Jaca Book
Da Bergoglio a Francesco. Un pensiero cattolico
Massimo Borghesi
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 448
L’autore della prima biografia intellettuale di Bergoglio, tradotta in tutto il mondo, sconfessa i critici del messaggio di Papa Francesco e mette in luce l’indispensabile patrimonio culturale lasciatoci dal suo pontificato. Massimo Borghesi, uno dei massimi studiosi del pensiero di Bergoglio, ci consegna con questo nuovo lavoro una sorta di “summa” del profilo intellettuale del Papa “francescano”. Oggetto in vita di forti pregiudizi sulla sua preparazione, Francesco è stato costantemente chiamato di fronte al tribunale della ragione in un confronto serrato con Benedetto XVI, il papa teologo, e, dopo la sua morte, con Leone XIV. Il volume di Borghesi sconfessa i critici, mostra la complessa formazione filosofica e teologica di Bergoglio nutrita di apporti argentini ed europei, colloca il suo modello ideale all’interno di una delle più feconde correnti del pensiero cattolico tra ’800 e ’900: quella inaugurata da Adam Möhler e promossa da Romano Guardini, Erich Przywara, Henri de Lubac, Gaston Fessard. Al centro, c’è l’idea della Chiesa come coincidentia oppositorum, come unità delle opposizioni che dilacerano la storia. Si tratta di una prospettiva di pace che trova nell’antropologia polare di Guardini il suo punto di riferimento. Una prospettiva di grande attualità che rappresenta un contributo fondamentale per il pensiero cattolico contemporaneo.
Addio a Emmanuel Lévinas
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 208
«... si potrà certo dire che il risuonare del pensiero di Lévinas ha cambiato il corso della riflessione filosofica del nostro tempo, e della riflessione sulla filosofia, su ciò che la rapporta all’etica, a un altro pensiero dell’etica, della responsabilità, della giustizia, dello Stato, ecc., a un altro pensiero dell’altro, a un pensiero più nuovo di tante altre novità perché si rapporta all’anteriorità assoluta del volto d’altri». Jacques Derrida Questo libro costituisce la terza principale tappa della lettura derridiana dell’opera di Lévinas. Sviluppatosi lungo un arco di tempo di più di trent’anni, il confronto di Derrida con il pensiero lévinassiano ha avuto un suo primo momento di sintesi nel 1964 con la pubblicazione dell’importante saggio Violence et métaphysique, è proseguito nel 1980 con la pubblicazione dell’articolo En ce moment même dans cet ouvrage me voici, giungendo così nel 1997 ai due contributi raccolti nel presente volume. Queste tre date – che separano intervalli di anni quasi simmetrici, anni durante i quali il rinvio di Derrida al pensiero di Lévinas è stato costante e sempre più profondo – ritmano un confronto intellettuale tra i più fecondi nel panorama filosofico contemporaneo. Attraverso una lettura di Totalità e Infinito e della tematica dell’ospitalità in esso trattata, tutto il testo di Derrida si muove attorno alla seguente affermazione di Lévinas: «Essa [l’intenzionalità, la coscienza di] è attenzione alla parola o accoglienza del volto, ospitalità e non tematizzazione».
Chora
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 112
La prima versione di Chora apparve in Francia nel 1987, seguita nel ’93 da una seconda che comprendeva anche altri due saggi. In un foglio volante Derrida scriveva che «si è giudicato opportuno pubblicare simultaneamente Passions, Sauf le nom e Khôra perché li attraversa il filo di una identica tematica». «Essi formano una sorta di saggio sul nome, in tre capitoli o tre tempi. Anche in tre fictions. Sulla scia dei segni che in silenzio i personaggi di tali fictions si indirizzano l’un l’altro, si può sentir risuonare la questione del nome, là dove essa esita sul bordo di un appello, di una domanda o di una promessa, prima o dopo di una risposta». Il nome: che cosa si chiama così? Che cosa si comprende sotto il nome del nome? E che cosa succede quando si dà il nome? Tale questione si articola con le questioni del segreto, del conferimento del senso e dell’eredità. Jaca Book ripubblica singolarmente i tre volumi di questa Trilogia, momento centrale del pensiero derridiano, corredandoli del testo originale a fronte e di una Prefazione all’intera tematica.
