Le Lettere
Un'altra storia. Biografie imperfette
Sandra Landi
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 238
Storie di donne, catturate dalla Storia per narrare la loro storia. Prendono la parola per raccontarsi con precisione e ironia, dopo una indubbia esclusione o marginalizzazione; pur immerse nella loro temperie storica, non disdegnano di sottolineare le contraddizioni del loro e del nostro presente, come se fossero capaci di conoscere cosa hanno detto e scritto di loro dopo di loro. Sandra Landi con intenzioni letterarie le rende protagoniste, iniziando da Lucy, l’australopiteco femmina, per giungere a Tina Anselmi, e presenta per ogni epoca personaggi dimenticati come Gemma Donati, o quasi sconosciuti come Marozia, femme terrible del Medioevo. In chiusura, il “Processo a Eva”, un atto unico nato da una sollecitazione di Margherita Hack, che ha lo scopo di assolvere la prima donna dall’accusa di aver causato col peccato originale tutti i mali del mondo. Ogni racconto è accompagnato da precise piste di ricerca per chi vuole approfondire e letture scelte per arricchire lo specifico letterario.
L'armonia semantica della poesia di Montale
Francesca D'Alessandro, Daniele Mozzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 210
Quando Eugenio Montale, in Auto da fé, scriveva che «la parola veramente poetica contiene già la propria musica e non ne tollera un’altra», era forse per allontanare il fraintendimento di molti dei suoi lettori che, fin dagli esperimenti degli Accordi e dei Minstrels ispirati a Debussy, conoscendo la sua sconfinata passione per il melodramma, avevano finito per credere che il giovane autore degli Ossi di seppia cercasse di ricreare nelle parole della sua poesia un qualche tipo di melodia, quel «canto» che – come scriveva a Sergio Solmi nel 1920 – è «in certo modo una poesia prima della espressione», destinata a compiacersi di sé e ad esaurirsi. A quella fuggevole musicalità di direzione orizzontale, Montale intendeva invece opporre una «verticalità della parola», che fosse in grado di attivare il complesso meccanismo dell’armonia. Solo in questi termini si dovrebbe parlare, per il poeta genovese, di un trait d’union tra poesia e musica. Montale, come riportano le interviste, non credeva alla poesia «come trama verbale, musicale, raggiunta a spese del significato»; piuttosto, credeva «alla sintesi, all’unità di “suono” e “senso”». Pertanto questo libro – arricchito dalla importante Prefazione di Enrico Girardi – si propone di indagare la ricorsività, l’intreccio e la distribuzione dei nuclei semantici distintivi delle prime tre raccolte di Montale, trattati come armonici, per individuare la caratteristica timbrica di ciascuna e l’orizzonte tonale che le è proprio e la distingue con nettezza, pur nella continuità con le altre: l’opera moderna eppure già classica di Montale rifulge così in queste pagine di luce sorprendentemente nuova.
The Florence review. Work-lavoro. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 104
La nuova serie della rivista "The Florence Review" esce ora per Le Lettere: l'unica rivista letteraria bilingue che traduce testi inediti di autori contemporanei (nei numeri passati sono stati pubblicati: Rossella Milone, Paolo Di Paolo, Laura Pariani...). La rivista è un punto di riferimento per chi si occupa di traduzione, scrittura creativa e graphic storytelling.
