I Buoni Cugini: Gli introvabili
Pinocchio nuovo Maciste. Sue gesta gloriose nella guerra mondiale
Arrigoni Annunciata Beatrice
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2024
pagine: 124
Nel 1920, la Società Tipografica Artigianelli di Pavia pubblica il romanzo "Pinocchio nuovo Maciste" di Annunciata Beatrice Arrigoni, di cui non si sa nulla, illustrato con pregevoli tavole da un disegnatore, anch'esso sconosciuto, che si firma con una sigla interpretata come F Ne. Il romanzo, mai più ripubblicato fino ad oggi, di tutte le "pinocchiate" è davvero meritevole di attenzione per il suo divertente scopo istruttivo tra fantasia e storia. "Il Collodi finisce il suo libro cambiando il Pinocchio di legno in un bel ragazzetto. Il nuovo libro o libretto che sia, piglia le mosse da questo punto. Pinocchio è cresciuto un giovinetto ammodo, e va soldato. Dovendo partire pel fronte, vien mandato in breve licenza e trova nel portamonete che la Fata gli aveva lasciato, un biglietto che gli insegna il modo di tornare di legno per rendersi invulnerabile. Immaginarsi quante prodezze! Il racconto tien dietro fedelmente alla cronaca dei giornali e le azioni che compie Pinocchio sono tutte compatibili colla sua natura e in conformità degli avvenimenti. Sono 29 capitoli: 29 racconti cui va intessuta la storia, la geografia, l'umorismo.
Gabriele Lambert
Alexandre Dumas
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2024
pagine: 160
Pubblicata per l’ultima volta in Italia nel 1871, rivive oggi in queste pagine Gabriele Lambert, la novella di Alexandre Dumas dimenticata dai lettori italiani, in una fedele trascrizione riproposta senza alterare il linguaggio dell’epoca. Era un uomo di ventotto a trent’anni. Esso aveva uno di que’ volti senza fisonomia di cui, ad una certa distanza, non si distingueva le forme. La barba, che s’era lasciata crescere dappertutto, ma che era rara e di colore sbiadato, non dava, a quel suo aspetto nessun carattere. I suoi occhi, d’un grigio smorto, erravano vagamente da un oggetto ad un altro, senza essere animati da nessuna espressione; i suoi membri eran gracili, e pareva che la natura non li avesse destinati agli esercizj della fatica; tutto il suo fisico si mostrava in opposizione agli attributi dell’energia. Quantunque fossi convinto di aver altre volte incontrato quell’uomo, lo che d’altronde mi venìa confermato dalla sua perseveranza a sfuggire il mio sguardo, m’era impossibile il ricordarmi del come e del dove. Avvicinatomi al guarda-ciurma chiesi il nome di quello che faceva sì poco onore al mio trattamento. Si chiamava Gabriele Lambert..."
Un vero amore ovvero i Beati Paoli
Rosalia Pignone Del Carretto
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2024
pagine: 210
“Questo libro di Rosalia Pignone Del Carretto, non è un semplice romanzo su cui il lettore pone il proprio sguardo, ma si tratta di un testo tratto in salvo dall’oblio. È un volume prezioso e atipico per la letteratura del tempo. Per tanti motivi. Pubblicato per la prima volta nel 1876 a Napoli, Un vero amore ovvero I Beati Paoli è uno dei primissimi romanzi sul tema della setta dei Beati Paoli.” Massimo Bonura Il romanzo ambientato a Palermo nel primo ventennio del 1700, è una miniera di notizie storiche, particolareggiate e delle più varie. È descritto il “gioco del toro” che si svolgeva nella piazza antistante il Palazzo Steri o “la caccia ai tonni” nel mare di Santa Flavia. Il titolo è azzeccatissimo perché il vero amore è il motore dell’opera: l’amore familiare incondizionato, quello casto e puro degli amanti e dissoluto dei “perditori”; l’amore estremo per la Patria, per la religione, il governo, gli amici; l’amore sotto ogni forma, anche per la stessa vacuità. E poi ci sono loro: i Beati Paoli, con il loro spirito che aleggia su tutta l’opera, con il loro tetro mistero e il fascino inscalfibile “dell’infame sinedrio” criminale...
