Venturaedizioni

Questo lavoro nasce dalla persuasione che l'apparato teorico della teoria economica tradizionale non è conforme al mondo degli uomini, perchè essendo strutturato su assiomi ipotetici sta dimostrando di essere troppo lontano dai problemi reali della società civile e di essere inadeguato nel dare risposte alla crescente complessità delle sfide lanciate dalla globalizzazione e dalle questioni ambientali.

Lʼautore, Pietro Luzi nasce il 6 ottobre 1925 nel paesino di Barbara in provincia di Ancona da una famiglia molto umile. Gli anni di studio allʼAngelicum e allʼAteneo Antoniano di Roma, lo condurrano una volta diventato sacerdote francescano, in numerosi monasteri di tutta Italia, quale biblista e teologo. Molte sono le sue opere pubblicate dal 1989 ai primi anni del 2000. Tra questi: Francesco DʼAssisi, guida spirituale di comportamento con lʼambiente; “Questʼuomo è una peste”: introduzione alla lettura di San Paolo; David M. Turoldo: una esperienza mistica; Ebraismo, cristianesimo, Islam; La donna di clausura: nel silenzio la presenza. Padre Pietro Luzi vive lʼultimo periodo della sua esistenza presso lʼOasi S. Maria ai Monti dei Frati Minori a Grottammare (AP) e sale in cielo per tornare alla casa del Padre il 14 maggio 2014.

Nel libro Paralleli Pericolosi, del 1800, Alice Ilgenfritz Jones ed Ella Merchant riflettevano su quanto sia riduttivo il retaggio culturale che impone di separare ciò che è consentito fare agli uomini, da ciò che è permesso fare alle donne. Lo spazio dovrebbe riuscire a conquistare queste nuove frontiere ideologiche, in questo senso, la strada è già stata tracciata da donne illustri come Marie Curie, Creola Katherine Johnson, Swati Mohan, Samantha Cristoforetti ed Ellen Stofan, che si sono e si stanno impegnando con la loro dedizione, tenacia, fiducia e coraggio nello “spostare” i confini del conosciuto e del conoscibile.

"La mia Itaca non è un'isola, ma una penisola, l'Italia. Il viaggio Pho iniziato nel marzo del 1978, quando per una quarantina di giorni andai a Londra, città mondo, per imparare l'inglese. Negli anni 60, accompagnando mio padre in Jugoslavia visitai Slovenia, Croazia e Serbia e tra il 1976 e il 1977 trascorsi alcuni mesi ad Aleppo. Nel marzo del 1978 le Brigate Rosse rapirono e poi uccisero Aldo Moro. Allora circolavano voci dei rapporti tra il Mossad e coloro che avevano scelto la lotta armata in Italia e volevo, anche se militavo nel movimento, non essere una pedina inconsapevole di un gioco che non controllavo e non sentivo il mio. Volevo anche avere un lavoro che permettesse a me, mia moglie e mio figlio di vivere stabilmente. Un amico di mia moglie Elena, dirigente di un'impresa italiana aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse in Iraq e cosi iniziai a lavorare e a vivere altrove."

Nel 1494, a due anni dalla morte di Lorenzo de' Medici, Firenze attraversa un vuoto di potere. La situazione si fa particolarmente spinosa quando il re di Francia minaccia di scendere in Italia per muovere guerra a Napoli, passando per la Toscana. Poiché Piero, il figlio del Magnifico, non è in grado di gestire la situazione, la città si affida a Girolamo Savonarola, frate domenicano e sedicente profeta, che si è fatto un nome con i suoi sermoni di denuncia contro la corruzione dello Stato e della Chiesa. Savonarola darà il via a una serie di riforme per riavvicinare la Repubblica ai precetti cristiani; ma, come dice il proverbio, anche le migliori intenzioni possono lastricare la via per l'Inferno.

