Gangemi Editore
Il tempietto del Carmelo a Roma
Elvira Cajano
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 78
"Il restauro del Tempietto del Carmelo, promosso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Roma del MiBACT, diviene per Fautore, che ne è progettista e direttore dei lavori, occasione di studio e approfondimento delle conoscenze sul tema inteso non solo come opera singola ma anche come tipo architettonico. Analizzando i documenti d'archivio e confrontandoli con le fonti bibliografiche e iconografiche, l'arch. Cajano ricostruisce le fasi costruttive dell'edificio e i suoi successivi restauri indagando le motivazioni che portarono i Devoti della B.ma Vergine nella piazzetta Boccapaduli a richiedere l'autorizzazione alla sua realizzazione e dedicazione. Dalle fonti emerge che il Tempietto fu realizzato nel 1759 all'interno del Ghetto di Roma per proteggere un'immagine della Vergine Maria, assumendo caratteristiche che lo resero un caso particolare nell'ambito dell'architettura sacra minore della città. L'attento restauro portato a compimento ha saputo coniugare interventi di pura conservazione della materia antica con altri d'integrazione delle lacune risolte in chiave contemporanea evitando tentazioni di riletture analogiche, ma riuscendo ad ottenere una convincente sintesi estetica dell'opera, coerente con l'avvenuto riconoscimento del suo valore storico-artistico. Questo ha consentito di arrivare a una 'nuova' e convincente redazione architettonica fondata sulla valorizzazione della preesistenza, obiettivo dichiarato e concretamente raggiunto." (dalla Presentazione di Alessandro Ippoliti)
Builders of tomorrow. Immaginare il futuro tra design e arte. Catalogo della mostra (Faenza, 28 settembre-25 ottobre 2017). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 192
I costruttori del mondo di oggi affondano le radici nelle avanguardie artistiche di un secolo fa: tra dadaismo, bauhaus e costruttivismo russo gli artisti, gli architetti e i progettisti di allora rivoluzionarono il modo di pensare le arti e il loro ruolo nella società, ideando un arte che avesse applicazioni nel quotidiano, in grado di cambiare i modi di abitare il mondo e migliorare la vita della gente. Marcel Duchamp ruppe con il passato inventando il readymade - forse il primo esempio di design disfunzionale - mentre walter gropius costruì una scuola capace di formare una nuova figura d'artista (il designer) e una diversa cultura del lavoro creativo al servizio della società. Oggi, a distanza di un secolo, il nostro è un mondo dove le loro utopie visionarie hanno dimostrato di avere ragione. Le nostre città, il nostro ambiente, i nostri corpi sono cambiati grazie ad una cultura del progetto in grado d'integrare le due anime del nostro tempo: quella antica, depositaria dei patrimoni culturali dell'umanità, e quella più ardita, tecnologica, futuribile della contemporaneità. “Builders of tomorrow” esplora le collaborazioni proficue tra design e arte alle soglie del terzo millennio, orientato alla produzione di oggetti e sistemi come esperienza etica ed estetica della realtà. Lo scambio d'idee, visioni, pratiche, progetti sta diventando un modus operandi sempre più esteso, che apre i confini di entrambe le arti a sconfinamenti, contaminazioni, influenze reciproche. Di fronte alle crisi del nostro tempo, oggi si può ripartire da qui: da un nuovo modo di intendere il design e l'arte anche nei loro rapporti con l'artigianato, l'economia, l'industria e l'hand made, in continuità con la cultura del passato e nell'ottica di un futuro tanto tecnologico quanto umanistico. Catalogo della mostra tenuta presso il MIC (Faenza, 28 settembre-25 ottobre 2017). Presentazioni di Maria Letizia Melina, Vincenzo De Luca, Massimo Isola, Claudia Casali.
Gemello maschio. Abitudini, debolezze, divertimenti
Teresa Amendolagine
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 96
Gioventù e non solo. In questo libro due gemelli, un maschio e una femmina, raccontano la loro evoluzione di genere attraverso la storia della vita, di ciò che incontrano e gira loro intorno. Intrecci di quotidianità ed eccezionalità che compongono il tessuto di due esistenze comuni aperte alle diverse esperienze che si presentano. Un confronto tra la mascolinità di lui e la femminilità di lei. Un confronto tra genitori e figli. Vizi, speranze, ripensamenti sorreggono lo scorrere degli anni in un crescendo di considerazioni sublimate dalla descrizione delle persone e dei luoghi che arricchiscono la narrazione. Una favola vera degli ultimi decenni del '900. Un periodo che coinvolge con il ricordo l'evoluzione della società, e per chi non l'ha vissuto diventa un'esperienza. La conclusione potrebbe aprire un dibattito sul futuro. Presentazione di Francesco Lioce. Introduzione di Federica Paoli.
