Sandro Teti Editore
Fili d'ambra. Il Rinascimento del Baltico
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2009
pagine: 128
Perché Stalin creò Israele
Leonid Mlecin
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2009
pagine: 237
Questo libro evidenzia una verità inconfutabile: senza l'Unione Sovietica guidata da Stalin probabilmente lo Stato d'Israele non avrebbe visto la luce. "Perché Stalin creò Israele" si basa sui documenti originali ora desecretati dagli archivi del Politbjuro e del Comitato centrale del Partito comunista, dei servizi segreti e del ministero degli Esteri dell'Unione sovietica. Si evidenzia il ruolo decisivo - non solo sul piano diplomatico ma anche militare - svolto personalmente da Stalin a sostegno della creazione prima e della difesa armata poi di Israele. Ruolo riconosciuto anche dal primo ministro Golda Meir: "Non sappiamo se avremmo potuto resistere senza le loro armi". Introduzione di Enrico Mentana, Postfazione di Moni Ovadia.
Un commissario scomodo. Testimonianze di Norberto Bobbio e Gino Giugni
Ennio Di Francesco
Libro
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2009
pagine: 336
Perché Stalin creò Israele
Leonid Mlecin
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2008
pagine: 216
Contributo alla conoscenza della storia dello Stato di Israele attraverso i documenti originali e in parte inediti, desecretati dagli archivi del Politbjuro e del Comitato centrale del Partito comunista, dei servizi segreti e del Ministero degli Esteri dell'Unione Sovietica. Al centro della narrazione è il ruolo decisivo svolto personalmente da Stalin a sostegno della creazione e della difesa di Israele. Il volume offre, infatti, una rivisitazione della politica estera dell'URSS sulla questione mediorientale a partire dal 1917, e intreccia progetto, costituzione e difesa armata dello stato ebraico con i mutamenti della posizione sovietica nei confronti dei diversi protagonisti di quegli eventi. L'autore ripercorre con il puntiglio del ricercatore, anno per anno, a volte giorno per giorno, gli avvenimenti che hanno segnato la storia del Medio Oriente nel ventesimo secolo. Questo testo dalla lettura scorrevole è destinato, oltre che agli specialisti, a tutti coloro che si interessano della questione mediorientale, di cui sono più noti gli ultimi sviluppi che il periodo precedente alla nascita di Israele e ai due decenni successivi. (Prefazione di Luciano Canfora)
Il grande Archimede
Mario Geymonat
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2008
pagine: 144
Archimede è uno degli scienziati più originali e singolari della storia umana. Vissuto nel III secolo a.C. a Siracusa, allora una delle città più importanti del Mediterraneo, ammirato dai grandi eruditi di Alessandria come pure dal tiranno Gerone e dai suoi concittadini, fu principalmente un matematico. Al suo genio sono dovuti il calcolo esatto del rapporto fra la circonferenza e il diametro del cerchio (il famoso pi greco) e fra la sfera e il cilindro, uno studio approfondito della spirale, una inedita misurazione del peso specifico ("Éureka, Éureka"), l'indicazione di numeri straordinariamente grandi (i granelli di sabbia che servirebbero a riempire l'intero universo). Lo scienziato siciliano fu pure un ingegnere straordinario, come dimostrò costruendo macchine che fecero la gloria della sua città: la nave Siracusana, la vite a chiocciola a flusso continuo, le catapulte e altri imponenti congegni di difesa. Archimede venne barbaramente ucciso da un soldato romano indispettito perché continuava a dedicarsi ad astratti problemi di geometria durante la drammatica presa di Siracusa, nel 212 a.C. Su di lui hanno scritto pagine memorabili Plutarco, Vitruvio, Livio, Cicerone e molti altri, qui riportate in traduzione. Il suo mito è continuato a splendere nel Rinascimento e prosegue a farlo anche fra le nuove generazioni, basti pensare all'introduzione fra i personaggi di Walt Disney di Archimede Pitagorico, il simpatico e altruista inventore di macchine impossibili.
Nicola Ivanoff. Un tenore italiano
Konstantin Pluznikov
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2007
pagine: 160
Nicolaj Ivanov (1810-1880), naturalizzatosi Nicola Ivanoff, fu uno dei più grandi tenori dell'Ottocento. Dopo una lunga querelle con lo zar Nicola I, si stabilì definitivamente in Italia, dove risiedeva per ragioni di studio e di salute. Qui strinse amicizia con Rossini e frequentò Verdi e Donizetti, che scrissero arie appositamente per la sua voce. Pluznikov descrive la carriera e la vocalità di Ivanoff attraverso documenti e testimonianze dei contemporanei - in particolare, del grande compositore russo Glinka - stabilendo un produttivo confronto coi piú famosi tenori dell'epoca ( Rubini, Duprez, Nourrit, David e Mario). Arricchiscono l'edizione documenti, spartiti originali, l'epistolario di Ivanoff con Rossini, Verdi e ad altri celebri musicisti e un consistente apparato iconografico.