"Tutte le immagini sono la memoria di un momento di vita, diventeranno documenti storici, come un grande album di famiglia. Bravo Colombari, senza grande messe in scena sei riuscito a documentare momenti intimi e felici. Non tutti noi fotografi siamo capaci di ciò." Oliviero Toscani Introduzione di Oliviero Toscani

Marito e moglie, in un mattino festivo, nella loro camera da letto, soli, e soli in casa. I figli, abbastanza grandi, sono fuori. I due coniugi, sulla cinquantina, sono in piedi, tra il letto e una parete della stanza. All’inizio sembra un gesto affettuoso, forse appena un po’ troppo impetuoso, il marito avvicina le mani alle spalle della moglie, la tocca, la spinge, poi piega le braccia e le punta i gomiti sul petto, la spinge più forte, contro il muro, la schiaccia, le fa male. Per ore, mentre l’uomo tiene fisicamente sotto scacco la donna si rinfacciano a vicenda i malesseri e le cattiverie di venti anni di matrimonio, le loro professioni, le famiglie di origine, i figli, il denaro, le auto, le vacanze, ogni aspetto è oggetto di confronto, e rancore.

Schiacciata dall'erronea convinzione di non aver fatto le scelte giuste, Anna si ritrova per anni a "sopravvivere", rincorrendo una frenetica ed insoddisfacente routine. Un'esistenza sostenuta dagli incontri con Laura, cara amica e alter ego, che la accompagna a rileggere il passato con nuove e consapevoli "lenti" e che fa da trampolino al suo risveglio. La possibilità di potersi migliorare, facendo leva sulle proprie forze interiori e sulla capacità di riconoscere i Maestri che la vita ci fa incontrare lungo il cammino, diventa una strada percorribile. Vera protagonista del romanzo è la Conversazione tra i vari personaggi. I riferimenti di Astrologia, Filosofia e Arte fanno da cornice all'intera narrazione e, come scintille che illuminano il viaggio di queste due amiche, offrono al lettore spunti per il rispecchiamento e per un'ulteriore ricerca.

"Siamo fatte di carta" è un libro che esplora l'infinito universo femminile attraverso le parole e le opere di Floriana Porta e Anna Maria Scocozza in questa fusione di poesia e arte. I versi, scelti con cura, catturano la realtà umana nelle sue due dimensioni, quella terrena e spirituale, e lo fa in un modo ampio, profondo e cristallino, mentre le opere scultoree di carta offrono una visione unica, molto coinvolgente e personale dell'esistenza e dello spazio emotivo, diventando inestimabili strumenti di rinascita, di cura, di speranza e di resilienza. Il libro, diviso in sei sezioni dedicate ai vestimenti e alle calzature poetiche, alle opere libro, agli eco-gioielli, alle maschere e ai progetti/ laboratori, affronta anche altre importanti tematiche: l'incanto della natura, l'eco-filosofia e il riciclo creativo inteso come pratica virtuosa in grado di dare una seconda vita a materiali di scarto, in questo caso carta e cartone.

Le poesie in questo libro sgorgano dall'amore di Akashi per Dio e sono un'emanazione diretta dal Cuore della Consapevolezza.

“Da grande voglio raccontare le scantafavole”, promette Nì a sua madre. Nì è il piccolo di casa, protagonista di un viaggio tra il picaresco, l’onirico, il gioco e la memoria, se stessi e il proprio doppio che continua a sdoppiarsi avanti e indietro nel tempo, tra il Nì da piccolo di quattro anni, che scruta i grandi pronto a rubare storie per riviverle nei sogni, e il Nì da grande che dopo mezzo secolo si mette in viaggio a piedi, tra le montagne, mescolando le suggestioni fantastiche di Nì da piccolo alle memorie dei tempi andati: la guerra e la Resistenza in montagna, i Guardafili che nel dopoguerra ricostruivano sugli stessi monti le linee del telefono, portando la voce per contrade e locande, e insieme anche storie e leggende di altri tempi.

"La vita qualche volta può essere veramente sorprendente. Accadono fatti dolorosi e spiazzanti, puoi sentirti senza le risorse necessarie per affrontare i problemi ma poi, anche nella disperazione, se apri il cuore e hai fede, ecco apparire un mondo luminoso da dove arrivano tutte le risposte."