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Edizioni ETS: Polis

Pensare l'opera, pensare il sociale. La filosofia politica di Claude Lefort

Pensare l'opera, pensare il sociale. La filosofia politica di Claude Lefort

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 232

Pensatore sempre controcorrente, nella sua opera Claude Lefort ha proposto un metodo di interrogazione dell'enigma del sociale. La sua eredità, senza mai dar vita a una scuola, ha influenzato profondamente pensatori politici della democrazia di orientamenti diversi, ispirando tanto teorie della democrazia radicale, quanto tentativi di riformare la social-democrazia. L'intera opera dell'autore francese è infatti segnata dal tentativo di comprendere la società democratica contemporanea, le sue origini e il suo significato in quanto istituzione e dimensione simbolica auto-riflessiva. Perciò questo volume pone come perno dell'opera del filosofo francese non il totalitarismo, ma la democrazia. Per Lefort, la democrazia è la società del conflitto e della perdita dei punti di riferimento certi, in cui il luogo del potere appare vuoto. All'interno di essa si muove però continuamente un impulso verso la totalità e il recupero del fondamento, che, chiudendo l'interrogazione, conduce al totalitarismo. I diversi contributi del volume analizzano le componenti che hanno nutrito il pensiero del filosofo francese: la matrice fenomenologica, i modelli socio-etno-antropologici e il marxismo non ortodosso. Vengono esaminati i dialoghi che Lefort ha intrecciato con Arendt, Tocqueville e La Boétie e, infine, le tensioni che animano la sua interrogazione della modernità.
24,00

L'altra tradizione. Violenza e potere in Andrea Caffi e Hannah Arendt

L'altra tradizione. Violenza e potere in Andrea Caffi e Hannah Arendt

Daniele Bassi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 240

«Un concetto di potere e di legge […] che non identifica il potere col dominio né la legge con il comando ». Così Hannah Arendt descriveva nel 1969 l'essenza di "un'altra tradizione", minoritaria e alternativa alla "grande tradizione del pensiero politico occidentale". Alla luce di tale suggestione, di cui viene ricostruita approfonditamente la genealogia, questo saggio propone un'originale comparazione tra la stessa Arendt e Andrea Caffi. La lettura delle opere di Caffi, socialista-libertario e autore poliedrico ed eccentrico, si avvale così di una chiave ermeneutica inedita e capace di valorizzare a fondo la sua difficile collocazione teorico-politica. Un'operazione interpretativa tutt'altro che unidirezionale: se da un lato essa riscatta Caffi, almeno in parte, dall'oblio a cui sembra sia stato condannato, dall'altro permette di problematizzare l'opera di Arendt, sottraendola alle letture più canonizzanti e neutralizzanti del suo pensiero e proiettandone l'eredità verso ambiti finora estranei al campo degli studi arendtiani.
23,00

L'esercizio della distanza. Foucault, Hadot, Ginzburg

L'esercizio della distanza. Foucault, Hadot, Ginzburg

Laura Cremonesi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 152

In un un noto passaggio de L'usages des plaisirs (Gallimard 1984) Michel Foucault scriveva: "Che cosa è, dunque, la filosofia, oggi - voglio dire l'attività filosofica - se non il lavoro critico del pensiero su se stesso? Se non consiste, invece di legittimare ciò che si sa già, nel cominciare a sapere come e fino a qual punto sarebbe possibile pensare in modo diverso?" Il compito che Foucault ci affida è quello di dar luogo a un esercizio filosofico di presa di distanza da noi stessi, in cui si apre lo spazio della critica. Questo volume descrive solo alcuni dei possibili esercizi della distanza, quelli che autori diversi tra loro come Michel Foucault, Pierre Hadot e Carlo Ginzburg ci hanno proposto con i loro lavori. Trasfigurazione, straniamento e spaesamento sono le figure che appaiono in questo libro a illustrare il compito - difficile e mai concluso - della presa di distanza da sé: insieme compongono il profilo dello spectator novus, che apprende a vedere il mondo come se gli apparisse per la prima volta.
15,00

Il teatro della polis. Filosofia dell'agonismo tragico

Il teatro della polis. Filosofia dell'agonismo tragico

Valentina Moro

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 264

Il teatro tragico greco consente di comprendere da una diversa prospettiva, rispetto alla filosofia, la riflessione greca sul politico. Si tratta in primis di un'istituzione, ovvero di un modo in cui si esperiva il politico nella polis; un contesto di partecipazione democratica che offriva consapevolezza e poneva interrogativi sui limiti di tale partecipazione, sulle esclusioni prodotte e sul significato del vivere insieme. La proposta di questo volume è di guardare all'agonismo tragico, inteso come dimensione simbolicointerpretativa e tratto caratterizzante il politico nella polis, a partire dal grande teatro tragico di Sofocle, che viene esaminato non solo nei suoi contenuti, ma anche nel suo linguaggio e nell'estetica della sua messinscena. Nell'esame dei testi sofoclei questo volume assume la categoria del femminile come parametro differenziale a partire dal quale mettere in discussione il riferimento a strutture giuridiche e politiche pensate unicamente a partire dalla figura maschile del cittadino/soldato. La categoria del femminile ha permesso di guardare alle relazioni, invece che alle singole voci, sulla scena e di comprendere appieno l'estetica dei corpi, per mezzo dei riferimenti alla rappresentazione.
25,00

