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Il Lavoro Editoriale

L'abate Giovanni Andrea Lazzarini (1710-1801). Teoria e pratica di un «pittor letterato»

L'abate Giovanni Andrea Lazzarini (1710-1801). Teoria e pratica di un «pittor letterato»

Anna Cerboni Baiardi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2023

Il catalogo critico dell’opera del maggior pittore pesarese, analizzato alla luce delle più recenti acquisizioni: dai fogli della collezione della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro a quelli della Biblioteca Oliveriana, già appartenenti alla Collezione Antaldi, alle nuove acquisizioni del Fondo Lazzarini e Papuli, che restituiscono la figura di un artista informato, studioso e colto, preoccupato di operare senza errori, inevitabilmente condizionato dal suo ruolo ecclesiastico e che, pur da una condizione di confine, è stato in relazione con committenti di vari centri italiani. Una figura, quella dell’abate Lazzarini, che ha giocato un ruolo decisivo per la cultura, non solo figurativa, della città di Pesaro nel Settecento, riverberandosi poi su tutte le Marche.
40,00

Pellegrino da Modena nella bottega di Raffaello

Pellegrino da Modena nella bottega di Raffaello

Cristina Conti

Libro

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2023

Il volume restituisce un profilo del tutto nuovo di Pellegrino da Modena, sin qui il più enigmatico tra i collaboratori di Raffaello. Giunto a Roma al tempo di papa Giulio II, Pellegrino conquistò presto la fiducia di Raffaello e di Baldassarre Peruzzi, che lo coinvolsero in alcune tra le principali imprese artistiche del primo Cinquecento. La partecipazione alla bottega del Sanzio e il rapporto con l’architetto Antonio da Sangallo il Giovane determinarono un impressionante aggiornamento della pittura dell’artista modenese sui modelli della maniera moderna, che gli valse le lodi di Giorgio Vasari. Il libro ridisegna la geografia e il percorso di Pellegrino tra Roma e il territorio laziale fino al rientro del pittore in Emilia e alla fase estrema della sua attività: una stagione brevissima ma cruciale per la successiva generazione di pittori modenesi e insieme per seguire la precoce circolazione del linguaggio della scuola di Raffaello a nord degli Appennini, un soffio prima dell’arrivo di Giulio Romano a Mantova.
40,00

Acheronta movebo. La resistenza di Urbino al duca Guidobaldo II nella storiografia italiana della seconda metà dell'Ottocento

Acheronta movebo. La resistenza di Urbino al duca Guidobaldo II nella storiografia italiana della seconda metà dell'Ottocento

Angela De Benedictis

Libro

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2023

Il 1° luglio 1573, nella rocca di Pesaro, nove cittadini urbinati sono decapitati in esecuzione della sentenza emanata da un giudice delegato da Guidobaldo II della Rovere a celebrare un processo sul tumulto di Urbino, che tra 1572 e 1573 aveva rivendicato antichi diritti. Ma il duca Guidobaldo sul finire della sua vita si muove all’insegna del “governare castigando”. Questo studio esamina l’interpretazione di quelle vicende nelle rievocazioni di alcuni scrittori dell’Ottocento e anche l’eco suscitata nella storiografia cinque-secentesca.
15,00

