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La Vita Felice: La coda di paglia

Diario di un alchimista. Sull'origine della vita

Diario di un alchimista. Sull'origine della vita

Cyliani

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2015

pagine: 121

Viene ospitato nella "Coda di paglia", la nostra collana controcorrente che è sempre più conosciuta dai lettori attenti, un testo di alchimia. Di certo non è il primo in questo ambito, ma si tratta di un testo, pratico, quasi da utilizzare. Non è una stravaganza, meno che mai un capriccio esoterico, questo lavoro curato da Luca Garai - esperto degli automi di Leonardo e di questioni scientifiche sovente dimenticate - si potrebbe definire più semplicemente contiguo alle ricerche contemporanee nell'ambito della chimica o a quelle discipline che trattano l'origine della materia o della vita. Scorrendo le pagine si vedrà citato Cyliani, un personaggio che può essere posto accanto al noto Fulcanelli, sorta di voce solitaria che ha proseguito le sue ricerche senza lasciarsi turbare dall'epoca o dalle ironie che spesso hanno investito le discipline tradizionali; inoltre non mancheranno riferimenti a noti scienziati e l'appendice di Günter Wächtershäuser, un chimico tedesco nato nel 1938. È il caso di ricordare che egli è professore onorario di Biochimica evolutiva all'Università di Ratisbona. Al suo nome, all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, è legata una formulazione sull'origine della vita, nota come "Teoria del mondo a ferro-zolfo".
10,50

Principi di politica impopolare

Principi di politica impopolare

Giuseppe Rensi

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2015

pagine: 259

"Più che impopolari, questi 'Principi di politica' che Giuseppe Rensi pubblicò per la prima volta in volume nel 1920, nel pieno del Biennio rosso, e da decenni introvabili se non in poche biblioteche, suonano oggi proprio blasfemi. Prendiamo la sua posizione nel dibattito sul voto alle donne, appena introdotto in Gran Bretagna e nella Repubblica di Weimar, ma non ancora nella laicissima Francia della Terza Repubblica: "Che dire dell'elettorato femminile da buttarsi là per pura rettorica ad un paese in cui solo sette od otto signore lo reclamano? La donna uguale all'uomo, libera, padrona! È questa l'ultima aberrazione del nostro demagogismo" [...]. La verità è che a Rensi, in questa raccolta di scritti dissennati, non va bene proprio niente. La borghesia? Pavida, miope, votata all'autodistruzione. I proletari? Peggio ancora, 'bevono più dei borghesi, fumano più dei borghesi'. Né, per fuggire alla realtà, il filosofo può concedersi di sognare un paio d'ore grazie a un'invenzione abbastanza recente, messa a punto venticinque anni prima da due fratelli fotografi in una fabbrica di Lione, e destinata ad allargare a dismisura l'immaginario dell'umanità [...]. 'I Principi di politica impopolare' sono, è vero, una raccolta di scritti orgogliosamente reazionari. Ma lo sono soltanto in superficie; nel profondo (ed è questa la grandezza, scettica e anarchica, del filosofo) sono autenticamente rivoluzionari." (dall'introduzione di Paolo Beltramin)
14,50

Corpus dionysiacum: La gerarchia celeste-La gerarchia ecclesiastica-Circa i divini nomi- La teologia mistica-Epistole

Corpus dionysiacum: La gerarchia celeste-La gerarchia ecclesiastica-Circa i divini nomi- La teologia mistica-Epistole

Dionigi Areopagita

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 468

Ci sono traduzioni che non si devono dimenticare. Quella che Enrico Turolla (1896-1985), celebre traduttore di Platone, Orazio e di Proclo, diede per il "Corpus Dionysiacum" è una di esse. Il suo Corpus vedeva la luce a Padova nel 1956, presso Cedam e, prima della versione di Pietro Scazzoso ed Enzo Bellini (uscita in un primo tempo da Rusconi e poi, nel 2009, nella collana "Il pensiero occidentale" di Bompiani), era la sola completa e attendibile in italiano. Senonché la traduzione di Turolla, anche se non venne condotta sugli ultimi testi critici tedeschi (Walter de Gruyter, 1990), conserva un valore impareggiabile per la scelta dei termini e per la capacità dello studioso di evocare il linguaggio mistico del misterioso pensatore che si cela dietro il nome di Dionigi Areopagita.
25,00

