Editoriale Jouvence: Historica
Il governo dei poveri all'inizio dell’età moderna. Riforma delle istituzioni assistenziali e dibattiti sulla povertà nell'Europa del Cinquecento
Lorenzo Coccoli
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2017
pagine: 246
Sulle soglie della modernità, la povertà fa la sua comparsa sulla scena pubblica. E la fa, almeno inizialmente, in posizione di soggetto. Soggetto politico: perché il problema che pone non è più quello religioso della salvezza, ma quello secolare della conservazione della stabilità sociale. Le autorità municipali del Vecchio Continente cominciano allora a elaborare una serie di normative tendenti a una riorganizzazione radicale dei sistemi di assistenza, tradizionalmente demandata alla carità dei privati o all'iniziativa ecclesiastica. Il libro di Coccoli prende in esame i dibattiti che accompagnarono questo delicato passaggio, caratterizzato dalla laicizzazione della figura del povero e dalla necessità per i governi di affrontare politicamente la problematica dell'indigenza, divenuta una "questione sociale". Un saggio storico che non manca di offrire spunti al presente, vista anche la crescente rilevanza che il tema della povertà assume nella nostra attuale congiuntura.
Gonzalo Guerrero e la frontiera dell'identità
Stefano Menna
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2017
pagine: 185
La grandezza dell'epopea di Gonzalo Guerrero è tutta nel nome: nato spagnolo, cresciuto marinaio, poi naufrago in America durante una delle prime spedizioni nel continente, morì da guerriero. Non combattendo le popolazioni indigene, ma in battaglia contro quelli che un tempo considerava fratelli. La comunità maya che lo catturò, infatti, lo liberò e gli diede una moglie e dei figli per cui immolarsi. In anni in cui il Nuovo Mondo doveva ancora essere decifrato, Guerrero si rese protagonista di una scelta scardinante: rinunciare al ritorno tra le braccia dell'Europa, presunta unica madre di civiltà. Tale rifiuto gli assicurò all'epoca un posto da rinnegato, ma un ruolo privilegiato nella definizione della frontiera dell'identità messicana. Proprio su questo terreno Gonzalo Guerrero muoveva i suoi passi e continua ancora oggi a farlo. Un figlio di Spagna che, adottato dal Messico indigeno, diede alla luce i primogeniti del Messico che ancora oggi si vuole meticcio.
I miei tredici anni in Cina. La vita di un missionario pontificio alla corte di Kangxi (1710-1723)
Matteo Ripa
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2017
pagine: 166
Il libro estrapola, dalla lunghissima relazione di Matteo Ripa (mille pagine) infarcita di particolari tecnici, quelle che sono descrizioni impagabili delle persone e dei luoghi incontrati durante il suo viaggio verso la Cina, e soprattutto dei tredici anni che trascorse alla corte dell'imperatore Kangxi. Sono descrizioni che portano molta attenzione al lato umano, tolgono l'imperatore Kangxi, uno dei più famosi della storia della Gina, dal trono e lo avvicinano come essere umano alla vita.
Archivisti al lavoro. La tradizione documentaria a Verona nei secoli XVII e XVIII, tra chiesa, monastero e officio
Massimo Scandola
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2017
pagine: 137
Una città di Antico Regime e gli archivi delle sue chiese e dei suoi monasteri, le reti urbane di scrittura imbastite da amanuensi, scrivani, priori e monache sono l'oggetto di questo libro, che intreccia la storia degli archivi e della documentazione con la storia intellettuale. Fra girandole di carte, dispute secolari e "guerre formali", gli archivisti notai furono i custodi di un sapere professionale urbano, a partire da quando Alessandro Canobbio impresse il suo metodo sui complessi documentari veronesi. Un corpus di fonti sinora trascurate dalla storiografia, come gli inventari d'archivio, i cartulari d'età moderna, le "cronache con documenti", i laconici elenchi di priori e di badesse, ha disvelato un mondo vivace di scrivani al lavoro. Al centro di questa storia vi sono le forme e i significati dei documenti, la loro autenticità e gli uomini che li hanno prodotti e conservati nei secoli centrali dell'Antico Regime.
Il banchiere del risorgimento. La storia di Enrico Cernuschi
Antonella Gazzetta
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2017
pagine: 237
Un borghese di buona famiglia e fresco di laurea in diritto, con importanti relazioni sociali: la vita di Enrico Cernuschi sembra quella di molti giovani del suo tempo, se non fosse che presto prende una piega davvero straordinaria. Si lega alla storia segreta dell'Unità d'Italia, alla fondazione di una grande banca e alla storica istituzione di assistenza milanese "Martinitt", di cui fu forse il più grande benefattore. Dalle Cinque Giornate di Milano alla fondazione del Museo Cernuschi di Parigi, la vita straordinaria del banchiere filantropo, patriota, è un susseguirsi di colpi di scena, scalate economiche e grandi gesti di generosità per il proprio Paese e il proprio popolo.
