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La Vita Felice: La coda di paglia

La musica. Testo latino a fronte

La musica. Testo latino a fronte

Agostino (sant')

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2017

pagine: 644

Agostino si è interessato alla musica, "scentia bene modulandi", durante la permanenza a Milano. Il "De musica", iniziato dopo il battesimo e terminato nella quiete di Tagaste nel 389, faceva parte di un progetto sulle arti liberali rimasto semplicemente abbozzato: fu concepito da Agostino come sezione di un più vasto corpus enciclopedico comprendente la sistematica esposizione, distribuita in singoli trattati, delle sette discipline liberali costituenti un sistema organicamente strutturato e già bipartito nei due sottosistemi denominati trivio e quadrivio. In quest'opera Agostino, nel contesto culturale e filosofico del mondo cristiano, investiga ed esamina la fenomenologia della musica in una fondamentale visione o prospettiva dicotomica, che separa la scienza teoretica dalla prassi o dalla materialità del suono e che si pone in logica continuità con la concezione estetica della classicità greca. L'opera si compone di sei libri scritti sotto forma di dialogo fra maestro e discepolo.
30,00

Sui miti delle acque

Sui miti delle acque

Eduardo G. Boner

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2017

pagine: 277

Riproponiamo di Edoardo Giacomo Boiler un libro prezioso, uscito nel 1895, dedicato ai miti delle acque. Il suo autore, personaggio eclettico, merita di essere ricordato per quest'opera che, prima del celebre saggio di Mircea Eliade “Trattato di storia delle religioni” (uscito a Parigi nel 1948 e, a cura di Ernesto De Martino, tradotto da Einaudi nel 1954), affronta il tema lontano da schemi idealistici e veristi. L'acqua che Talete, per tradizione aristotelica primo filosofo dell'Occidente, pone all'origine di ogni cosa, è anche fonte di innumerevoli mitologie. Se la Bibbia ricorda le acque dell'inizio e il Diluvio Universale, se il cristianesimo porta al centro dell'attenzione il rito del battesimo, Greci e Latini conoscevano fonti miracolose e oracolari. Noi disillusi dopo le esperienze di Leonardo, che invita a studiare l'acqua nei suoi aspetti meccanici, e dopo Cavendish e Lavoisier che ne definirono nel 1781 la composizione e la formula chimica, non riusciamo più a vedere nei riflessi di questo liquido gli innumerevoli miti che ha generato. Boner ci aiuta a osservare meglio questo universo celato. Insomma, l'acqua è qualcosa di più di ciò che ricopre con le sue estensioni il settanta per cento del nostro pianeta e forse ve n'è una parte nella nostra anima, oltre che nel corpo.
16,50

Gioacchino Da Fiore: i tempi, la vita, il messaggio

Gioacchino Da Fiore: i tempi, la vita, il messaggio

Ernesto Buonaiuti

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2017

pagine: 324

Gioacchino da Fiore - abate, scrittore e teologo del dodicesimo secolo - è stato sicuramente un rivoluzionario del suo tempo ma non solo. L'eredità lasciataci dall'abate calabrese, che ha continuato per secoli a influenzare numerosi movimenti mistici e religiosi (fra i quali i monaci florensi, suoi diretti seguaci), non si esaurisce soltanto nel tentativo di fornire un'interpretazione originale delle Sacre Scritture. Rigoroso e intransigente, Gioacchino da Fiore è stato - a suo modo - un profeta, un anticipatore, per alcuni persino un eretico, al quale, tuttavia, va riconosciuto il merito di aver segnato un sostanziale punto di svolta nella coscienza escatologica medievale. Attraverso un'analisi approfondita, Ernesto Buonaiuti prova così a riprendere il pensiero dell'abate, offrendoci nuove prospettive sulle sue interpretazioni.
20,00