La vita di Gesù o esame critico della sua storia

La vita di Gesù o esame critico della sua storia

David F. Strauss

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 1475

Nella "Vita di Gesù" (opera recante lo stesso titolo di quella pubblicata a suo tempo da Hegel), Strauss sostiene, in netto contrasto con la tradizione, che la figura di Gesù sia il frutto dell'elaborazione mitologica dei cristiani; egli non mette in dubbio l'esistenza storica di Gesù, ma è convinto che sia Gesù come elaborazione mitologica a derivare dal cristianesimo e non viceversa. Sulla scia di Hegel, Strauss sostiene la identità dei messaggi veicolati dal cristianesimo e dalla filosofia; ciò che li distingue è però la forma, in quanto ciò che la religione sostiene nella forma immaginifica del mito, è dalla filosofia sostenuto tramite la superiore forma del concetto. Strauss sostiene che la filosofia è verità compiuta e dispiegata, designando invece la religione come rappresentazione mitica. Proprio sulla base di tale distinzione, Strauss ritiene opportuno distinguere tra il Cristo della fede e quello della storia: quello della storia è un uomo eccezionale; quello della fede è miticamente inteso come Dio fattosi uomo. La filosofia hegeliana si riverbera nella struttura stessa della "Vita di Gesù" di Strauss: questa, infatti, è suddivisa in tre parti, secondo una scansione che ricorda quella hegeliana della tesi, dell'antitesi e della sintesi.
60,00

Strenne filosofiche

Strenne filosofiche

François de Sade

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 164

Il libro comprende tre brevi saggi del Marchese de Sade, tutti datati 1782, tra i primi che egli scrisse in prigione: Strenna filosofica. Lettera di de Sade a M.lle De Rousset, Pensiero; Dialogo di un prete e un moribondo. Oltre a questi, un saggio di Elémire Zolla sul sadismo, pubblicato nel 1961 e ormai introvabile. Nei suoi testi de Sade cerca di spiegare filosoficamente il suo illuminismo radicale, figlio certo del pensiero di Rousseau e Diderot, ma soprattutto delle teorie estreme di d'Holbach e La Mettrie. Egli abbozza qui l'idea, trasferita poi nei suoi romanzi maggiori, di una società dominata da una morale "amorale" che, in accordo con le leggi della Natura, permetta all'individuo forte di conquistare la propria felicità attraverso il pieno godimento delle sue inclinazioni, a scapito degli individui più deboli. Da qui la necessità di negare ogni filosofia e ogni religione che cerchi di consolare l'uomo nella trascendenza di un principio o di un'entità suprema.
11,50

Storia dell'astronomia dalla sua origine fino all'anno MDCCCXIII

Storia dell'astronomia dalla sua origine fino all'anno MDCCCXIII

Giacomo Leopardi

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 464

"La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l'Astronomia. L'uomo s'innalza per mezzo di essa come al di sopra di se medesimo, e giunge a conoscere la causa dei fenomeni più straordinari. Una così utile scienza dopo essere stata per molto tempo soggetta alle tenebre dell'errore ed alle follie degli antichi filosofi, venne finalmente ne' posteriori secoli illustrata a segno, che meritamente può dirsi, poche esser quelle scienze, che ad un tal grado di perfezione sieno ancor giunte. L'uomo può certamente vantarsi di aver superati i maggiori ostacoli, che la natura oppor potesse al prepotente suo ingegno, e d'esser quasi giunto all'apice della sapienza. Gli uomini han fatto mai sempre grande stima della scienza degli astri." Esordisce così Giacomo Leopardi in questa opera giovanile dalla quale riceverà riconoscimenti che salgono ben presto a un grado di ammirazione e che esaltano la eccezionale importanza del filologo.
25,00