La percezione dell'amore
Hans Urs von Balthasar
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 160
«Se però il creato viene guardato con gli occhi dell’amore, allora esso viene compreso, e ciò in contrasto con tutte le probabilità che sembrano accennare a un mondo senza amore». Hans Urs von Balthasar La percezione dell’amore contiene due testi fondamentali scritti a dieci anni di distanza, ma fortemente correlati. Il primo, Abbattere i bastioni, è del 1952, dopo la Guerra Civile spagnola e la Seconda guerra mondiale. Il teologo svizzero comprende che l’imborghesimento della Chiesa nel suo Paese, e non solo, non è più sostenibile: come Cristo, la Chiesa deve incarnarsi nella Storia. Il secondo scritto, Solo l’amore è credibile, del 1962, in pieno svolgimento del Concilio Vaticano ii, è un testo programmatico in cui Balthasar traccia il progetto della sua grande Trilogia: “Gloria”, “Teodrammatica” e “Teologica”. È una vera e propria introduzione alla sua più importante e complessa opera e, come Balthasar stesso scrive nella prefazione al libro, «questo opuscolo può essere considerato come l’integrazione positiva e costruttiva del precedente Abbattere i bastioni», quei bastioni in cui si è rifugiata e accomodata la Chiesa.
Alla scuola delle competenze. Dall'educazione alla fabbrica dell'alunno performante
Angélique Del Rey
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 368
«Questo non è un libro tecnico di filosofia o di filosofia della pedagogia, e non aspira ad esserlo. L’urgenza che ne ha motivato la scrittura nasce dalla necessità di analizzare un elemento cardine del cambiamento epocale che stiamo vivendo: è sotto questa luce che Angélique del Rey propone un’analisi della cosiddetta “pedagogia delle competenze” che si sta affermando in tutto il mondo». Miguel Benasayag Nel corso degli anni, la “competenza” è diventata un elemento imprescindibile nei contenuti e nelle valutazioni dell’istruzione nazionale. Incuriosita da questa riforma silenziosa, che sta gradualmente smantellando le basi della tradizionale “trasmissione del sapere”, l’autrice ha voluto approfondirne le origini. Con sua grande sorpresa, ha scoperto l’onnipresenza dell’“approccio per competenze”: dagli anni ’80, sia nei Paesi del Nord che del Sud, dalla scuola materna all’università, questo approccio promuove una visione economicista dell’istruzione, in cui formarsi o formare significa “investire” sul “capitale cognitivo”. Questo libro ripercorre la ricerca che ha portato a queste scoperte ed esplora le potenzialità educative di un’altra rappresentazione dello studente come essere concreto, situato, con una dimensione affettiva, con legami... in breve, vivente. L’autrice invita insegnanti e genitori a incoraggiare i giovani, attraverso l’educazione, a “seguire la propria strada”, anche se ciò potrebbe metterli in conflitto con l’utilitarismo prevalente. È il prezzo da pagare per garantire che la trasmissione del sapere continui ad essere possibile e che le nuove generazioni riescano, in futuro, ad esprimersi pienamente nel mondo, trasformandolo. L’ampia introduzione di Silvia Di Fresco e Matteo Vescovi illustra la “via italiana” alla scuola delle competenze, mentre il testo di Miguel Benasayag sottolinea come la “pedagogia delle competenze” parta (anche se implicitamente) dal pericoloso assunto che esista una continuità di natura tra vivente e macchine, tra cervello umano e computer.
