Ibis: Tusitala
Acqua amara per Fadhyyeh figlia di Moab
Flavia Tesio Romero
Libro
editore: Ibis
anno edizione: 2000
pagine: 203
Il dono del viandante e altri racconti
Mia Couto
Libro
editore: Ibis
anno edizione: 2000
pagine: 106
Nei racconti di Mia Couto si incrociano due diverse intenzioni. In primo, luogo l'aspirazione a raccontare la realtà di un paese, il Mozambico, attraverso la trasfigurazione magica e la favola, proprie della cultura e dell'espressività della sua gente. E dall'altra il tentativo di forzare la lingua europea secondo le cadenze e i ritmi, anche lessicali, delle lingue africane. Ne derivano dei testi brevi o brevissimi, in forma di cronaca (il titolo originale della raccolta è Cronicando), in cui fatti piccoli e apparentemente privi di significato assumono la dimensione forte e quasi emblematica che permette l'accesso ad una realtà tanto lontana dalla nostra.
Elogio della creolità-Éloge de la créolité
Jean Bernabé, Patrick Chamoiseau, Raphaël Confiant
Libro
editore: Ibis
anno edizione: 2000
pagine: 124
Le harki de Meriem. Una storia algerina
Mehdi Charef
Libro
editore: Ibis
anno edizione: 1993
pagine: 188
Signorsì, comandante!
Amadou Hampâté Bâ
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2005
pagine: 421
Dopo gli anni della giovinezza che l'autore aveva raccontato in "Amkoullel, il bambino fulbe", lo ritroviamo ora funzionario dell'amministrazione coloniale francese. Destinato al servizio in Alto Volta, Amkoullel ci racconta il lungo viaggio verso la sua prima sede. La lunga autobiografia di Amadou Hampâté Bâ si svolge con il suo alternarsi di situazioni e di avvenimenti ora divertenti, ora tragici, di personaggi bizzarri e crudeli. Amadou Hampâté Bâ, nato verso il 1900 a Bandiagara, nel Mali, è morto ad Abidjan il 15 maggio del 1991. Scrittore, etnologo, storico e anche poeta. Appartenente a una grande famiglia di nobili "fulbe", Bâ viene iniziato alla cultura del suo popolo e alla religione islamica. Entrato nell'amministrazione coloniale francese, se ne allontana dopo alcuni anni e molti contrasti, diventando collaboratore di istituzioni culturali e fondazioni internazionali. Segue quindi la carriera diplomatica, diventando anche membro del Consiglio esecutivo dell'Unesco. Dal 1970, abbandonate tutte le cariche e gli impegni ufficiali, si dedica completamente alla creazione di un archivio che raccolga le trascrizioni delle testimonianze orali e dei racconti dei "griot", i narratori tradizionali, salvando così dalla scomparsa un immenso patrimonio della cultura africana.
Acqua Tofana
Patrícia Melo
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2004
pagine: 187
Partendo dalla confessione di una donna in un commissariato di Rio, la narrazione intreccia vicende torbide e inquietanti, tra individui alla deriva e ordinaria violenza urbana: ora è un marito violento, ora una coppia perversa, un serial-killer, donne di strada. Una serie disparata di storie umane che delineano il quadro della corruzione irrimediabile della società odierna.