Effigie: Le stellefilanti
Comunista!: Comunista!-Anitre-Non aver paura del buio-Padre nostro
Angelo Ferracuti
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 133
Nella didascalia che introduce "Comunista!", Angelo Ferracuti allude al dipinto di Pellizza da Volpedo "Il Quarto Stato", la più celebre epopea dell'Internazionale operaia. Tuttavia nello squallido ufficio in cui si gioca il destino di un proletario istruito e assennato di oggi, colpisce il fatto che nel quadro quei volti così arcaici e severi abbiano subito una tale metamorfosi da trasformarsi in immagini di servitori ammiccanti e felici. Felici del loro anonimato servile, "corvéable a merci" come dicono i francesi. E tuttavia che cosa servono e chi, tutti quanti costoro? Soggiacciono in massa allo stesso meccanismo che ogni giorno, ogni istante, ne sequestra e consuma la vita riducendola a mercé, ad una quota di pura compravendita: essi servono il capitale, ovvero il ciclo di investimento e profitto che li fa vivere e morire senza possibile residuo. Tutti sono dentro, in quanto non c'è, né potrebbe ormai più esistere, alcun fuori. Acuto osservatore delle dinamiche sociali, narratore elettivo di uomini comuni, nei quattro testi qui pubblicati Ferracuti si vieta ogni sguardo fuori campo e qualunque didascalia, accettando dall'interno il linguaggio teatrale; trasforma cioè la natura dei fatti (una società dove il denaro e il profitto assurgono a teologia) in una disputa di gesti e di voci. Voci da sempre diametrali, antagoniste: per questo è duro riconoscere che nell'attuale Quarto Stato troppo spesso si confondono in una voce sola.
Il primo congresso del sindacato dei profeti viventi
Luigi Grazioli
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 121
I racconti di questo libro prendono spunto da quadri, fotografie o notizie scovate sui giornali: sono suggestioni "sottotraccia", che Luigi Grazioli ha legato a un personaggio o a un punto di vista o a una situazione esistenziale, dentro una forma narrativa antiretorica con al centro il linguaggio e la sintassi, e l'attenzione quasi maniacale a ogni singola parola. Per l'autore, letteratura è innanzitutto scrittura (sillabe, frasi, paragrafi, punteggiatura, suoni, ritmo), l'involucro entro il quale distillare "l'assoluto" e il "necessario", con un lessico il più semplice possibile. Nei racconti del "Primo congresso del sindacato dei profeti viventi" (anni fa in Nigeria si era tenuto davvero) la componente riflessiva o autoriflessiva è costante ma va letta in filigrana, adagiata in un ritmo quieto che di tanto in tanto accelera verso ironiche, paradossali, impensabili vie di fuga.
Rosso epistassi
Ivano Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 87
"Niente seghe siamo spettri": è una delle due epigrafi che aprono questa raccolta poetica piena di furia distruttiva e dolcezza, bilancio non pacificato di due secoli (Ottocento e Novecento) di rivoluzioni politiche e artistiche, affrontati con insubordinazione, sarcasmo e sgomento nel cuore dei nostri giorni, senza consolazioni e senza sconti, come solo un vero poeta sa fare. Le ombre di Bakunin, Blanqui, Lenin, Marx, Rimbaud, Leopardi, Guevara, della Cvetaeva, di Georg Trakl, Artaud (Antonino), Van Gogh (compagno Vincente), del "marcitoio poetico", delle "delicature", delle "bare assorte" e delle "sommosse vespasiane" attraversano da parte a parte questo libro di grande concentrazione e sovversione poetica, che conclude idealmente un arco di decenni, da La franca sostanza del degrado a Macello. Lo conclude allargando enormemente lo sfondo: dopo il dolore e il degrado del primo libro e il mattatoio animale e umano del secondo, questo terzo libro è sulla macelleria della Storia moderna, le sue epistassi e i suoi "sogni che paiono ematomi della luce". Una voce unica e inconfondibile, quella di Ivano Ferrari, poeta di poche parole ma di molto ardimento, marginale e centrale. (Antonio Moresco)
Accusata
Mariella Mehr
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 94
Accusata di omicidio e di atti incendiari, Kari Selb lotta con la psicologa del tribunale per affermare, in un monologo incalzante, la propria capacità di intendere e di volere, per il suo passato, per la sua vita. Nell'infiammato discorso, che la vede sdoppiata tra sé e Malik - l'altro sé, quello che agisce - Kari Selb sviluppa via via le fantasie di un serial killer. Senza mai attenersi alle categorie della giustizia e della colpa, Kari-Malik allestisce il crimine sul palcoscenico della sua mente mutilata ed erosa, trovando così una conferma di sé, dal momento che ogni altra identità è negata. Il romanzo illumina con crudezza la psiche di una donna che, come direbbe Artaud "sente il proprio pensiero spostarsi dentro di sé" e descrive la violenta e protratta vicinanza dei corpi in un flusso narrativo incalzante, allucinato ma realista. Con "Accusata" Mariella Mehr, scrittrice svizzera di origini zingare, conclude nel 2002 la trilogia della violenza che comprende "Il Marchio" e "Labambina".
