GOG
Disincantos
Claudio Scorretti
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2019
pagine: 410
Come sarebbe se all’improvviso, invece dei soliti filtri con cui guardiamo il mondo – a partire dalla political correctness, all’educazione, la religione, i riferimenti ideologici, la morale ultra-riformata occidentale ecc. – arrivasse un insolito, scomodo, anzi sconvolgente invito a visitarlo controcorrente, come un marziano estraneo a tutte le nostre costruzioni mentali? E se, in un tale viaggio à rebours, dall’Eritrea a New York, dall’Etiopia a Istanbul, da Roma e Milano ai paesi dell’Est e alla Svizzera, si scegliesse di seguire una pista di racconto totalmente diversa, smontando una per una le nostre aspettative da comodi lettori? Che cosa potrebbero avere in comune l’ossessione del Negus Rosso, l’ex dittatore etiope, per la presunta discendenza del suo popolo dagli alieni, la contadina di uno sperduto villaggio dell’Est che mette in scena un’originale protesta in vista delle elezioni, e la penna a sfera BIC? “Marziano monotematico dalle piume di cristallo”, l’io narrante di questo libro si svela presto un dissacratore della contemporaneità, nel filone degli avanguardisti atemporali – Ezra Pound a capofila – in una scrittura del disincanto estremamente sperimentale, marcata da una continua e naturale contaminazione linguistica, da un dialogo sottile che l’autore intrattiene con il poeta dei "Cantos": un duetto quasi teatrale, scandito da un ritmo febbrile tra narrazione e poesia. Lasciate ogni preconcetto, voi ch’entrate... Lasciate ogni preconcetto, voi ch’entrate... Prefazione di Stenio Solinas.
L'Italia profonda. Dialogo dagli Appennini
Franco Arminio, Giovanni Lindo Ferretti
Libro: Copertina morbida
editore: GOG
anno edizione: 2019
pagine: 96
C'è un'Italia assopita che non è quella delle grandi città, né quella dei borghi patinati che vediamo sui dépliant turistici. C'è un'Italia che non è Roma o Milano, né tantomeno Civita di Bagnoregio o la costiera amalfitana. C'è un'Italia che non sta sotto i riflettori ma se ci capita è a causa di qualche catastrofe naturale. C'è un'Italia che rischia l'estinzione, che è silenziosa, disabitata: è l'Italia dell'entroterra appenninico, delle zone collinari e pedemontane, dei piccoli borghi abbandonati, ai margini del commercio, dell'industria, della cultura. Chi può raccontarla meglio del paesologo Franco Arminio, che gira l'Italia interna cantando poesie, e di Giovanni Lindo Ferretti, ex cantante dei CCCP che oggi dimora sulle alture di Cerreto Alpi ricucendo i legami millenari che avvolgono uomini, cavalli e montagne? Due storie appenniniche da due prospettive diverse che però si intersecano in più punti dando vita a un dialogo costruttivo e al tempo stesso malinconico su un mondo dimenticato da Dio che però resta l'unico luogo da dove Dio si può ascoltare.
Élites
Gaetano Mosca, Vilfredo Pareto, Robert Michels, Antonio Gramsci
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2019
pagine: 141
In questa antologia di testi di Mosca, Pareto, Michels e Gramsci, il lettore non potrà certo trovare una risposta coerente ed esaustiva agli interrogativi contemporanei, ma potrà senza dubbio avvalersi degli adeguati strumenti concettuali per orientarsi di fronte ai grandi sconvolgimenti politici a cui assistiamo. Questi autori ci ricordano infatti quali sono i problemi irrisolti della teoria democratica, quali i meccanismi di circolazione dell’élite, quali i processi di creazione dei principi di legittimità, con particolare attenzione al ruolo svolto dagli intellettuali nell’organizzazione del consenso sociale. Ognuno con le proprie peculiarità, ognuno proveniente da un angolo diverso della topografia politica italiana dell’epoca, eppure tutti e quattro impegnati in un dialogo i cui frutti più che in Italia sono stati raccolti senza esitazioni dagli studiosi americani, che hanno guardato proprio ai nostri élitisti per formulare le loro teorie: pensiamo a Burnham, Wright Mills, Dahl, Lasswell. È quindi arrivato il momento di fare i conti con la nostra prima tradizione élitista, una tradizione la cui potenza demistificatrice, invece di siglarne la validità scientifica, ne ha causato la marginalizzazione, a destra come a sinistra.
