Kellermann Editore: Iteranda
Quelli che a Livorno. Cronaca di una scissione
Silvano Mezzavilla
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2021
pagine: 96
Per la prima volta il fumetto affronta la cronaca della scissione della fronda comunista avvenuta durante il XVII Congresso del PSI, nel gennaio 1921 a Livorno. Per sei giorni fino al 21 gennaio 1921, tra tumulti e contrapposizioni, i delegati si confrontarono sulla necessità di aderire ai "21 punti" fissati da Lenin per l'ingresso del PSI nella III Internazionale. La sinistra del partito la riteneva imprescindibile, i centristi la accettavano in parte, la destra riformista era contraria. La scissione era inevitabile. Un racconto fedele dove le tavole a fumetti ricordano i momenti salienti di ogni giornata: il lettore può così "assistere" ai fatti e conoscere le posizioni che caratterizzavano il movimento operaio di allora e i partiti che lo rappresentavano. Prefazione di Michele Serra.
Al soldo del nemico. L'enigma delle spie durante la Grande Guerra nei documenti inediti della Guardia di Finanza
Enrico Fuselli
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2021
pagine: 128
Uno degli aspetti che caratterizzarono il periodo d'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra, fu l'atmosfera di allarmismo e sospetto nei confronti di tante figure enigmatiche che venivano considerate spie potenziali. La fama di efficienza dell'apparto di "intelligence" tedesco alimentò la necessità di controllo da parte delle nostre autorità nei confronti anche di tanti personaggi insospettabili: avvocati e professionisti, oltre a figure rimaste memorabili come la bella "Annetta del Casotto". L'autore, in un'analisi che si sposta dal Vaticano al lago Maggiore, ricostruisce inoltre alcuni episodi di condanne a morte seguite a processi sommari davanti alla corte marziale.
La lingua neutrale. Una voce fuori dal coro per ricostruire l'Europa
Camilla Peruch
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2020
pagine: 80
Alla fine della Prima guerra mondiale, assieme all'Impero Austro-ungarico, spariva nel cuore dell'Europa Moresnet, un piccolo Stato neutrale, schiacciato tra Belgio, Germania e Paesi Bassi, che nel 1908 aveva scelto di adottare una lingua al di sopra delle parti. Non il francese, il tedesco o il nederlandese, ma un idioma facile e immediato creato da Ludwik Lejzer Zamenhof: l'esperanto. Una lingua che nell'intento del suo ideatore, non voleva offendere, non voleva sminuire o sovrapporsi agli altri idiomi nazionali, ma essere solo una sorta di arbitro imparziale per agevolare il dialogo e la risoluzione dei conflitti. Una lingua neutrale. Prefazione di Gianluca Volpi.
Riservata speciale 1914-1915. Notizie d'oltre frontiera, polizia militare e contrabbando di guerra. La regia guardia di finanza e il confine italo-austriaco
Enrico Fuselli
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2020
pagine: 190
Nel periodo della neutralità italiana, la Regia Guardia di Finanza si occupò di acquisire informazioni su ciò che accadeva (e si pensava) al di là del confine con l'Impero austro-ungarico. Nei rapporti informativi inviati dai reparti di confine emerge un panorama popolato da soldati asburgici che si preparavano al conflitto, spie (anche in gonnella) a caccia di notizie e indigeni preoccupati per i venti di guerra sempre più forti, confermati dai lavori per la predisposizione di fortificazioni e dall'arrivo di armi e munizioni. I finanzieri italiani operarono anche per scongiurare la vendita illegale di merci al nemico, attuata da contrabbandieri senza scrupoli, allettati dalla possibilità di grandi guadagni.
Vinta la guerra persa la pace. Dagli specchi di Versailles agli scontri nella Repubblica di Weimar, alla dannunziana «Fiume d'Italia»
Sergio Tazzer, Paolo Pozzato, Simone Menegaldo
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2019
pagine: 112
La Conferenza di Parigi, che si concluse con i trattati di di pace di Versailles (con la Germania) di Saint-Germain-en-Laye (con l'Austria), del Trianon (con l'Ungheria), di Neuilly (con la Bulgaria) e di Sèvres (con l'Impero Ottomano), avrebbe dovuto garantire decenni, se con secoli di armoniosa convivenza. Produsse invece una pace vendicativa, una sorta di colossale resa dei conti fra Parigi e Berlino, con l'assenso di Londra e l'insulsa acquiescenza del parvenu americano, nella persona del vanitoso presidente Wilson. E l'Italia vittoriosa? Alla fine non riuscì ad ottenere quasi nulla, anzi: ottenne la crisi del governo Orlando e la nascita del gabinetto Nitti. Non solo, vide preoccupata lo scatenarsi delle piazze che lamentavano la "vittoria mutilata", proclamata da D'Annunzio, il quale infine marciò da Ronchi di Monfalcone su Fiume, occupandola fino al "Natale di sangue" del 1920. Nel paese scoppiarono proteste sociali, con i reduci delusi da una patria che li aveva abbandonati. Nel continente la pace parigina fu incubatoio del revanscismo e del nazionalismo, che sfociarono in seguito nel nazional-socialismo tedesco. In Italia iniziò anche il culto della memoria dei caduti in quella tragedia collettiva che fu la guerra.
