Il Nuovo Melangolo
Rispetta gli altri come cose
Lorenzo Magnani
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 107
La tradizione kantiana in etica sostiene che gli esseri umani non devono essere trattati solo come "mezzi/cose" ma anche come "fini". Io affermo provocatoriamente che gli esseri umani debbano essere trattati come "cose", nel senso che devono essere rispettati come spesso - ormai - sono rispettate solo le cose: libri, reti e mezzi informatici, bandiere, dipinti, opere d'arte, sistemi ecologici, culture, istituzioni, che oggigiorno sono trattati come se avessero valore (morale) intrinseco.
Minimo colorato. Diario di spazi e architetture. Ediz. italiana e inglese
Simona Ottieri
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 111
Un libro concepito come un diario di piccole architetture realizzate facendo ricerca attraverso il progetto. Un libro per raccontare una passione rivolta a migliorare i modi di abitare anche nelle condizioni meno usuali. Un libro per ricordare come volumi e colori siano i protagonisti del mondo che ci circonda.
L'inflessione dello sguardo. L'ontologia indiretta di Maurice Merleau-Ponty attraverso l'interrogazione sulla natura
Sara De Carlo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 184
Questo libro è un tentativo: quello di avvicinare - seppure da parziali angolazioni - l'idea di natura, una delle occorrenze nodali sottesa all'intera opera di quel pensatore eterodosso ed eclettico che fu Maurice Merleau-Ponty. Idea, quella di natura, approfondita poi in forma autonoma e specifica a partire dagli anni 1956-1957 e ripresa nell'incompiuto "Il visibile e l'invisibile". La meditazione sulla natura s'inalvea infatti in un discorso fondamentale per confrontarsi con l'ontologia indiretta merleau-pontyana, dal momento che, come lo stesso filosofo ribadisce, "una ontologia che passa sotto silenzio la Natura si chiude nell'incorporeo e, per questa ragione, dà un'immagine fantastica dell'uomo, dello spirito e della storia".
Studi sull'interpretazione kierkegaardiana del cristianesimo
Isabella Adinolfi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 95
Come può essere reintrodotto il cristianesimo in un mondo che, pur presumendo di essere cristiano, è ormai profondamente scristianizzato? Come possono gli spirituali valori cristiani, in contrasto con l'uomo naturale, trovare accoglienza nella materialistica società moderna? La risposta di Kierkegaard è netta e radicale: non si deve mercanteggiare né ribassare per rendere accetto o attuale il messaggio di Cristo, che ha senso soltanto nella sua purezza e integrità. Le categorie del paradosso, dello scandalo, della contemporaneità e della sequela elaborate dal filosolo danese mirano con precisione a questo obiettivo. Nel suo essere rilettura interiore della tradizione e insieme ripensamento intorno a ciò che più radicalmente fa di ciascun uomo un singolo, l'interpretazione kierkegaardiana del cristianesimo tuttavia non solo propone, come scrisse Hannah Arendt, l'unico modo in cui sia possibile un'odierna autentica esistenza religiosa, ma pone anche problemi ineludibili per chiunque voglia essere uomo.
Le favole di Aviano e il «Novus Avianus» di Venezia
Caterina Mordeglia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 282
Le favole del poeta latino Aviano (IV secolo) godettero per tutto il Medioevo di un'enorme fortuna, pari o forse addirittura superiore a quelle del suo predecessore Fedro, conosciuto solo attraverso varie rielaborazioni in prosa e in poesia. La semplicità del distico elegiaco rispetto al senario giambico fedriano e l'insegnamento sotteso alla morale ne favorirono la diffusione in ambito scolastico e predicatorio, tanto che oggi il corpus ci è tramandato da più di centotrenta manoscritti provenienti da tutta Europa. Numerose sono anche le sue riscritture, composte sia in prosa che in versi lungo i secoli XI-XIV, che con una tecnica 'plagiario-compilatoria' mescolano le citazioni del modello con quelle di uno o più rifacimenti. Tra esse si colloca l'anonimo "Novus Avianus" di Venezia (XIII sec.) che è tradito dal codice Marcianus lat. XII.118 (= 4019) appartenuto all'umanista padovano Pietro da Montagnana e che contamina il testo di Aviano con quello di altre sue tre rielaborazioni. L'attenta disamina delle singole riprese testuali e tematiche del modello principale, condotta su un testo critico e una traduzione italiana di questo testo rinnovati, ci consente di approfondire i percorsi della tradizione avianea lungo tutta l'età medievale.
70/50. Due modi di dire architettura
Franco Purini, Cherubino Gambardella
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 128
"70/50" è un libro che espone due punti di vista sull'architettura. Due opinioni che si guardano ma prendono le distanze dal farsi reciprocamente il coro. Gli autori, Franco Purini e Cherubino Gambardella lo hanno scritto, hanno raccolto le immagini a partire da due conferenze tenute durante l'anno accademico 2011-2012, proprio quello dei settant'anni di Purini e dei cinquanta di Gambardella. Tra i pochi architetti a frequentare la teoria affiancandovi una continua sperimentazione progettuale ristabiliscono, con questo testo, una centralità della riflessione sull'architettura quanto mai urgente in un momento di incertezza come quello che viviamo.
