Gangemi Editore
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali. Volume 2
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 127
Digital universities. International best practices and applications. Volume Vol. 3
Libro: Libro di altro formato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 200
The influence of western architecture in China. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 189
Il libro esplora l'influenza dell'architettura occidentale in Cina dalla metà del XIX secolo fino ai giorni nostri e riflette sul rapporto tra tradizione e innovazione nel paese. Dalle analisi e studi condotti con il prezioso contributo di esperti della cultura cinese emergono una serie di osservazioni sul complesso processo di modernizzazione che ha portato la Cina e l'Occidente più vicini. Questo fenomeno, insieme ad altri, è stato un elemento propulsore della trasformazione delle città cinesi contemporanee. Il testo, infine, affronta la questione del patrimonio storico urbano come valore imprescindibile della cultura millenaria cinese.
Simeone II di Bulgaria. Un destino singolare. Dopo 50 anni di esilio l'unico re divenuto primo ministro
Simeone II di Bulgaria, Sébastien de Courtois
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 319
Agosto 1943. L'Europa si sta lacerando. Morto suo padre Boris III in circostanze misteriose, il giovane Simeone, a 6 anni, diventa re dei Bulgari. Il tragico destino di un paese e di un popolo s'incarnerà in questo Re-bambino in un percorso al di fuori del comune. Dopo che una parte della sua famiglia è fucilata dai comunisti, lui deve partire. Saranno i tempi dell'esilio: nel settembre 1946 il re lascia Sofia per Istanbul. Poi vengono l'Egitto, Alessandria e le sue meraviglie, la Spagna, infine, dove la famiglia reale bulgara arriva per ricominciare a vivere. Miracolo della storia, Simeone, che non ha mai perso la speranza, può rientrare nel suo paese 50 anni dopo averlo lasciato. E il ritorno trionfale a Sofia nel maggio 1996, seguito da un impegno politico e dalla vittoria del suo movimento alle elezioni legislative del 2001. Colpo di scena incredibile: il re decaduto diventa primo ministro. Simeone di Bulgaria - di cui la regina Elisabetta, Hussein di Giordania, Hassan del Marocco, Franco, lo Shah d'Iran, Juan Carlos e molti altri hanno incrociato il cammino — ha attraversato il secolo e ha fatto la storia. Con Sébastien de Courtois.
Giuseppe Barilaro. La memoria del rosso. Catalogo della mostra (Roma, 4-17 novembre 2017)
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 45
"Una pittura dove la materia si apre, si amplifica e si lacera, una tessitura cromatica che unisce eleganza e violenza, un impeto costruttivo dove la memoria delle immagini viene sommersa da un impetuoso flusso di colore: l'opera di Giuseppe Barilaro sintetizza esperienze e suggestioni differenti, tra astrazione, frammenti icnonici e gestualità per dare vita a un efficace metodo costruttivo."
Luce. L'immaginario italiano a Napoli. Catalogo della mostra (Roma, 1 dicembre 2017-11 marzo 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: XXVIII-108
"L’Istituto Luce, com’è ben noto, fu una potente macchina del consenso per il regime fascista. Mussolini comprese bene, sin da principio, che la sua permanenza al potere era strettamente legata alla persistenza nell’immaginario degli italiani del grande racconto del fascismo, coi suoi abbacinanti simboli di potenza e di vittoria chiamati a rimuovere le dolorose contraddizioni del reale nel grande slancio progressivo di una Storia intessuta col mito. Un mito di cui il Duce era naturalmente protagonista unico e semidivino: dal «piccone risanatore», imbracciato senza indugio per far spazio alla nuova edilizia, fino alla trebbiatura del grano a torso nudo sui suoli dell’«agro redento», sono celebri alcune fra le più tipiche sequenze dei cinegiornali del Ventennio, con quella narrazione enfatica e senza cedimenti che fondò l’epica del regime. Oggi quella retorica sopra le righe, così immediata nei suoi scopi e così priva di domande e di autoironia, ci appare fin troppo scoperta, finanche ingenua; eppure il cinegiornale dell’Istituto Luce fu uno strumento di straordinaria persuasione per un popolo largamente analfabeta e del tutto indifeso rispetto alla potenza inedita dell’informazione cinematografica. Per trent’anni, fino all’arrivo in Italia della televisione, il cinegiornale Luce e la Settimana Incom mostrarono agli italiani la sola possibile verità dei fatti, nell’evidenza “oggettiva” dell’occhio di una telecamera. Porgo dunque il nostro benvenuto a questa interessantissima mostra dell’Istituto Luce, che ospitiamo nel convento di San Domenico Maggiore. Sin dal titolo il progetto ricorda la costruzione dell’«immaginario italiano» di cui fu abbondantemente responsabile la produzione cinematografica dell’Istituto: non soltanto, beninteso, con l’irrobustimento di un sentimento fascista e del suo corollario di credenze; ma più ampiamente con la fondazione di un nuovo alfabeto di valori e di identità, di estetiche e di desideri. Dall’esaltazione della vita rurale alla definizione dei ruoli sociali dell’uomo e della donna, dalla moda allo sport, il cinegiornale disegnava i simboli e le aspirazioni degli italiani con una pressione uniformante che si alimentava di una suggestione senza precedenti. Perciò, accanto all’enorme valore storico di questa mostra, con la preziosa singolarità dei suoi documenti che tratteggiano una fase cruciale del nostro Novecento, ci auguriamo in seconda istanza che questa iniziativa culturale offra lo spunto per attivare pubblicamente una riflessione critica sul peso dell’informazione nella costruzione delle credenze di una comunità, dei suoi valori, delle sue priorità. Il controllo dell’informazione, come ci insegna definitivamente la storia dell’Istituto Luce, può corrompere l’anima di un popolo e rovesciare i suoi riferimenti. Ci auguriamo che questa mostra sia una bella occasione di crescita culturale e di sviluppo del pensiero critico per tutti noi." (dalla Presentazione di Luigi de Magistris). Presentazioni di Nino Daniele e Roberto Cicutto.
