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GOG

America contro America

America contro America

Luca Giannelli

Libro: Libro in brossura

editore: GOG

anno edizione: 2020

pagine: 250

L'America rurale e quella metropolitana, l'America che guarda alla wilderness e quella rivolta verso l'Europa, l'America populista e quella della finanza internazionale: due idee, due visioni tornate inesorabilmente alla ribalta con la controversa presidenza Trump, in una società mai apparsa così divisa e lacerata. "America contro America" è la storia del conflitto tra le due anime di un Paese ribelle per vocazione e giovane per anagrafe, da sempre sospettoso nei cofronti di ogni intellettualismo, più a suo agio con la praticità che con l'eleganza, eppure riuscito a imporre il proprio stile di vita a livello globale. Come ha fatto questa nazione che voleva «vendere macchine da cucire» (Malraux) e abitare la "casa nella prateria" a dismettere i panni del cowboy solitario per proporsi a guida del mondo occidentale in campo artistico e politico? All'apparenza simile alla parabola di Forrest Gump, l'ascesa degli Stati Uniti sul piano internazionale coincide invero con la rifondazione della propria immagine, avvenuta gradualmente ma esplosa solo nel Secondo dopoguerra. È a New York, grazie al lavoro di alcune istituzioni artistiche e di una élite politico-culturale alle prese con la Guerra fredda, che si costruisce il mito di un'America moderna, sofisticata e cosmopolita, patria della libertà espressiva, che individua in Frank Lloyd Wright e Jackson Pollock i suoi perfetti vessilli artistici e nell'astrattismo il genere pittorico più appropriato. Un'operazione che porta con sé la messa al bando non solo del selvaggio west ma anche di quel realismo che troverà poi in Andy Warhol il suo esponente più osteggiato e insieme più osannato. Questo saggio restituisce, e risarcisce, tutta la complessità di questa trasformazione, ripercorrendo la vita e il pensiero degli uomini e delle donne che vi hanno preso parte, in un continuo gioco di rimandi tra architettura, arte, cinematografia. Lontano dagli schemi storiografici correnti, Giannelli racconta il travagliato passaggio all'età adulta di un Paese che si è voluto – e che noi europei abbiamo creduto – diverso da se stesso ma che in cuor suo non ha mai abbandonato la rude semplicità della frontiera, fino a rimpiangere, oggi forse più che mai, di «non essere saggio come il giorno in cui venne alla luce» (Thoreau).
18,00

Romanzo con cocaina

Romanzo con cocaina

M. Ageev

Libro: Libro in brossura

editore: GOG

anno edizione: 2020

pagine: 210

Parigi, 1934. Nella redazione della rivista «Cisla» arriva un plico contenente un manoscritto. Romanzo con cocaina è il titolo. L’autore si firma M. Ageev, senza aggiungere altro. Ecco la genesi misteriosa di questo capolavoro venuto dal nulla, pubblicato prima a puntate dalla rivista a cui fu destinato e poi in versione integrale dall’editore francese Belfond nel 1983, senza particolare clamore. Stando a quanto riportato dalla curatrice della versione francese, Lydia Chweitzer, Ageev era ebreo e aveva lasciato la Russia dopo la rivoluzione d’Ottobre. Molti lettori, poi smentiti dal celebre scrittore, attribuirono l’opera ad un giovane Nabokov sotto pseudonimo. Ma la realtà è che non abbiamo alcuna informazione certa su M. Ageev, e il suo Romanzo con cocaina rimane uno dei più grandi e allo stesso tempo misconosciuti enigmi della letteratura contemporanea. Il pellegrinaggio esistenziale del giovane protagonista Vadim, votato all’autodistruzione a causa di una morbosa sensibilità, capace di pensare il bene ma di attuare solo il male, è un viaggio senza possibilità di redenzione. Figlio ingrato, pessimo amico, abietto e goffo seduttore, cocainomane allucinato, Vadim è alla ricerca del suo introvabile paradiso artificiale, e questa ricerca, sin dalle prime pagine, prende le sembianze di una caduta. Una Mosca innevata, poco prima della Rivoluzione, fa da sfondo suggestivo alla storia. Vero e proprio libro-culto, romanzo di “dissoluzione” più che di formazione, quello lasciatoci da Ageev è, come dirà lo stesso Belfond, «un incubo messo in scena da un genio».
16,00

