Edizioni dell'Orso: Studi e ricerche
Le opere per mandolino della collezione Gimo di Uppsala
Marco Giacintucci
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 128
'Nel corpus della musica strumentale italiana del sec. XVIII, notevole rilevanza assume una raccolta svedese nota come Collezione Gimo, particolarmente ricca di opere per mandolino “napoletano”, a tutt’oggi conservata presso la Biblioteca Universitaria di Uppsala. L’antologia fu messa insieme da Jean Henry Lefebure, nobile di Stoccolma e “dilettante” di musica, il quale ebbe modo di procurarsi, in occasione del proprio Grand tour in Italia, intorno al 1760, una gran mole di partiture e di materiale musicale, confluita in una personale collezione di musica italiana del tempo. La raccolta contiene opere per mandolino di autori quali Giovanni Battista Gervasio, Emanuele Barbella, Carlo Cecere, Giuseppe Giuliano, Gaspare Gabellone, Domenico Gaudioso, Gioacchino Cocchi, Vito Ugolino, e va a configurarsi come una tra le fonti principali riguardo alla letteratura specifica dello strumento. Il saggio si pone come iniziale contributo circa le composizioni per mandolino della Collezione Gimo.
La «Descriptio orbis romani» di Giorgio Ciprio
Giorgio Petracco
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 160
'In questo studio l’autore affronta con un approccio linguistico rigoroso l’analisi e l’interpretazione della parte riferita all’Italia del testo in lingua greca del VI-VII secolo d.C., sostanzialmente un elenco di toponimi, conosciuto come Descriptio Orbis Romani, riconoscendovi una descrizione dell’organizzazione militare bizantina in Italia redatta all’inizio del 574 d.C. da Baduario, genero dell’imperatore Giustino II. La seconda parte dell’opera, più specificamente storica, utilizza i dati forniti dall’analisi della Descriptio, dalle Chronicae di Mario di Avenches e Giovanni di Biclaro e dalle Epistulae di Gregorio Magno per rivisitare la cronologia degli avvenimenti del primo secolo del confronto fra Bizantini e Longobardi in Italia e, più specificamente, del periodo che va dal 568 al 589. Conclude l’opera una breve illustrazione della toponomastica longobarda e dei criteri e delle attenzioni con cui questi toponimi possono essere utilizzati per la ricostruzione storica.'
Che cos'è la lingua? Riflessioni di August Schleicher
Monica Ballerini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 156
'Schleicher è consapevole del farsi della lingua, del suo essere varietà nel tempo e varietà nello spazio, però dal valore per lui insito nel concetto di “originario” desume l’idea di un’unitarietà della lingua sulla quale fonda la sua Stammbaumtheorie. Dal momento che tutta la sua ricerca è frutto della sfida di conferire alla linguistica il rigore proprio delle scienze naturali, Schleicher cerca di consolidare per tutto l’arco della vita il quadro della sua teoria, non riuscendo tuttavia a integrarvi le riflessioni sulla varietà emerse dai fenomeni linguistici osservati. Quindi per mettere in luce le sue riflessioni sulla lingua in tutte le loro sfaccettature, soprattutto nelle implicazioni soggiacenti al dualismo fra attenzione alla varietà della realtà linguistica e necessità di un modello che ne formalizzi l’unitarietà, mi è sembrato utile ripartire dai testi. Da qui nasce l’idea di proporre un’antologia in più volumi di scritti di Schleicher tradotti in italiano che rappresentino il suo pensiero (...)'.
Guglielmo d'Inghilterra
Chrétien de Troyes
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 148
'Mescolando tematiche agiografiche e forme cortesi, in una dimensione volutamente arcaizzante, il romanzo Guglielmo d’Inghilterra (Guillaume d’Angleterre) – che molti critici hanno attribuito a Chrétien de Troyes – affronta ambiziosamente alcuni nodi cruciali del mondo feudale, come il tema della sovranità, del «corpo del re», e quello della ragione mercantile. L’ibridismo stilistico è il riflesso di un mondo in fieri, dell’eccezionalità delle vicende vissute dai protagonisti, delle oscillazioni della fortuna. Privato del regno, regredito nella foresta allo stadio mitico della preistoria, declassato, servo di un villano, astuto e abilissimo mercante, di nuovo re, Guglielmo conosce innumerevoli mutazioni, rivela una natura fluttuante, riunendo in sé due figure, l’una inversa all’altra, quella del re e quella della vittima sacrificale.'
Max Aub: apocrifi e maschere letterarie
Barbara Greco
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 166
"Max Aub (Parigi 1903 - Città del Messico 1972), spagnolo d’adozione, è stato narratore, drammaturgo, poeta, critico e sceneggiatore cinematografico. La sua ingente e diversificata produzione letteraria abbraccia un ampio ventaglio di testi apocrifi, tra cui figurano monografie d’arte, biografie, sillogi poetiche, raccolte di racconti e di microracconti, pièces teatrali e falsi opuscoli. Con queste ‘maschere letterarie’, l’autore coniuga la perenne militanza politica e sociale che emerge nelle sue opere realiste – si ricordi, fra tutte, il ciclo narrativo de 'El laberinto mágico' – con una vocazione ludica e ironica, solo all’apparenza disimpegnata, che si rivela invece una modalità alternativa per esprimere quanto veicolato dalla produzione più ‘seria’. I falsi creativi di Max Aub non si esauriscono mai nel puro divertimento ma contemplano una molteplicità di strategie letterarie derivanti da un complesso lavoro di sperimentazione formale e semantica, di ibridazione dei generi e di manipolazione del reale. Ciò le rende opere aperte e suscettibili di sempre nuove interpretazioni. [...]". Prefazione di Veronica Orazi.
