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Laterza: Saggi tascabili Laterza

D'amore e di ragione. Donne e spiritualità

D'amore e di ragione. Donne e spiritualità

Laura Bosio

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: X-99

La spiritualità, al di là delle fedi religiose, è stata una perdita sensibile, almeno a livello diffuso, dell'età novecentesca. Adesso, in un'epoca in cui le ideologie sono entrate in crisi nella loro pretesa di configurarsi come fede laica e in cui chiese e istituzioni appaiono sempre più arroccate nella difesa dei propri privilegi, la spiritualità può riacquistare un senso nuovo, come esperienza di ciò che ci supera e ci spinge fuori di noi, a incontrare l'altro che dà significato al nostro vivere. "Dentro" e "oltre" sono parole tra le più ricorrenti in queste esperienze: dentro come accoglienza e oltre come disponibilità del pensiero a gettarsi al di là di ogni orizzonte. Sono le parole delle donne che in questo libro si rincorrono, accompagnate da un breve commento, attraverso i testi di filosofe, poetesse, mistiche, scrittrici, da Saffo a Teresa d'Avila, da Juana de la Cruz a Marina Cvetaeva, da Emily Bronté a Maria Zambrano, dalla sufi Ràbia alla yogini Ma Gcig. Leggere queste pagine è come fare una visita guidata in un castello "interiore" dove alle pareti non ci sono quadri, ma pagine esemplari, voci che si cercano, raccontando la vicenda di un io in ascolto. Amore è il termine che le accomuna. Un amore che contiene e trascende tutti i termini che lo rappresentano: affetto, simpatia, sollecitudine, deduzione, eros. E le parole che tentano di descriverlo non possono che essere mobili e saporose come l'inafferrabile oggetto!
10,00

Nove su dieci. Perché stiamo (quasi) tutti peggio di 10 anni fa

Nove su dieci. Perché stiamo (quasi) tutti peggio di 10 anni fa

Mario Pianta

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: VII-172

Ogni ricco ha il reddito di cento poveri. Non è l'Inghilterra di Dickens, è l'Italia di oggi. Redditi e ricchezza si sono concentrati nelle mani di una persona su dieci. Le altre nove - quasi tutti noi - stanno peggio di dieci anni fa, sono i 'perdenti', divisi in mille modi - tra uomini e donne, tra vecchi e giovani, tra Nord e Sud - ma uniti dal declino. Com'è potuto succedere? Togliere ai poveri per dare ai ricchi, rendere il lavoro più debole e il capitale più forte è da trent'anni l'orizzonte del liberismo. Da qui ha origine la crisi attuale, in Europa e in Italia. Ma un'alternativa c'è, ci meritiamo un altro futuro.
12,00

Dove batte il cuore delle donne? Voto e partecipazione politica in Italia

Dove batte il cuore delle donne? Voto e partecipazione politica in Italia

Assunta Sarlo, Francesca Zajczyk

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 156

C'è uno scandalo, in Italia, che fa ancora poco scandalo. Lo scandalo sta nei numeri molto bassi della presenza delle donne nelle stanze decisionali della politica. Sta in quella media del 19 per cento che ci pone al cinquantaquattresimo posto nella classifica mondiale della presenza delle donne nei parlamenti nazionali. E sta nel ritardo particolarmente accentuato rispetto agli altri Paesi europei. L'Italia non è un paese per donne: a dirlo sono i numeri esigui della presenza femminile nelle istituzioni e il sentimento di estraneità molto diffuso rispetto a un territorio ancora monopolizzato dagli uomini. Analizzando i voti e le scelte politiche delle donne, emerge l'immagine di un puzzle complesso abitato da modelli femminili e gerarchie di valori ancora contrapposte anche se, proprio da parte delle donne, sta arrivando comunque un segnale di maggiore disponibilità a mettersi in gioco su un terreno tradizionalmente ostile. Queste pagine mettono insieme il doppio sguardo di una giornalista e di una sociologa che, con dati, tabelle e comparazioni alla mano, raccontano il rapporto controverso delle italiane con la politica, dal tardivo diritto al voto nel 1946 alle ultime amministrative.
12,00

