Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Astrolabio Ubaldini

Gli yoga tibetani del sonno. Illuminare la vita attraverso il sogno lucido

Gli yoga tibetani del sonno. Illuminare la vita attraverso il sogno lucido

Andrew Holecek

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 292

Il buddhismo tibetano ha esplorato gli stati di coscienza del sogno e del sonno per più di mille anni, con l’intento esplicito di comprendere a fondo la vita e la morte. Il sogno e il sonno svolgono un ruolo rilevante nel sentiero della crescita psicologica e spirituale, e possono essere usati come veicolo di liberazione e risveglio. È quanto rivela la preziosa tradizione filosofica e spirituale degli yoga tibetani, qui presentata e arricchita con le intuizioni e i metodi della moderna disciplina occidentale sul sogno lucido, la capacità di destarsi e rimanere pienamente coscienti all’interno di un sogno. Dapprima sono illustrate in modo semplice e accessibile le tecniche occidentali moderne e le tecniche orientali tradizionali per suscitare l’esperienza del sogno lucido. Attraverso queste pratiche e la coltivazione di alcune basilari meditazioni diurne, come la presenza mentale e la ‘forma illusoria’, il sogno lucido diventa un’adeguata introduzione all’esperienza dello yoga del sogno, l’unione con gli aspetti più profondi del sé. Le fasi dello yoga del sogno si dirigono al cuore dei luoghi più profondi e oscuri del nostro essere, agendo in modo diretto sull’‘ignoranza’, o sonno spirituale, che è alla radice del dolore dell’esistenza. In definitiva, il punto d’arrivo di tutte queste pratiche e della visione buddhista che le sottende è il risveglio dall’illusione che crea il samsara, il mondo convenzionale pieno di insoddisfazione e sofferenza, e il conseguimento del nirvana, l’illuminazione. Prefazione di Stephen LaBerge.
28,00

Odio, rabbia, violenza e narcisismo

Odio, rabbia, violenza e narcisismo

Otto F. Kernberg

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 118

Il più recente scritto di Kernberg è una summa essenziale del suo pensiero e una lucida panoramica su alcuni drammatici temi cardine della società odierna, temi che egli ha attraversato e analizzato a fondo, nella teoria e nella clinica, nell'arco della sua lunga ricerca psicoanalitica. Il materiale è tratto dal corso clinico "Odio, rabbia, violenza e narcisismo", da lui tenuto nell'ambito delle Lindauer Psychotherapiewochen del 2010. Centrale è sempre il tema del narcisismo, cui Kernberg ha dedicato nel corso della sua esperienza una fitta serie di pubblicazioni. Lo psicoanalista porta avanti così il progetto di elaborare una concezione generale per una problematica ampia e ramificata, allo scopo di chiarire gli aspetti psicopatologici che accompagnano la pratica clinica relativa a questo disturbo e offrire un aiuto pratico nel trattamento dei pazienti. Il volume si articola in cinque lezioni che approfondiscono alcuni temi basilari. Nella prima e nella seconda vengono analizzate le manifestazioni della pulsione di morte, in particolare la coazione a ripetere, il sadomasochismo e la reazione terapeutica negativa. Un'attenzione centrale viene dedicata ai processi autodistruttivi nella psicologia delle masse e nella società. La terza lezione esamina la pulsione di morte e l'aggressività sullo sfondo delle moderne neuroscienze: Kernberg risale dalla clinica alla teoria, identificando le cause delle gravi patologie esaminate. La quarta lezione è incentrata sulla diagnosi e sul trattamento dei disturbi gravi della personalità, con il quadro di riferimento della teoria delle emozioni e delle relazioni oggettuali. La quinta, infine, esamina le strategie e le tecniche della psicoterapia psicodinamica, anche in relazione al trattamento di gravi regressioni paranoidi.
12,00