Italia nostra. Volume Vol. 495
Libro: Libro di altro formato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 32
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione.
Monacazioni forzate e spazi di auto-affermazione femminile. Norma e prassi nel Serenissimo Dominio di età moderna
Susanna Mantioni
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 127
Le monacazioni forzate femminili sono da considerarsi uno dei prodotti più ingiusti delle società patriarcali di antico regime, perché privarono le donne che ne furono vittime della possibilità di autodeterminare il loro destino. Una privazione che ha riguardato in egual misura la sfera della libertà personale e della sessualità. Partire da uno dei nodi più emblematici della società patriarcale per prendere in esame le risposte che le donne hanno saputo opporre all'ingiustizia subita, è proprio l'obiettivo di questo libro. Grazie alla letteratura critica sull'argomento e a una mole ingentissima di documenti di archivio, l'autrice riesce a penetrare nella complessità della questione, analizzandola da diverse angolature. Disvela così gli effetti del fenomeno su alcune donne che, nonostante le imposizioni familiari, non rinunciarono a elaborare strategie di resistenza audaci e ingegnose. Prefazione di Antimo Cesaro.
Focus on Veronica Botticelli e Khen Shish. La distanza delle ragioni. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 32
I lavori di Botticelli e Shish, benché abbiano alcune affinità, seguono due percorsi antitetici, presentando, ciascuna a suo modo, una affascinante miscela di emozioni contraddittorie, senza mai contestualizzare la loro narrativa in un luogo e tempo preciso. È una pittura densa di emozioni, dal carattere fortemente gestuale, capace di impressionare lo spettatore e sfidarlo intellettualmente, pur mantenendo un linguaggio visivo universalmente comprensibile.
Esuli. Oltre il sistema solare
Erminio Maurizi
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 80
Sintesi dell’evoluzione dell’uomo e dell’ansia vitale del genere umano di afferrare l’infinito e dominarlo. Quasi l’avventura della conoscenza per superare la metafisica pur trovando in essa la radice giustificativa del vivere stesso. “Il manifesto” esprime il tentativo di descrivere il desiderio di conquista dell’infinito, ricordando quanto di scientifico è stato verificato fino ad oggi e proiettandolo nel futuro. Inoltre il pensiero filosofico, le arti, la poesia, l’immaginazione e le credenze religiose si inseriscono in questa prospettiva di conquista. Sarà il “viaggioavventura” che ogni individuo saprà fare apportando il contributo personale della propria identità per l’avanzata dell’umanità verso mondi nuovi che assicurino la sopravvivenza nel mutamento costante e inesorabile.
Architettura per la città. Pescara ed il museo d'arte moderna «Vittoria Colonna»
Marcello Villani
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 111
Il Museo d'arte moderna "Vittoria Colonna" si inserisce in un quadro storico, come quello della Pescara degli anni Cinquanta, fortemente connotato in molti suoi elementi base (anche se non certo privo di contraddizioni); al tempo stesso, è frutto della collaborazione di due figure professionali, come quelle di Eugenio Montuori e di Giustino Cantamaglia, tutt'altro che omogenee per formazione culturale, percorso personale, ambito d'attività, L'adesione al contesto pescarese non si presta, nel caso specifico, ad una facile lettura, dal momento che, a prima vista, nulla della tradizione architettonica locale, delle più radicate linee compositive e persino dei materiali regionali traspare dall'opera realizzata. Se non sono isolabili precise convergenze stilistiche, il contatto con il "genius loci" non è assente, ma viene sviluppato su un piano essenzialmente concettuale: quello connesso all'immagine della città in quegli anni o, meglio, a ciò che la comunità pescarese ambiva mostrare di se stessa e delle proprie prospettive a livello nazionale nel fervido clima del dopoguerra. In altri termini, più che il passato anche prossimo della città, l'edificio vuole evocare soprattutto il suo presente: esprimere cioè, condensandolo nelle sue linee architettoniche, lo slancio vitale della città che rinasce: l'"hic et nunc" della Pescara dei primi anni Cinquanta. In questo senso, pochi edifici più del Museo d'arte moderna appartengono ad un contesto ed ad un tempo. Presentazioni di Giovanni di Lacovo e Paolo Fusero.
Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell'ICR 1991-2004
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 544
Il volume "Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell'ICR" è il resoconto puntiglioso dei restauri svolti dall'ICR riguardo a otto complessi musivi nel corso di circa 15 anni - dal 1991 al 2004 - ma anche e soprattutto la testimonianza del lungo, paziente, tenace, mai interrotto itinerario di ricerca e di studio compiuto, in parallelo, intorno a essi. Certo, compiuto in parallelo, ma anche in sintonia, dal momento che restauro e ricerche sono attività che hanno proceduto non separatamente, lungo binari differenti, ma in forte connessione fra loro, intessendo un dialogo a più voci intorno al mosaico, a quel mosaico: dell'abside, della parete absidale, della controfacciata, che è stato di volta in volta oggetto di restauro. L'intento del volume è allora, proprio, questo. Raccogliere le voci del dialogo, comunicarle, rendendole pubbliche. E trasparenti. Perciò, nel desiderio di registrarle fedelmente, cogliendole quasi nel loro farsi, abbiamo pensato di far coincidere il punto di osservazione del resoconto con lo stesso spazio fisico e operativo nel quale s'è costruito quel dialogo, vale a dire il cantiere di restauro, immaginando di stare lì, sui ponteggi, dove si è operato giorno dopo giorno, davanti a quel mosaico da restaurare, affrontando la complessità della sua struttura esecutiva e materica e la sua fragilità. È dunque il cantiere il luogo specifico, l'attore protagonista, il filo conduttore del volume. Cantiere da intendersi, com'è prevedibile, nell'accezione di luogo fisico, attrezzato per il restauro, ma anche di compagine progettuale e operativa, formata dagli addetti ai lavori (e si vedrà, poi, di quali figure si tratta), costituita per eseguirlo, quel restauro, e che, traendo linfa dall'occasione specialissima, ha intrapreso contestualmente la via delle analisi, delle ricerche, degli studi.
Abitare a Roma nel Seicento. I Chigi in città
Angela Marino
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 384
Cerimoniale, etichetta, rituali e comportamenti nell'uso della abitazione e della città segnano - come contributo di "modernità" - le radici funzionali dell'architettura. Ne individuiamo particolare affermazione e sviluppo in età barocca, a Roma, durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, che provenendo dalla 'patria' senese, costruisce il suo rapporto con Roma, con spirito e metodo diversi dai pontefici di nobiltà e nascita romana che lo precedono, ma altrettanto grandi e generatori di un nuovo approccio. La dinamica fra edificio e città ci sembra che, nel '600, si comprenda usando alcune chiavi di interpretazione, attraverso le quali è possibile comporre una interazione e contaminazione fra 'grande storia' e 'piccole storie'. L'edificio, anche non monumentale, che noi vediamo come blocco 'scatolare', magari con elementi plastici architettonici o decorativi in facciata, ma come oggetto in se racchiuso e compatto, nel barocco scioglie le giunture che lo serrano alle cerniere degli angoli, e ogni facciata si distacca (sia dall'insieme dell'edificio che dalla corrispondenza con gli interni) per partecipare - dal punto di vista funzionale e figurativo - della strada o della piazza a cui appartiene. Il rapporto innovazione-modernità, maneggiato con cautela, discretamente sotteso alle linee di indagine, costituisce per me il filo conduttore di una lunga personale esperienza di ricerca. Parole sulla cui narrazione è opportuno chiarire definizione, confini e mettere paletti. È infatti un lavoro cangiante, che - al netto del rigore metodologico imparato dai miei maestri - muta colori, sfumature, possibilità, ti costringe a spostare l'ottica e il punto di vista sugli argomenti, a riconsiderare i giudizi. Il barocco ha posto le basi della comunicazione, ancora una volta in senso attuale; gli assetti figurativi (dalla configurazione degli spazi alle immagini) hanno sempre 'comunicato' ovviamente. Ma il barocco si amplia: comunica ed ammaestra la scuola ed il teatro gesuitico, la predicazione, la festa, il banchetto. Il livello relazionale si allarga - in tutte le sue declinazioni, dalla Sala del palazzo, alla celebrazione religiosa, alla taverna - attraverso la codificazione del cerimoniale e dell'etichetta (ne restano tracce nell'attualità anche oggi), dove è possibile rintracciare le origini funzionali della architettura, ed in cui le componenti della società si dichiarano e si riconoscono; questo tema costituisce un 'fuoco' centrale di questo volume. Si amplia ancora, coinvolge, oltre le architetture, le strade, la città, il modo di concepirle e viverle, di articolarne le funzioni nella finalità di quella visione il più possibile articolata e - a suo modo - 'ordinata' che non contempla solo 'splendori', bensì comprende regalità e miseria, virtù e peccato. Porre tutto questo sistema progettuale e 'comportamentale' - etichetta, funzioni, abitudini, precedenze - in relazione con la mobilità e le relazioni fra i diversi livelli sociali - da rendere palesi attraverso segni, usi, gesti e percorsi -, ecco che può farci uscire dalla dimensione (pur necessaria) solo tipologica di architettura e città, e ricostruirci alcuni caratteri più peculiari e innovativi del barocco.