Razzisti per legge. L'Italia che discrimina

Razzisti per legge. L'Italia che discrimina

Clelia Bartoli

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: IX-179

Yusuf frequenta il Liceo Garibaldi. Pur nato in Italia, per la legge Italiana è uno straniero. La sua classe è andata a Parigi. Lui è il solo che non è partito poiché gli uffici preposti al rinnovo del suo permesso di soggiorno erano in ritardo sui rilasci. Chandra vorrebbe far giungere il suo bambino dallo Sri Lanka, ma il soffitto della casa dove abita dista dal pavimento 2 cm meno di quanto prescrive la disciplina sul ricongiungimenti, così il figlio resterà lontano dalla madre chissà ancora per quanto. Sharu è divenuto clandestino perché il suo datore di lavoro non ha voluto metterlo in regola. Da oltre un anno è recluso in un Cie (Centro identificazione e espulsione), mentre il padrone della ditta dove faceva l'operaio prosegue indisturbato a lucrare sul lavoro nero e schiavistico. A Lampedusa, durante il picco dell'emergenza nella primavera 2011, il governo ha tralasciato di aumentare la fornitura d'acqua e di inviare una cucina da campo per preparare il necessario numero di pasti, così i tunisini sbarcati sono rimasti sporchi e affamati. Per questi e per innumerevoli altri casi, alla domanda "l'Italia è un paese razzista?", questo libro risponde "sì", per la più pervicace e meno evidente forma di discriminazione, quella delle leggi e delle istituzioni. La disparità di trattamento tra autoctoni e popolazione di origine straniera rischia di gettare le basi di una società divisa e diseguale, i cui effetti possono essere di enorme portata e di lunghissima durata.
12,00

Verdi tribù del Nord. La Lega vista da un antropologo

Verdi tribù del Nord. La Lega vista da un antropologo

Marco Aime

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: XIII-153

La Lega Nord rappresenta un fenomeno politico, sociale e culturale tra i più interessanti del nostro tempo. Nata sulle ceneri delle grandi narrazioni ideologiche del Novecento, si è affacciata sul mercato politico italiano con un'immagine che sembra essere nuova e vecchia allo stesso tempo. Per questo, da un punto di vista antropologico risulta interessante analizzare analogie e differenze tra i meccanismi di costruzione dei nazionalismi storici e quelli messi in atto dal Carroccio: in parte si riscontrano profonde analogie e allo stesso tempo ci sono peculiarità tipiche della Lega, che non si rifanno ai modelli classici. La manipolazione di simboli altrui è una delle caratteristiche principali della politica leghista, finalizzata a dare vita a un immaginario politico, che ha saputo insinuarsi nei vuoti lasciati dalla politica tradizionale. Importante è l'uso del concetto di cultura enunciato o sotteso nelle retoriche leghiste, che sono impregnate di termini come tradizione, radici, territorio tutte tese a evocare un presunto mondo contadino del passato, dove tutto era migliore, perché non c'erano stranieri. Una costruzione progressiva di un noi sempre più chiuso a difesa dei privilegi e una pericolosa deriva di tipo tribalista.
12,00

SpotPolitik. Perché la «casta» non sa comunicare

SpotPolitik. Perché la «casta» non sa comunicare

Giovanna Cosenza

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 207

Che cos'è la SpotPolitik? È la politica che pensa che per comunicare basti scegliere uno slogan generico, due colori e qualche foto. Quella che riduce la comunicazione a uno spot televisivo. Di SpotPolitik hanno peccato tutti i partiti italiani con pochissime eccezioni. Gli anni dal 2007 al 2011 sono stati i peggiori in questo senso, ma non illudiamoci che sia finita: la cattiva comunicazione potrebbe sommergerci ancora. Riflettere sugli errori del passato può essere utile ai politici, per non caderci ancora; e a tutti noi per scoprire come sia stato possibile accettare (e votare) quella roba.
12,00

