Aragno
In provincia
Michele Brambilla
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
Chi era il baro Rimediotti? E il ragionier Bisigato? E il barbiere Definitivo? E il contadino Batistì? E ci sono ancora le vecchie botteghe di una volta? E chi sono i biasanòt? E davvero l'irreprensibile dottore avvelenava le tisane? In un viaggio che è soprattutto nei sentimenti, Michele Brambilla è andato a cercare storie e figure, oggi forse fantasmi di una profonda provincia raccontata negli anni da grandi scrittori, grandi registi, grandi cantanti. Protagonisti di queste pagine sono palcoscenici umani resi universali dalla letteratura, dal cinema e dalla musica: la Luino di Piero Chiara, la Treviso di Signore e Signori, la Bassa Bergamasca dell'Albero degli zoccoli, la Parma della Califfa di Bevilacqua, la Rimini di Fellini, il Vercellese della bellissima mondina Silvana Mangano di Riso Amaro, la Bologna di Francesco Guccini e Pupi Avati. Racconti che ci accompagnano nel microcosmo della provincia italiana, a volte malinconico e a volte divertente, a volte meschino e a volte generoso, a volte superato e a volte immortale: mai, comunque, banale.
Lo spirito dell'aria
Georgiana Spencer Cavendish
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
Luci ingannevoli e tetre ombre si susseguono nel romanzo epistolare di una giovane nobildonna, Georgiana Cavendish, duchessa del Devonshire, che prende spunto dalle proprie delusioni per raccontare le disavventure di una coetanea, una ragazza originaria del Galles che, dopo il matrimonio con il dissoluto Lord Stanley, sembra destinata a perdersi nel gorgo della più deleteria mondanità londinese. Sarà un misterioso sedicente "spirito dell'aria" a redimerla e a introdurla, come un autentico mistagogo, ai misteri dell'animo umano, prima di rivelare la propria identità e di realizzare, così, la felicità di entrambi. Lo spirito dell'aria (1779), scritto con uno stile limpido ed elegante, ispirato ai modelli dei gradi maestri, da Richardson a Rousseau, ritrae dall'interno (cosa rara) l'aristocrazia georgiana della seconda metà del Settecento e offre un impietoso ritratto dei suoi costumi e delle sue dissolutezze. Le moderne edizioni inglesi e americane hanno consentito, dopo quasi due secoli di oblio, di riscoprire l'importanza di un'opera, qui presentata per la prima volta in traduzione italiana, il cui successo dipese dal fatto che dichiarava apertamente il tratto più caratteristico della nobiltà inglese del tempo: la più completa e spudorata mancanza di cuore.
Vita e idee religiose in Italia nella prima età moderna. Ricerche storiche
Adriano Prosperi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
Nella storia del paese Italia l'unità culturale, linguistica e religiosa ha preceduto di qualche secolo l'unità politica. È stata questa la differenza fondamentale con gli altri stati nazionali che ha segnato a lungo i rapporti interni all'Europa. Quale ne fosse la causa apparve evidente a Niccolò Machiavelli che confrontando l'Italia con la Francia e la Spagna si pose la domanda perché la moderna realtà dello Stato non fosse nata anche da noi. E vi rispose con una pagina celebre: «Abbiamo… con la Chiesa e con i preti noi italiani questo primo obligo di essere diventati sanza religione e cattivi; ma ne abbiamo ancora uno maggiore, il quale è la seconda cagione della rovina nostra. Questo è che la Chiesa ha tenuto e tiene questa provincia divisa» (Discorsi, libro I, capitolo 12). Nella grande crisi dell'età della Riforma l'Italia rimase divisa sul piano politico, ma la Chiesa romana vi mantenne una netta egemonia come l'istituzione suprema di un paese cattolico. Al centro degli scritti qui raccolti c'è la fase di passaggio dallo stato di decadenza tardo-medievale delle istituzioni del governo religioso dei laici - parrocchie e diocesi - ai primi inizi di una restaurata disciplina morale e disciplinare del clero mentre sotto il controllo dell'inquisizione il paese «sanza religione» si veniva assuefacendo agli obblighi di una durevole "fede italiana".
Al confine dei mondi
Pavel Aleksandrovic Florenskij
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
"Al confine dei mondi" nasce come un quaderno dove trascrivere i propri sogni. Ma questo disegno si trasforma nelle mani di Florenskij e finisce per diventare qualcos'altro: un taccuino nel quale inserire, accanto al materiale onirico, anche appunti di carattere morale, brevi apologhi, riflessioni di natura spirituale ed esistenziale. Insomma non solo un «libro dei sogni» ma anche delle note dello stato di veglia la cui presenza è giustificata dal fatto che sono riferite «esperienze di soglia», la cui sostanza reale sfuma in una dimensione più vaga e labile che si pone «al confine dei mondi» proprio come la materia dei sogni.