Ogni volta unica, la fine del mondo
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 384
Nuova edizione con Prefazione di Massimo Recalcati. «L’addio a chi non è più con noi rivela l’insostituibilità di chi non c’è più, ma, insieme a essa, rivela la grazia di un incontro che, al di là della morte, può non smettere di ripetersi». Massimo Recalcati La morte dell'altro, non soltanto ma soprattutto se lo si ama, non annuncia una assenza, una scomparsa, la fine di questa o quella vita. La morte dichiara ogni volta la fine del mondo nella sua totalità, la fine di ogni mondo possibile, e ogni volta la fine del mondo come totalità unica dunque infinita. Così Derrida ci porta di fronte alla fine del mondo in figure come: Roland Barthes, Paul de Man, Louis Althusser, Edmond Jabès, Gilles Deleuze, Emmanuel Lévinas, Jean-François Lyotard, Maurice Blanchot, e altri scrittori, filosofi, letterati, uomini di scienza con i quali si è accompagnato, ha dibattuto, ha vissuto. Il testo di Derrida sul lutto e sulla perdita viene qui introdotto da Massimo Recalcati, uno dei maggiori psicanalisti del nostro tempo, che a questo tema si è dedicato, nella sua pratica clinica e nella sua riflessione.
La Befana
Sandra Nelson
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 40
Nella campagna italiana, tra colline, mucche, galline e profumo di biscotti al cioccolato, la più bella avventura in compagnia della Befana. Nicola non crede alla Befana! Pensa che la mamma abbia inventato questa strega a cavallo di una scopa, che distribuisce il carbone ai bambini cattivi, solo per fargli paura. Ma un bel giorno, come per magia, in una casetta nel bosco Nicola fa un incontro inaspettato, e si ritrova faccia a faccia con una strana vecchietta... Età di lettura: dai 4 anni.
Il pensiero arabo nel medioevo
Jean Jolivet
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 144
«La filosofia araba e la teologia cristiana erano sorelle e i teologi ritrovarono nei testi filosofici arabi una larga parte di un’eredità che era stata trascurata». Jean Jolivet In questo piccolo libro, lo storico della filosofia medievale Jean Jolivet riesce a tracciare un profilo preciso e nitido del pensiero arabo e dei suoi influssi nel Medioevo sul pensiero cristiano. Quest’ultimo, profondamente segnato da Agostino, trovò una risorsa determinante proprio nella «filosofia prima» degli Arabi. Jolivet osserva come le opere dei dottori scolastici comportino tutte, più o meno secondo gli autori, riferimenti ai filosofi arabi, soprattutto ad Avicenna e Averroè. A rendere possibile l’incontro tra filosofia araba e teologia furono le traduzioni, che, dall’arabo o dal greco, rappresentarono un evento culturale di enorme portata per ogni campo del sapere medievale. Dunque i teologi cristiani del Medioevo lavorarono con alcune opere filosofiche arabe «a portata di mano».
Il problema della genesi nella filosofia di Husserl
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 292
Quest’opera, scritta nel 1953-54, quando Derrida era studente di Filosofia all’École Normale Supérieure di Parigi, propone una lettura dell’opera di Husserl che assume come filo conduttore il tema della genesi. Si trattava allora di analizzare le difficoltà e i rimaneggiamenti provocati nel pensiero del fondatore della fenomenologia dalla presa in considerazione del tempo, del divenire e della storia, tanto nella costituzione del soggetto trascendentale quanto nella produzione intenzionale del senso dei suoi oggetti, e in particolare degli oggetti scientifici. Oltre a permetterci di ricostruire aspetti filosofici e persino filosofico-politici della Francia del tempo, quest’opera annuncia anche la problematica e lo stile delle questioni «decostruttrici» che il filosofo svilupperà nelle sue numerose opere tra il 1962 e il 1990. La prima opera fondamentale di Derrida in una nuova edizione.