Donne al lavoro nell'Italia e nell'Europa medievali (secoli XIII-XV)
Maria Paola Zanoboni
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2016
pagine: 177
Si è sempre detto, e la maggior parte degli scritti sull'argomento non si stanca di ripeterlo, che le donne nel Medioevo lavoravano, ma lavoravano in casa, tessendo e filando, magari alla luce di una candela ricordando il passato, come ce le dipinge in una lirica Ronsard. Potevano al massimo aiutare il marito nella sua attività, e proseguirla se vedove, ma erano retribuite meno rispetto agli uomini e incapaci di sopravvivere col proprio lavoro. Tutto questo secondo l'opinione tradizionale, viziata da preconcetti e da schemi attuali proiettati sul passato. Questo libro mostra un quadro completamente diverso: donne che lavoravano in tutti i possibili settori, compresa l'edilizia, le miniere e le saline; imprenditrici che si autofinanziavano con propri capitali ottenuti dalla vendita di abiti e gioielli; retribuzioni commisurate "alle reali capacità" e quindi non dipendenti dal genere; donne che col proprio lavoro riuscivano a mantenere se stesse e familiari in difficoltà, o a saldare i debiti dei mariti; nobildonne impegnate nelle attività più varie: dall'organizzazione di laboratori per il ricamo, alla gestione di miniere, alla direzione di opere di bonifica, all'impianto di caseifici.
Nei panni del buffone. L'abbigliamento dei giullari tra Medioevo ed età moderna
Tito Saffioti
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2015
pagine: 155
Nani, gobbi, dementi, zoppi, gozzuti: la crudeltà dei potenti nella scelta delle figure di cui circondarsi per divertirsi e per mettere in risalto, per contrasto. la propria potenza, saggezza e bellezza non ha avuto storicamente limiti. Giullari e buffoni tuttavia non erano caratterizzati solo dalle proprie minorità fisiche, ma anche - e soprattutto - dagli abiti che il sovrano faceva loro indossare per sottolinearne l'irriverenza, la follia e l'imperfezione. Questo libro, corredato da un ricco apparato di immagini, racconta come l'aspetto esteriore del buffone si sia standardizzato nel corso dei secoli, fino ad assumere le sembianze del "jolly", che noi tutti riconosciamo. Un'evoluzione graduale e complessa, che sotto la superficie di vesti e accessori, rivela mutamenti profondi, attinenti alla sfera della sensibilità e della moralità.
Irene, imperatore di Bisanzio
Nicola Bergamo
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2015
pagine: 140
Irene di Bisanzio, unica donna ad assumere il titolo imperiale maschile, è conosciuta soprattutto per aver sconfitto l'iconoclastia, riportando la Chiesa d'Oriente in comunione con tutte le altre. Per questa ragione venne proclamata Santa e ricordata come colei che salvò l'unità del mondo cristiano. Forse non tutti sanno però che Irene fu anche e principalmente una donna di governo e di guerra, che non esitò a uccidere il figlio e altri nemici politici per perseguire quello che riteneva essere il bene dell'Impero. Una donna di potere e di fede che può essere compresa a fondo solo prescindendo dalla mentalità moderna e cercando di interpretare lucidamente una società estinta, quale quella bizantina. Nicola Bergamo, dottorando presso l'EHESS di Parigi, racconta in questo libro la vita di un'imperatrice, Santa e madre figlicida.
Dalla tela alla tavola. Da Pompei a Warhol, le ricette dei quadri da portare in tavola per sbalordire
Elisabetta Bodini
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2015
pagine: 114
Questo breve saggio fonde il piacere della vista con quello del gusto, utilizzando le più famose opere d'arte che illustrano il cibo, la tavola, i banchetti, con le ricette che gli stessi hanno ispirato all'autrice. Guardare un affresco pompeiano che rappresenta cacciagione e fichi, ammirare il trionfo di formaggi di Van Dyck o la Canestra di frutta di Caravaggio, ammirare le succose angurie di Frida Kahlo o perdersi nei colori della Vucciria di Guttuso stimola tutti i sensi: la vista, l'olfatto, il gusto, ma anche l'appetito, perché un quadro, come un piatto, può emozionare non solo la mente e il cuore, ma anche il palato. La felice commistione fra la ricerca della bellezza e la stimolazione della golosità si realizza in quest'opera che associa i bei quadri alle buone ricette della tradizione: perché non è blasfemo, davanti al cibo dipinto, andare con la mente al cibo reale, illudersi di sentirne i profumi e i sapori, fondere, in una parola, ciò che è artisticamente bello con ciò che è materialmente fruibile attraverso il gusto. Le opere d'arte presentate sono molto note, illustrate con linguaggio accessibile a tutti, così come sono facilmente eseguibili, nelle cucine domestiche, le ricette suggerite.