Un'altra sconfitta, Ferrari
Mino Milani
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 91
In un mite settembre pavese del 1847 si prepara la consacrazione di sette nuovi sacerdoti, davanti a quattro vescovi e a una schiera di monsignori e prelati. Straordinaria cerimonia, pari al ben più laico grande circo equestre che ha innalzato il telone sulla Rotonda. Una volta tanto non mancano le novità, nella quieta Pavia; e poiché esse non comportano problemi di ordine pubblico, il commissario Melchiorre Ferrari si sente quasi ben disposto. Ma d'un tratto, eccolo di fronte alle solite drammatiche domande: chi ha ucciso ancora e così crudelmente? E perché ha ucciso? Ferrari è troppo esperto, o forse troppo serenamente pessimista, per non sapere che arriveranno altre domande. Questa, per esempio: è possibile che una remota guerra in Spagna abbia a che vedere con un delitto consumato a Pavia? E ancora: si può ragionevolmente credere che un fantasma si aggiri nella chiesa del Carmine? Continuano le avventure del commissario dell'Imperiale e Reale Delegazione di Polizia Melchiorre Ferrari, erede di Marlowe, il detective solitario di Raymond Chandler. Un nuovo viaggio nella Pavia asburgica, città di frontiera di un grande Impero, abitata da gente laboriosa, rassegnata, che di poco s'accontenta, di poco vive, poco sorride ed è portata a dimenticare in fretta. Una città mestamente ordinaria, con le sue necessità, i suoi amori, le sue invidie, i suoi drammi. I suoi delitti. Le sue poche vittorie, le più frequenti sconfitte.
Zingari di merda
Antonio Moresco
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 93
In un reportage di grande intensità e ferocia Antonio Moresco racconta un viaggio tra i Rom di Slatina e Listeava in Romania, tra persone costrette a vivere in case di fango o dentro buche scavate nel terreno, ai confini del modo "civilizzato", dentro quella fascia di miseria che attraversa il ventre dell'Europa: "Tutto questo perché? Per quale ragione? Per quale disegno? Per quale sogno?". Nel suo linguaggio irruente e abnorme, come abnorme è la realtà che descrive, l'autore trascina i suoi lettori in una delle contraddizioni più acute di questo secolo. Il racconto procede in un dialogo ininterrotto con i compagni di viaggio, l'occhio fisso sui marciapiedi della civiltà, dove gli zingari, uomini e donne che non stanno mai fermi, sono la nostra parte più miserabile, più individualista e fatalista: "Questo misto di libertà e opportunismo, di fierezza e di infingardaggine, di irriducibilità e di parassitismo, di anarchismo e fascismo" sono noi eppure sono anche assolutamente altro. C'è qualcosa nella loro presenza di inspiegabile e sfuggente, di infinitamente arcaico eppure duttile. È lì che Moresco conduce il lettore, sulla soglia del silenzio. Lì dove arrivano anche le fotografie di Giovanni Giovannetti che chiudono il libro.
Prima dell'estinzione
Sergio Nelli
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 82
Protocollo di una malattia e di una pena, la narrazione di questo romanzo apre il campo a forze che radunano disgrazia e rigenerazione, disincanto ed euforia, sfinimento e ricrescita. "After great pain a formal feeling comes", recita un verso di una poesia di Emily Dickinson qui più volte ripetuto. L'uscita da quel dolore diventa occasione di un altro resoconto tutto rivolto all'animale più buono, cioè al gorilla albino Copito, alias Nfumu Ngui, che il giornalista della cronaca locale Oscar Moriani ha incontrato in una foto e appeso a una parete della sua stanza. Davanti a questo grande animale dignitoso e schivo si fa ancora più evidente il movimento continuo di sentimenti che chiamiamo anima: una condizione anche ridicola di sproporzione rispetto a ciò che vorremmo essere, una pulsionalità irriducibile, sullo sfondo di una dolorosissima lontananza dal grembo della natura che non cessa tuttavia di conquistarci e di trattenerci a sé con ogni mezzo.
Comuni mortali-Gli straccioni-Il professor Manganelli e l'ingegner Gadda
Tiziano Scarpa
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2006
pagine: 140
Cercare lavoro può avere qualche inconveniente: si rischia di trovarlo. È quello che succede al protagonista di "Comuni mortali", la prima delle tre pièces teatrali raccolte in questo volume: vuole farsi assumere in un'agenzia di pompe funebri, e nella sua prima giornata di apprendistato viene travolto dalla personalità esuberante della direttrice. Ne "Gli straccioni" si incontrano per strada mendicanti professionisti, in giacca e cravatta, accanto a fascinose barbone aristocratiche. Nell'ultimo testo i protagonisti bisticciano in un appartamento di Roma fino a sfidarsi a duello in uno scontro sciamanico, da veri stregoni della parola. Tre testi teatrali scatenati, dalle continue invenzioni, tre fuochi di fila di battute che non investono soltanto le parole e i dialoghi ma anche la fisicità dei personaggi, mettendo a soqquadro la scena.