Lettera a Cristina di Lorena. Sui rapporti tra l'autorità della scrittura e la libertà della scienza

Lettera a Cristina di Lorena. Sui rapporti tra l'autorità della scrittura e la libertà della scienza

Galileo Galilei

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 108

La Lettera a Cristina di Lorena è una delle cosiddette "lettere copernicane", ossia quelle scritte da Galilei per difendere il sistema copernicano e per chiarire la sua concezione della scienza. Le lettere sono quattro: una a padre Benedetto Castelli, due a monsignor Pietro Dini, una alla granduchessa madre Cristina di Lorena. Convinto della correttezza della cosmologia copernicana, Galileo naturalmente era ben consapevole che questa non si accordava con diverse affermazioni della Bibbia e dei Padri della Chiesa, che attestavano invece una concezione geocentrica dell'Universo. Galileo crede di poter risolvere il problema rovesciando la soluzione allora corrente: la teoria copernicana è vera, sono le Scritture a essere state scritte senza corrispondenza con la realtà, utilizzando un linguaggio che esprime un modello utile e comprensibile all'uomo. Tali lettere, pertanto, destarono preoccupazione negli ambienti conservatori per le idee innovative e per il carattere polemico e l'ardimento con cui lo scienziato consigliò che alcuni passi delle Sacre Scritture venissero reinterpretati alla luce del sistema copernicano. In appendice le lettere a padre Castelli e a monsignor Dini. Con una nota di Giovanni Gentile.
10,50

L'editto di Costantino-La donazione di Costantino. Testo greco e latino a fronte

L'editto di Costantino-La donazione di Costantino. Testo greco e latino a fronte

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 304

"L'editto di Costantino": Nel presente volume, l'Editto di Costantino e Licinio viene proposto sia nella versione latina di Lattanzio ("De mortibus persecutorum"), sia in quella greca di Eusebio di Cesarea ("Ekklesiastiké Historia"). L'Editto di Milano (313 d.C.) si pone in linea con quell'atteggiamento di cauta accoglienza e apertura che animò i Romani nei confronti dei popoli di cui divennero di volta in volta dominatori. Il tradizionalismo di tale scelta, che favorì la promozione di un processo di integrazione religiosa e culturale, non ebbe però lunga durata: l'Editto di Teodosio - Tessalonica 380 (il cui testo è pure riportato nel volume) - aprì infatti una nuova fase di intolleranza e di persecuzioni. Prefazione di Massimo Maraviglia. "La donazione di Costantino": Il volume riporta integralmente il documento che pretende di riprodurre un editto emesso dall'imperatore romano Costantino I e risalente al 324. Con esso, l'imperatore concederebbe al papa Silvestro I e ai suoi successori il primato sui cinque patriarcati (Roma, Costantinopoli, Alessandria d'Egitto, Antiochia e Gerusalemme) e attribuirebbe ai pontefici le insegne imperiali e la sovranità temporale su Roma, l'Italia e l'intero Impero Romano d'Occidente. Dopo l'edizione Valla, la "Donazione di Costantino", il falso storico più famoso al mondo, viene integralmente tradotta e nuovamente interpretata. In appendice il testo greco.
27,00

La filosofia dell'autorità

La filosofia dell'autorità

Giuseppe Rensi

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 276

Arrivato all'ultima pagina della "Filosofia dell'autorità", infatti, il lettore non verrà assalito dalla tentazione dell'antipolitica, né tantomeno proverà attrazione per scorciatoie autoritarie o populiste. Semmai, sentirà un grande richiamo alla responsabilità individuale. Del resto, per Rensi, "non esiste il popolo, ma i cittadini". La libertà, ci ricorda il filosofo non è che un compromesso. E "il compromesso tra libertà e autorità realizzato nel regime borghese" scrive Rensi, "rappresenta ancora il male minore". Del resto, ne era convinto perfino Winston Churchill: "La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre che sono state sperimentate finora". Introduzione di Paolo Beltramin
18,00