«Con penna lieve»
Anton Cechov
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
pagine: 224
I frammenti di Čechov che qui si presentano riflettono come tanti cristalli la luce intensa della sua opera creativa e ne rifrangono, ognuno come una piccola parte del tutto, le qualità intrinseche fatte di ironia, di lucidità di analisi, della stessa levità e rigore che si possono apprezzare leggendo i suoi lavori. In ognuno di questi detti si sente il sapore e il mestiere del grande narratore russo, ognuno ricorda il suo stile, ognuno riporta, pur nella misura infinitesimale di una frase soltanto, una scheggia del suo mondo e del suo immaginario poetico.
Sulla formazione della classe dirigente. L'ultimo progetto di Raffaele Mattioli
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
È sempre attuale il tema della formazione della classe dirigente, scelto da Raffaele Mattioli insieme a Brunello Vigezzi come fulcro di un programma di studi storico-politici, coordinato attorno a una costituenda rivista con una prospettiva unitaria e globale, concepito negli anni 1970-1972 nell'intento di contrastare le fratture ideologiche che dividevano il campo della ricerca storiografica, e di reagire alle turbolenze del Sessantotto. In quella «fase di seria travagliata trasformazione dagli esiti quantomai incerti» nasceva l'esigenza di esaminare chi costituiva allora la classe dirigente, in confronto a chi l'aveva costituita in passato, per individuare le tendenze del futuro sistema politico. Nel concetto di "classe dirigente" si facevano rientrare «tutti coloro che, al governo o all'opposizione, nel parlamento o fuori di esso, muovendosi in una sfera ufficiale ovvero entro spazi propri ed autonomi o addirittura alternativi, abbiano svolto, svolgano o si preparino a svolgere compiti che vanno di là del puro esercizio d'un mestiere, d'una professione, d'una funzione, per contribuire invece, nelle forme e nei settori propri ad ognuno (politico, economico, amministrativo, militare, religioso, culturale, sindacale...) a quella che è, di periodo in periodo e ai diversi livelli, la "gestione degli affari del paese"» (Premessa). Si trattava non solo di un progetto di ricerche, ma di un appello per rinvigorire la partecipazione democratica: occorreva superare, sotto la guida di una rinnovata classe dirigente, le carenze di impegno intellettuale e civile accumulatesi nel secondo dopoguerra, convogliando il malcontento verso «adeguate» riforme. Il progetto era dunque politico, e non meramente didattico. A Mattioli premeva difendere la continuità delle istituzioni - e della sua banca - facendo appello a un saldo spirito di solidarietà e responsabilità che permettesse l'ulteriore sviluppo del paese, e la difesa della sua 'sovranità'.
Dita di vetro. Glass fingers
Annelisa Alleva
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
pagine: 208
Il mondo pareva chiuso in una gelida purezza, la sua naturale impurità era ricoperta, irrigidita nel sogno di una fantastica magia di morte. (Thomas Mann, La montagna incantata) Quello di cui ho bisogno dall'altro è il suo bisogno di me, il mio essergli necessaria. (da una lettera di Marina Cvetaeva a Tat'jana Kvanina del 17 novembre 1940) Fin dagli esordi, quella di Annelisa Alleva è una poesia transitiva; e transitante, comunque, per molteplicità di soglie da rivelare, in cui rivelarsi, tra i passaggi che supponiamo possedere - ma restano spesso occlusi, non varcati - del sentire. (Tommaso Ottonieri)
Collezionare libri
Mario Praz
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
pagine: 43
Anglista, comparatista, storico del gusto, Mario Praz è stato anche un collezionista, oltre che di mobili Impero, di libri rari e ricercati, primi fra tutti i volumi di emblemi e imprese. Se si può dire di lui che fosse un bibliofilo, non si può certo ascrivere alla schiera dei bibliomani: un libro gli interessa più per il contenuto che per la veste tipografica, seppur ad essa non insensibile. Tuttavia, non arriverebbe mai all'eccesso, ad esempio, di raccogliere edizioni su carta speciale o a tiratura limitata di «autori francesi moderni che possono leggersi in comuni edizioni in brossura». Del resto, per Praz, l'ideale del libro «non tagliato né aperto» è, senza mezzi termini, un ideale da «pervertiti».