L'inferno descritto da chi l'ha visto ovvero Il libro delle visioni

L'inferno descritto da chi l'ha visto ovvero Il libro delle visioni

Octave Delepierre

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2017

pagine: 201

Una delle più vive preoccupazioni condivise dagli uomini è da sempre quella di sapere cosa ci sarà dopo la morte. Ben prima che Dante scrivesse la sua immortale Commedia, santi e visionari, agiografi e biografi, cronachisti e chierici, vollero preannunciare al mondo ciò che avrebbero goduto gli eletti e i supplizi e le pene che sarebbero state riservate ai malvagi. In questo libro, vero e proprio "Baedeker" dell'Aldilà, sono raccolte le più importanti testimonianze di coloro che, nel mondo antico e medievale, sostennero in buona fede di aver visitato il Cielo e l'Inferno. Con spirito laico e illuminista, poco incline a svenevolezze di qualsiasi genere, Delepierre, grande bibliofilo e storico, segue lo sviluppo della "visione" attraverso i secoli, riproponendo qui in maniera succinta quei racconti che, oltre ad aver preparato il terreno al capolavoro dantesco - fornendo molti dettagli per il mondo infernale -, influirono decisamente sulla teologia del Cristianesimo occidentale, arrivando a determinare la nascita del Purgatorio. Da Plutarco al Venerabile Beda, fino a Teresa d'Avila e a Swedenborg, sono presenti tutti coloro che hanno raccontato il viaggio, proprio o altrui, tra le fiamme dell'Inferno che bruciano ma non consumano e le delizie dei giardini del Paradiso. Con un testo di Gianantonio Borgonovo.
13,50

Gorgia

Gorgia

Giuseppe Rensi

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2016

pagine: 192

Il saggio che Giuseppe Rensi dedicò a Gorgia uscì nel 1938 presso l'editore Alfredo Guida di Napoli, abbinato a un altro studio. Il volume aveva come titolo Figure Di Filosofi: Ardigò, o della Sensazione del Caso — Gorgia, o della Psicagogia. La sola parte riguardante il celebre sofista greco fu ristampata nel 1981 con una prefazione di Mario Untersteiner, il grande grecista e filologo classico, che proprio il 6 agosto di quel 1981 moriva. Del resto, il medesimo Untersteiner aveva scritto un saggio, uscito dall'editore Bocca senza data, dal titolo Giuseppe Rensi interprete del pensiero antico. Riportare l'attenzione su quest'opera dedicata a Gorgia ci sembra doveroso, soprattutto unita al saggio che per essa scrisse uno dei più profondi esperti dei sofisti, dei quali raccolse i frammenti in un'edizione esemplare e ancora fondamentale (4 volumi pubblicati, dal 1949 al 1962, nella "Biblioteca di Studi Superiori" de La Nuova Italia; ristampati poi nei "Testi a fronte" di Bompiani nel 2009).
14,00

Il diritto all'ozio. Testo francese a fronte

Il diritto all'ozio. Testo francese a fronte

Paul Lafargue

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2016

pagine: 128

Pubblicato sotto forma di articoli per la rivista "L'Égalité", nel 1880, "Il diritto all'ozio" non è solo un'apologia della disponibilità e dell'ozio, ma si tratta di una requisitoria a favore del "diritto al tempo libero". Il pamphlet è un esempio del gusto per il paradosso di Lafargue, già notato da Jaurès e Gabriel Deville, che ricordano "il primo discorso alla Camera del deputato del Nord e le sue vane avances ad Abert de Mun". Lafargue contrappone violentemente e come per partito preso l'ozio al lavoro e non si perita di affermare che l'eccessivo lavoro cui il proletariato si è dato agli inizi del XIX secolo è "il peggior flagello che abbia mai colpito l'umanità". Ciò che maggiormente anima il pamphlet è l'essere costellato di ritratti caricaturali, alcuni riferentisi a realtà collettive, altri a individui. A ciascuno il suo. Introduzione di Armando Torno.
12,00

Lo stato secondo ragione o lo stato commerciale chiuso. Saggio di scienza del diritto e d'una politica del futuro

Lo stato secondo ragione o lo stato commerciale chiuso. Saggio di scienza del diritto e d'una politica del futuro