Sepp
Francesco Carrillo
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2018
pagine: 220
Basato su fatti realmente accaduti, "Sepp" è un romanzo storico che si svolge nei primi anni del Novecento, in quel vivace contesto di fermenti sociali che hanno caratterizzato la vita dei contadini del Sud e, nello specifico, quelli di un borgo dell’Appennino dauno, Sant’Agata di Puglia. Il protagonista è un giovane sanguigno e idealista, ingenuo e realista a un tempo; innamorato della vita, fiducioso nel riscatto della povera umile gente. Un contadino carismatico e generoso, emblema della formica di Puglia, di quel laborioso e ingegnoso popolo descritto magistralmente da Tommaso Fiore. Dalle rivolte contadine nel borgo natio, all’esilio americano, dagli amori giovanili alle terribili trincee della Grande Guerra, nella vita di Sepp si riflettono le tragedie e le glorie di un’epoca, gli affetti e le angosce di una generazione sullo sfondo dei grandi accadimenti storici. Con una prosa bucolica ma non smielata, elaborata ma non pesante, colorata da un uso parsimonioso ma necessario del dialetto pugliese che subentra musicalmente senza interferire nel ritmo, Carrillo ha contribuito con un nuovo tassello ad arricchire la storia del primo Novecento italiano. Ci ha fornito l’ulteriore testimonianza letteraria di una generazione animata da nobili ideali, che ha fatto l’Italia, e che per l’Italia ha dato la vita.
I crimini degli intellettuali
Édouard Berth
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2018
pagine: 248
L’Affaire Dreyfus, grazie all’impegno di Zola, ha cominciato a dare un peso prima sconosciuto alla figura dell’intellettuale nella vita politica. Ma chi sono questi intellettuali? Da dove vengono? Di cosa vivono? Per lo più di provenienza urbana, e strettamente imparentati con i mercanti e con i politici, anche gli intellettuali, secondo Berth, vendono una merce, una merce politica: le idee. Berth si scaglia contro tutti questi profeti della Ragione, che pretendono di vendere la “Verità una e universale”, i “fanatici dell’Unità Assoluta”, eredi di un certo hegelismo progressista, pagati dall’élite per imborghesire le masse proletarie e sedarne la carica eversiva. Berth, con questa critica all’intellighenzia borghese, che pretende di parlare in nome di un popolo che non conosce, si cimenta nella critica dello Stato e della sua funzione educatrice. Il suo sindacalismo rivoluzionario vuole ribaltare l’ordine borghese e trovare un equilibrio tra conservazione e rivoluzione. Berth tenta di conciliare il “populismo” di Proudhon con l’aristocrazia dello spirito di Nietzsche, al comunismo di Marx vuole includere l’individualismo stirneriano. Introduzione di Lorenzo Vitelli e con una lettera di Georges Sorel.
Il discepolo
Paul Bourget
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2018
pagine: 249
Siamo nella seconda metà dell'Ottocento, in Francia. Adrien Sixte è un celebre e stimato intellettuale, "grande negatore di Dio" e della libertà in nome della sua filosofia determinista e materialista. Viene avvicinato da un giovane studente, Robert Greslou, che si dichiara suo discepolo. Greslou però si dimostra dissoluto e senza scrupoli, si beffa delle convenzioni sociali e finisce per commettere un omicidio. Il tentativo di motivare il suo crimine attraverso la filosofia del maestro coinvolge anche Sixte nelle indagini. Bourget, con questo romanzo di formazione - un giallo dalle tinte filosofiche - non vuole solo interpellare tutta una generazione di giovani ammaliati dalle nuove dottrine positiviste che si vanno diffondendo nella Francia della Belle Epoque, ma si interroga sulla possibilità di processare le idee e sulla responsabilità degli intellettuali, quei "falsi profeti" che mettono il pensiero prima degli uomini. L'autore inscena le contraddizioni di un mondo che si affaccia sulla soglia della modernità senza principi saldi, senza convinzioni, senza valori e senza fede. Un mondo asettico, meccanico, apatico, che si rivelerà spietato.
