Edizioni ETS: Philosophica
Deduzione generale del processo dinamico
Friedrich W. Schelling
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 138
Uscita nel 1800, la "Deduzione generale del processo dinamico" ambisce a esporre dal punto di vista della filosofia della natura quel che nel contemporaneo Sistema dell'idealismo trascendentale viene invece dispiegato dal punto di vista trascendentale. Mentre in quest'ultimo, in particolare nel contesto della trattazione della prima epoca dell'autocoscienza, Schelling si concentra sui primi tre atti dell'Io - il quale, costruendo la materia, costruisce se stesso -, nella "Deduzione generale del processo dinamico" egli affigge lo sguardo sui tre corrispondenti atti della natura, e cioè, sui tre momenti logici che la materia attraversa nel suo costituirsi come spazio riempito in modo tridimensionale e sui più elevati processi che ne scandiscono la ricostruzione. In questo modo la natura è colta nel suo farsi, dunque come produttività infinita che instancabilmente riproduce il proprio produrre, fino a raggiungere quel compiuto riflesso mediante cui essa ritorna nella propria infinità. La traduzione integrale della "Deduzione generale del processo dinamico" è stata condotta sul testo dell'edizione critica delle opere di Schelling curata dall'Accademia delle Scienze di Monaco.
Il codice materno del potere. Autorità, partecipazione, democrazia
Ugo Morelli, Luca Mori
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 184
Evaporazione della democrazia ed evaporazione del padre? L'inizio del ventunesimo secolo è segnato dal sentimento di una duplice perdita, che per essere compreso sembra richiedere un ripensamento dei fondamenti dell'autorità. Accade però che la delusione per le promesse mancate della democrazia e la nostalgia del padre si traducano nella nostalgia di una fondazione "verticale" del potere e nell'attesa di nuovi leader, pastori, demagoghi e "prìncipi" del campo elettorale. Eppure, la crisi della democrazia segnala oggi non tanto il bisogno di un padre, cioè di codici maschili e paterni che in forme più o meno evidenti e palesi non ha mai smesso di avere, quanto piuttosto il bisogno di un codice dell'accoglienza e dell'ascolto, dell'accessibilità e della differenza che genera differenza, del vulnus e del senso del limite. Se pater rimanda fin dall'etimologia al potere verticale del pastore e del signore che nutrono e proteggono, mentre mater richiama al misurare e all'ordinare che stabiliscono rapporti tra le differenze e le abbracciano, ciò di cui oggi siamo responsabili è la ricerca e l'invenzione di un equilibrio dinamico tra codice materno e codice paterno del potere.
L'evento e l'osservatore. Ricerche sulla storicità della conoscenza
Alfonso Maria Iacono
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 152
L'inclusione dell'osservatore nel contesto dell'osservazione e l'autonomia sono i due temi dominanti che percorrono questo lavoro sulla storicità della conoscenza. Nella biologia che si richiama al concetto di autorganizzazione, l'osservatore-interprete è messo in gioco dalla nozione di autonomia del sistema vivente. Nelle scienze storico-sociali vale ancora quel che aveva scritto Vico, il quale dichiarava che la storia possiamo conoscerla proprio perché siamo noi a farla. Ma si è spesso trascurato di aggiungere che questa conoscenza soffre della distanza: noi non possiamo "fare" e "conoscere" nello stesso tempo. Ed è proprio dentro tale distanza che ci si dibatte con la coscienza del limite. L'evento e l'osservatore uscì nel 1987, e fu tradotto in francese per l'Harmattan nel 1998. All'epoca della prima edizione l'orientamento epistemologico della complessità stava mettendo in discussione la tradizionale distinzione tra scienze naturali e scienze storiche e sociali. Da allora la riflessione e la discussione si sono sviluppate e arricchite, ma sono ben lungi dall'essere esaurite.
Variazioni su Vico
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 226
Non tutto ciò che non è vero è falso. È a partire da questa constatazione apparentemente banale che Vico individua nell'indagine del verosimile, intermedio tra il vero e il falso, la dimensione più congeniale alla propria riflessione. Restituendo piena dignità all'universo poetico e fantastico escluso da Cartesio dall'ambito dell'indagine scientifica, si apre di fronte a Vico il mutevole e incerto continente dell'agire umano, all'interno del quale trovano posto miti, poesie, credenze, finzioni. I contributi che compongono questo volume, frutto di un lavoro seminariale, costituiscono altrettanti tentativi di seguire le tracce delle esplorazioni vichiane di questo continente, articolando un percorso dove trovano posto sia gli autori con i quali Vico si è effettivamente confrontato sia quelli che potrebbero essere considerati alcuni tra i suoi interlocutori ideali.