I movimenti di Gurdjieff. La trasmissione di un'antica saggezza

I movimenti di Gurdjieff. La trasmissione di un'antica saggezza

Wim van Dullemen

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 286

L'eredità di Gurdjieff ruota attorno a tre perni fondamentali, mondi solo apparentemente indipendenti: i libri, la musica e i Movimenti. Quando morì, nel 1949, lasciò diverse opere: la sceneggiatura di un balletto, tre libri, trecento composizioni musicali e altrettante danze, cui ci si riferisce comunemente come ai 'Movimenti', oltre a qualche registrazione in cui suona l'harmonium. Un tentativo di classificare questo variegato patrimonio culturale e spirituale desta alcune immediate domande: i suoi elementi sono interconnessi? Se sì, come? In che modo i libri, la musica e i Movimenti sono collegati con l'insegnamento di Gurdjieff? Hanno tutti la stessa importanza oppure uno di essi fa da centro di gravità attorno a cui ruotano gli altri come mere illustrazioni del nucleo? A questi interrogativi risponde nella sua documentata ricerca Wim van Dullemen, che per anni è stato pianista accompagnatore delle classi di Movimenti e li ha studiati nel dettaglio con un'allieva diretta di Gurdjieff, Solange Claustres. L'autore, con grande onestà intellettuale, tenta una ricostruzione storiografica della nascita e dell'evoluzione dei Movimenti, oltre che delle linee di trasmissione fondamentali attraverso cui sono arrivati fino a noi, contestualizzandoli nell'ambito del panorama artistico delle avanguardie dell'inizio del Novecento e suggerendo una serie di stimolanti paralleli culturali. Si può ormai avere accesso molto facilmente agli scritti e alle musiche di Gurdjieff, ma i Movimenti restano un'area del suo insegnamento più problematica, in quanto trasmessa unicamente attraverso l'esperienza degli allievi ed esposta a facili contaminazioni e strumentalizzazioni. Se, come afferma van Dullemen, non c'è libro che possa insegnare i Movimenti, la sua minuziosa ricerca offre al lettore il primo tentativo di fornirne una ricostruzione storica, oltre a trasmettere una comprensione più accurata delle origini di queste coreografie di gesti complessi e asimmetrici.
26,00

Il maestro zen Yunmen. La vita e i detti essenziali

Il maestro zen Yunmen. La vita e i detti essenziali

Urs App

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 214

Ai piedi del monte ‘Porta delle nuvole’ (Yunmen-shan), nella Cina meridionale, sorge un monastero fondato più di mille anni fa dal monaco chan Yunmen, che divenne famoso come ‘il maestro del monte Yunmen’. Yunmen Wenyan (864-949 circa) visse durante la tarda epoca Tang, il periodo classico dello zen cinese: un’epoca in cui avvenne un importante cambiamento nel rapporto tra maestro e discepolo. Invece di limitarsi a ripetere e commentare le parole del Buddha, i maestri stessi cominciarono a parlare, dimostrando l’insegnamento con l’azione: scherzando, raccontando aneddoti e parlando in gergo, senza farsi scrupolo di utilizzare il bastone e imprecare, in quello che diverrà lo stile tipico dello zen. Si dice che Yunmen avesse una memoria straordinaria e che fin da bambino fosse capace di ricordare interi testi buddhisti avendoli letti solo una volta. Dopo aver preso i precetti studiò con Muzhou e con Xuefeng, e insegnò a sua volta per trent’anni: nel 923 diede il via alla costruzione del monastero presso il monte Yunmen. Rimangono oggi due lastre di pietra dell’originaria struttura, le cui iscrizioni sono la fonte più importante per la biografia del maestro. I detti di Yunmen sono stati e sono tuttora fonte di ispirazione per generazioni di studenti dello zen cinese, giapponese e coreano. Urs App offre qui un’ampia selezione dai suoi discorsi e dialoghi, traducendoli per la prima volta a partire dalla “Raccolta di Yunmen”, redatta nel corso di diversi secoli sulla base delle note dei suoi studenti; la raccolta fa parte di una più vasta antologia intitolata “Raccolta dei detti dei saggi antichi”, del 1267. Arricchisce la selezione una lunga parte introduttiva, in cui App non solo illustra la vita e l’insegnamento di Yunmen, ma fornisce al lettore un quadro estremamente chiaro e approfondito del chan, progenitore cinese dello zen.
20,00