Senza più io né mio. La mistica di Margherita Porete
Francesco Roat
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 168
Margherita Porete: autrice de Lo specchio delle anime semplici – il più antico testo mistico francese – è messa al rogo dall’inquisizione (1310) avendo avuto il coraggio di scrivere, tra le varie sue audaci affermazioni eterodosse, che ogni attaccamento è deleterio; perfino quello nei confronti di Dio, ovvero di quell’idolo rassicurante a cui l’umanità si rivolge solo per ottenere qualcosa in cambio. Ma il desiderio dell’Assoluto − ci ammonisce lo Specchio − non si scosta molto dalle altre egoiche brame mondane. «Prego Dio che mi liberi da Dio» predicherà quindi, in perfetta sintonia con la nostra beghina, Meister Eckhart, dicendosi pronto ad accettare qualsiasi cosa gli accada, in un sì pieno alla vita fatto proprio anche dalla coeva Margherita. Soltanto così, svuotandosi da ogni mira e pretesa, l’essere umano può divenire − per dirla con l’Ipponense e l’Aquinate − capax dei: atto a ricevere dio. Questo farsi nulla dell’anima è dunque l’unica condizione per poter divenire colma di tutto – come ribadirà poi Giovanni della Croce – e lieta in sommo grado d’una gioia pacificatrice. Presentazione di Marco Vannini.
Firenze in bici
Mauro Bonciani
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 168
Si può scoprire Firenze anche in bicicletta, pedalando tra monumenti, storia, parchi, lungo il suo fiume o sulle colline. Firenze in bici, ultimo libro di Mauro Bonciani, è una guida agile con dieci itinerari in città, facili e adatti a tutti, bambini compresi, e cinque escursioni più impegnative nei suoi dintorni, dal Chianti a Fiesole. L’autore, appassionato ciclista e profondo conoscitore di storia e cultura fiorentina, conduce il visitatore lungo percorsi che uniscono i grandi musei, l’Oltrarno, le basiliche, le ville medicee di Careggi e Castello, il parco delle Cascine, il viale dei Colli e piazzale Michelangelo, suggerendo soste e luoghi meno conosciuti, spiegando capolavori anche “minori”, invitando a guardarsi attorno anche alla ricerca della fiorentinità che resiste, senza fretta. Un modo agile, diverso e affascinante, di conoscere la città – con l’aiuto di cartine, indicazioni delle difficoltà dei percorsi e delle piste ciclabili, e approfondimenti – anche nei luoghi che sembrano omologati dal turismo di massa. O per un’escursione su strade secondarie attraverso i colli fiorentini e il loro paesaggio unico.
Giovanni Gentile. Dal discorso agli italiani alla morte (24 giugno 1943-15 aprile 1944)
Benedetto Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 124
«Questo piccolo libro è una rarità. Scritto da Benedetto Gentile verso la fine del 1949 poco più di cinque anni dopo l’assassinio del padre, consumato il 15 aprile 1944, uscito per la prima volta nel 1951 presso Sansoni, la Casa editrice paterna, è stato ristampato nell’aprile 1954 e non più ripubblicato. Circolazione, dunque, ristretta. Solo gli specialisti ne hanno memoria e pochi lo ricordano. Il libro – che è corredato con gli ultimi scritti di Giovanni Gentile – merita invece di essere conosciuto, come fonte preziosa per la ricostruzione degli ultimi mesi di vita del grande filosofo, della sua attività, del suo impegno, del suo stato d’animo. E delle vicende, viste dall’interno familiare, che fanno da sfondo e ne prepararono e apprestarono la fine: il Discorso agli Italiani pronunciato in Campidoglio il 24 giugno 1943, il trauma del 25 luglio, la polemica col ministro dell’Educazione nazionale Leonardo Severi dell’agosto, l’8 settembre, l’incontro con Mussolini il 17 novembre, le nomine, durante lo stesso mese, a Presidente dell’Accademia d’Italia e a Direttore della “Nuova Antologia”». (Marcello Pera)
Poesia, filosofia e le loro peripezie. Testo tedesco a fronte
Durs Grunbein
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: XI-128