Clelia. Ovvero il governo dei preti
Giuseppe Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 350
Clelia è una bellissima popolana che vive a Roma e che tutti conoscono come “La perla di Trastevere”. Di lei si incapriccia il cardinale Procopio, deciso a farla diventare un’altra preda del suo personale “bordello”. Pur di arrivare a lei, il prelato che incarna l’immoralità assoluta, lasciva e corrotta, è disposto ad assoldare degli scagnozzi che organizzano un piano per rapirla; ma sulla donna vigila il padre Manlio, uno scultore piuttosto apprezzato, e Attilio, suo promesso sposo. Quest’ultimo, insieme ai suoi amici rivoluzionari, riuscirà a opporsi ai turpi voleri del cardinale, salvando la donna, ma sarà costretto con Clelia e i suoi compagni a vivere nascosto. Nella loro latitanza, i giovani ardimentosi popolani conosceranno altri rivoluzionari e soprattutto apprenderanno la dottrina de “Il solitario”, l’acceso combattente repubblicano che li persuaderà a lottare per la causa dell’unità italiana, con Roma capitale e quindi torneranno in città per sconfiggere “Il governo dei preti”. Garibaldi scrive un romanzo storico politico del tutto anticlericale e rappresenta, in modo coerente, l’avversione che ebbe per tutta la vita nei confronti del clero e del suo governo.
Maria e Giorgio o il cholera a Palermo
Vincenzo Linares
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2019
pagine: 148
Scritto all’indomani dell’epidemia di colera che nel 1837 flagellò la Sicilia e in particolare Palermo, in questa ambientazione drammaticamente fedele alla realtà, Linares narra di due giovani cuori, Maria e Giorgio, osteggiati nel loro amore dagli interessi di gente senza scrupoli, ma il vero motivo della scelta dell’autore di concepire un romanzo così strutturato è solo quello di poter descrivere la città di Palermo, stretta nella mano dell’orribile malattia con tutte le sue inefficienze, miserie, speranze ed atti di eroismo disinteressato. Da sopravvissuto al colera, Linares riporta il suo lucido ricordo di quei giorni, carichi di dolore, paura, viltà, e attesa, e sebbene stemperato dal feuilleton, il romanzo rappresenta un caposaldo della cosiddetta letteratura “da contagio” insieme a "I promessi sposi" di Manzoni, "I morti tornano..." di Luigi Natoli o dell’ancor più moderno "La peste" di Albert Camus.
Picciotti e garibaldini. Romanzo storico sulla rivoluzione del 1859-60
Giuseppe E. Nuccio
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2018
pagine: 520
Il romanzo "Picciotti e Garibaldini" di Giuseppe Ernesto Nuccio apparve in volume nel 1919 ed oggi è riproposto nella sua versione originale, con le illustrazioni dell'epoca di Alberto Della Valle. Protagonisti del romanzo sono Pispisedda e altri picciotti di Sicilia, le cui vicende narrative si intrecciano con quelle di eroi e martiri come Francesco Riso, Rosolino Pilo, i fratelli Campo, i De Benedetto e numerosi altri che vollero la Sicilia libera dal Borbone e Italiana. C’è poi la Palermo ottocentesca, con il suo tessuto urbano nitidamente restituito: per le sue strade, le piazze, i giardini si dipana un’azione romanzesca avvincente e ricca di pathos. Il popolo palermitano, che già nel Quarantotto s’era levato contro il tiranno, torna a combattere per conquistare la libertà e, sull'esempio delle camicie rosse guidate da Garibaldi, l’eroe che la leggenda popolare vuole discendente (e perfino fratello) di Santa Rosalia, abbraccia e fa propria la causa unitaria.
Dopo il 4 aprile. Racconto contemporaneo
Gaspare Morfino
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2018
pagine: 104
"Dopo il 4 aprile" di Gaspare Morfino vide la luce a Palermo nel 1861, l'anno della proclamazione dell'Unità d'Italia, a pochi mesi di distanza dalla vittoriosa conclusione della spedizione dei Mille in Sicilia: di qui la scelta di presentarlo ai fruitori come racconto contemporaneo, narrazione quasi in presa diretta degli eventi memorabili che avevano portato alla liberazione della città di Palermo e dell'Isola. All'indomani di quei fatti che avevano infiammato il popolo siciliano e l'avevano visto attivamente partecipare alla cacciata del Borbone, la rievocazione per via narrativa dei momenti gloriosi era così funzionale a tenere vivo e anzi ad alimentare l'ardore patriottico per il completamento dell'Unità. Secondo una prassi al tempo diffusa, nel racconto di Morfino la storia s’intreccia a elementi che appartengono all'universo del popolare. L'autore evita opportunamente di cedere al patetismo di molta letteratura sentimentale ottocentesca. Fa sfoggio di una lingua viva, ironica, ricca di coloriture lessicali e gergali, che si sostiene su un periodare breve, veloce, minimalista nella punteggiatura per rinsaldare il patto narrativo con i lettori testimoni dell'impresa garibaldina.