Una donna alla finestra
Pierre Drieu La Rochelle
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2018
pagine: 239
Anni Venti. Atene è una città cosmopolita: crocevia di diplomatici, industriali e rivoluzionari. Un comunista braccato dalla polizia trova rifugio nelle stanze di Margot, una giovane donna abituata ai fasti della vita borghese. Con l'approvazione del marito, dandy e gran seduttore, Margot si persuade a scortare lo sconosciuto a Delfi, teatro cosmico dove le rovine sembrano scheletri di una civiltà sconfitta dal tempo. Attraverso questo viaggio in una Grecia moderna e mistica insieme, in bilico tra passato e presente, Drieu La Rochelle tenta di conciliare amore e rivoluzione, denaro e sangue, piacere e ascesi, donna e uomo. Il comunista, votato alla lotta più per spirito di rivolta che per fede politica, la giovane borghese scontenta del suo matrimonio e il marito, dissoluto e assente, si rivelano tre proiezioni della personalità dello scrittore, in cui si condensano sia il dramma della sua vita che le contraddizioni della modernità. Pubblicato nel 1930, "Una donna alla finestra" narra le impossibili geometrie di un ménage à trois che ha fatto la fortuna nel 1976 della versione cinematografica interpretata, tra gli altri, da Romi Schneider e Philippe Noiret. Con questo romanzo della maturità Drieu La Rochelle si conferma, alla pari di Dostoevskij e D. H. Lawrence, un maestro dell'introspezione psicologica e un profondo interprete della sua epoca.
Escolios a un texto implícito. Ediz. italiana. Volume Vol. 1
Nicolás Gómez Dávila
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2017
pagine: 446
«Tra poche parole è difficile nascondersi, come tra pochi alberi»: con questa convinzione Gómez Dávila distilla i suoi fulminanti aforismi sulla modernità, sulla democrazia, sul progresso, sull'ugualitarismo, per dare forma a un pensiero che si erga a «rifugio contro l'inclemenza dei tempi». Pubblicati in cinque volumi tra il 1977 e il 1992, gli "Escolio" sono stati portati all'attenzione del pubblico italiano grazie a Franco Volpi, che nel 2001 e nel 2007 ne ha curato per Adelphi degli assortimenti parziali. Ora l'opera di Gomez Dávila, questa summa del pensiero reazionario, torna alla luce nella sua interezza. Con la traduzione di Loris Pasinato (già traduttore delle "Notas") riprende vita la raccolta di sentenze in cui il filosofo colombiano raggiunge vette solcate solo da filosofi del calibro di Platone, Nietzsche e Cioran. Con questo mosaico di aforismi, glosse, scolii, Gómez Dávila ci dona un manuale – a tratti ironico, a tratti mistico – per sopravvivere al mondo moderno. Prefazione di Gennaro Malgieri, introduzione di Gabriele Zuppa e postfazione di Antonio Lombardi.
Anni selvaggi. L'avventura strapaesana di Mino Maccari
Damiano Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2017
pagine: 189
Nel 1924 nacque una delle riviste più irriverenti del Ventennio: «Il Selvaggio». Vi partecipano i più grandi nomi del primo Novecento: Soffici, Morandi, Rosai, Bilenchi, Longanesi, Palazzeschi, Malaparte, Ungaretti, De Pisis, Brancati, Guttuso, Flaiano, Cremona, Tamburi, Cardarelli... Giovani provinciali, baldanzosi, violenti, sono cresciuti ai margini di un regime che non è riuscito ad assimilarli, e invisi ai gerarchi fascisti come ai paladini dell'antifascismo, odiano i «borghesi pantofolai», il razionalismo e l'urbanizzazione. Non c'è culto dello Stato centrale, della purezza della razza o dell'uomo nuovo nei loro scritti. Sono ecologisti ante litteram: ciò che gli interessa preservare è l'integrità del territorio, l'identità e il genio italici. Questo fermento culturale è stato reso possibile dall'intelletto graffiarne e dalle doti artistiche dell'eccentrico e instancabile Nano di Strapaese: Mino Maccari. Un'avventura, quella del «Selvaggio», che racconta il fervore culturale durante il fascismo, le ambizioni e le angosce di una gioventù ribelle, alla ricerca della fondazione di un'arte e di un'identità italiane contro il mito europeo e germanico. Prefazione di Stenio Solinas.