Hegel e le incertezze del senso
Gianluca Garelli
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 186
Con il manifestarsi del sapere assoluto irrompe una nuova concezione del tempo, scrive Hegel nel capitolo finale della "Fenomenologia dello spirito". Che cosa significa questa affermazione? In che senso l'autocoscienza, una volta concluso il suo cammino, dovrà ricominciare la sua generosa ascesa, ritornando con spirito nuovo alla dimensione del sentire? Chi vuole cercare una risposta a queste domande deve seguire le tracce della complessa relazione che lega, nella "Fenomenologia", sapere speculativo e religione cristiana. Così come deve interrogarsi sull'interesse di Hegel da un lato per l'ideale del classico, dall'altro per le premesse ideologiche di due discipline allora nascenti, e propriamente moderne: estetica ed economia politica. In un mondo ormai irrimediabilmente più complesso della realtà in cui venne concepita la "Fenomenologia", questa lettura vorrebbe mostrare perché molte delle sue folgoranti intuizioni continuino oggi a sollecitare la nostra attenzione.
Poter agire. Letture kantiane
Mariannina Failla
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 124
Il titolo "Poter agire" fa da filo conduttore alla lettura di tre luoghi kantiani: quello antropologico, quello storico ed infine quello teoretico. In ambito pragmatico das Können, il poter fare ed agire si esprimono nella civiltà e nel costume, dunque nell'ethos. L'io posso in questo contesto si lega alla prassi dell'uomo prudente. La Prima lettura mette in evidenza quegli elementi fondamentali della prudenza, presenti in Locke, Voltaire e Kant, che rendono possibile il passaggio dalle passioni dell'io alla comunità; si tratta della sollecitudine per gli altri e del benessere comune. La Seconda lettura è dedicata allo scritto del 1786 Inizio congetturale della storia degli uomini e al commento antropologico fornito da Kant alla Genesi veterotestamentaria. Dalla lettura dello scritto del 1786 nascono prospettive molto interessanti per guardare alla comunità mirando non più al benessere (prudenza), ma al riconoscimento dell'altro come fine in sé (morale). La Terza lettura si concentra sul tema dell'azione libera spostando la visuale dagli ambiti antropologico e storico a quello teoretico. La lettura muove dall'analisi della dialettica trascendentale e cerca una possibile soluzione all'antinomia della libertà nella visione compatibilista dell'agire.
Introduzione alla «Scienza nuova» di Vico
Leonardo Amoroso
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 182
Il capolavoro di Giambattista Vico, i "Princìpi di scienza nuova d'intorno alla comune natura delle nazioni" (1744), è un'opera affascinante e ricchissima, che spazia attraverso i campi della metafisica e della religione, della società e della storia, del linguaggio e della poesia. Ma è un testo di non facile lettura già solo per la lingua in cui è scritto (un italiano oggi non immediatamente comprensibile) e poi perché tutt'altro che lineare nella struttura e nelle argomentazioni e invece stracarico di rimandi eruditi, oltretutto poco attendibili. Quest'introduzione si propone di aiutare il lettore a penetrare in tale opera "mostruosa", nella speranza di condurlo a provare almeno qualcosa di quel "divin piacere" che Vico prometteva a chi l'avesse compresa.
Hölderlin e la rivoluzione. Il socialismo oggi tra libertà e destino
Claudio Bazzocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 122
Come fare perché la rivoluzione non si tramuti in oppressione? Perché con la Rivoluzione francese trionfa la frammentazione borghese e il nuovo ordine capitalistico della divisione del lavoro? Per Hölderlin, la rivoluzione non deve essere solo abbattimento della tradizione, ma equilibrio tra innovazione e tradizione: elaborazione dello scarto tra libertà e destino e allo stesso tempo consapevolezza di quello scarto - che nessuna autonomia illuministica potrà rimuovere - per il quale ci sarà sempre bisogno di una risposta simbolica. Destino mortale e grande politica si tengono, oltre ogni vuoto moralismo repubblicano e titanismo violento. La grande politica non può che avere allora carattere mitico, poiché in essa è coinvolto un intero popolo che elabora collettivamente l'attraversamento del destino, senza rassegnarsi a esso e senza tentare scorciatoie violente. E non a caso il libro si conclude con una suggestione gramsciana. Per il pensatore sardo, si acquista coscienza della propria subalternità nel piano della sovrastruttura e, tramite l'ideologia, si costruiscono gli strumenti per conquistare l'autonomia dai dominanti. Alla fine del suo percorso da Hölderlin a Gramsci, per l'autore il socialismo si configura non solo come una teoria economica o politica per la giustizia sociale, ma anche e soprattutto come quell'ethos che tiene nella sfera pubblica la questione dell'essere, ampliando la comprensione dell'umano, anche nella dimensione privata del rapporto con se stessi.