Il nuovo dell'Italia è nel passato

Il nuovo dell'Italia è nel passato

Andrea Carandini, Paolo Conti

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 148

Andrea Carandini è un protagonista dell'archeologia classica. Ma anche un tecnico che ha messo a disposizione dello Stato la sua conoscenza e il suo rigore al riparo di qualsiasi compromesso politico. Quando ha accettato di presiedere il Consiglio superiore dei Beni culturali, lo ha fatto con spirito di servizio e con animo libero da schiavitù di appartenenza tanto da dimettersi non molto tempo dopo, quando le condizioni tecnico-amministrative (il taglio dei fondi al ministero dei Beni culturali durante l'ultima stagione di Sandro Bondi) gli hanno impedito di condurre in porto il suo progetto. In queste pagine ripercorre la sua formazione e le sue origini (è nipote di Luigi Albertini, il direttore-proprietario del "Corriere della Sera" estromesso dal fascismo), l'incontro folgorante con Ranuccio Bianchi Bandinelli, archeologo e politico italiano nel dopoguerra, il suo essere "marxiano, mai marxista e nemmeno comunista". Nel parlare di sé Carandini ragiona sulla perdita di valore del merito, sulla caduta della cultura media in Italia, sul fallimento del progetto del Pci (trasferire alle masse il patrimonio della grande cultura borghese), sulle politiche e i progetti che lo hanno coinvolto come presidente del Consiglio Superiore dei beni culturali e che hanno al centro il nodo del patrimonio culturale italiano, cosa rappresentano per l'identità nazionale i valori che hanno i nostri tesori artistici e il paesaggio che li circonda e li contestualizza.
12,00

L'Italia che va a scuola

L'Italia che va a scuola

Salvo Intravaia

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 204

Quanto costa la scuola italiana? È vero che nel nostro paese ci sono "troppi insegnanti" come si sente dire ormai da qualche tempo? È vero che gli alunni italiani sono così "somari" se raffrontati ai coetanei europei? La maggior voce di spesa dell'istruzione italiana è costituita dagli stipendi degli insegnanti, per contenerla si potrebbe ridurne il numero. Ma quanti sono? Vanno conteggiati solo i cosiddetti "docenti in servizio"? Solo i professori di ruolo o anche i supplenti? E, nel secondo caso, quali supplenti, soltanto quelli in servizio per tutto l'anno o anche quelli temporanei? E i precari? E di quali graduatorie: quelle a esaurimento o anche quelle d'istituto? Salvo Intravaia comincia da esempi come questi per raccontare nel dettaglio la scuola italiana, con numeri, tabelle e dati alla mano, e scrive un'inchiesta a tutto campo su un mondo che coinvolge almeno 15 milioni di persone, fra genitori, docenti, alunni, dirigenti scolastici, segretari e bidelli. Un universo caotico, contraddittorio ma ricco di possibili risorse per rilanciare un sistema che adesso fa acqua un po' da tutte le parti.
12,00

I doveri della libertà

I doveri della libertà

Giovanna Casadio, Emma Bonino

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 157

"Gli italiani si sono inventati la caricatura della libertà. Ma la libertà prende forma con i diritti e sono i doveri a darle 'tenuta', anzi diritti e doveri sono le facce di una stessa medaglia. La libertà si accompagna alla responsabilità": è un messaggio semplice quanto anomalo in un'Italia dove la norma è stravolgere le norme. Parla Emma Bonino, protagonista di un modo diverso di fare politica, e racconta il lungo cammino per i diritti che ha rivoluzionato il costume e la politica del nostro paese.
12,00