Via Belle Arti 56. Conversazione-autobiografia

Via Belle Arti 56. Conversazione-autobiografia

Andrea Emiliani

Libro

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2023

“Ho passato quasi tutta la mia vita nelle stanze della Pinacoteca di Bologna, negli uffici di una Soprintendenza, e ancora oggi ci lavoro. Ho avuto il privilegio di vivere diverse stagioni della ricerca storico-artistica: dopo i disastri della guerra, l’esperienza delle grandi mostre scientifiche, prima che diventassero delle fiere paesane, i grandi maestri e amici, l’avventura della politica dei beni culturali regionale, l’insegnamento di Museografia all’Università. Potrebbe sembrare una vita sedentaria e invece è stata una continua passione, un innamoramento costante per la ricerca, le idee, i sodalizi intellettuali, i progetti editoriali ed espositivi. Al fondo di queste esperienze e al seguito di grandi personalità, ha tuttavia pesato su di me, in forma decisiva, l’apprendistato giovanile a Urbino, l’imprinting della forma perfetta del Palazzo Ducale, sintesi di progetto architettonico, arte, paesaggio e civiltà urbana. Dietro la mia riflessione sul museo diffuso, le ricerche sul campo per la catalogazione dei beni artistici, i viaggi matti in motocicletta e poi in auto per i musei di tutta Europa, ma anche attraverso le più oscure chiese di campagna, pesava quella forma classica, sintesi di genio sublime e di lavoro artigianale. E con essa, la poesia del paesaggio del Montefeltro, che ho portato sempre con me”.
20,00

La via degli angeli. La traslazione delle pietre della Santa casa

La via degli angeli. La traslazione delle pietre della Santa casa

Fernando Frezzotti

Libro

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2023

La traslazione della Santa Casa di Nazareth salvata dalla Terrasanta rivela in questo libro una inedita ed entusiasmante storia geopolitica che si affianca a quella religiosa e che, per un verso, conferma l’autenticità della reliquia mentre, per l’altro, spiega documentatamente i motivi che imposero la segretezza del trasporto nelle delicate circostanze del secolo XIII, ponendo in qualche modo fine alla cosiddetta “Questione lauretana”. L’autore ricostruisce nel dettaglio, dopo un lungo lavoro di ricerca di qua e di là dell’Adriatico, committenza, governo, esecuzione, custodia e tutti i contesti storici, i passaggi, gli itinerari, le soste ed i protagonisti di un viaggio che portò le sacre pietre attraverso Cipro (dal 1273 al 1283), a Pyli, in Tessaglia, fino al 1291, e poi ad Arta, capitale d’Epiro sotto la dominazione della famiglia di rango imperiale Angelo-Comneno, che ne divenne custode sostituendosi ai cavalieri templari fino al 1294. Nel 1294, appena eletto papa, Celestino V (che si rivela qui il vero protagonista della vicenda, con sorprendenti, inedite conseguenze nella lettura del suo pontificato e della sua famosa rinunzia), decise che la Santa Casa avrebbe dovuto essere trasferita all’Aquila: la destinazione finale dove aveva già fatto costruire a questo scopo una grande basilica. Il convoglio, protetto dai soldati degli Angeli, approdò così ad Ancona per cominciare il suo viaggio improvvisamente interrotto però dai contrasti creatisi tra il papa e il re Carlo II d’Angiò, che imposero una diversa destinazione. Nella selva di S. Maria in fundo laureti, luogo alle dirette dipendenze dell’autorità papale, la reliquia trovò la sua nuova collocazione. Ma la storia non si era affatto conclusa. Del passaggio di convogli e messaggeri resteranno tracce indelebili nelle tradizioni locali, nelle dedicazioni, nei toponimi dell’Italia centrale, nei dipinti, con l’utilizzo di particolari figure che l’autore rintraccia con precisione documentaria e sguardo da detective. Un libro che modifica profondamente la storia delle Marche della prima età moderna.
50,00

