Scorpione
La sindrome di MaRta. Poesia ecfrastica tra le sale del Museo Archeologico di Taranto. Testo inglese a fronte
Costantino Liaci
Libro: Libro in brossura
editore: Scorpione
anno edizione: 2024
pagine: 160
Testi di poesia e prosa, ispirati ai reperti più significativi del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, tra i poli museali più significativi d’Italia. Il volume è corredato dalle immagini che ispirano i testi e, per maggiore necessaria, richiesta diffusione, l’opera è redatta in doppia lingua (italiano/inglese). Il libro è corredato da un segnavoce sonoro di ascolto attraverso Qr-Code. Il Museo tarantino conserva memoria della magnificenza dei nostri padri, ne custodisce materia e anima, esorta il visitatore alla riflessione, se non all’innamoramento di tanta bellezza. Da ogni opera d‘arte, da ogni reperto nasce un incantato stupore. al termine della visita, usciti dal MaRta, ci sorprende una sindrome ben più destabilizzante di quella di Stendhal, alla quale subentra una certezza: l‘orgoglio di essere testimoni e figli della grande cultura magnogreca. Prefazione di Piero Massafra.
Taranto oltre e mura. Relazioni Legalità Servizi Cultura
Libro
editore: Scorpione
anno edizione: 2024
pagine: 176
Taranto, città dalle enormi potenzialità storiche, paesaggistiche, folcloristiche, turistiche e sociali, o inespresse o trascurate o ignorate, e comunque finora, tranne che in casi particolari, non in grado di proporre un'immagine nuova della città. È come se la prima industrializzazione e la seconda, avessero dato l'unica possibile immagine ad una storia di 3000 anni. Il volume, a più firme e a cura di Giovanni Battafarano, già Sindaco di Taranto, propone quelle potenzialità inespresse con serena valutazione del possibile. "Taranto è da tempo una città industriale scontenta di esserlo. Per questa ragione, essa si è rimessa in moto e cerca di scrollarsi di dosso ogni tentazione di rassegnazione" (Giovanni Battafarano).
Rosso dietro i monti della Calabria. Parole in un vaso di vetro
Francesco Catapano
Libro: Libro in brossura
editore: Scorpione
anno edizione: 2024
pagine: 80
«L'autore, Francesco Catapano (Taranto, 9/12/1943 - 28/12/2021), è stato medico dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto, amato e apprezzato dai colleghi e dai pazienti. Nelle pause da un lavoro intenso e pieno di responsabilità, si interessa alla letteratura e alla filosofia, mentre il forte legame con le sue radici lo spinge ad approfondire la storia di Taranto, del suo dialetto e degli eventi di attualità, come quelli del passato. Le sue “Memorie” sono sentenze d’animo e il tempo si annulla nel tempo in un costante circuito dell’umana natura, nell’esistenza del vissuto anche nella presenza vitale degli altri: “Vedo andare / la mia storia / tra gli uomini senza passato / dimentichi delle radici / inutili volti / alla ricerca del nulla. Leggo antichi detti ripetuti in dialetto / come la memoria / che non c’è più”.» (Paolo De Stefano)
Dalle «Delizie tarantine»
Tommaso Niccolò D'Aquino
Libro: Libro in brossura
editore: Scorpione
anno edizione: 2024
pagine: 592
Tommaso Niccolò d’Aquino, nobile patrizio tarantino vissuto tra il 1665 e il 1721, è il poeta nazionale tarantino, se i suoi concittadini, di ieri come di oggi, lo avessero letto, innamoratisi della loro città, non avrebbero permesso l’occupazione e lo snaturamento del loro territorio da parte degli stabilimenti militari sul finire del XIX secolo, e delle grandi aziende siderurgiche e petrolifere nella seconda metà del XX. Le Delizie Tarantine, composte in giovane età, e pubblicate postume a Napoli nel 1771, con traduzione in ottava rima, a cura di un suo pronipote, Cataldantonio Atenisio Carducci, sono un inno alla bellezza e alla dolcezza di quell’angolo di terra, che era considerato “ uno dei più bei siti dell’Universo”.
Carta archeologica di Massafra
Michele Spagnulo
Libro: Libro in brossura
editore: Scorpione
anno edizione: 2024
pagine: 264
L’Autore in questo libro, partendo dallo studio diacronico delle dinamiche insediative del territorio di Massafra (TA), propone la prima stesura della carta archeologica del Comune, come primario strumento conoscitivo del territorio medesimo. Tale lavoro si basa principalmente sulla tesi di laurea specialistica, elaborata da M. Spagnulo presso l’Università degli Studi della Basilicata, sede di Matera e discussa nell’a.a. 2008 (relatore chi scrive). Dal lavoro analitico e dalle osservazioni sulla documentazione archeologica prodotta, l’Autore è approdato alla realizzazione di questo volume, con l’intento di offrire un repertorio dei siti archeologici, descrivendone accuratamente lo sviluppo diacronico e le componenti culturali e ambientali alla scala vasta del territorio comunale.Il censimento dei siti archeologici ivi raccolti, corredato da un ricco apparato illustrativo, consente di predisporre di un valido lavoro di acquisizione di dati, che “a volo d’uccello” permette di delineare un primario quadro di lettura della frequentazione antropica del territorio, dalla preistoria fino all’età post medievale. (Dimitris Roubis - ISPC-CNR; SSBA-UNIBAS)
Taranto 1883: il medagliere prima del museo. Le monete di Boemondo, principe di Antiochia. Monetarij, Zanattari C
Libro: Libro in brossura
editore: Scorpione
anno edizione: 2024
La leggenda romana del ratto delle Sabine
Luigi Viola
Libro
editore: Scorpione
anno edizione: 2024
pagine: 100
Luigi Viola (Galatina 1851, Taranto 1924), archeologo e ideatore del Museo Archeologico di Taranto (oggi MArTA), anche sindaco della città di Taranto, pronunciò nel 1880 ad Atene, di fronte ai soci dell’Associazione Filologica «Parnassós», un discorso intitolato “La leggenda romana del ratto delle Sabine”, il cui testo scritto, qui tradotto, è stato fornito dall’Avv. Enrico Viola, in fotocopia. La lingua usata dal Viola è la katareúousa, la lingua pura, artificiale, creata dai puristi agli inizi del XIX secolo, in uso tra le persone dotte fino alla fine dell’Ottocento, sostituita solo nel 1982dalla riforma ortografica che introdusse il sistema monotonico, eliminando quello tradizionale politonico. Francesca Poretti, che lo ha tradotto, ne ha messo in luce il valore storico e antropologico, in quanto il Viola, dopo aver ripreso quanto attestato dalla tradizione sull’origine di Roma, sulla leggenda di Romolo e Remo (fonti greche e latine),riflettendo sulla mancanza di prove certe circa l’esistenza di Romolo, cerca di spiegare l’origine del mito del ratto delle Sabine.