Confini e zone di frontiera negli/degli studi italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 228
Questo volume è frutto del primo convegno della Società degli Italianisti Polacchi tenutosi presso l’Università di Breslavia tra il 17 e il 18 novembre 2017, ma va oltre i limiti del quadro iniziale e supera le frontiere geografico-politiche, raccogliendo articoli di studiosi di lingua e letteratura che rappresentano vari Atenei in Polonia, in Italia e perfino in Messico. I saggi della parte linguistica sono dedicati alla valutazione dell’interdisciplinarità, al linguaggio dei giornali, della pubblicità e dei social media, nonché agli studi glottodidattici e contrastivi tra italiano e polacco. Quelli della parte letteraria prendono in esame due autori del Novecento, la letteratura di viaggio e la trasgressività nella letteratura italiana contemporanea.
Studi sulla letteratura cavalleresca in Francia e in Italia (secoli XIII-XVI). Ediz. critica. Ediz. italiana e francese
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 136
La raccolta degli studi che sono qui riuniti vorrebbe proporsi come contributo a un ambito di ricerca – quello che ha per oggetto la letteratura cavalleresca italiana nell’età tardo-medievale – che, nonostante molti apporti anche recenti di approfondita capacità di speculazione, lascia aperti numerosi spazi di indagine. Nel caso, in particolare, sono affrontati alcuni aspetti concernenti le relazioni tra i relativi esiti della letteratura italiana e la letteratura francese, che ne è per lo più referente diretto e comunque modello e ispirazione. Nel confronto, i testi italiani rivelano di conformarsi consapevolmente all’innovazione della cultura cavalleresca, di cui avvertono tutta la complessità ideale e intellettuale, così come di accettarne l’esemplarità stilistica e retorica. A essi, tuttavia, va il merito di aver collaborato a una conservazione e conferma del messaggio originale e della sua espressione, contribuendo a traslarlo verso quella che è forse la maggiore e più completa risoluzione della letteratura cortese-cavalleresca medievale, l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Contributi di: Luca Beltrami, Alain Corbellari, Christine Ferlampin-Acher, Margherita Lecco, (...).
Armature e armorari nella Milano medievale. Storia di famiglie, signa, magli e acciaio
Marco Vignola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 248
O fragmento galego do Livro de Tristan
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 144
Saussure, Bally e la linguistica greca. I corsi ginevrini del 1893-1903
Francesca Murano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 360
Il volume raccoglie gli appunti che Ch. Bally – successore di F. de Saussure ed editore del Cours de linguistique générale – prese ai corsi di linguistica greca tenuti da Saussure presso l'Università di Ginevra tra il 1893 e il 1903 e alcune note che Saussure stesso redasse in occasione di uno di questi corsi. Il volume fornisce un commento ai singoli corsi, contestualizzandoli all'interno della compagine scientifica entro cui la discussione sui vari aspetti della linguistica greca (e non solo) appariva, dando conto dello stato dell'arte dell'epoca e degli sviluppi successivi. Viene inoltre tracciato un percorso storiografico e documentario delle linee di sviluppo del pensiero di Saussure su singole tematiche particolarmente ricorrenti in questi corsi, attraverso un inquadramento interpretativo che agevola la lettura dei manoscritti.
La linguistica genetica di Charles Bally. Gli appunti del manoscritto BGe Ms. fr. 5034. E. Ediz. francese e italiana
Charles Bally
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 272
Come nascono i segni? In che modo si passa dal monorema del linguaggio infantile alla frase bimembre e poi a costrutti sintattici più complessi? L’ontogenesi ricapitola davvero la filogenesi? In che senso si può parlare di “origine del linguaggio” e di “lingue primitive”? Sono questi i temi principali affrontati da Charles Bally nel corso di linguistica generale del semestre invernale 1923-24. Il volume presenta gli appunti del Ms. fr. 5034 (Bibliothèque de Genève), dove il problema semiologico della vita dei segni in seno alla vita sociale, già additato da Saussure nel Cours, è studiato in prospettiva “genetica”: alla luce dei processi di acquisizione del linguaggio e delle tendenze universali osservabili nell’evoluzione in diacronia, Bally sviluppa una teoria originale sulla genesi del segno. Forte del solido metodo storico-comparativo acquisito alla scuola saussuriana, il fondatore della “stilistica” esalta gli aspetti affettivi ed espressivi della lingua e propone un metodo di analisi aperto a discipline quali la psicologia, l’etnologia, l’antropologia e la sociologia.