Cecoslovacchia e Italia. Cent'anni di storia
Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2018
pagine: 80
La storia cecoslovacca, dalla prima alla terza repubblica, sino alla liberazione dal regime comunista, con la rivoluzione di velluto e la separazione - anch'essa di velluto - nelle attuali Repubblica Ceca e Slovacchia.
1918. Un anno incerto. Dopo Caporetto l'Italia si scopre diversa
Giuliano Casagrande, Luigina Tomasi, Enrico Fuselli
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2018
pagine: 96
Dopo il manrovescio di Caporetto, il 1918 si apre per gli italiani nell'incertezza, con una parte importante del territorio nazionale invasa dagli austro-ungarici. Se le condizioni di vita nel paese sono precarie, fiorisce il contrabbando. Con il loro relativo benessere, giungono in Italia rinforzi britannici e francesi, e si attendono gli americani. Scendono in campo anche i legionari ceco-slovacchi, tutti volontari, coscienti del rischio del capestro qualora catturati al fronte. La guerra continua, con i morti affidati ad una memoria fragile ed i feriti smistati fra Sanità militare e Croce Rossa Italiana. Un anno, quel 1918, che alla fine sarà l'anno decisivo.
Tutte per la vittoria. Femmine, fate, massaie nella propaganda bellica 1915-1918
Camilla Peruch
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2018
pagine: 79
Un invito in Norvegia a raccontare la donna e la propaganda italiana nella Grande Guerra diventa occasione per riflettere su tematiche femminili, di ieri e di oggi, e per confrontare realtà diverse. Un viaggio partito da Oslo e conclusosi nel sud del Paese, a Kristiansand, descrivendo donne garbate e amorose, affrante e impaurite, decise e carismatiche, sensuali e ammiccanti. Femmine, fate, massaie unite attorno alla Vittoria alata, a indicare come l'azione della propaganda sia stata protesa verso quel fine, usando l'immagine femminile nelle sue varie sfaccettature. Prefazione di Dacia Maraini.
Eroi dell'aria. 1915-1918. Gli eroi dell'aria furono cento e cento. Eccone alcuni ricordati nei libri e nei quaderni di scuola italiani
Luigino Scroccaro
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2018
pagine: 112
Il libro raccoglie oltre un centinaio di lettere e cartoline del periodo 1917-1918 scritte da soldati al fronte, prigionieri nei lager o profughi. Chiedevano notizie di familiari o sostegno per affrontare situazioni di estremo bisogno.
1914-1918. La guerra nel gavettino. Dalla sete all'alcol, dal proibizionismo all'alcolismo
Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2017
pagine: 144
La Grande Guerra vide combattere milioni di uomini che dovevano nutrirsi e bere. Per dare coraggio, o meglio, per stordire i soldati da mandare all'assalto, si diffuse l'abitudine, ovunque, di distribuire alcolici e qualsiasi bevanda li inebriasse. Per dimenticare il pericolo e cancellare la prossimità con la morte.
Penne nere, fiamme verdi
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2017
pagine: 96
Degli alpini conosciamo la pazienza e la determinazione, meno noto il loro ardimento incarnato dalle Fiamme Verdi. Con la penna nera e la loro lobbia andarono al combattimento i legionari cecoslovacchi, chiamati da Masaryk a costruire la loro nuova casa, la Cecoslovacchia. Una storia emerge dagli archivi, quella del Feldkurat Edvard Stumpf, morto sul fronte dell'Isonzo. E poi il grigioverde, dalle fasce mollettiere alle mantelline, il colore della guerra italiana.
Una guerra dimenticata. Da Caporetto ai profughi; dall'occupazione alla fame
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2016
pagine: 125
Caporetto nell'immaginario collettivo italiano è sinonimo di catastrofe, della quale hanno scritto centinaia di autori, la stragrande maggioranza dei quali dimenticando che non fu una unica battaglia. Caporetto portò germanici e austro-ungarici ad occupare una vasta area del territorio nazionale, specialmente nel Nord-Est. Ciò dette avvio ad un doloroso profugato. Non tutti poterono o vollero fuggire davanti all'esercito nemico invasore: chi rimase patì fame, privazioni, violenze di ogni tipo. Il regio esercito, Nell'anno da Caporetto a Vittorio Veneto, fece di tutto per avere notizie di prima mano dai territori occupati, inviandovi suoi uomini, la stragrande maggioranza militari, con l'incarico di spiare le attività nemiche. Il dopoguerra vide poi dipanarsi oscure vicende legate a vendette personali.