J. Gottlieb Fichte

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2016

pagine: 204

Pubblicato nel 1800, "Lo Stato secondo ragione o lo Stato commerciale chiuso" è, da sempre, uno dei testi più discussi della filosofia di Fichte. Criticando ciò che oggi chiamiamo "globalizzazione" e che Fichte chiamava "anarchia del commercio", l'opera del 1800 propone, come soluzione ai mali del suo tempo, la chiusura commerciale, di modo che ogni Stato sappia bastare a sé e garantire alla sua comunità benessere. Chiudere commercialmente lo Stato è, per Fichte, la sola via per garantire alla politica la possibilità di disciplinare l'economia. Nel quadro dell'odierna crisi globale, ma poi anche nel contesto di un'Unione Europea che ha prodotto un'integrale spoliticizzazione dell'economia, "Lo Stato secondo ragione" è un testo che non smette di parlare al nostro presente. Prefazione di Immanuela Hermann Fichte. Postfazione di Giovanni Gentile.
14,50

Storia degli anarchici milanesi (1892-1925)

Storia degli anarchici milanesi (1892-1925)

Francesco Lisanti

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2016

pagine: 312

Cesare Lombroso sosteneva che Milano era uno dei principali centri dell'anarchia italiana. Non si sbagliava. Pietro Gori era giunto all'ombra del Duomo per tentare di ricostruire un movimento falcidiato dai processi e dagli arresti, ma fino alla fine del secolo gli anarchici saranno dei fuorilegge. Costretti a riunirsi alla fioca luce delle osterie, ma pronti a tutto per liberare il popolo da una condizione di oppressione. Come fecero Caserio e Bresci. A inizio Novecento non più clandestini della politica, si batterono per i diritti dei lavoratori, contro il governo e la monarchia, e per una scuola libera e laica come quella ideata dal catalano Ferrer. Lottarono contro il colonialismo del governo italiano. Nel momento più buio della Grande Guerra i venti rivoluzionari che sferzavano la Russia portarono una nuova speranza. Ci sarà l'occupazione delle fabbriche, il ritorno di Malatesta e una rivoluzione che ormai sembrava vicinissima anche in Italia. Ma questa illusione svanirà presto. L'attentato al teatro Diana porterà una nuova repressione della Questura, nuovi arresti, lo smantellamento del Movimento anarchico milanese e il ritorno alla lotta clandestina. Sulla scena si alternarono Vigano, Galli, Molinari, Rafanelli, Ghezzi, Filippi e molti altri.
18,50

La sera della prima. Mozart, Da Ponte, Casanova e la nascita di Don Giovanni

La sera della prima. Mozart, Da Ponte, Casanova e la nascita di Don Giovanni

Giorgio Ferrari

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2016

pagine: 204

Il 29 ottobre del 1787 veniva rappresentato a Praga il dramma giocoso in due atti intitolato "Il dissoluto punito", musica di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, basato su un mito popolare rappresentato in teatro e in musica e divenuto per antonomasia il ritratto del libertino impunito. Ma tutti i Don Juan che precedettero quello mozartiano - da Tirso de Molina a Molière (per non dire di quelli che lo seguirono, da Balzac a Baudelaire a Brecht) - convergono e derivano dalla figura che giganteggia nelle parole e nella musica di quel "Dissoluto punito" di Praga. Al quale mise mano anche un suo doppio e alter ego come Giacomo Casanova, presente anch'egli quella sera magica in cui Don Giovanni trovava la sua definitiva e insuperata collocazione nell'orizzonte dei miti moderni. Questo saggio racconta la cronaca di quei giorni in cui Mozart, Da Ponte e Casanova si radunano e si attraggono intorno alla figura di Don Juan, a cui finalmente, come in un'alchimia prodigiosa, Praga fa da fonte battesimale e l'ultimo dei grandi miti moderni celebra la sua apoteosi e la sua nascita.
16,00