Merda e luce: Il firmamento-Duetto-Merda e luce-Magnificat-Fuco nero
Antonio Moresco
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2006
pagine: 135
Merda e luce, viscere e firmamento, in un "pentateuco" del cosmo, dove sono protagoniste le soglie varcate (e spesso brutalmente violate o esplose), le barriere sfondate, le porte spalancate dal pensiero e dai gesti, nei continui attraversamenti e nei dialoghi: tra la carne e il grido, tra il corpo e il sogno, tra l'inconcepibile e il quotidiano. Il volume raccoglie cinque testi dominati dall'elemento materno e cosmico. Ne "Il firmamento" ci sono un uomo e una donna nudi in una notte d'estate, il cielo stellato e uno spaccaossa; in "Duetto" domina la scena Maria Callas, che dialoga con la sua tenia; in "Merda e luce" compaiono un siparista, un sipario, un motociclista e un pene; in "Magnificat" una partoriente dialoga con il proprio feto e con la sua voce a venire. Chiude "Fuoco nero" dove sotto il sole, la luna e una meteora si fanno avanti un cielo nero e Kleist, Adolf Hitler e la materia oscura, Primo Levi e Alessandro Magno. Dentro il flusso della vita, Antonio Moresco trova il punto dove la parola teatrale riacquista il suo peso e la sua radicalità, la fragilità, la poesia e la violenza.
Il romanzo di Aldo
Alberto Bellocchio
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2006
pagine: 90
La storia di Aldo, un contadino precoce e ardito, e della sua emancipazione, in un passaggio che lo vede legato alla sua terra da un contratto di mezzadria a soldato impegnato sul fronte della guerra civile negli anni della Resistenza. Gli anni della guerra sulle colline dell'Appennino nutrono di riferimenti reali e ideali il suo sogno di emancipazione.
Ultimo piano senza ascensore
Toni Fachini
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2006
pagine: 156
In una narrazione autobiografica sempre spericolata e incalzante, la Fachini ci accompagna oltre le pareti di casa che si sgretolano, lasciando intravedere il non-luogo di strade, bar, porti, aeroporti: il viaggio inteso come canone dell'esistenza randagia. Di colpo siamo ribaltati nella precarietà di un eterno presente desolato e senza approdi, dove i membri della cerchia familiare - allibiti, affranti o, a loro volta, disperati spettatori guardano impotenti quella deriva almeno in parte condivisa. I fratelli, la madre e una moltitudine di affetti sgangherati circondano la protagonista come altrettanti buchi neri. Non ne promana però il freddo dell'abbandono, ma un irresistibile e tenero richiamo, un forsennato risucchio, dal quale la droga, l'alcol, gli psicofarmaci distraggono appena. Un susseguirsi di spaccati terribili, dal tentato suicidio della protagonista alle numerose crisi di astinenza, alla morte del padre in un racconto bellissimo. Quel che Toni Fachini mette in scena è una disperazione senza dramma, una sorta di danza macabra, sempre pervasa di sottile ironia, impastata di consapevolezza e insieme di apatia.
Nud'e cruda. Taranto mon amour
Cosimo Argentina
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2006
pagine: 93
Una città, Taranto, descritta con un taglio inconsueto e a volte spiazzante. Materia del libro sono i corpi, le vie, i mercati tarantini, gli occhi dei ragazzi di strada, la sensualità delle donne affacciate ai balconi, uomini persi in periferie senza scampo e insenature tanto belle quanto aggredite dalla violenza del progresso scriteriato. Per questa narrazione, Cosimo Argentina segue un itinerario personale, scrive una sorta di pamphlet, che si discosta dal saggio restando però sempre fedele a un principio di verità e onestà intellettuale. Ne consegue che per staccarsi dal modo canonico di descrivere la città, l'autore deve prendere le distanze da un linguaggio formale, letterario, e tentare di aderire con la lingua ai suoni, agli schiamazzi dei vicoli della città dei due mari, al rumore della risacca lungo il litorale ionico; rivisitare il contrasto tra i resti del tempio di Poseidone e i veleni ossessivi delle acciaierie, ma mimare anche il respiro dei mercati ortofrutticoli. 25 brevi capitoli che vanno dalla Marina militare alla baia di lido Silvana; dal popolo tarantino alla strada simbolo della città; dai quartieri periferici alle vie dove ancora palpita il cuore urbano; dal cibo al difficile rapporto di Taranto con l'lIva; dal mercato Fadini vero souk mediterraneo - all'impressionante elenco di omicidi che ha segnato un periodo della vita cittadina.