Ledizioni: Antropologia della contemporaneità
La capoeira angola: un'etnografia tra Brasile e Italia
Cecilia Tamplenizza
Libro
editore: Ledizioni
anno edizione: 2022
pagine: 266
Questo libro nasce dalla rielaborazione di una ricerca etnografica condotta dall’autrice con il Grupo de Capoeira Angola Pelourinho – GCAP – a Salvador (Bahia/Brasile) e a Cremona (Italia). Il percorso di formazione dell’autrice come capoeirista è qui tradotto in testo, sviluppando una narrativa comparativa e critica delle diverse strade e condizioni che la capoeira angola ha preso oggi. Una narrativa centrata sull’esperienza autorale nomade di una ricercatrice e alunna di capoeira, che attraverso la pratica corporea si avvicina allo studio e alla riflessione sui modi di fare e organizzarsi caratteristici di questa arte rituale afro-discendente. Un’occasione per indagare l’attuale situazione della capoeira angola, che da pratica criminalizzata (e sempre messa da parte) è stata registrata dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità. Una prospettiva multi-situata che intende lo studio antropologico per le connessioni e ramificazioni, attraverso uno sguardo che mette in relazione la capoeira a Salvador e in Italia. La capoeira angola è qui intesa come un ambiente comunicativo, artistico ed espressivo, diffuso e aggiornato nell’incontro tra culture diverse. Oggi, come ieri, in contesti e paesi diversi, la capoeira angola suggerisce altre possibilità e offre nuovi incontri.
Antropologia dell'etnonazionalismo nei paesi baschi
Marco Traversari
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2021
pagine: 201
Qual è il significato del concetto d'identità culturale? Il nazionalismo e l'etnonazionalismo quale forma e contenuto hanno assunto nell'epoca della globalizzazione? Nel corso degli ultimi anni e in particolare dopo i conflitti balcanici e l'emergere di nuovi identitarismi il dibattito intorno a tali domande si è intensificato. Nel libro, attraverso l'analisi di un'etnografia che si è svolta nei Paesi Baschi, si affrontano due questioni legate a questi interrogativi. La prima riguarda la relazione tra identità culturale ed etnia. La seconda, il rapporto tra etnonazionalismo e processi di etnicizzazione nei Paesi Baschi. Infatti, il caso dell'appartenenza etnica basca, per la sua complessità culturale, rappresenta un terreno fecondo per affrontare le tematiche identitarie. L'interpretazione dell'identità culturale rimane un grande problema com'è evidenziato in questo testo. Per gli antropologi che si muovono tra essenzialismo e nominalismo nell'ambito scientifico e per i soggetti e attori politici che usano i concetti di etnia e cultura come oggetti di conflitto nella sfera pubblica.
Antropologia dell'invecchiamento e della cura: prospettive globali
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2021
pagine: 190
Le ultime decadi del ventesimo secolo e le prime del ventunesimo hanno segnato l'avvento di una nuova epoca di longevità. A lungo considerato dalla demografia e dalla gerontologia esclusivo dei paesi industrializzati europei e nordamericani, il processo di invecchiamento demografico ha coinvolto progressivamente anche gli altri continenti. Questa nuova era di longevità è stata recepita di frequente in modo ambivalente, da un lato come la concretizzazione dell'ideale moderno della lunga vita, dall'altro come l'aumento drammatico di una popolazione sempre più bisognosa di assistenza. Questa selezione di influenti ricerche etnografiche e antropologiche offre una disamina della domanda di assistenza agli anziani in chiave trans-culturale e globale, condotta a partire dall'esplorazione di cinque differenti aree geografiche nell'epoca attuale - sub continente indiano, Africa occidentale, Nord America, Europa mediterranea e Asia orientale. Il volume è caratterizzato da un approccio comparativo e critico, che prende le distanze da un'immagine idealizzata della longevità ma che rifiuta al tempo stesso la metafora del "peso" della cura. In questo senso la cura è vista come una forza imprescindibile nella costruzione di categorie sociali fondamentali. Attraverso gli studi proposti, le pratiche di assistenza agli anziani emergono dunque come punti privilegiati di osservazione su temi che interessano in definitiva la formazione della persona e delle traiettorie di vita.
Le figlie delle catastrofi. Un'etnografia della crescita nella ricostruzione di Aceh
Silvia Vignato
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2020
pagine: 247
Che adulti diventano i bambini cresciuti in tempo di catastrofe e ricostruzione? Quali effetti hanno sia il periodo di sofferenza, sia le strategie di salvataggio e sostegno sociale che le società locali mettono in opera per loro? Seguendo le vite di bambine e adolescenti cresciute in Aceh (Indonesia) dopo il terribile tsunami del 2004, alla fine di una lunga guerra civile (1975-2005), questo libro esamina il costituirsi intimo della marginalità sociale attraverso le ideologie e le pratiche di ricostruzione designate a scongiurarla. La povertà economica, la discriminazione di genere, il commercio del corpo sessuale e lo sfruttamento lavorativo di alcune giovani acehnesi appaiono infatti non solo inevitabili, ma proprio strutturali al contesto di distruzione e di riprogettazione sociale nel quale crescono le ragazze. Non si tratta tuttavia di un'etnografia della disperazione. Il libro, forte di una ricerca decennale, presenta persone capaci di reinterpretare strutture tradizionali e capovolgimenti contemporanei con creatività.