Teologia negativa e conoscenza di Dio in Meister Eckart

Teologia negativa e conoscenza di Dio in Meister Eckart

Vladimir Lossky

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2016

pagine: 600

"Théologie negative et connaissance de Dieu chez Maîitre Eckhart", di cui proponiamo una prima traduzione italiana, è uno dei testi più significativi della produzione di Vladimir Lossky, nonché uno dei più interessanti e riusciti tentativi di ricostruire e interpretare l'insegnamento teologico e filosofico di Meister Eckhart. Edito postumo nel 1960, lo studio presenta le tesi del maestro domenicano in relazione a quelle di numerosi altri pensatori che hanno disputato le principali questioni della filosofia e della mistica medievali. Il rigore interpretativo e la disinvoltura con cui l'autore si muove attraverso i luoghi citati rendono l'opera molto utile sia per gli specialisti, gli storici della filosofia e della mistica medievale, sia per il lettore che voglia introdursi al pensiero eckhartiano. Facendo eco alla sintesi di Etienne Gilson, potremmo dire che il più grande merito dello studio di Lossky consista nel rifiuto di ridurre la teologia del maestro di Turingia allo sviluppo sistematico di una sola nozione fondamentale. L'opera, del resto, mette in evidenza come tutto ciò che si può affermare circa la nozione centrale del pensiero di Eckhart, ovvero Dio, debba infine essere negato, e Dio posto al di sopra di ogni affermazione, in un'indagine positiva sulla nescienza della divinità che rappresenta il contributo principale di Lossky. Prefazione di Étienne Gilson. Introduzione di Maria Bettetini.
30,00

La folla delinquente

La folla delinquente

Scipio Sighele

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2015

pagine: 176

È merito di Scipio Sighele e della scuola criminologica italiana l'avere richiamato l'attenzione sulla psicologia delle folle nelle manifestazioni antisociali e delittuose. Proprio ne "La folla delinquente" (Torino 1891) l'autore illustra il fenomeno della suggestione collettiva e i suoi effetti. Sighele studia le leggi della psicologia collettiva e l'influenza di Lombroso lo portava a evidenziare la tipologia antropologica. Cerca di scoprire le leggi capaci di spiegare il comportamento delle masse e dei piccoli gruppi (anche delle coppie); comunque la tesi di fondo dell'analisi da lui condotta cercava di dimostrare come la folla viva una situazione in cui le emozioni si intensificano, ma il ragionamento si semplifica: per questo essa è una creatura intrinsecamente labile e pericolosa, oltre che intellettualmente mediocre. "Da una moltitudine" scrive l'attento osservatore della nuova realtà, "voi temete sempre, sperate di rado." Il cuore dell'opera di Sighele era costituito da un'analisi delle dinamiche di imitazione, suggestione e "fermentazione psichica" che caratterizzano, allora come oggi, le situazioni di folla. In appendice: le sentenze del tribunale di Bologna e Bari.
14,00

La religione di Zarathustra nella storia religiosa dell'Iran

La religione di Zarathustra nella storia religiosa dell'Iran

Raffaele Pettazzoni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2015

pagine: 291

"Data alle stampe a Bologna nel 1920, 'La religione di Zarathustra' è la prima pubblicazione di Raffaele Pettazzoni, quella che dà avvio a una collana che egli fonda e dirige. La scelta del tema non è casuale, poiché sullo zoroastrismo lo studioso persicetano aveva tenuto il suo primo corso universitario presso l'Università di Bologna nel 1914-15. Ed è proprio dal corso che nasce il libro, come dimostrano le similitudini tra gli appunti delle lezioni e le schede utilizzate nella stesura del volume. Segno dell'importanza del legame, spesso sottovalutato e perciò messo in discussione, tra attività didattica e scientifica. Ora, il volume qui presentato ha dei grandi meriti, ma è ovviamente in parte superato perché Pettazzoni non conosceva le nuove fonti d'Asia centrale nelle lingue medio-iraniche e, soprattutto, si serviva di traduzioni ancora inadeguate dell'Avesta e dei testi Palliavi. Detto questo, i limiti del testo qui riproposto sono bilanciati dal linguaggio scorrevole e dai contenuti. Soprattutto, a parere di chi scrive, per le osservazioni nel capitolo VII sui rapporti tra zoroastrismo e Islam sciita. In questa chiave, 'La religione di Zarathustra' è uno strumento interessante per comprendere l'Iran di oggi e le complicate relazioni con il mondo sunnita." (dall'introduzione di Farian Sabahi)
19,50

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