Costantinopoli 1204. Il saccheggio crociato in due narrazioni del XIII secolo
Alessandro Fantin
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2015
pagine: 68
A distanza di più di ottocento anni, gli eventi accaduti ad inizio '200 nelle terre d'Oriente possono sembrarci obsoleti, troppo lontani. Ma la società bizantina è stata per molti versi simile a quella nostra contemporanea. Basti pensare alle innumerevoli lotte per il potere, le guerre, gli attriti religiosi, le posizioni nazionalistiche contro quelle a favore di un'apertura verso l'Occidente, verso il mondo vero e proprio. Costantinopoli rappresenta una pietra miliare per la storia del Mediterraneo, culla della civiltà. È incontrovertibile il fatto che senza la Polis anche le vicende politico-militari italiane si sarebbero potute evolvere differentemente rispetto a quanto accaduto. Bisanzio, la città Regina, la Regnante fu per secoli un modello da imitare, per qualcuno, per altri, invece, un nemico da cancellare dalla Storia. Questa megalopoli racchiudeva il seme delle nostre moderne città, ma soprattutto della nostra società nel suo complesso: la tolleranza verso coloro che vi transitavano sia che fossero mercanti o uomini, donne, avventurieri in cerca di una vita nuova tra le braccia della "città custodita da Dio". Ripropongo in questo libro due testi a partire dai quali possiamo figurarci come si presentava Costantinopoli a quel tempo; infatti, attraverso le dettagliate relazioni di Niceta Coniata e Roberto di Clari del saccheggio avvenuto tra il 13 e il 15 aprile 1204.
Scioperi e rivolte nel Medioevo. Le città italiane ed europee nei secoli XIII-XV
Maria Paola Zanoboni
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2015
pagine: 244
L'inaudita pressione fiscale, l'incertezza sulla destinazione del denaro riscosso, il dissenso nei confronti dei ceti dirigenti e la volontà di rappresentanza politica, le rivendicazioni salariali per aumentare compensi ormai troppo bassi, l'ingiustizia e la parzialità dei tribunali, produssero negli ultimi decenni del '3OO in tutta Europa le più sanguinose rivolte dell'epoca medievale. Era l'apogeo di una situazione che, sin dalla fine del 200, aveva visto alternarsi e sovrapporsi una serie di eventi catastrofici fatti di calamità naturali di ogni genere, crisi economiche, tracolli bancari, per culminare col ritorno della peste in Europa (1348). In questo cupo scenario, uomini e donne di ogni ceto sociale e di ogni lembo del Vecchio Continente si affannavano cercando di sopravvivere.
Federico Barbarossa e la battaglia di Monte Porzio Catone. Lo straordinario piano militare del 1167
Jennifer Radulović
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2014
pagine: 206
Migliaia di fanti, centinaia di cavalieri schierati all'orizzonte per muovere alle armi e la terribile consapevolezza di essere in minoranza. Un nobile a cavallo, vessilli alla mano, tra una morte virile e una gloriosa scelse il coraggio e mentre incitava i suoi all'attacco, si levarono canti cristianissimi. Il coraggio pagò e fu il trionfo. E questa la sintesi più appassionante delle fonti che narrano di quel 29 maggio 1167 in cui le milizie romane schierate con papa Alessandro III cedettero all'impeto travolgente delle esigue truppe dell'Imperatore, presso Monte Porzio Catone. Una sola grande discesa in Italia, un unico piano militare eccezionale per chiudere uno alla volta tutti i fronti: gli indisciplinati Comuni lombardi, lo spregiudicato imperatore bizantino, i facinorosi Normanni di Sicilia e un pontefice risoluto che non voleva cedere a un braccio di ferro apparentemente inesauribile. Aveva tutti contro Federico Barbarossa in quell'annata infuocata destinata a chiudersi con un colpo di scena, in una società bellicosa e aggressiva, fatta di macchine d'assedio, mura turrite e guastatori di professione. Questa è la storia di una delle più straordinarie operazioni strategiche di Federico Barbarossa.