mette in risalto gli elementi innovativi e originali rispetto alle altre Regole che comparvero nello stesso periodo e soprattutto mostra come essa venne recepita nell’ambito ecclesiale del Medioevo e dei secoli successivi. Il cuore del volume è costituito dall’edizione critica del testo latino della Regola accompagnato dalla traduzione italiana, che si contraddistingue per precisione, per perfetta aderenza all’originale e, al tempo stesso, per uno stile estremamente scorrevole e leggibile. Il testo è corredato da un esauriente commento esplicativo che spiega la Regola parola per parola, ne esplicita i riferimenti biblici e patristici, mette a fuoco la teologia, la spiritualità e il pensiero di san Benedetto. Tale commento esplicativo e l’apparato di note che lo accompagnano sono redatti secondo i più aggiornati criteri di scientificità, ma, al tempo stesso, non ostacolano il lettore che vuole limitarsi al solo testo. Infine, la bibliografia aggiornata, un dettagliato indice analitico e una tavola, che guida alla lettura della Regola nel corso dell’anno, sono preziosi strumenti per chiunque voglia addentrarsi nell’esplorazione della straordinaria spiritualità di san Benedetto.
La chiesa di Agostino. Modelli e simboli
Vittorino Grossi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2012
pagine: 264
Il volume presenta, in un quadro d'insieme, i modelli ecclesiologici elaborati da Agostino d'Ippona e i simboli ai quali egli più organicamente ricorre per definire la Chiesa: quattro modelli e quattro simboli. I modelli che egli propone in successione sono: la Chiesa cattolica "autorità credibile", la Chiesa "comunione", la Chiesa - saeculum - città di Dio, la Chiesa - croce. I simboli: la bellezza, il monastero, la colomba, Pietro l'apostolo. La trattazione si sviluppa con un continuo ricorso a testi di Agostino, cosicché la lettura del volume diventa una traversata del pensiero e degli scritti del grande vescovo dottore, con il loro fascino, i loro accostamenti inaspettati e suggestivi, le loro allusioni e le loro sintesi folgoranti, spesso racchiuse in singoli vocaboli pregnanti e densi di significato. Si tratta di un saggio di teologia patristica, con felici ricadute sulla contemporaneità e sulla pastorale.