Il ciclismo nel delitto

Il ciclismo nel delitto

Cesare Lombroso

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 160

Nel saggio che qui presentiamo, uscito sulla "Nuova Antologia" nel 1900, l'autore dell' "Uomo delinquente" argomenta con dovizia di particolari la pericolosità sociale della bicicletta. Essa infatti aumenta le cifre e le cause della criminalità; agevola le fughe e gli alibi di coloro che violano la legge; è motivo frequentissimo di furto e di appropriazioni indebite; può infine condurre anche all'omicidio. Pure legandola alle attività criminali, però, Lombroso non può mancare di sottolineare nell'ultima parte di questo breve scritto anche le qualità indiscutibili della bicicletta. Concludendo, egli infatti, scrive: "E se una satira arguta ha voluto mostrarci il "cicloanthropos" dell'avvenire come curvo, colle braccia atrofiche, e la schiena gibbosa, io amo invece poter dire che il "cicloanthropos" del secolo Ventesimo soffrirà meno di nervi, sarà più robusto di muscoli dell'uomo del secolo ora trascorso. E così certamente per uno o due mali che il biciclo ci provoca, saranno dieci i beni che ci recherà in dono". In appendice bibliografia degli scritti di Cesare Lombroso.
18,00

L'editto di Costantino. Testo greco e latino a fronte

L'editto di Costantino. Testo greco e latino a fronte

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 104

Nel presente volume, l'Editto di Costantino e Licinio viene proposto sia nella versione latina di Lattanzio ("De mortibus persecutorum"), sia in quella greca di Eusebio di Cesarea ("Ekklesiastiké Historia"). L'Editto di Milano (313 d.C.) si pone in linea con quell'atteggiamento di cauta accoglienza e apertura che animò i Romani nei confronti dei popoli di cui divennero di volta in volta dominatori. Il tradizionalismo di tale scelta, che favorì la promozione di un processo di integrazione religiosa e culturale, non ebbe però lunga durata: l'Editto di Teodosio - Tessalonica 380 (il cui testo è pure riportato nel volume) - aprì infatti una nuova fase di intolleranza e di persecuzioni. Prefazione di Massimo Maraviglia.
13,00

Del cielo e delle sue meraviglie e dell'inferno. Secondo quel che si è udito e veduto

Del cielo e delle sue meraviglie e dell'inferno. Secondo quel che si è udito e veduto

Emanuel Swedenborg

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2012

pagine: 578

"Va detto che non siamo alla presenza di un visionario qualunque, ma abbiamo di fronte un personaggio che si era fatto conoscere in un primo tempo per i suoi studi scientifici. Anche in tale campo fu autore prolifico: dalle opere a noi pervenute, sappiamo che si occupò di chimica, anatomia, matematica e imparò numerose lingue (undici secondo la tradizione), tanto che tra i suoi scritti figura un'Opera Philosophica et Mineralia del 1734, consacrata ai metalli. E accanto a queste pagine ricche di riferimenti razionali, eccone altre, come quelle ricordate, che rovesciano i medesimi. Lui stesso era diventato il garante delle sue visioni, di certezze che aveva potuto constatare. Come quando - siamo durante la contemplazione degli Arcani celesti - egli dichiara di essere uno spettatore, nel mondo o dimensione che dire si voglia degli Spiriti, dell''Ultimo Giudizio'. Con esso si inaugurava la 'dispensazione' della 'Nuova Gerusalemme' di cui aveva parlato l'Apocalisse." (dall'introduzione di Armando Torno)
29,50

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