Emergentismo. Le proprietà emergenti della materia e lo spazio ontologico della coscienza nella riflessione contemporanea
Andrea Zhok
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 176
In un universo materiale governato da leggi fisiche, quale può essere lo spazio proprio di tutti quei fenomeni che non paiono esprimibili in termini fisici? Quale sarebbe, in questa cornice, lo statuto ontologico attribuibile alla coscienza umana e alla vita? A queste domande le teorie emergentiste rispondono lungo le seguenti linee: per preservare uno spazio ontologico autonomo per la mente, la vita e la varietà fenomenica non è necessario né introdurre una visione dualistica, né negare la fondamentalità della materia. È sufficiente ammettere che la realtà si dà in diversi livelli di complessità ascendente a partire dal livello elementare descritto dalla fisica; e che al crescere della complessità delle strutture del reale emergono proprietà e relazioni nuove rispetto a quelle investigate sul piano fisico. In queste pagine viene presentato un modello di proprietà emergente che ne mostra il ruolo ontologico necessario ed ubiquo. Attraverso una rivalutazione della nozione di qualità ed una critica dell'idea di causalità efficiente si mostra da un lato come in un'ontologia monistica qualità irriducibili devono essere causalmente efficaci e dall'altro come l'emergere di proprietà nuove non richieda alcuna violazione delle leggi fisiche.
Il segreto interdetto. Eliade, Cioran e Ionesco sulla scena comunitaria dell'esilio
Giovanni Rotiroti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 230
Da leggersi quasi più come un romanzo che come una ricostruzione storica, il presente studio propone un confronto faccia a faccia tra Mircea Eliade, Emil Cioran e Eugène Ionesco a partire dall'orizzonte associativo di Criterion. Questo irripetibile trio, pur nelle differenze, ha un'origine comune, la Romania, il luogo geografico, storico e intellettuale che ha segnato un vero incontro, un primo reale contatto per molti versi fatale e dagli esiti imprevedibili che ancora oggi deve essere degnamente valutato nella sua complessità. Tale evento ha determinato per alcuni versi anche il destino della loro opera futura, più famosa e conosciuta all'estero, nelle terre dell'esilio. È un libro sulla condizione umana. I temi affrontati seguono i fili del legame comunitario attorno al reale del "malinteso" politico, attraversano la difficile questione del perdono, l'inestricabile rapporto dell'etica con la responsabilità, il lavoro infinito del lutto, la questione dell'amore e della follia in un inedito scenario del segreto condiviso.
Etica e diritto in Kant. Un'interpretazione comprensiva della morale kantiana
Alice Ponchio
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 190
Trattato politico. Testo latino a fronte
Baruch Spinoza
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 250
Questa edizione italiana del Trattato politico di Spinoza fa seguito, ma in forma completamente riveduta, all'edizione e traduzione del testo già offerte dallo stesso curatore e per la stessa casa editrice ETS nel 1999 (con ristampa 2004). Rispetto alla precedente versione qui si dà l'originale latino nella forma di un'edizione filologicamente rigorosa corredata dall'apparato critico, in continuazione ed in conformità con i criteri che hanno presieduto all'edizione dell'Etica pubblicata di recente dallo stesso curatore (ETS 2010). Il lavoro critico sul testo è stato effettuato tenendo conto oltre che della tradizione filologica dei due secoli passati, di due importanti edizioni uscite in Francia e in Germania nel decennio in corso, e degli studi critici più aggiornati, con cui è stato qui svolto un confronto accurato, costante e documentato. La traduzione a fronte è stata in più luoghi rinnovata nello spirito di un uso quanto più possibile agile e moderno della lingua italiana.