Da sempre poesia e filosofia si incontrano nell’opera di Grünbein, che le chiama in causa sondandone le pieghe più intime, auscultandone i recessi più celati. Il suo discorso traccia un orizzonte possibile per quel futuro nel passato che compone l’eredità dell’Europa all’epoca della mutazione antropologica tra rinnovate ferocie, mondi immersivi e antichi valori da serbare e trasmettere. La scrittura grünbeiniana scuote certezze e mette in crisi nuovi miti e rinnovate credenze. Il suo punto di riferimento è la natura umana e il suo nume tutelare Descartes, poiché nel dubbio radicale si costituisce la moderna soggettività: dubbio che ancora oggi ci interroga e ci riguarda in quanto soggetti “supposti sapere” in un mondo che si estende dalle reti neurali programmate alla globalizzazione. «Un giorno mi venne l’idea di diventare poeta. Già allora devo aver intuito quanto fosse assurdo esprimere tale desiderio professionale. Dunque lo tenni per me. Ma non fu solo questo. Già allora presentivo che tra “io voglio…” e “essere poeta” si apriva un vuoto insormontabile, che neppure centinaia di poesie avrebbero mai potuto colmare. Per di più fin dall’inizio si aggiunse una ulteriore difficoltà. Vi si era imbattuto Pier Paolo Pasolini, regista e poeta, mentre a volte, in maniera affatto consapevole, scriveva in uno stile non poetico»
Fantasie eroicomiche: «La secchia rapita» di Antonio Possenti
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 80
In occasione della mostra modenese Alessandro Tassoni spirito bisquadro (12 dicembre 2015 − 13 marzo 2016) Antonio Possenti produsse una serie di venti illustrazioni della Secchia rapita in tecnica mista. Con essa Possenti si inseriva dal suo punto di vista nell’ambito di una lunga tradizione inaugurata dallo stesso Tassoni, il quale avrebbe voluto affidare il compito di allestire una Secchia illustrata al pittore Antonio Tempesta (1555-1630). Il piccolo catalogo si propone ora di raccogliere, affiancandole al testo, le venti opere di Possenti e di offrire al pubblico un’interpretazione per immagini del poema del tutto personale.
Pensare l'Italia
Giovanni Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: XXXVIII-246
Giovanni Gentile fu l’ultimo grande filosofo a pensare l’Italia e nel pensiero trovò l’anima, il destino e la missione del Paese. Il suo fu l’ultimo poderoso tentativo di immaginare l’Italia attraverso una teologia civile, nel solco di Vico, una riforma religiosa applicata alla politica e una religione civile legata allo spiritualismo politico e al pensiero nazionale. I precursori dell’Unità d’Italia li chiama infatti profeti, a partire da Dante; il Risorgimento lo vede come la Resurrezione dell’Italia, inteso mazzinianamente come missione fondata sulla religione della patria e percorsa dal giobertiano primato morale e civile, ma anche filosofico e culturale, italiano. Nelle pagine scelte da Marcello Veneziani si ricompone la filosofia civile di Gentile, che fu sintesi della tradizione teorica, storica e letteraria nazionale, il suo idealismo dopo Marx, il suo Stato Etico, il ruolo della scuola e la missione educativa, il rapporto con la Tradizione, la Religione e il Risorgimento, con Dante e Leopardi, con la guerra e il fascismo, l’umanesimo del lavoro e lo spiritualismo comunitario. Dall’antologia gentiliana emerge un pensiero eroico e fiducioso, fino alla morte. Nella prefazione alla nuova edizione Veneziani affronta il tema scabroso dell’assassinio di Gentile e delle responsabilità ideologiche del parricidio intellettuale.
Nuova storia contemporanea. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 272
Fondata nel 1997, è la prima rivista italiana di studi contemporaneistici che abbia un elevato livello scientifico e una circolazione ampia oltre i confini del ristretto mondo accademico. Richiamandosi idealmente al magistero storiografi co di Renzo De Felice, si presenta come una rivista di impostazione liberale nell’accezione più ampia del termine, aliena da ogni tipo di ostracismo preconcetto e solo preoccupata della serietà e della scientificità, formale e sostanziale, dei contributi ospitati nelle sue pagine. Attenta al dibattito storiografi co italiano e internazionale, «Nuova Storia Contemporanea» spazia nella scelta di temi e argomenti su orizzonti senza frontiere nella prospettiva di una sprovincializzazione della ricerca. La rivista è diretta da Francesco Perfetti, affiancato da un Comitato scientifico internazionale del quale fanno parte studiosi autorevoli di estrazione culturale e di formazione metodologica diverse. In pochi anni «Nuova Storia Contemporanea» si è imposta come la più diffusa e tra le più autorevoli riviste storiche italiane ed è diventata vivace protagonista del dibattito storiografico e culturale italiano e internazionale.