Impresa cultura. Gestione, innovazione, sostenibilità. 13° rapporto annuale Federculture 2017
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 334
Il Rapporto Annuale di Federculture è il principale appuntamento per valutare lo stato dell'arte, per capire le tendenze, per ragionare sulle strategie future della cultura in Italia. Lo stato dell'arte ci dice che abbiamo alle spalle il periodo più difficile, quello della lunga crisi che ha attraversato il nostro Paese, che ha costretto sulla difensiva tutto il mondo della cultura e delle imprese culturali, di fronte a chi sosteneva che la cultura era un lusso che l'Italia non poteva permettersi. I dati e le analisi contenute nel volume confermano che si è consolidata una tendenza che vuole essere rafforzata. Il momento positivo è però quello che deve consentire di riflettere sui nodi strutturali del nostro sistema culturale e di intervenire con una impostazione strategica che, usciti dalla congiuntura negativa e dall'emergenza, dia all'Italia un 'pezzo di Paese' su cui contare. Infatti, è sempre più evidente che, se da un lato, la cultura è un asset importante per l'economia italiana, dall'altro è anche un motore dei processi di integrazione; il presidio culturale, la forza della bellezza, possono essere un fattore determinante per la qualità della nostra società, delle nostre città, del nostro Paese. Il 13° Rapporto Federculture contribuisce a queste analisi concentrando l'attenzione proprio su questi temi: impresa culturale e comunità, impresa culturale e prodotto culturale, partecipazione e consumo culturale, impresa culturale e comunicazione, sviluppo locale e cultura, fino alle questioni chiave della progettazione integrata e dell'economia dei territori.
La città in estensione-The extended city
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 160
Nel volume sono esposti e messi a confronto i principali risultati di una ricerca PRIN condotta per conto del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, nelle Università di Roma, Napoli e Palermo. Le indagini si sono proposte di esplorare, entro differenti ambiti geografici e in situazioni spaziali, economiche e sociali differenti, il significato di una nuova entità insediativa: la città in estensione. Si tratta di una congettura sulla forma della città e sulla sua sostanza, a partire dalla quale si configurano pazientemente modelli di indagine e sondaggi progettuali unificati da una premonizione comune: la materia urbana "poteva avere un'altra forma, ma soprattutto essa era o poteva essere un'altra cosa". Il libro compendia criticamente quanto esposto più in dettaglio nelle sei pubblicazioni delle unità di ricerca. Ma si arricchisce anche dell'apporto critico di qualificati studiosi esterni, ai quali si devono i contributi che completano la materia trattata.
Criminalità nuova in una società in trasformazione
Saverio Mannino
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 135
L'indagine storica, che riporta alle origini dell'associazione criminale detta 'ndrangheta, suscitò a suo tempo particolare interesse e conserva a tutt'oggi aspetti di assoluta novità, inserendosi a buon diritto nel dibattito nazionale sulla storia, la consistenza, la struttura e le dimensioni del fenomeno. Il saggio segue il percorso dell'infiltrazione mafiosa, fino a raggiungerne le origini, svelando i meccanismi organizzativi e gli intrecci di interesse che hanno consentito al fenomeno criminale di acquisire la presenza endemica, le dimensioni e il potere sociale che continua tuttora a esercitare. Il saggio che qui si ristampa è stato pubblicato nell'opera in nove volumi sulla "Storia della Calabria", con il titolo "Criminalità nuova in una società in trasformazione".