Il mito nazi
Jean-Luc Nancy, Philippe Lacoue-Labarthe
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 60
Dalla fine del Terzo Reich a oggi il mito nazi ha continuato a persistere nella xenofobia, nel razzismo e nell'antisemitismo contemporanei. Questo mito - ossia "la potenza che riunisce le forze e le direzioni fondamentali di un individuo o di un popolo, la potenza di un'identità sotterranea, invisibile e non empirica" - permane come una minacciosa presenza sulla storia dell'Europa e nella formazione dell'uomo europeo. Il nazismo - scrivono Philippe Lacoue-Labarthe e Jean-Luc Nancy - "non è stato un mero incidente della storia", ma il tentativo riuscito e sempre presente di fare del "sangue" e della "terra" la giustificazione estetico-politica per la più distruttiva mitopoiesi antiumanistica dell'Occidente. Introduzione di Mario Gennari.
Lo spazio della città
Lorenzo Capobianco
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 128
La guerra di mio padre
Luca Borzani, Marco Aime
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 180
"Molti degli internati militari hanno vissuto il ritorno a casa sotto il segno dell'offesa. Per loro non ci sono attestati o benemerenze. Anzi sono circondati da indifferenza e fastidio. Stranieri in patria. Ignorati e respinti da un paese che non li riconosce e in cui non riescono o non vogliono riconoscersi. Si sentono, e in qualche modo lo sono davvero, gli ultimi involontari ostaggi di una guerra senza memoria e senza narrazione pubblica. Una guerra che l'Italia antifascista rinnega e che larga parte degli Italiani aspira a dimenticare. Più che eroi appaiono come i resti dell'esercito regio, travolti dall'umiliazione e dalla disgregazione dell'armistizio. Di fatto viene negato il loro essere 'volontari dei lager', l'aver fatto scelte fondate su decisioni individuali non facili e accettato i rischi conseguenti. Rischi ampiamente commisurabili con quelli del partigiano di montagna."
Niccolò Cusano e Jacob Böhme. Per la storia del problema delll'individuazione. Testo tedesco a fronte
Martin Buber
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 129
"La vicinanza a Dio appartiene alle condizioni della natura dell'individuo; questa è perfetta una volta che egli ha trovato il suo archetipo e la sua quiete più alta, la fine di ogni movimento. Tutto ciò che è concreto raggiunge così, in Dio, nella sua perfezione, la quiete. Ogni essere ha la sua linea verso la realizzazione: ma Dio è il punto dove tutte le linee di perfezione si incontrano". La dissertazione dottorale di Martin Buber, dedicata a due grandi figure della mistica e del pensiero rinascimentale come Niccolò Cusano e Jakob Böhme.
Bachelard e le «provocazioni» della materia
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 361
A cinquant'anni ormai dalla morte di Gaston Bachelard (1884-1962), sorprende l'attualità della sua opera e la vivacità di un pensiero articolato, complesso e capace di interpellare saperi plurali. Tra i molteplici percorsi possibili si è scelto di interrogare quello della materia, affrontato secondo la modalità della provocazione, ossia dell'inevitabile messa in questione della soggettività. Le risposte - parziali, aperte, a volte contraddittorie - alle provocazioni della materia che qui vengono presentate si muovono secondo il doppio asse epistemologico ed estetico, seguendo gli snodi delle razionalità regionali (chimica, fisica, geometria, ecc.) e di alcune loro peculiarità tematiche (colore, corpuscoli, quanti, ecc.), o le articolazioni dell'immaginazione degli elementi materiali (metamorfosi, ritmo, rêverie tattile, cristallina, tenebrosa, ludica, ecc.). Infine tocchi delicati e profondi tratteggiano i rapporti della materia con il tempo della durata e il ritmo musicale, con la parola poetica, con gli spazi dell'architettura, i gesti della pittura ed il corpo a corpo della scultura. Risplende allora tutta l'esuberanza della razionalità bachelardiana sempre aperta ad un'inesauribile riorganizzazione.
Il gesto, la parola, il rito. Il teatro di Mario Luzi
Laura Piazza
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 173
Le opere drammaturgiche di Luzi nascono dall'essenza dialogica che in maniera sempre meno velata caratterizza la sua poesia. In particolar modo attraverso l'analisi dei tre capolavori "Libro di Ipazia", "Rosales" e "Hystrio", si esamina la meditazione luziana sul tragico. Ci si sofferma inoltre, con l'ausilio di documenti inediti, sul rapporto di fertile scambio tra la produzione teatrale del poeta e le teorie pedagogiche e drammaturgico-spettacolari di Orazio Costa. Contro la minaccia di 'abumanizzazione' della nostra epoca (e a partire dagli anni in cui ha esercitato il proprio dominio un'avanguardia guidata dallWzb per la parola) Luzi ha esercitato la sua missione di scriba e affermato la sua visione del teatro come rito, come arricchimento di conoscenza e di coscienza individuale e collettiva per gli interpreti e gli spettatori. Prefazione di Federico Tiezzi.