Come si seducono le donne

Come si seducono le donne

Filippo Tommaso Marinetti

Libro: Libro in brossura

editore: GOG

anno edizione: 2020

pagine: 166

È il 1916 e il funambolico Marinetti si trova costretto a letto, in convalescenza, per una ferita da granata. Ed è proprio alla granata austriaca – che gli adornò «faccia, cosce e gambe dei soli tatuaggi degni di un futurista» – che questo libro è dedicato. Perché guerra e seduzione per Marinetti sono speculari. Così dal letto dell'Ospedale Militare di Udine F.T.M. detta forsennatamente agli amici Corra e Settimelli, sigaretta dopo sigaretta, il primo manuale futurista di ars amatoria, un decalogo ilare e acuto, ma non per questo inefficace, delle qualità che deve possedere il seduttore. Tattiche, astuzie e teorie sono il pretesto che Marinetti sfrutta non solo per vantare le sue rocambolesche conquiste, ma per rivoluzionare i rapporti uomo-donna. Questo testo visionario, che viene qui ripubblicato in versione non censurata, indaga la questione del libero amore, parteggia per l'introduzione immediata del divorzio, invoca l'estinzione di quel sentimento passatista che è la gelosia. L'intento è quello di emancipare i sessi dall'amore dannunziano, melenso e decadente, e stabilire l'equilibrio tra il virile e il femminile all'insegna di una rinnovata potenza erotica, dello slancio vitalistico, sfrontato, bellico che ha caratterizzato tutta la produzione del Futurismo, un'avanguardia integrale capace di muoversi su più piani, anche in quello orizzontale, tra le lenzuola.
14,00

Brigitte Bardot. Un'estate italiana

Brigitte Bardot. Un'estate italiana

Mauro Zanon

Libro

editore: GOG

anno edizione: 2020

pagine: 192

All'inizio degli anni '50, quando Parigi ancora la snobbava, Brigitte non immaginava di diventare BB, l'icona erotica di un'epoca, la diva perseguitata dai paparazzi e il volto innocente e insieme malizioso di una rivoluzione dei costumi che avrebbe cambiato il concetto di femminilità. Se non fosse arrivata a Roma, forse, non lo sarebbe mai diventata. È passeggiando per via Veneto che questa diciannovenne un po' insicura attira su di sé le attenzioni del milieu cinematografico, esordendo tra i grandi della settima arte. Il biondo dei capelli lo si deve all'intuizione di un parrucchiere di Cinecittà, la celebre scena di Et Dieu... créa la femme a un ballo infuocato sui tavoli dell'Hostaria dell'Orso. Ecco come nasce il mito di BB, sotto un sole tutto italiano, in un'estate lunga trent'anni, fatta di incontri, film e amori indimenticabili. Dalla Roma della Dolce vita alla Cortina del jet set internazionale, dalla Capri del Disprezzo alla Spoleto dei Sessanta accanto a Mastroianni. Senza dimenticare la Verona di Nico Buono, il poeta sognatore che per lei finì in carcere, le notti parigine con Raf Vallone e l'estate del '68, passata a Saint-Tropez tra le braccia di Gigi Rizzi. Con i bozzetti di Milo Manara. Prefazione di Giampiero Mughini.
20,00

Chiudiamo le scuole di scrittura creativa! Perché la letteratura non è una catena di montaggio

Chiudiamo le scuole di scrittura creativa! Perché la letteratura non è una catena di montaggio

Alfio Squillaci

Libro: Libro in brossura

editore: GOG

anno edizione: 2020

pagine: 130

Stendhal, per scrivere La Certosa di Parma, trovò l'ispirazione nella lettura del Codice civile, Gadda prese a modello lo stile di uno spedizioniere marittimo, Franz Kafka scrisse sempre con ferocia, dove gli capitava, come gli capitava, senza il complesso dell'editing. Nessun grande scrittore ha mai frequentato una scuola di creative writing, né ha mai seguito regole precise, forse perché la letteratura non è una catena di montaggio fordista, ma è invece il regno dell'ignoto, di una virgola che manda all'aria un'esistenza. Scrivere, insomma, non è un esercizio pacifico o metodico, ma equivale, come dice Rimbaud, a «rendere l'anima mostruosa», a «crepare nel balzo attraverso le cose inaudite e innominabili». E allora cosa aspettiamo a chiudere queste scuole dove si può imparare tutto, tranne l'originalità, il talento, lo stile? Squillaci, con questo breve e appassionato saggio, esorta l'aspirante scrittore a guardare altrove, anche a rinunciare al suo sogno se necessario, sicuramente ad abbandonare la catena di montaggio della narrativa di consumo.
12,00