Memorie di religiosità popolare tarantine
Enzo Risolvo, Rosa Risolvo
Libro
editore: Scorpione
anno edizione: 2023
pagine: 248
Questo libro nasce dalla volontà degli autori, Enzo Risolvo e la figlia Rosa, di tramandare, in capitoli, memorie di avvenimenti di religiosità popolare e tradizioni insiti della città vecchia di Taranto, iniziando proprio dal Santo Natale.
Nostalgia. Ritorno nella terra dei briganti
Francesco Lopane
Libro
editore: Scorpione
anno edizione: 2023
pagine: 272
"Non c'è nulla di più doloroso che essere strappati dalla terra in cui si è vissuti... sradicati dalle fonti che li avevano dissetati, dai campi verdeggianti che gli avevano dato nutrimento, dalla vista di quel sole caldo e abbagliante che sorge e tramonta dietro l'orizzonte delle natie Murge."
50 sfumature di tarantinità. (letteratura classica e moderna nella parlata Cataldiana) Testo italiano a fronte
Enrico Vetrò
Libro
editore: Scorpione
anno edizione: 2023
pagine: 270
Proposta di un possibile confronto tra alcuni celebri testi di autori classici, moderni e contemporanei in lingua italiana ed inglese, con la lingua di Taranto, il "Cataldiano" proposto secondo la trascrizione scientifica delle sue sonorità. Per la città di Taranto una possibile valutazione della ricchezza fonetica e testuale della parlata popolare.
Il Capitano Pietro. Il contributo del Sud alla lotta di liberazione. Pietro Pandiani e la brigata giustizia e libertà "Montagna" sui monti dell'alto Reno in Emilia-Romagna
Mario Guadagnolo
Libro
editore: Scorpione
anno edizione: 2023
pagine: 264
«Mario Guadagnolo, nell'enarrare fatti e luoghi, volti e documenti d'epoca, ci riporta a un tempo che ci pare lontano ma che rappresenta le radici di questa nostra repubblica, di questa nostra Italia che, unita, si risvegliò dall'incubo del ventennio sconfiggendo la sua parte più violenta e un nemico dall'ideologia feroce, per dire "basta" ai soprusi e alla sopraffazione scegliendo la democrazia e la libertà. Un omaggio a Pietro Pandiani, figlio del Sud che combatté al Nord, per un Paese migliore.» (Pier Giorgio Ardeni) «Il volume di Mario Guadagnolo su Pietro Pandiani dà la possibilità di guardare il fenomeno della Resistenza da un osservatorio molto particolare: Sud-Nord e viceversa.... Il volume di Mario Guadagnolo su "Il capitano Pietro" contribuisce ad arricchire la storiografia sulla Resistenza e compie questa operazione meritevole focalizzando l'attenzione su Pietro Pandiani, un figlio del Sud che ha combattuto per la liberazione dell'Italia intera.» (Riccardo Pagano)
Gli editti di Giuseppe Capecelatro nell'Archivio storico diocesano di Taranto (1779-1817)
Michele Pepe
Libro
editore: Scorpione
anno edizione: 2023
pagine: 170
Giuseppe Capecelatro fu eletto vescovo di Taranto nel 1778. Il suo episcopato si svolse in uno dei momenti più delicati della storia europea: il passaggio dal Vecchio al Nuovo Regime.Interprete partecipe degli eventi, Capecelatro visse in prima persona le sconfitte e i trionfi delle istanze di rinnovamento inarrestabilmente emerse in quegli anni convulsi. Vicino alla Corona "guidata" da Tanucci e tratto in arresto in seguito alla fine della Repubblica Napoletana, fu riabilitato dai francesi fino ad essere nominato Ministro dell'Interno da Gioacchino Murat.La prima parte del presente volume offre un saggio in cui si evidenzia la stretta aderenza della produzione giuridica da lui privilegiata per amministrare la Diocesi (la sua produzione edittale) alle complesse vicende storiche con cui dovette confrontarsi.La seconda propone al lettore una puntuale trascrizione dei 144 editti - in gran parte inediti - emanati da Capecelatro in quasi quarant'anni di episcopato tra il 1779 e il 1817 e custoditi nell'Archivio Storico Diocesano di Taranto.