Guida letteraria di Pesaro e dintorni

Guida letteraria di Pesaro e dintorni

Nando Cecini

Libro: Libro in brossura

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2023

Pesaro è stata una capitale culturale ben prima che il Ministero della Cultura italiano le attribuisse questo riconoscimento per l’anno 2024. Già nel XVIII secolo la fioritura degli studi classici ed antiquari promossa da personalità come Annibale degli Abati Olivieri e Giovanni Battista Passeri, proseguita nell’Ottocento con l’attività poetico-letteraria di Giulio Perticari aveva ispirato la sua definizione di “Atene delle Marche”, ben sceneggiata negli Orti Giuli dedicatigli dalla città nel 1837; tempestiva celebrazione di un concittadino illustre che precedette di poco quella del grande Rossini, cui fu intestato il Teatro nel 1854, quando era ancora in vita. Ma già nel secolo XV il Palazzo Ducale di Pesaro era stato famoso per la notevole biblioteca, poi andata distrutta in un incendio, e, quando, un secolo dopo gli Sforza, i Della Rovere trasferirono qui la corte del Ducato di Urbino, Pesaro divenne una “Città Giardino” per le ville di delizia costruite dalle famiglie nobili locali sul colle San Bartolo, Villa Miralfiore, Vedetta, Villa Vittoria, Villa Caprile, che cercavano di imitare la Villa Imperiale, così chiamata in onore dell’imperatore Federico III, visitata da tutti i grandi di passaggio. Anche nei pressi del Palazzo Ducale c’era un giardino privato, il Barchetto, parco popolato di animali e piante esotici, rovine artificiali e un casino rustico, mèta degli uomini più illustri come Bembo, Castiglione, Montaigne, Bernardo e suo figlio Torquato Tasso, che vi abitarono nel 1556-57, e dove Bernardo scrisse l’Amadigi. Questa raccolta di Nando Cecini, collezionista e studioso di libri di viaggio, offre un repertorio raffinato delle osservazioni, annotazioni, emozioni provate dai grandi personaggi di passaggio a Pesaro che restituiscono un suo “doppio”: una “città di carta”, come la definisce l’autore, costruita con le parole e le idee, alla ricerca del genius loci. Dentro questi “palazzi della memoria” rivivono, tra gli altri, Giacomo Stuart, che si era sistemato nel Palazzo Almerici nel 1717 dopo essere stato spodestato da Cromwell, Carolina di Brunswick, moglie di re Giorgio IV d’Inghilterra e principessa del Galles, che aveva acquistato la Villa Vittoria, innamoratasi di un palafreniere nominato barone, e Stendhal, che, ospite dei conti Mosca a Villa Caprile, nel 1812-13, scriveva scandalizzato di quella tresca, lamentandosi di essere caduto battendo il sedere.
30,00

Giulio Perticari filologo e patriota

Giulio Perticari filologo e patriota

Libro: Libro in brossura

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2023

20,00

Studia Oliveriana. Quarta serie. Volume Vol. 8
25,00

Francesco Merloni. Il secolo dello sviluppo. Internazionalizzazione e coscienza territoriale

Francesco Merloni. Il secolo dello sviluppo. Internazionalizzazione e coscienza territoriale

Giorgio Mangani

Libro: Libro in brossura

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2022

pagine: 336

Nato a Fabriano nel 1925, Francesco Merloni ha vissuto l’intero secolo dello sviluppo industriale italiano e il suo “miracolo” economico come imprenditore, politico e organizzatore sociale. Dal suo ingresso nell’azienda di famiglia, la Ariston, nel secondo dopoguerra, ne ha sviluppato la prima diversificazione produttiva verso il riscaldamento e l’arredamento, sperimentando le prime forme di risparmio energetico, per poi condurla alla internazionalizzazione degli anni Settanta che ha fatto dell’Ariston Thermo (oggi Ariston Group) l’azienda leader mondiale nel comfort termico. Parlamentare per la Dc e poi per l’Ulivo per sette legislature dal 1972 al al 2001, Merloni è stato Ministro dei Lavori Pubblici nei Governi Amato e Ciampi (1992-94) ed ha legato il suo nome alla prima organica legge di riforma del sistema degli appalti pubblici. È stato infine fondatore e presidente di istituzioni culturali come l’Agenzia ricerche e legislazione (Arel) e di Oikos (Centro internazionale di studio sull’abitare), creati insieme a Beniamino Andreatta, e della Fondazione “Aristide Merloni”, cui si devono le prime, pionieristiche analisi del cosiddetto “Modello economico marchigiano” e della “Via adriatica allo sviluppo”. Questo libro ne racconta successi e sconfitte, battaglie e progetti ispirati dall’ambizione di trovare una “terza via” tra collettivismo e liberismo, una coniugazione possibile tra competizione globale, radicamento territoriale e responsabilità sociale dell’impresa.
30,00

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