Atlante ideologico-sentimentale

Atlante ideologico-sentimentale

Stenio Solinas

Libro: Libro in brossura

editore: GOG

anno edizione: 2020

pagine: 920

L’Atlante ideologico-sentimentale delinea e racconta una carta geografica e biografica popolata di uomini e donne, fatti e gesta, luoghi e memorie: c’è l’Occidente di Jünger e di Sandor Marai, e l’Oriente di Sorge e di Terzani, ma anche del Grande gioco, dei deserti, del fondamentalismo. C’è il vitalismo della Beat e della Lost Generation, ci sono le stramberie degli intellettuali a Capri e nella Roma di Via Veneto e della Dolce vita. Quella di Solinas è una mappatura di epoche, stili, miti e manie – il dandismo, la minigonna e la sex machine – ma anche di donne-icone che hanno segnato intere generazioni: Brigitte Bardot, Jane Birkin, ieri Kiki di Montparnasse, oggi Kate Moss. Ne viene fuori un Atlante adatto a tutti, che prima di essere una cartina geograficointellettuale, è uno spensierato invito al viaggio.
27,00

Alla mia patria ovunque essa sia

Alla mia patria ovunque essa sia

Filippo La Porta

Libro: Libro in brossura

editore: GOG

anno edizione: 2020

pagine: 87

La modernità ci vuole tutti sradicati: occorre non avere radici né tradizioni né famiglia per essere i perfetti consumatori compulsivi delle metropoli. La soluzione, però, non è il revival del nazionalismo, argine ingannevole alle derive della globalizzazione. Il radicamento è ancora possibile, ma è necessario, come insegnano Svevo e Pavese, Pasolini e Levi (scrittori italiani universali proprio in quanto “provinciali”) tornare alle piccole patrie interiori, patrie d'elezione individuali e perciò collettive: perché le uniche radici – multiple e celesti – sono quelle che ognuno decide di avere, le patrie vere sono solo quelle immaginarie, e prima di essere difese, vanno conosciute e interiorizzate.
11,00

Oltre il reale. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien: cinque scultori di universi

Oltre il reale. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien: cinque scultori di universi

Libro: Libro in brossura

editore: GOG

anno edizione: 2020

La dimensione del fantastico è sempre esistita. Nell’antichità, attraverso il ricorso a miti, saghe, leggende e cosmogonie, gli esseri umani hanno plasmato le proprie convinzioni e motivato le loro azioni. Oggi il fantastico continua a permeare la vita e l’inconscio collettivo dell’uomo, esprimendosi con mezzi certamente diversi ma sempre capaci di magnetizzare le nostre bussole interiori. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien sono cinque autori paradigmatici di questo genere, presentati qui in tutta la loro dignità letteraria e filosofica. Il dialogo con questi demiurghi dell’Immaginario ci permette di accedere ai piani secondari della realtà, insenature trascendenti che si svelano agli occhi spalancati del lettore, accompagnandolo nella scoperta di mondi altri. A chi si arrischia tra le pagine di questi grandi scrittori è dunque chiesta un’assoluta tensione oltre il reale: l’evasione è un momento essenziale dell’autentica ricerca.
16,00

Oltre il reale. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien: cinque scultori di universi

Oltre il reale. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien: cinque scultori di universi

Libro

editore: GOG

anno edizione: 2020

La dimensione del fantastico è sempre esistita. Nell’antichità, attraverso il ricorso a miti, saghe, leggende e cosmogonie, gli esseri umani hanno plasmato le proprie convinzioni e motivato le loro azioni. Oggi il fantastico continua a permeare la vita e l’inconscio collettivo dell’uomo, esprimendosi con mezzi certamente diversi ma sempre capaci di magnetizzare le nostre bussole interiori. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien sono cinque autori paradigmatici di questo genere, presentati qui in tutta la loro dignità letteraria e filosofica. Il dialogo con questi demiurghi dell’Immaginario ci permette di accedere ai piani secondari della realtà, insenature trascendenti che si svelano agli occhi spalancati del lettore, accompagnandolo nella scoperta di mondi altri. A chi si arrischia tra le pagine di questi grandi scrittori è dunque chiesta un’assoluta tensione oltre il reale: l’evasione è un momento essenziale dell’autentica ricerca.
16,00