Premio nazionale delle arti 2016-2017. Sezione design. Future Isia Design. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 208
Il Premio nazionale delle arti è un'iniziativa culturale della Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca che lo promuove su scala nazionale. A rappresentare nel 2017 la XII edizione per la sezione Design è stata scelta l'ISIA di Faenza, che ha curato il premio con il motto "Future is design". Sono state invitate a partecipare numerose scuole di design italiane e europee per mettere in risalto i loro progetti e favorire le collaborazioni tra le istituzioni partecipanti, al fine di arricchire la formazione e la ricerca creativa. I temi di questa edizione sono il design for all, l'experience design, l'innovazione, il dialogo tra design e arti visive. Collaterale al premio l'ISIA di Faenza ha organizzato una serie di iniziative culturali disseminate sul territorio faentino. Il premio vede la collaborazione del Comune di Faenza, del Museo internazionale delle ceramiche e il patrocinio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del MiBACT - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dell'AIAP - Associazione italiana design della comunicazione visiva, dell'ADI - Associazione per il disegno industriale, della regione Emilia-Romagna e della provincia di Ravenna. La Fondazione Plart di Napoli, la Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, il Festival Kerning di Faenza, l'A.i.C.C. - Associazione italiana città della ceramica, il Rotary Club di Faenza e l'azienda Zini Elio di Imola hanno generosamente contribuito al conferimento di premi speciali.
I cantieri del POIn MiBACT. Programma operativo interregionale attrattori culturali, naturali e turismo fesr 2007-2013. Asse I. Volume Vol. 1
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 256
Il presente volume racchiude in modo esaustivo e completo i numerosi interventi previsti dal Programma operativo interregionale (POin) “Attrattori culturali, naturali e turismo” 2007-2013, rivelatosi un potente catalizzatore di rinnovate energie e cospicui investimenti a beneficio del patrimonio storico artistico e naturalistico del nostro Paese. Nei primi anni di attuazione del POIn hanno significativamente gravato una serie di criticità e fattori problematici, sia interni sia esterni; ciò ha fatto sì che l’attuazione del programma sia stata caratterizzata dall’alternanza di fasi di relativa implementazione – comunque modesta soprattutto se osservata in termini di avanzamento della spesa – a momenti, anche prolungati, di vero e proprio blocco delle attività. Tale condizione che ha comportato misure penalizzanti assunte dalla CE in relazione al mancato raggiungimento del target di spesa, ha però registrato nel corso del 2013 una significativa inversione di tendenza, grazie allo sforzo consapevole e congiunto delle amministrazioni centrali e regionali a vario titolo responsabili dell’implementazione del programma. Il riavvio e l’accelerazione impressa al programma nel corso del 2013 ha origine innanzitutto dalla sua revisione e rimodulazione, oggetto di decisione comunitaria, orientate a creare le condizioni di massima fattibilità attuativa e gestionale, che hanno individuato il MiBACT quale organismo intermedio responsabile nello specifico dell’asse I. L’organismo intermedio è stato intensamente impegnato a pianificare ed attuare, in tempi brevi e attraverso le più efficaci modalità di implementazione, quei processi programmatico-amministrativi grazie ai quali è stato possibile conseguire importanti traguardi attuativi, quali l’individuazione e l’avvio effettivo delle realizzazioni a valere sul programma, ed il completo raggiungimento del target di spesa per l’annualità del 2013. La dimensione e l’ampiezza di questi interventi dà nettamente contezza di quanto l’Unione Europea attribuisca un valore nodale al nostro patrimonio artistico, considerato indubitabilmente un assetto strategico per il rilancio economico e sociale del Mezzogiorno. È ormai ampiamente condivisa la natura poliedrica e ricca di implicazioni che un’offerta turistica di qualità intrinsecamente comporta e il riverbero sulla filiera produttiva che ne deriva. Il segretariato generale del MiBACT ha posto in essere cantieri grazie ai quali fosse possibile potenziare l’attrattività dei territori regionali attraverso il miglioramento delle condizioni di conservazione e fruizione delle risorse culturali e naturali localizzate nelle aree e nei poli di attrazione e recuperarne e valorizzarne le risorse materiali e immateriali. È stato un percorso articolato e complesso che ha visto il concorso delle molteplici professionalità che compongono l’amministrazione che dirigo, un cammino non privo di salite impervie ma anche di tratti in piano che con tenacia è stato affrontato fino in fondo per poter avere l’onore e il privilegio di restituire ai cittadini, non solo italiani, dei monumenti, delle aree archeologiche e naturalistiche di cui poter godere appieno.