Far West. Genocidio degli indiani d'America
Arcangelo Mafrici
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 93
Far west (lontano ovest) territorio dell'America del nord, al di là dei monti Appalachi: le Grandi Pianure: quattromila chilometri quadrati, fra il Mississippi e le Montagne Rocciose. Dall'arrivo di Colombo, nel 1492, quel territorio fu oggetto di occupazione e colonizzazione da parte degli euroamericani. Da sempre terra degli indiani (o pellerossa): i nativi. Che, ancora molto prima dell'arrivo dei bianchi, avevano raggiunto una loro autonoma civiltà, simile a tante altre realizzate dall'uomo nella storia. Non conobbero la scrittura. Il loro linguaggio fu e rimase soltanto orale. Furono vittime del più grande genocidio della storia umana.
Il tempietto del Carmelo a Roma
Elvira Cajano
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 78
"Il restauro del Tempietto del Carmelo, promosso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Roma del MiBACT, diviene per Fautore, che ne è progettista e direttore dei lavori, occasione di studio e approfondimento delle conoscenze sul tema inteso non solo come opera singola ma anche come tipo architettonico. Analizzando i documenti d'archivio e confrontandoli con le fonti bibliografiche e iconografiche, l'arch. Cajano ricostruisce le fasi costruttive dell'edificio e i suoi successivi restauri indagando le motivazioni che portarono i Devoti della B.ma Vergine nella piazzetta Boccapaduli a richiedere l'autorizzazione alla sua realizzazione e dedicazione. Dalle fonti emerge che il Tempietto fu realizzato nel 1759 all'interno del Ghetto di Roma per proteggere un'immagine della Vergine Maria, assumendo caratteristiche che lo resero un caso particolare nell'ambito dell'architettura sacra minore della città. L'attento restauro portato a compimento ha saputo coniugare interventi di pura conservazione della materia antica con altri d'integrazione delle lacune risolte in chiave contemporanea evitando tentazioni di riletture analogiche, ma riuscendo ad ottenere una convincente sintesi estetica dell'opera, coerente con l'avvenuto riconoscimento del suo valore storico-artistico. Questo ha consentito di arrivare a una 'nuova' e convincente redazione architettonica fondata sulla valorizzazione della preesistenza, obiettivo dichiarato e concretamente raggiunto." (dalla Presentazione di Alessandro Ippoliti)
Builders of tomorrow. Immaginare il futuro tra design e arte. Catalogo della mostra (Faenza, 28 settembre-25 ottobre 2017). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 192
I costruttori del mondo di oggi affondano le radici nelle avanguardie artistiche di un secolo fa: tra dadaismo, bauhaus e costruttivismo russo gli artisti, gli architetti e i progettisti di allora rivoluzionarono il modo di pensare le arti e il loro ruolo nella società, ideando un arte che avesse applicazioni nel quotidiano, in grado di cambiare i modi di abitare il mondo e migliorare la vita della gente. Marcel Duchamp ruppe con il passato inventando il readymade - forse il primo esempio di design disfunzionale - mentre walter gropius costruì una scuola capace di formare una nuova figura d'artista (il designer) e una diversa cultura del lavoro creativo al servizio della società. Oggi, a distanza di un secolo, il nostro è un mondo dove le loro utopie visionarie hanno dimostrato di avere ragione. Le nostre città, il nostro ambiente, i nostri corpi sono cambiati grazie ad una cultura del progetto in grado d'integrare le due anime del nostro tempo: quella antica, depositaria dei patrimoni culturali dell'umanità, e quella più ardita, tecnologica, futuribile della contemporaneità. “Builders of tomorrow” esplora le collaborazioni proficue tra design e arte alle soglie del terzo millennio, orientato alla produzione di oggetti e sistemi come esperienza etica ed estetica della realtà. Lo scambio d'idee, visioni, pratiche, progetti sta diventando un modus operandi sempre più esteso, che apre i confini di entrambe le arti a sconfinamenti, contaminazioni, influenze reciproche. Di fronte alle crisi del nostro tempo, oggi si può ripartire da qui: da un nuovo modo di intendere il design e l'arte anche nei loro rapporti con l'artigianato, l'economia, l'industria e l'hand made, in continuità con la cultura del passato e nell'ottica di un futuro tanto tecnologico quanto umanistico. Catalogo della mostra tenuta presso il MIC (Faenza, 28 settembre-25 ottobre 2017). Presentazioni di Maria Letizia Melina, Vincenzo De Luca, Massimo Isola, Claudia Casali.