L'impostura

L'impostura

Georges Bernanos

Libro: Libro in brossura

editore: GOG

anno edizione: 2019

pagine: 291

"L'impostura" non è soltanto la vicenda individuale di un prete, l'abate Cénabre, che si accorge di aver perso la fede, o meglio, di non averla mai posseduta, ma è la storia della crisi spirituale che travaglia un'intera epoca. Cénabre, illustre studioso della vita dei santi, gode di ottima fama presso il clero parigino. Grazie a una ferrea disciplina e a un gusto prodigioso per la menzogna, è riuscito a tenere nascosto alla sua coscienza ciò che non poteva ammettere fin dai tempi del seminario: il fatto di non aver mai creduto in Dio. Una tranquilla notte d'estate, però, si rende conto dell'impostura, fino a tentare il suicidio. Bernanos mette così in scena uno degli eventi più scandalosi apparsi nella letteratura francese: la disperata presa di coscienza del posto vuoto che Dio ha lasciato nel cuore dell'uomo, ora occupato dal Diavolo, che recita al suo posto. L'anima di Cénabre diventa il teatro di questo scontro muto, mentre sfilano sullo sfondo gli altri personaggi, come fantasmi rinchiusi in se stessi in cerca di un'impossibie assoluzione, supplicanti un Dio ormai evaso. Bernanos si rivela un grande narratore delle tenebre della fede e riesce a ridurre un solo uomo a "inferno totale". Cénabre è l'uomo moderno, e nel suo travaglio si può leggere il destino di un Occidente svuotato di senso: come convivere con questo orribile segreto ormai svelato, se non abbandonandosi alla disperazione? Prefazione di Juan Asensio.
16,00

Nuevos escolios a un texto implicito. Ediz. italiana. Volume 1

Nuevos escolios a un texto implicito. Ediz. italiana. Volume 1

Nicolás Gómez Dávila

Libro: Copertina morbida

editore: GOG

anno edizione: 2019

pagine: 202

Pubblicati in originale nel 1986, quasi dieci anni dopo gli "Escolios a un texto implicito", i "Nuevos escolios", anch'essi composti da due tomi, in grande continuità con gli scritti precedenti toccano un'ampia varietà di temi filosofici e teologici così come questioni di letteratura, arte ed estetica, costituendo un'opera letteraria che privilegia lo stile e il tono. Al centro della serrata critica gomezda-villana troviamo ancora la modernità, il progresso, la Chiesa postconciliare, il mondo accademico e le derive gnostiche del pensiero. Sempre presente è l'avversione per la democrazia: «un'ingenuità se non fosse la maschera di una bestemmia». Avversione che, in questi tempi di vuote retoriche e spudorati populismi, rimane attuale: «avere ragione, secondo il democratico, significa gridare con il coro più nutrito». Ma quelle di Gómez Dàvila non sono lezioni di vita, né tantomeno valutazioni morali sui comportamenti umani. I suoi aforismi si avvicinano di più al discorso artistico-poetico che non al discorso morale, a una filosofia come "estetica dell'esistenza". Cercare l'unità del suo pensiero così come tentare di individuare una coerenza sistematica, sono sforzi inutili. L'opera gomezdaviliana, sostiene Franco Volpi, «si presenta come un recinto chiuso: non esiste passo razionale o deduzione logica che serva ad entrare. L'unica maniera di farlo è lanciarsi al suo interno. Comprendere, in questo caso, è davvero una questione di empatia».
15,00

Pretendi il lavoro! L'alienazione ai tempi degli algoritmi

Pretendi il lavoro! L'alienazione ai tempi degli algoritmi

Savino Balzano

Libro

editore: GOG

anno edizione: 2019

pagine: 104

Da più di mezzo secolo assistiamo a una lenta ma incessante erosione dei diritti dei lavoratori, che segue come un'ombra la perdita di sovranità dello Stato in ambito politico ed economico. Il ricorso al lavoro precario, al controllo a distanza, al demansionamento, al licenziamento illegittimo, alla sostituzione robotica, alla delocalizzazione, alle pressioni commerciali sono tutte minacce che le grandi aziende e i colossi postindustriali impongono alla sicurezza e alla dignità dei lavoratori del III millennio, in bilico tra precariato e sfruttamento, a volte persino privati di un interlocutore umano con cui trattare migliori condizioni di lavoro, e costretti adesso a essere governati dagli evanescenti algoritmi delle app più sofisticate. Come reagire per tutelare i diritti dei lavoratori di fronte al nuovo padronato? Come potranno i lavoratori sfruttati ritrovare i giusti spazi di partecipazione politica e sindacale? Con uno sguardo al passato, narrando la tragica parabola della precarizzazione del lavoro - sul piano legislativo, ma anche simbolico e politico - realizzata con la colpevole arrendevolezza dei grandi sindacati confederali e la tacita complicità di partiti di destra e di sinistra, questo pamphlet vuole rilanciare la scelta di rivendicazione e di lotta dei lavoratori per far fronte alle grandi sfide e alle più impellenti battaglie, prima che sia troppo tardi.
10,00

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