I misteri di Palermo
Benedetto Naselli
Libro
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2017
pagine: 276
L’opera pubblicata nel 1852 è la realistica rappresentazione di una Palermo degli inizi ottocento ed è piuttosto sensibile al ritardo culturale e al degrado materiale del popolo, avversato dai capricci dei potenti e dalle loro corruzioni, da una privatistica e influenzabile amministrazione della giustizia, da una miseria che è solo sofferenza e disperazione senza riscatto. Naselli ci descrive una società governata dal male utilitaristico come volto necessario del potere, dove il carcere con le sue torture è la normale conduzione dell’infelice vita di genti affamate di pane e giustizia. Il realismo di questo romanzo è dato anche dalla sua perfetta ambientazione nella Palermo ottocentesca, dove tutti i suoi personaggi si muovono con estrema naturalezza e si distingue soprattutto per il primario tentativo d’indagine sociale con la descrizione di una vita giornaliera, che seppur usando il registro narrativo di un tardo romanticismo per le sue tematiche in costante conflittualità fra il bene e il male, la virtù e il vizio, lo colloca prepotentemente fra i grandi romanzi popolari dell’ottocento. Un autorevole dramma dell’ingiustizia, della quale è vittima anche lo stesso Naselli.
Il numero 570 scene drammatiche in due atti. Milizia eroica (elogio)
Luigi Natoli
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2017
pagine: 100
Il numero 570 è un dramma teatrale in due atti inedito, mai dato alle stampe sia in forma di libro o libretto, sia in appendice al Giornale di Sicilia, come soleva fare il grande scrittore palermitano. La scena si svolge sul fronte, durante la prima guerra mondiale e contrappone la barbarie degli austriaci alla fierezza dei soldati italiani che lottano per la propria patria. È l'Italia che anela la libertà delle sue province dall'impero austriaco; è la voglia di riscatto del proprio onore che anima un popolo disposto a combattere contro l'oppressore perché orgoglioso di essere italiano, ma è anche la tragedia di un uomo, popolano, che saprà riconquistare il suo onore perduto sacrificandolo sull'altare della patria e della famiglia. Un dramma teatrale intenso che ci farà sentire più uniti e più italiani di sempre. Completa il libro, la rarissima orazione “Milizia eroica” in memoria dei prodi del 14° fanteria caduti nel primo anno di guerra.
I Beati Paoli o la famiglia del giustiziato. Dramma in cinque atti
Benedetto Naselli
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2016
pagine: 126
I beati Paoli trovano nell'omonimo capolavoro di Luigi Natoli, la sublimazione letteraria in un romanzo di carattere storico popolare che tuttora rappresenta l'eccellenza nel suo genere. Prima del grande narratore palermitano, della setta segreta dei Beati Paoli scrissero storici, letterati e anche poeti. Fra i testi di riferimento per gli studiosi del "fenomeno" vi è I beati paoli o la famiglia del giustiziato dramma in cinque atti dell'avvocato Benedetto Naselli rappresentato per la prima volta la sera del 21 dicembre 1863 a Palermo, nel Real Teatro di Santa Cecilia. L'opera, sempre citata e del tutto introvabile, rivive oggi in questa fedele edizione per la collana "Gli introvabili". Maria, la giovane moglie del pittore Andrea Valenti, è povera, cieca ed ha due piccoli figli da mantenere. Le hanno ucciso il marito unica fonte di sostentamento della famiglia, e non solo, glielo hanno pure infamato incolpandolo di un delitto che non ha commesso. Ora vuole essere riabilitata e chiede giustizia per sé, i suoi figli e il giovane marito morto. Chiede a tutti ma La giustizia è cieca ed ha i piedi di piombo...
Pasquale Bruno. Romanzo storico siciliano
Alexandre Dumas
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2016
pagine: 130
"Quando ancora la città di Palermo conservava la sua cinta muraria, sulla porta di San Giorgio biancheggiavano dentro una gabbia alcuni teschi di banditi esposti per terrore della gente. E c’era una differenza fra banditi e scorridori: questi erano ladroni, quelli erano fuori bando per qualche vendetta ed erano d'ordinario generosi e cavallereschi. La condizione di perseguitati dalla giustizia li faceva malfattori; ma il coraggio di cui davano prova, li circondava di poesia (Luigi Natoli)". Inizia così un lungo articolo del grande romanziere e storiografo palermitano pubblicato sul Giornale di Sicilia nel 1930 e sono le giuste parole per introdurre il romanzo storico siciliano che Alexandre Dumas dedicò alla figura del "brigante" Pasquale Bruno. Fuorilegge per vendetta. Fuorilegge per amore. Il libro contiene anche una introduzione su "Storie di banditi" in Sicilia di Luigi Natoli.