L'anima corrotta
Mario Lucrezio Reali
Libro
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2007
pagine: 88
Dopo la sua intensa raccolta Tramonto in Europa, Mario Lucrezio Reali torna a offrirci con L'anima corrotta una sorta di testo sapienziale sulla fine del mondo: un'opera irta e difficile, armata di un implacabile pathos mentale, pullulante di immagini puntute come frecce, attraversata da pensieri amari e sanguinosi. La voce del poeta ci addita la corruzione dell'anima come origine prima del male nella modernità, ma ci ricorda che a essa potranno opporsi fino all'estremo lo stupore e la bellezza.
Il grande Archimede
Mario Geymonat
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2006
pagine: 136
Una bografia riccamente illustrata che fa rivivere la poliedrica personalità ed espone in modo chiaro e brillante le scoperte più affascinanti di Archimede, personaggio antico ma anche singolarmente attuale. Come dimostrano le memorabili testimonianze di grandi autori greci e latini, come Plutarco, Vitruvio, Livio e Cicerone - riportate in moderne traduzioni - Archimede fu uno straordinario scienziato a cui si devono molteplici scoperte come quella del famoso pi greco e del valore del peso specifico, e numerose mirabolanti invenzioni tra le quali gli specchi ustori, la catapulta e la vite a chiocciola. Il mito del genio siracusano continua fra le nuove generazioni, dimostrando come anche oggi Archimede possa dare un impulso straordinario ai progressi della scienza moderna.
Il grande Archimede
Mario Geymonat
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2006
pagine: 137
Questa biografia fa rivivere la poliedrica personalità e illustra in modo chiaro e brillante le scoperte -più affascinanti di Archimede, personaggio antico ma estremamente attuale. Come dimostrano le memorabili testimonianze di grandi autori greci e latini, come Plutarco, Vitruvio, Livio e Cicerone riportate in moderne traduzioni, Archimede fu uno straordinario scienziato a cui si devono molteplici scoperte come quella del famoso pi greco e del valore del peso specifico, e numerose mirabolanti invenzioni tra le quali gli specchi ustori, la catapulta e la vite a chiocciola. Il mito del genio siracusano continua fra le nuove generazioni, dimostrando come anche oggi Archimede possa dare un impulso straordinario ai progressi della scienza moderna.
Venezia russa
Aleksej Kara-Murza
Libro: Libro rilegato
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2005
pagine: 350
Città-archetipo e città sognata, vagheggiata da artisti e poeti di ogni generazione, Venezia è porta incantata dell'Italia, spesso prima tappa del Grand Tour dei russi che la raggiungevano dal mare. Gran parte dell'intelligencija russa ne fece una meta obbligata e restò affascinata dalla magnificenza dei palazzi e delle chiese, dalla ricchezza delle gallerie d'arte. Ma fu anche irresistibilmente attratta dall'insolita bellezza del paesaggio, dal carattere dei veneziani e dal contrasto tra il pulsare febbrile della vita quotidiana e il sottile senso di declino e di morte che emanava da ogni cosa. Al lettore italiano Venezia si presenta dunque sotto un punto di vista nuovo, filtrato dallo sguardo incantato dei viaggiatori russi. Nelle memorie e nell'opera di molti protagonisti della cultura russa il ricordo di Venezia non svaniva dopo il contatto con la realtà ma piuttosto gli anni e la distanza ne dilatavano e potenziavano la visione che trasportata nella dimensione letteraria veniva definitivamente consegnata alla dimensione del mito.
Napoli russa
Aleksej Kara-Murza
Libro
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2005
pagine: 450
Napoli e i suoi dintorni stupivano i visitatori venuti dal nord per la natura lussureggiante che richiamava i Tropici, e il golfo di Napoli, secondo un topos ricorrente nei resoconti di viaggio, veniva identificato col paradiso terrestre. Il cielo partenopeo appariva così insolitamente azzurro e luminoso che, osservò Gogol', «non esistevano colori in grado di rappresentarlo». Il verde della vegetazione, il riflesso dell'acqua, la visione notturna della volta celeste con le stelle cadenti e le scie delle comete, particolarmente frequenti ai primi del Novecento, catturavano poeti come E. Baratynskij e I. Annenkov e gli artisti russi di passaggio. Inesauribile fonte d'ispirazione fu anche il Vesuvio, elemento essenziale del paesaggio napoletano, una componente viva e visibile coi suoi bagliori, il fumo, i rivoli di lava che fuoriuscivano dal suo cratere. Ad affascinare era anche il tessuto urbano di Napoli così ricco di stratificazioni storiche e culturali e soggetto nel tempo a incessanti trasformazioni. Le innumerevoli chiese, i palazzi, i monasteri, i reperti dei suoi musei (primo fra tutti il Museo archeologico) venivano puntualmente annotati nei suoi resoconti dallo storico dell'arte Pavel Muratov che fu un osservatore instancabile della vita quotidiana partenopea e di ogni manifestazione della cultura popolare e che amava mescolarsi alla folla nei vicoli brulicanti di vita di via Toledo e assistere alle rappresentazioni popolari.