Fuori casa. Antropologia degli sfratti a Milano
Giacomo Pozzi
Libro
editore: Ledizioni
anno edizione: 2020
pagine: 208
«"Fuori casa. Antropologia degli sfratti a Milano" [...] offre un importante contributo antropologico all'analisi critica della complessa interazione tra forme di esclusione sociale, logiche del profitto urbano e politiche abitative. Esplora la centralità dei margini a partire dal fenomeno degli sfratti e della sua articolazione nella città di Milano secondo due traiettorie principali. Da un lato interpreta quel vasto apparato sociale, politico ed economico che produce profitto dalle periferie e dai margini urbani, dotandoli di un'ambigua e inattesa centralità politica ed economica. Dall'altro promuove una riflessione antropologica che si concentra sulle nuove forme di cittadinanza all'interno di più ampi processi di costruzione della marginalità urbana. Entrambe le declinazioni si basano sulla produzione sociale e antropopoietica di una specifica categoria di soggetti: i senza casa. In questo senso, il testo si focalizza sul tentativo di rendere problematica la costruzione di questa forma di umanità». (dalla Prefazione di Roberto Malighetti)
Becoming the 'Abid. Lives and social origins in Southern Tunisia
Marta Scaglioni
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2020
pagine: 261
Analisi di una situazione sociale nel moderno Zululand
Max Gluckman
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2019
pagine: 153
«Quali tipologie di relazione si costruiscono tra diversi gruppi e come si può garantire la coesione tramite il conflitto? Che tipo di impatto il capitalismo e il colonialismo stavano avendo sulle società africane? Sono questi alcuni dei quesiti cui risponde la riflessione di Gluckman. "Analisi di una situazione sociale nel moderno Zululand" ha offerto lo spunto per un'analisi che non riguardasse solo lo studio delle società "esotiche" ma che fosse in grado di allargare lo sguardo al contesto coloniale di cui tali società erano parte integrante. Su un piano metodologico, ha segnato il primo esempio di applicazione di un metodo (l'extended case analysis o analisi situazionale) che, affiancandosi all'osservazione partecipante di Malinowski, diventerà uno degli strumenti più importanti della "cassetta degli attrezzi" di cui, ancora oggi, gli antropologi si servono sul campo» (Marco Gardini e Luca Rimoldi)
La passione secondo Cerveno. Arte, tempo, rito
Francesco Faeta
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2019
pagine: 232
Nella seconda metà del Settecento una monumentale opera d'arte legata alla pietà religiosa veniva eretta, con sacrifici e conflitti, in un piccolo paese della Val Camonica, da un importante artista, Beniamino Simoni, con la passionale partecipazione della popolazione; l'opera s'inseriva nel vissuto locale, segnato da drammatiche linee di frattura sociale, religiosa e politica, con una profonda azione performativa. Ai nostri giorni tale opera è al centro di una sacra rappresentazione, che si tiene ogni dieci anni, vissuta con totalizzante passione, che modella la vita collettiva e contribuisce a disegnare la trama delle relazioni tra microcontesto e dimensione globale. La ricerca qui presentata tenta di fare i conti con il coacervo di saperi, memorie, credenze, pratiche, politiche che consentono oggi all'opera d'arte di ieri di svolgere la sua funzione. Un oggetto antropologicamente nuovo e inquietante così si delinea, costruito su narrazioni composite e tropi difformi, costituito dall'opera d'arte del passato, con il suo contorno dialettico e conflittuale, e dalla sua riattualizzazione rituale; questo oggetto pone con forza numerosi quesiti antropologici circa l'autonomia simbolica e sociale dei sistemi d'immagine e rappresentazione e circa la funzione del tempo nel plasmare i processi di elaborazione culturale.
Come il mondo ha cambiato i social media
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2018
pagine: 340
"Come il mondo ha cambiato i social media" è il volume complessivo di comparazione dei risultati di un'ampia indagine etnografica, coordinata da Daniel Miller, dall'eloquente titolo "Why we post". Nove ricercatori, incluso Miller, hanno trascorso 15 mesi sul campo, in diversi paesi del mondo (Italia del sud, Turchia sudorientale, due siti in Cina, area rurale e area industriale, Trinidad, Inghilterra, India del sud, Cile settentrionale e Brasile) a osservare e studiare, con un approccio etnografico, i modi in cui le persone usano i social media. È un fatto indiscutibile che i social sono entrati nella nostra vita con prepotenza, in modo capillare, per certi aspetti invasivo. Con un linguaggio fluido, talvolta anche colloquiale, il lettore è condotto all'interno di un ambito che gli sembra di conoscere, se non altro perché ne siamo tutti, più o meno, utenti, scoprendo però quanto di valori, di comportamenti culturalmente codificati, di 'polizia morale' ci sia dentro i social media. L'approccio qui presentato parte infatti da un'idea un po' diversa rispetto a quelle più diffuse, e avvalorata nel corso della ricerca: se è indubbio che i social media hanno cambiato il mondo, la questione più interessante riguarda però il modo in cui il mondo li ha cambiati.
Alimentare il sociale. Sguardi etnografici sulla produzione e il consumo di cibo nella contemporaneità
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 278
Attraverso una pluralità di casi etnografici in Italia, Marocco e Perù, il libro esplora i modi in cui il cibo alimenta il sociale, articolando tra loro umani e non umani, ambienti e territori, tutti contraddistinti da specifiche materialità. Superando la dicotomia natura-cultura, i saggi mostrano come le persone, nella concretezza delle pratiche quotidiane, attuino forme implicite o esplicite di resistenza nei confronti di un riduzionismo alimentare che trasforma ciò che mangiamo in un mero nutrimento medicalizzato o in un prodotto di mercato pianificato e standardizzato attraverso il sapere scientifico. Su questi processi culturali, che rivestono un ruolo chiave nella contemporaneità, l'antropologia ha ancora molto da dire.