Domesticità. Lo spazio politico della casa nelle pensatrici statunitensi del XIX secolo

Domesticità. Lo spazio politico della casa nelle pensatrici statunitensi del XIX secolo

Carlotta Cossutta

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2023

pagine: 236

Se le donne sono confinate nello spazio domestico, possono sovvertirlo? A partire da questa domanda il testo prende in esame le riflessioni politiche e le proposte architettoniche e urbanistiche di pensatrici attive negli Stati Uniti tra il 1840 e il 1920. Questo periodo, segnato da straordinari cambiamenti sociali, vede l'emergere non solo di retoriche sulle "sfere separate", la casa e la piazza, ma anche della battaglia per il suffragio femminile, che si apre con la Declaration of Sentiment promulgata nel 1848 a Seneca Falls e si chiude nel 1920 con il XIX emendamento della Costituzione americana. Nel volume vengono presi in esame, in particolare, i lavori di Catherine Beecher, Melusina Fay Peirce, Marie Howland, Jane Addams, Charlotte Perkins Gilman e Alice Constance Austin e le proposte abitative concrete di Topolobampo, Hull House e Llano del Rio, per sottolineare come la messa in discussione delle forme dell'abitare sia pensata in chiave politica e possa offrire prospettive inedite alla critica della separazione tra spazio pubblico e spazio privato. Scopo del testo è anche quello di complicare la genealogia del femminismo, mostrando come accanto alla battaglia per il suffragio, e a volte intrecciate ad essa, si sviluppino critiche articolate alle condizioni materiali delle donne e proposte significative per migliorarle.
22,00

I due volti della modernità. Concetti e figure della filosofia politica

I due volti della modernità. Concetti e figure della filosofia politica

Nico De Federicis

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2023

pagine: 156

La modernità politica ha i suoi specifici concetti, come «razionalismo», «secolarizzazione», «cittadinanza», «statualità», e le sue grandi figure, come Machiavelli, Rousseau, Kant, Hegel e Weber. Assieme, concetti e figure delineano una prospettiva complessa del moderno, che allo spirito emancipatorio dell’illuminismo affianca pulsioni volte al dominio del mondo. Il «doppio volto» della modernità è la cifra con la quale oggi è necessario vagliare princìpi e valori della teoria politica.
16,00

Le amicizie degli antichi e dei moderni

Le amicizie degli antichi e dei moderni

Annalisa Ceron

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2022

pagine: 423

Quella che viene proposta in questo libro non è la storia di una concezione dell'amicizia che è nata nell'età antica ed è sopravvissuta sino all'età moderna, ma l'analisi di varie tipologie di amicizia — antiche e moderne — a cui sono state attribuite diverse funzioni politiche. Porre l'accento sull'irriducibile pluralità dell'amicizia consente di raggiungere due obiettivi teorici fondamentali. Da un lato, è possibile sgombrare il campo da ogni facile contrapposizione tra l'amicizia politica degli Antichi e quella impolitica dei Moderni, combattendo un luogo comune che il fiorire dei friendshiP studia non è ancora riuscito a sfatare. Dall'altro lato, è possibile evitare l'equivoco, alimentato dall'influenza di Politiques de l'amitzé di Jacques Derrida, per cui si assume che l'amicizia possa essere una relazione politica soltanto se è il fondamento, o il modello, dei legami sociali. Questa è una, non la sola, idea di amicizia politica. È l'idea di Aristotele e, in parte, di Rousseau, ma non quella di Plutarco e di Cicerone, di Machiavelli e di Montaigne, di Bacone e di Hobbes. Esaminando le concezioni dell'amicizia elaborate da questi autori, e mostrando quanto siano diverse tra loro, viene gettata nuova luce sulle ragioni per cui l'amicizia è diventata una relazione di natura prevalentemente privata tra il Cinquecento e il Settecento, ma anche sui motivi per cui essa è ritornata al centro del dibattitto filosofico-politico degli ultimi decenni.
37,00

Avere potere su se stesse: politica e femminilità in Mary Wollstonecraft

Avere potere su se stesse: politica e femminilità in Mary Wollstonecraft

Carlotta Cossutta

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2021

pagine: 240

Attraverso un confronto attento con i testi, da quelli più noti, come la Vindication of the Rights of Woman, a quelli più ignorati, come il romanzo The Wrongs of Woman: or Maria, questo libro propone un'inedita e originale interpretazione dell'opera di Mary Wollstonecraft. Le domande che vengono poste al pensiero politico dell'autrice inglese sono formulate nel rispetto della distanza storica, ma allo stesso tempo si sviluppano in stretta connessione con il dibattito più radicale che caratterizza le teorie femministe contemporanee. Il gioco della distanza temporale produce un doppio sguardo, la cui lucidità cerca anche nel passato risposte agli interrogativi teorici che oggi costantemente ci poniamo. Che cosa significa femminilità? Che senso hanno i confini tra pubblico e privato? Da che sfondo emergono le identità sociali e le diseguaglianze? Il pensiero di Mary Wollstonecraft dimostra, in questa lettura, di aver saputo scompaginare l'ordine delle contrapposizioni fondanti la riflessione politica: dal dualismo tra sfera domestica e spazio politico all'opposizione tra stato naturale e condizione civile.
23,00