Benedetto Croce: etica, economia, filosofia, scienze
Giuseppe Giordano
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 312
Benedetto Croce è sicuramente uno dei più importanti filosofi del Novecento. Oggi che l’interesse per il filosofo napoletano si è liberato dai pregiudizi ideologici che per decenni ne hanno impedito, in Italia, una lettura serena (la lettura di un classico della filosofia contemporanea), appare opportuno offrire ai lettori, agli studiosi, in veste unitaria, una serie di contributi che affrontano alcune tematiche centrali della filosofia crociana. Questo volume raccoglie, infatti, vent’anni di saggi e articoli su Croce. Scanditi in tre sezioni – “Economia ed etica”, “Filosofia e politica”, “Scienze e storicismo” – i saggi che si presentano costituiscono il tentativo di mettere a fuoco alcuni temi di Filosofia della pratica, di indagare le origini del liberalismo crociano e il suo declinarsi palese negli anni Venti e Trenta del Novecento e, soprattutto, di rimettere in discussione il tradizionale e trito giudizio sul rapporto tra Croce e le scienze. Il percorso che viene fuori è un’analisi di posizioni filosofiche di Croce che rendono atto – senza alcuna pretesa di esaustività di un’opera che non può essere contenuta in un unico studio monografico – dell’attualità della riflessione di un pensatore europeo, mondiale (come del resto dimostrano il suo dialogo con intellettuali di tutto il mondo e le traduzioni delle sue opere), che ci ha consegnato una filosofia ancora di grande vitalità.
Messaggi al Presidente
Azzurra D'Agostino
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 130
Durante il lockdown del 2020 i decreti che quasi ogni giorno Giuseppe Conte, allora Presidente del Consiglio dei Ministri, emanava per comunicare ai cittadini gli sviluppi dello stato d’emergenza dovuto alla pandemia avevano creato una vera e propria realtà a sé. Messaggi al Presidente nasce in risposta a quei decreti, come necessaria riflessione e riconquista di un mondo che sembrava disgregarsi sotto la proliferazione di norme disumane. L’utilizzo burocratico e scientifico (o pseudoscientifico) del linguaggio pervadeva gli scambi tra le persone, che avvenivano esclusivamente a distanza. Questa mediazione dei dispositivi, dei media in generale, e l’ingresso di parole tecniche, di statistiche, sono rielaborate da Azzurra D’Agostino in una poesia a tratti lirica, la quale si pone per sua stessa natura sia come parola antagonista al potere sia come possibilità di raccontare il trauma, di esprimere paura e sbigottimento, accogliendoli e lasciandoli parlare per mezzo di una lingua che rifiuta l’appiattimento sulla mera cronaca. All’istanza umana e civile, di taglio espressamente politico, di Messaggi al Presidente si collega la seconda parte del libro, raccolta sotto il titolo La misura umana, composta da liriche scritte per il teatro. Sono testi che nascono per dare voce a riflessioni e domande destinate a occupare il nostro spazio pubblico; parole pronunciate da corpi vivi tra corpi vivi, che costruiscono e reinventano, in una dimensione corale, l’estensione della collettività: parole pensate per essere dette in piazza, in strada, in carcere, davanti a una platea. Decisivo è stato quindi l’incontro concreto con le persone: bambini, detenuti, familiari delle vittime di una strage mafiosa, artisti. Questi colloqui si sono tradotti in versi al cui interno è depositato un “noi” che ha tutto il mistero del patto, della relazione, della possibilità di farsi ponte tra visibile e invisibile, privato e universale, emozione e istanza morale. Postfazione di Ida Travi.