Crescere. Teoria e pratica della psicosintesi

Crescere. Teoria e pratica della psicosintesi

Piero Ferrucci

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 286

La psicosintesi ha dimostrato che è possibile crescere: conoscere se stessi, affrontare con chiarezza i problemi emotivi, usare costruttivamente l'energia aggressiva, immaginare con maggiore vitalità e ricchezza; è possibile affilare la mente e risvegliare l'intuizione, scoprire la propria facoltà di libera scelta e infine amare in maniera più profonda e consapevole. Sono i temi centrali del metodo ideato dallo psicologo fiorentino Roberto Assagioli all'inizio del Novecento. Gli scopi che Assagioli si proponeva erano essenzialmente due: anzitutto, introdurre nella psicologia lo studio di quegli stati 'transpersonali' che sono il cuore della ricerca dei mistici orientali e occidentali, e delle persone creative di tutti i tempi, e questo senza ignorare le scoperte della psicologia del profondo, di cui anzi Assagioli fu un pioniere in Italia. In secondo luogo, Assagioli intendeva offrire strumenti pratici a tutti coloro che vogliono impegnarsi per trasformare la propria vita; i risultati di questo lavoro sono spesso sorprendenti, e mostrano come sia possibile per ognuno imparare a vivere in maniera più completa e soddisfacente. Storicamente, la psicosintesi è considerata parte della psicologia umanistica, quella 'terza forza' che, assieme a psicoanalisi e comportamentismo, è una componente essenziale della psicologia contemporanea, e che annovera fra i suoi esponenti Viktor Frankl, Abraham Maslow, Rollo May e Carl Rogers. Ferrucci presenta numerosi esercizi di provata efficacia ed espone la concezione psicosintetica, integrata da molti insegnamenti di Assagioli. Inoltre, mediante una ricca casistica, mostra la psicosintesi all'opera e fornisce preziose indicazioni pratiche sulle varie tecniche. Vengono poi delineati i collegamenti della psicosintesi con altre correnti di pensiero. Per questa nuova edizione, il testo è stato arricchito di un importante aggiornamento alla luce delle nuove scoperte delle neuroscienze, che esamina come vari sviluppi scientifici abbiano via via confermato ciò che Assagioli già aveva messo in pratica molto tempo fa. Diretto a tutti coloro che sono attivamente interessati alla propria crescita, e a quegli psicologi, educatori, medici e assistenti sociali che desiderano rendere più incisivo il proprio lavoro. Prefazione alla nuova edizione di Piero Ferrucci.
20,00

Mindfulness e insight. Il metodo Mahāsi

Mindfulness e insight. Il metodo Mahāsi

Mahasi Sayadaw

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 256

Non un manuale in base al quale misurare il proprio livello di pratica, ma un metodo per sondare in profondità, passo dopo passo, la realtà dell’esperienza umana: è il materiale prezioso qui proposto dal grande erudito Mahāsi Sayadaw, tra gli storici maestri di meditazione attraverso cui il buddhismo cominciò a diffondersi in Occidente. Fondatore nel 1949 del Mahāsi Meditation Center a Yangon, in Birmania, ebbe un ruolo fondamentale nell’apertura della pratica meditativa ai laici e alle donne: nel suo centro si radunarono centinaia di allievi, laici e monaci, birmani e stranieri, che si dedicavano per periodi intensivi alla pratica della meditazione di visione profonda fondata sulla stabilità della presenza mentale (satipaṭṭhāna vipassanā). Il metodo di Mahāsi Sayadaw si distingue per la semplicità delle istruzioni, che lo rendono adatto anche a chi non dispone di una vasta conoscenza dottrinale degli insegnamenti del Buddha, e per la dettagliata chiarezza con cui insegna a monitorare la continuità della presenza mentale e il grado di concentrazione necessario a sviluppare la visione profonda. Vengono esaminati tutti i passaggi più importanti del cammino: vedere la correlazione tra corpo e mente; osservare la verità del cambiamento che si produce quando si nota il sorgere di sensazioni, pensieri ed emozioni; prendere atto della natura effimera di ogni cosa che viene vista, così come di chi la guarda; scoprire che non c’è nulla su cui contare, con tutta la paura e lo sconforto che ne segue; ed emergere infine nella vasta pace dell’equanimità. In Mahāsi Sayadaw, conoscitore profondo al tempo stesso della dottrina e della pratica buddhista, il riferimento ai testi canonici è costante: oltre ad essere autore di molti scritti in lingua pali e birmana, fu supervisore di un’autorevole edizione del Canone pāḷi, completa di commentari principali e secondari, ancora oggi ampiamente in uso e tenuta nella massima considerazione in tutto il mondo del buddhismo theravāda. Prefazione di Sharon Salzberg. Introduzione di Steve Armstrong.
24,00