Il tramonto dei lumi. Storia della letteratura francese da Chateaubriand a Houellebecq
Andrea Vannicelli
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2017
pagine: 476
Questo non è soltanto un libro sulla letteratura francese: è un quadro che ritrae con la forza delle parole tutta la scala cromatica dei sentimenti e delle contraddizioni che compongono l’archè, il principio, lo spirito, il genio di un popolo.
L'annessione. Violenza politica nell'Italia postunitaria
Dario Marino
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2017
pagine: 346
«Questo libro ricostruisce il fenomeno del brigantaggio postunitario rifuggendo i canoni logori di chi vuole far valere una verità rispetto a un'altra ma svolgendo un'accurata disamina della letteratura sull'argomento e della documentazione disponibile negli archivi. Non troverete, dunque, tesi aprioristiche ma la descrizione puntuale del contesto in cui si svolge la vicenda, caratterizzato da una molteplicità di conflitti: guerra di classe ma anche lotta legittimista; guerra in difesa delle tradizioni e della Chiesa, in una società intimamente intrisa dalla religiosità, ma anche resistenza contro l'occupazione piemontese.» (dalla prefazione di Alfonso Pascale)
Illuminismo oscuro
Nick Land
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 150
Pubblicato a puntate su un piccolo blog nel 2013, L'Illuminismo oscuro è diventato, in breve tempo, uno dei più importanti manifesti dell'alt-right nel mondo anglofono. Per alcuni, l'ascesa della destra radicale negli Stati Uniti, ma anche la realizzazione di una serie di attentati a sfondo razzista, come la strage di Christchurch in Nuova Zelanda, passano da questo pamphlet apocalittico, le cui idee anti-democratiche e anti-egualitarie sembrano essersi diffuse come un virus in quella galassia di siti e forum che hanno giocato un ruolo fondamentale nell'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. La controversa parabola di Nick Land, enfant terrible dell'accelerazionismo, fondatore della CCRU negli anni Novanta, studioso di Deleuze e Guattari, di Marx e Lovecraft, di cyberpunk ed esoterismo, giunge con questo testo a un tenebroso punto di svolta, un breakdown schizofrenico a detta dei suoi sodali e allievi. Dopo essere sparito per qualche anno dalla circolazione e aver fatto la sua ricomparsa in Cina come giornalista indipendente, Land e il suo Illuminismo oscuro gettano le basi teoriche di una delle ideologie più pericolose del nostro tempo: quella che salda le idee accelerazioniste con le fantasie dei suprematisti bianchi stufi della political correctness, ma anche con quelle di alcuni big della Silicon Valley, provvisti di un potere economico e tecnologico tanto ampio da sentire il bisogno di liquidare una democrazia incompatibile con le loro ambizioni e le loro utopie (o distopie, secondo i punti di vista). Land è il profeta perfetto di quest'alchimia ideologica tra ultraliberismo, conservatorismo e tecnocrazia, le sole forze in grado di liberare il capitalismo da tutti gli ostacoli politici e morali che impediscono il di spiegamento della sua potenza disumana e quindi l'avvento della Singolarità: una nuova era in cui l'individuo, con i suoi limiti biologici ed etici, diverrà soltanto uno sbiadito ricordo, sostituito da forme di vita aliene, ibride o replicanti. A tratti delirante, a tratti lucidissimo, The Dark Enlightement è un saggio indispensabile per capire il fascino che questo pastiche filosofico — apparentemente destinato a rimanere nel cono d'ombra dei blog cospirazionisti — ha invece esercitato su movimenti e partiti politici, ma anche su giornalisti, intellettuali e grandi imprenditori dell'high tech.