Il sapore della guerra. The taste of war
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
pagine: 102
Consuete e stravaganti raccoglie la prima produzione di Paolo Ruffilli, i versi scritti tra il 1970 e il 1992, quasi del tutto inedita, salvo qualche singola poesia uscita in rivista o in volume. E subito appare evidente la coerenza dell'autore, sulla scia di quanto ha poi pubblicato nel corso degli anni successivi. Anche a proposito delle sue prime poesie vale quanto ha scritto Luigi Baldacci: "La partitura musicale è la chiave per interpretare la poesia di Ruffilli. La sua riconosciuta 'leggerezza' è l'effetto e la virtù di una misura appunto musicale che consente all'autore qualsiasi scelta proprio perché per via di musica ogni sua scelta si traduce immediatamente in una soluzione. È la musica che gli consente di dar voce felicemente a qualsiasi tema e argomento di cui voglia parlare, anche il più ostico e apparentemente impronunciabile. È la musica che gli consente dunque di pronunciare le cose più ardue, rendendole semplici e coinvolgenti". E in qualsiasi passaggio di questa raccolta, anche ironico (Dediche) o scherzoso (Per i miei gatti, Tre mezzepoesie) o 'stravagante' (C'era una volta, La ballata del cavaliere impolverato), coerentemente con quanto notava Baldacci "il poeta Ruffilli è un musicista e trascina nella sua musica sempre le cose che contano, parlando insieme al cuore e alla testa".
Storie d'impresa. Il valore artigiano
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
pagine: 222
Chi lavora con il cervello è un professionista chi con le mani è un operaio chi con il cuore è un artista Chi li usa tutti e tre è un artigiano.
Innovazione, territorio e comunità. Il terzo settore nel terzo millennio
Giandomenico Genta, Alberto Franco, Gianmarco Genta
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
pagine: 168
Il Terzo Settore rappresenta un ramo importante nel contesto socio-economico italiano, sia alla luce dei numerosi soggetti ed addetti che ne fanno parte, sia in ragione del fatto che negli ultimi anni si sono rese ancora più evidenti le necessità di affiancare il settore pubblico in diversi campi, quali cultura, istruzione, ricerca, sanità. Nondimeno, i grandi cambiamenti sociali ed economici in atto hanno fatto emergere una serie di istanze (si pensi ad esempio alla crescente attenzione verso le tematiche legate alla sostenibilità ed all'ambiente) che hanno ampliato ulteriormente l'ambito di attività del "privato sociale", e tale settore è stato interessato da una radicale riforma che, con l'emanazione del Codice del Terzo Settore, ha mutato significativamente il quadro entro cui gli enti no profit si trovano ad operare. Per tali ragioni, questo volume, giunto alla seconda edizione, si prefigge di fornire un quadro completo in relazione alla situazione attuale del Terzo Settore, con l'obiettivo principale di rendere le materie trattate accessibili anche ad un pubblico non necessariamente specialistico, alla luce delle importanti riforme e degli sviluppi che hanno attraversato il mondo del no profit negli ultimi anni. In particolare, nel volume è descritta la situazione normativa successiva all'introduzione del Codice del Terzo Settore e sono esaminati più in dettaglio alcuni temi di particolare rilevanza quali la disciplina delle fondazioni bancarie, lo sport dilettantistico e la Venture Philantropy. Infine, il volume raccoglie alcune testimonianze di importanti operatori del Terzo Settore, che raccontano la loro esperienza, e condividono le loro prospettive per il futuro, al fine di "fare bene il bene".
Carteggio Croce-Carducci 1887-1906
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
Le lettere che compongono il carteggio intercorso fra Benedetto Croce e Giosue Carducci sfuggono, per l'una e l'altra parte, alle classificazioni dell'epistolografia e vari sono i motivi: la limitata consistenza delle lettere, in tutto ventiquattro, inclusive di carte da visita e telegramma, che si susseguono, talvolta a lunghi intervalli e in numero decrescente, nell'arco di tempo 1887-1906; la distanza anagrafica che si dà tra i due interlocutori: l'uno, il 'poeta vate' che alla data dell'incontro, pur ancora in piena attività, inizia o ha già iniziato la sua parabola di lento declino; l'altro, il brillante dotto erudito e futuro filosofo, ma già orientato a studiare la scienza estetica attraverso il filosofare sulla storia, che, nel pieno delle forze intellettuali, percorre la propria con agilità. […] Non frammenti di vita privata, non sfumature psicologiche, non ideologie politiche, non teorie filosofiche emergono da questo carteggio bensì, salvo rari gesti di cortesia, esigenze di ordine intellettuale, di ricerca e di studio. L'impressione che se ne ricava è comunque quella di entrare nell''officina' dei due 'grandi operai' della cultura. E, sotto questo aspetto, il carteggio acquista interesse, innanzi tutto per la statura dei personaggi, due titani del sapere, e, in secondo luogo, proprio in ragione di quei tempi 'vuoti' o 'morti' che interrompono il flusso temporale dello scambio di lettere, ma che si rivelano 'pieni' ove si ricorra alla saggistica di entrambe le parti, che ha attinenza con gli argomenti trattati e che instaura un 'dialogo' tra lettere e opere. Un dialogo che trova anche consistenza e validità attraverso il manufatto, il 'libro', ovvero le edizioni a stampa delle proprie opere delle quali i due interlocutori avrebbero fatto dono l'un l'altro.