Analisi musicale

Analisi musicale

Diether de La Motte

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 250

Nel suo vasto progetto di ricondurre le categorie assolute della musicologia tedesca entro una prospettiva storico-antropologica, de la Motte riscatta la pratica dell’analisi musicale rivendicandone, da una parte il lato creativo, inventivo, in cui l’analista si deve forgiare da sé, volta per volta, degli strumenti (non certo gli unici, o quelli ‘giusti’) utili a indagare il fenomeno musicale; dall’altra mettendo a nudo la venatura di soggettività che rimane ineludibile retaggio dell’impresa analitica. E lo fa a suo modo, sia inventando, appunto, con una creatività appassionante, strumenti analitici che nascono dal rapporto stesso che l’analista, con la sua personalità, la sua cultura, e, perché no, col suo gusto personale, instaura con l’opera musicale; sia chiedendo a un personaggio della statura di Carl Dahlhaus di buttar giù, alla fine di ogni analisi, un paio di pagine di critica, come una mini-controanalisi che, se necessario, smonti o anche ribalti il lavoro di de la Motte. E Dahlhaus fa questo senza complimenti, col suo ben noto acume critico, con la capacità di penetrazione che in poche righe apre prospettive, panorami insospettati. Quale messaggio più profondamente educativo per chi studia questa materia? Anche in questo volume, il cuore del lavoro di de la Motte resta il suo impegno didattico, verso chi in futuro la musica dovrà farla, o anche solo conoscerla e comprenderla.
24,00

Imparare ad amare. La relazione di coppia come percorso spirituale

Imparare ad amare. La relazione di coppia come percorso spirituale

Polly Young Eisendrath

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 196

Il rapporto di coppia è una sfida ineludibile nell'esistenza dell'essere umano. Quando si affida il proprio benessere a un partner ma le aspettative e gli ideali personali vengono delusi, sembra quasi impossibile non cedere all'impulso di provare vergogna o di incolpare l'altro. Comprendere i propri sentimenti e i propri desideri è il primo passo per maturare saggezza nella relazione. Perché l'amore diventi completo è necessario passare dal disinganno all'avvicinamento, dall'antagonismo alla cooperazione, dalla visione dell'altro come 'nemico intimo' all'apprezzamento come autentico amico. L'autrice sviluppa un metodo basato sul dialogo al fine di trasformare il conflitto della coppia in una più profonda intimità. Prefazione di Daniel J. Siegel.
18,00

Coltivare la resilienza. Un metodo per trattare i traumi subiti in età precoce

Coltivare la resilienza. Un metodo per trattare i traumi subiti in età precoce

Kathy L. Kain, Stephen J. Terrell

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 265

Rispondere ai pazienti che abbiano sperimentato, nel corpo e nello spirito, l'impatto di traumi evolutivi e di difficoltà nell'attaccamento è una sfida complessa. Per affrontarla gli autori propongono un quadro di riferimento destinato agli operatori della salute mentale e ad altre figure di cura in cerca di strumenti ancor più adeguati per gestire con consapevolezza le questioni che il trauma in età precoce presenta. Si tratta di un metodo ricco di spunti e profondamente orientato al paziente, che unisce gli sviluppi più importanti della ricerca attuale sulla fisiologia del trauma e sull'attaccamento in una maniera nuova ed efficace, favorendo il potenziale di sviluppo della resilienza anche per chi abbia subito i traumi infantili più difficili da superare. Il metodo somatico qui sviluppato sintetizza modelli, teorie e trattamenti volti a seguire i pazienti alle prese con gli effetti delle loro sfide primarie in tutti gli aspetti del processo di guarigione. Gli autori basano la loro ricerca su diverse discipline, ciascuna delle quali contiene in sé risposte che aiutano a capire l'impatto del trauma evolutivo sui pazienti: dalla teoria dell'attaccamento alla teoria polivagale di Porges e ad altre ricerche neuroscientifiche, per esempio quelle sullo stress traumatico, fino agli interventi somatici pensati per affrontare il trauma evolutivo. Il trauma si esprime in modo diverso a seconda delle persone, ma il suo nucleo caratteristico è uno schiacciante senso di impotenza. Comprendere il trauma evolutivo permette di fornire al paziente gli strumenti utili a capire come quell'impotenza si trasformi nei sintomi che sperimenta, lo aiuta a recuperare il senso di efficacia e di capacità agente che il trauma gli ha sottratto, consentendogli di sviluppare la resilienza e di accedere quindi a una maggiore vitalità. Prefazione di Peter A. Levine.
25,00