L'esperienza del mondo: Claude Lefort e la fenomenologia del politico

L'esperienza del mondo: Claude Lefort e la fenomenologia del politico

Mattia Di Pierro

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 296

Questo saggio vuole proporre una nuova interpretazione dell’opera di Claude Lefort. L’angolo visuale da cui il pensiero lefortiano viene osservato è quello della «fenomenologia del politico». Tale metodo d’indagine, appreso dalla lezione di Maurice Merleau-Ponty, struttura il percorso di Lefort fin dall’esordio nel gruppo Socialisme ou Barbarie, orienta la sua opposizione a Cornelius Castoriadis, guida la sua lettura delle opere di Karl Marx e di Marcel Mauss e lo accompagna fino alla formulazione della sua teoria della democrazia. L’interpretazione delle opere di Niccolò Machiavelli, portata a termine nel saggio Le travail de l’oeuvre, ne rappresenta il cardine e la migliore sintesi. La filosofia lefortiana si definisce allora non come conoscenza ma come «esperienza del mondo»: un’esperienza capace di interpretare la società riconoscendosi come parte di essa, tralasciando ogni fede in una realtà oggettiva ed escludendo ogni fondamento. Un pensiero del politico e nel politico, che rifiuta qualsiasi semplificazione per confrontarsi con l’indeterminazione, con l’intreccio tra tutti gli elementi e i significati che costituiscono il sociale.
27,00

Michel Foucault gli antichi e i moderni. Parrhesìa, Aufklärung, ontologia dell'attualità

Michel Foucault gli antichi e i moderni. Parrhesìa, Aufklärung, ontologia dell'attualità

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2011

pagine: 208

La pubblicazione degli ultimi corsi pronunciati da Michel Foucault al Collège de France nei primi anni ottanta (L'herméneutique du sujet, Le gouvernement de soi et des autres, Le courage de la vérité) getta nuova luce sull'intero percorso teorico di uno dei maggiori interpreti della filosofia del Novecento, permettendo di comprenderne meglio il senso complessivo. Ad accomunare gli autori degli studi raccolti in questo volume è la convinzione che l'interesse di Foucault per il rapporto che la trattazione greca ed ellenistica della parrhesìa istituisce tra soggetto, verità e potere sia sorto dalla sua critica della modernità degli anni Settanta. Dopo aver individuato nel governo delle condotte il tratto caratterizzante del potere del presente, nelle sue ultime ricerche il filosofo francese indaga la possibilità di opporvi resistenza a partire dal rapporto del sé con sé, e scopre che essa appartiene alla condizione umana almeno fin dagli albori della civiltà occidentale: nelle pratiche di vita di Socrate e di Diogene come nell'Aufklärung di Kant, nel dandysmo di Baudelaire e nella filosofia dell'oltreuomo di Nietzsche. L'ontologia dell'attualità dello stesso Foucault, ultima erede di una lunga tradizione, si rivela pertanto essere un'ontologia del soggetto che riconosce il carattere fondativo dell'etica rispetto alla politica.
18,00

Quel che rimane. Un'introduzione a Bernard Williams

Francesco Testini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 228

Bernard Williams è universalmente riconosciuto come una delle voci più importanti della filosofia morale e politica del Novecento. Eppure, il suo pensiero è stato solo raramente oggetto di un'analisi e di un'interpretazione complessiva: più spesso, l'attenzione si è focalizzata sulle sue celebri critiche a specifici orientamenti teorici, come quello kantiano e quello utilitarista. Questo libro cerca di colma- re questa lacuna. Considerando l'opera di Williams nella sua interezza, esso ricostruisce la particolare e affascinante immagine della filosofia morale che ne emerge. L'ideale di oggettività etica fa da filo rosso a questa ricostruzione. Più precisamente, la domanda di fondo che guida l'indagine è che cosa rimanga di questo ideale una volta vagliate le critiche di Williams a tre idee fondamentali per la filosofia morale: quella di teoria normativa, quella di conoscenza etica e quella di natura umana (intesa come possibile base per delle prescrizioni etiche oggettive). La risposta, in estrema sintesi, è "molto poco". Ma ciò non implica un abbandono al relativismo. Piuttosto, la risposta implica la necessità di prendere consapevolezza della storicità dei nostri valori e di riesaminarli da un punto di vista peculiare, storico e filosofico allo stesso tempo, al fine di valutare quali meritino la nostra fiducia. Come si suggerisce in questo libro, negli ultimi anni della sua vita Williams offre molte riflessioni utili per fare questo.
21,00

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