Morrone Editore

Leggendo le pagine di questa profonda ricerca del professore Vincenzo La Rocca, emerge prorompente l'altruismo dei floridiani, sentimento che nel tempo si è materializzato con progetti mirati, iniziative benefiche, istituzioni la cui memoria è ancora incisa nel ricordo collettivo.

Avola 1375. Il paese che ospitava il castello del Barone Federico Orlando d'Aragona, signore e padrone di un feudo copiosamente abitato da gente mite dedita alla campagna e alla pastorizia, si ribella. Gaetano Gubernale scrive il racconto storico "Federico D'Aragona ovvero "La rivoluzione avolese del 1375". Un delitto annunciato, una rivoluzione che sconvolge gli assetti socio politici dell'intera Sicilia, un re poco incline al governo. Dall'analisi degli eventi emerge un dato che accomuna i protagonisti legati alla nobile famiglia di Aragona. Il 1296. Un anno che unisce re Federico III di Sicilia, suo figlio Orlando Federico e suo nipote Federico Orlando. In appendice è riportata la ristampa anastatica del manoscritto inedito di Gaetano Gubernale.

Il testo si propone di idealizzare i principi della Meccanica, ritenendoli applicabili non solo ai fenomeni terrestri, ma anche al moto dei corpi celesti.

Questo non vuole per niente essere l'ennesimo libro di cucina, ma solamente una raccolta disordinata di racconti in prima persona e non, proprio perché avevo voglia di trasferire le mie personali emozioni attraverso spaccati di vita della mia famiglia. Oggi questi racconti sono la testimonianza di quel patrimonio gastronomico della nostra terra e allo stesso tempo mi preme tramandare la tradizione culinaria che mio Padre mi ha trasferito con grande passione e tanto amore per la vita.

L'obiettivo di questo libro è quello di rispolverare e far rivivere ancora oggi la lingua siciliana, patrimonio culturale che va difeso e la cui conoscenza va diffusa assegnandole la nobiltà che merita. Essa rappresenta l'identità di un popolo; quello siculo, le sue radici, la sua cultura.

"Il 4 maggio 1949, l'aereo che porta a casa la squadra del Torino si schianta sul colle di Superga. Ai comandi Pierluigi Meroni, 34 anni, milanese pluridecorato di guerra, istruttore di volo cieco nell'Aeronautica Militare, giovane padre di tre bambini. Nel romanzo-verità, il figlio maggiore, vecchio e malandato, cerca quel padre lontano e la verità sul disastro. Percorre all'indietro la storia della famiglia, trova pagine toccanti di amicizia e guerra, ricostruisce ogni istante che precede il disastro, ma non arriva a ciò che cerca su Superga. Eppure dei soli 12 esemplari costruiti dell'aereo che "rimase sulla collina", almeno 6 risultano caduti. Dentro il racconto, episodi di un'Italia sparita, deliziosa e divertente, i giorni orribili della guerra, pagine eroiche della Regia Aeronautica." (premessa del Generale Mario Arpino - già Capo di Stato Maggiore della Difesa)

Questo volume racconta il processo fondativo siciliano d'età moderna, a partire dal caso Priolo. Evidenzia e approfondisce, inoltre, le realtà meno studiare della Sicilia Orientale.

Non si tratta di un testo di medicina e neppure di un saggio sulla tubercolosi. Questo lavoro si pone soltanto quale testimonianza di un interesse, se non proprio di una passione, verso il mondo della tubercolosi, malattia che in ogni tempo ha inciso anche profondamente sulla storia dell'umanità coinvolgendo spesso elementi sociali, soggetti politici e perfino figure letterarie. Prefazione di Anselmo Madeddu.

È una storia dai contorni apparentemente semplici, descrittivi e quotidiani, ma trasuda pensieri complessi, che esulano le complicazioni quotidiane delle esiguità materiali per elevarsi a sentimenti profondi, puri e poetici. La storiografia non ha mai degnato di uno sguardo attento le tristi vicende dei lager inglesi in Africa. il ritrovamento di queste lettere restituiscono alla storia un altro dei suoi angoli più tetri per raccontarla nella sua interezza e complessità.

Quanto segue potrebbe provocare sommovimento in alcuni anglofili, ma relata refero, absit iniuria verbis. È importante fare chiarezza su punti oscuri nel rispetto della verità storica. È ovvio che c'è ritrosia negli inglesi dovere ammettere che il simbolo della loro cultura sia italiano come sarebbe per noi se si dicesse che Dante è inglese.

Questo studio intende focalizzare la propria attenzione sui feudi come unità terriere circoscritte, legate alle sorti dei lignaggi familiari che le possedettero. Due le linee guida, terre e famiglie, l'analisi di un binomio indissolvibile che ha segnato profondamente i processi storici del territorio siciliano.