Emilia Romagna rinascimentale
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 328
Un invito a un intrigante viaggio attraverso le terre d’Emilia e di Romagna, che durante i secoli XV e XVI offrono un formidabile spaccato delle variegate esperienze che animano il Rinascimento. In un affascinante itinerario artistico e culturale gli autori ci conducono alla scoperta della turbolenta Bologna bentivogliesca che trova una pacificazione sotto il segno del “buon governo” pontificio simboleggiato dalla fontana del Nettuno bronzeo e dalle architetture del Vignola. Volgendo lo sguardo alla Romagna, le sedi malatestiane di Cesena e Rimini recano il sigillo di Leon Battista Alberti, nell’azione di rilettura dell’antico promossa da Domenico Malatesta con l’edificazione e allestimento della biblioteca di Cesena e da Sigismondo Malatesta nel tempio Malatestiano a Rimini. Proprio quest’ultima città, grazie al suo ambizioso signore, ospitò un raffinato sodalizio culturale composto da filosofi, letterati e artisti tra i quali spiccava Piero della Francesca. Il viaggio continua attraverso i piccoli centri resi veri e propri gioielli da illuminati dinasti locali come i Pio a Carpi o i da Correggio nell’omonima cittadina, fino alle viscontee Parma e Piacenza, che passano nella prima metà del XVI secolo sotto i Farnese. Infine giungiamo presso i territori estensi, da Modena a Reggio Emilia, per culminare con le sensuali atmosfere cortesi dal sapore nordico di Ferrara, autentica perla estense. La guida più documentata e illustrata che dalla Pianura padana all’Adriatico fa bella l’Italia.
La religione, il mondo e il corpo
Raimon Panikkar
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Quando tengo in mano un bastone, ho una percezione prevalentemente sensibile del legno che tocco e vedo. Riflettendo ancora un po’, scopro il soggetto che vede e tocca il legno. Sono cosciente di avere una conoscenza sensibile del bastone nella mia mano. Il rendermi conto (del bastone nella mia mano) è frutto dell’occhio della mente che si è aperto contemporaneamente all’occhio del senso». (Raimon Panikkar) Quattro testi di Raimon Panikkar ci portano in un cammino di salutare riorientamento per l'uomo in un mondo frastornato dalla divisione del sapere e della vita. Il primo testo affronta il tema stesso della conversione a cui le religioni sono chiamate. Le religioni non hanno il monopolio della dimensione religiosa dell'uomo, che riemerge nonostante le sclerosi culturali e delle religioni stesse. Il secondo testo riguarda lo studio delle religioni. Tale studio non le deve separare dal mondo, come spesso accade. E, perciò, uno studio che non può sfuggire alle domande con cui il mondo interpella le religioni. Il terzo testo concerne il corpo dell'uomo, oggi massacrato sia da chi lo rende idolo sia da chi lo disprezza o lo considera fugace presenza. Senza il corpo, la dimensione religiosa evapora o diviene violenza. Infine, il quarto testo riguarda medicina e religione. Salute e salvezza non vanno confuse, ma vivono solo in un'armonica interdipendenza. Panikkar è un critico radicale dell'abuso della terra e dell'uomo che stiamo attraversando, ma la sua è una visione di pace possibile, sperimentata, ineludibile.
Getsemani
Charles Péguy
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 80
«Il testo che stiamo per leggere è uno dei più belli di Péguy. È anche uno dei vertici della letteratura cristiana, dal punto di vista teologico e mistico». (Jean Bastaire) La meditazione qui offerta da Péguy sulla Passione di Cristo rappresenta un momento apicale della letteratura spirituale. Nonostante la decisa affezione alla vicenda, l'autore non risparmia decise bordate agli stereotipi e agli schemi teologici del suo tempo. Senza mai cedere al pietismo o a un certo «dolorismo» di inizio secolo, la meditazione di Péguy sugli ultimi momenti della vita terrena di Gesù prende le mosse da alcune considerazioni sulla depressione e la nevrastenia che risultano di particolare interesse. Con grande naturalezza, si stabilisce un sottile legame tra la sofferenza del vivere contemporaneo e l'angoscia di Gesù nel Getsemani nel momento in cui fu colto dai tormenti di una morte annunciata. Il mistero dell'Incarnazione assume così tutto il suo spessore e la sua densità: lo stesso figlio di Dio ha conosciuto la paura dinanzi alla propria finitezza. A testimonianza di come Dio si sia fatto uomo sino alla più tragica conseguenza.