Cose da non credere. Il senso comune alla prova dei numeri

Cose da non credere. Il senso comune alla prova dei numeri

Gianpiero Dalla Zuanna, Guglielmo Weber

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 143

"Non ci sono più le famiglie di una volta"; "Stiamo diventando sempre più vecchi: ci aspetta un futuro di povertà"; "Gli italiani non vogliono più avere bambini"; "L'unico investimento sicuro è il mattone"; "Nel nostro paese ci sono troppi immigrati": sono alcuni dei luoghi comuni che ascoltiamo ogni giorno. Luoghi comuni basati su paure e incertezze per le possibili conseguenze di alc cambiamenti della nostra società, fra cui la sempre maggiore longevità e l'aumento delle migrazioni globali. Nel clima di vera e propria rivoluzione demografica che sta toccando tutti i momenti cardine della vita degli italiani, la prima sfida che bisogna affrontare è alle mentalità individuali. Gianpiero Dalla Zuanna e Guglielmo Weber smontano pregiudizi e descrizioni sommarie per comprendere cosa sta veramente accadendo nel nostro paese e restituire un'immagine dell'Italia fondata su numeri e dati reali perché "il senso comune si nutre di miti, il buon senso di fatti".
12,00

Twitter factor. Come i nuovi media cambiano la politica internazionale

Twitter factor. Come i nuovi media cambiano la politica internazionale

Augusto Valeriani

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 184

L'informazione nell'era di internet e dei social network, fra tv satellitari e giornalismo online, sta modificando anche la politica fra gli stati. Cosa accade al giornalismo professionale quando Cnn, Al Jazeera e BBC possono coprire alcune crisi internazionali solo attraverso il contributo - messaggi, fotografie e video - di comuni cittadini? Cosa accade alla diplomazia quando ministri e capi di stato aprono account Twitter e Facebook, ma soprattutto quando le loro pagine sono meno seguite di quelle di un blogger egiziano? Cosa accade alla politica internazionale - e alla sua narrazione - quando nel variegato sottobosco degli attori non governativi compaiono organizzazioni come Wikileaks in grado di sfidare il paradigma della segretezza nella relazione tra gli stati? Augusto Valeriani spiega e ricostruisce questo nuovo contesto comunicativo internazionale attraverso numerosi esempi e attraverso le parole di reporter, funzionari diplomatici e uomini delle Ong che si trovano di fronte nuove figure 'non professionali' con cui non è più possibile non interloquire: semplici cittadini, 'dilettanti', capaci - grazie all'ambiente comunicativo del web 2.0 - di partecipare alla definizione del 'lessico' e della 'grammatica' della politica internazionale. Una realtà che determina inevitabilmente la nascita di rapporti di competizione, ma anche di insospettabili collaborazioni: nella nuova sfera pubblica internazionale nessuno può più fare da sé.
12,00

Beni comuni. Un manifesto

Beni comuni. Un manifesto

Ugo Mattei

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 116

"Quando lo Stato privatizza una ferrovia, una linea aerea o la sanità, o cerca di privatizzare il servizio idrico integrato (cioè l'acqua potabile) o l'università, esso espropria la comunità (ogni suo singolo membro prò quota) dei suoi beni comuni (proprietà comune), in modo esattamente analogo e speculare rispetto a ciò che succede quando si espropria una proprietà privata per costruire una strada o un'altra opera pubblica". In questo agile volume Ugo Mattei ragiona attorno a un tema di grande attualità internazionale perché pensare ai beni comuni significa "innanzitutto utilizzare una chiave autenticamente globale che pone al centro il problema dell'accesso e dell'uguaglianza reale delle possibilità su questo pianeta". Dalla lotta per l'università e la scuola pubblica a quella per l'informazione critica; dalle battaglie contro il precariato e per un lavoro di qualità a quelle contro lo scempio e il consumo del territorio; dalla lotta contro la privatizzazione della rete internet a quella contro le grandi opere (TAV, Dal Molin, Ponte sullo stretto), i beni comuni ci riguardano da vicino. Ugo Mattei li considera come riconquista di spazi pubblici autenticamente democratici, base per un pensiero politico e istituzionale nuovo e radicalmente alternativo fondato sulla qualità dei rapporti e non sulla quantità dell'accumulo.
8,50

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