Jo Mo. Donne e realizzazione spirituale in Tibet

Jo Mo. Donne e realizzazione spirituale in Tibet

Carla Gianotti

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 206

In continuazione ideale con il volume "Donne di illuminazione", pubblicato dall'autrice in questa stessa collana, vengono qui tradotte per la prima volta dall'originale tibetano le brevi agiografie di ventiquattro jo mo, contenute in un testo non posteriore al XIII secolo intitolato "Storia delle ventiquattro jo mo". Discepole del noto maestro buddhista tantrico indiano Dampa Sangye (morto nel 1117), queste ventiquattro venerabili ebbero un posto particolare nella cerchia di discepoli e discepole che il maestro raccolse attorno a sé nel Tibet meridionale. Se pure nella tradizione buddhista tibetana il termine non indica un particolare stadio di ottenimenti spirituali, molte di queste jo mo furono adepte straordinarie, che condussero una vita di profonda devozione e preghiera, lontane dal mondo e dissimulando la loro vera identità. Dall'agiografia dedicata al maestro Dampa, poi, ci sono pervenuti alcuni 'canti spirituali' o 'canti di realizzazione' di particolare bellezza e finezza poetica, attribuiti a tre jo mo sue discepole, unitamente ad alcune istruzioni spirituali del maestro alle sue 'figlie del cuore'. Come scrive il bodhisattva Kunga, il discepolo di Dampa che avrebbe ricevuto direttamente dal maestro l'incarico di compilare la raccolta, "la Storia delle ventiquattro jo mo è un racconto assolutamente autentico, scritto come messaggio per le donne delle future generazioni". Tale messaggio assume una valenza particolarmente significativa se contestualizzato nell'orizzonte sociale e religioso in cui si dipanano le narrazioni delle jo mo: quello di una cultura che non ha tramandato, se non in rari casi, il sapere delle donne devote, e che dunque non ha purtroppo saputo fare memoria dell'esperienza delle donne per produrre tradizione spirituale. Solitamente chi non ha voce, non ha storia: la parola e la memoria sono un privilegio. Grazie a questi testi un'esile eco è giunta fino a noi, in margine.
16,00

Milarepa. Lezioni dalla vita e dai canti del grande yogin tibetano

Milarepa. Lezioni dalla vita e dai canti del grande yogin tibetano

Chögyam Trungpa

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 304

Quella del grande yogin tibetano Milarepa (1052-1135) è una storia profondamente umana, paradigmatica della grande trasformazione che può compiersi grazie a una pratica autentica e all'incontro con un vero maestro. Milarepa non ebbe una vita facile: da bambino fu defraudato dei suoi beni dai parenti e subì ogni sorta di soprusi. Su istigazione della madre commise crimini terribili, ma la vendetta non gli diede alcuna gioia e lo rese un reietto agli occhi degli abitanti del villaggio. Dopo molti sacrifici riuscì a farsi accettare come discepolo da Marpa, che, spingendolo al limite e mettendolo continuamente alla prova, seppe guidarlo verso il risveglio. Dopo aver abbracciato la vita ascetica, raccolse intorno a sé molti studenti e cominciò a impartire insegnamenti spontanei a chiunque si recasse nel suo eremo, sotto forma di parole e di canti: quinto detentore del lignaggio kagyü (noto anche come Mah?mudr?), fu il primo ad aver studiato, praticato e insegnato unicamente in Tibet tale tradizione. Come Marpa aveva avuto un ruolo fondamentale nel trapiantare una tradizione indiana nel contesto tibetano, così Trungpa Rinpoche fu pioniere nell'introdurre gli insegnamenti della tradizione kagyü nel contesto moderno occidentale, nel corso degli anni settanta del Novecento. L'uso di un linguaggio colloquiale e la traduzione in inglese di testi e liturgie divennero i tratti caratteristici del suo approccio all'insegnamento: questo libro, basato su una serie di seminari tenuti tra il 1970 e il 1976, restituisce al lettore tutta la freschezza e l'intensità delle sue parole. Diviso in due parti, raccoglie nella prima parte i discorsi sulla vita, il lignaggio, la devozione, la pratica del ritiro e la Mah?mudr?; nella seconda i commenti di Trungpa ad alcuni canti di Milarepa.
25,00

Bodyfulness. La pratica della consapevolezza somatica

Bodyfulness. La pratica della consapevolezza somatica

Christine Caldwell

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2020

pagine: 240

La 'bodyfulness' è essenzialmente una pratica contemplativa che parte da un'idea di corpo quale fonte di identità e conoscenza. Coniando questo neologismo (che richiama naturalmente l'ormai diffuso 'mindfulness') l'autrice intende colmare un vuoto terminologico e superare il pregiudizio a favore del mentale che domina l'eterno dualismo mente-corpo nella cultura occidentale. Bodyfulness è una 'attenzione' durante l'azione, il movimento e i processi corporei che nasce da uno stato di concentrazione contemplativa e genera una riflessione profonda sul movimento e i processi corporei. Il libro offre una serie di esercizi che esplorano i quattro aspetti di respiro, percezione, movimento e relazione, intesi come mezzi per rendere le azioni più consapevoli e partecipative.
21,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.