Libri di Aldo Grasso
Italian students
William Willinghton, Aldo Grasso
Libro: Copertina rigida
editore: Dreams Creek
anno edizione: 2009
pagine: 144
Radio e televisione. Teorie, analisi, storie, esercizi
Aldo Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2000
pagine: VIII-288
Radio e televisione appartengono al nostro quotidiano: infaticabili costruttori di forme simboliche, miti e riti d'oggi, i due media, collocati saldamente al centro dell'industria culturale del Novecento, ridefiniscono gli ambienti di vita, e creano un 'mondo parallelo', mimetico, talvolta parodistico, che avvolge quello 'vero'. Con sguardo fluido, attento alle sollecitazioni che vengono da una realtà sempre più complessa e frammentaria, i saggi raccolti in questo volume affrontano alcune delle tematiche più importanti che hanno caratterizzato il dibattito contemporaneo sul broadcasting - dalle teorie simulacrali alla problematica dei generi - senza la pretesa di offrire una parola definitiva, di costruire una grande théorie, ma in un dialogo aperto, non scevro di un irriverente distacco critico.
Che cos'è la televisione. Il piccolo schermo fra cultura e società: i generi, l'industria, il pubblico
Aldo Grasso, Massimo Scaglioni
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 560
Da mezzo secolo la televisione appartiene alla nostra vita e l'attraversa quotidianamente: costruisce immaginari, riti e piaceri condivisi, contribuisce alla nostra conoscenza del mondo col suo «vedere lontano», ma al contempo definisce un'arena collettiva che ci comprende e ci chiama in causa. In questi cinquant'anni la televisione è stata temuta e deprecata per i mali che gli si sono attribuiti, come se fosse un Grande Fratello in grado di dominare tutto ciò che vede. Più raramente, è stata apprezzata per la sua capacità di abbattere barriere e steccati, coinvolgere le persone e renderle più consapevoli, offrire loro intrattenimento, informazione e compagnia. Nei decenni più recenti la televisione è diventata anche un oggetto di studio, al crocevia di diverse discipline e interessi: si è cercato di chiarirne il linguaggio e le specificità, l'impatto del suo avvento sulle società e le culture e gli effetti sulle persone, la sua rilevanza economica e la sua invadenza politica, il suo posto all'interno di un sistema di mezzi di comunicazione sempre più esteso, pervasivo, complesso. Nel frattempo il piccolo schermo ha subito importanti trasformazioni: nelle sue funzioni, nel modo di essere concepito e gestito, nei suoi apparati tecnologici, nella sua estetica. Storici e teorici dei media, sociologi della comunicazione e della cultura, semiologi degli audiovisivi, ma anche psicologi, storici, antropologi, economisti e politologi hanno lambito il teleschermo mettendone in risalto aspetti centrali o rilevanti sfumature. In "Che cos'è la televisione" Aldo Grasso e Massimo Scaglioni affrontano, per la prima volta in maniera sistematica, gli interrogativi più pressanti che hanno interessato il piccolo schermo, per chiarirne la natura, la storia, il funzionamento, i linguaggi, le influenze; e ne indagano le strutture, le estetiche, le evoluzioni tecnologiche. Ne è nato un volume fondamentale per chi abbia voglia di capire la strana alchimia che continua incessantemente ad attirare la nostra attenzione sul mezzo di comunicazione di massa più potente, diffuso e popolare.
Sergej M. Ejzenstejn
Aldo Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2006
pagine: 176
Torna in edizione aggiornata con fotogrammi, un classico della collana dedicato a uno dei maggiori registi della storia del cinema mondiale. "Sua Maestà Ejzenstein" come lo chiamava Sklovskij, era figlio di un architetto ebreo-tedesco, e di una madre russa. Allo scoppio della rivoluzione del 1917, il padre si schiera con i bianchi, lui combatte per l'Armata Rossa. Entra nel teatro di avanguardia, persuaso che alla trasformazione della società debba corrispondere la trasformazione del linguaggio e della cultura. Tra i suoi capolavori: "Sciopero" (1924-25), "La Corazzata Potëmkin" (1925), "Ottobre" (1927), "Aleksandr Nevskij" (1938), "Ivan il Terribile" (1944).
Italian students. Ediz. inglese
William Willinghton, Aldo Grasso
Libro: Copertina rigida
editore: Dreams Creek
anno edizione: 2009
pagine: 144
Italian students. Cofanetto
William Willinghton, Aldo Grasso
Libro
editore: Dreams Creek
anno edizione: 2009
pagine: 144
La banca immaginata. La memoria della pubblicità nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 104
Anche una banca, come qualsiasi altra impresa, si serve della pubblicità per comunicare. La pubblicità è anche uno straordinario laboratorio linguistico e "sfogliandola" rivela, ieri come oggi, non soltanto la sua vitale esigenza di restare in contatto con i pubblici più variegati, ma anche la sua maestria a interpretare alcuni valori di una comunità sociale. Il Gruppo Intesa Sanpaolo è il risultato dell'accorpamento di oltre seicento istituti di varia natura - casse di risparmio, monti di pietà, casse rurali, banche popolari, società ordinarie di credito, banche cattoliche, enti di diritto pubblico, banche di interesse nazionale - sparsi in oltre 327 località italiane. Molte di queste realtà ci hanno lasciato una documentazione visiva del loro porsi nei confronti della clientela: per informarla di alcune novità, per rafforzare il brand, per creare l'idea di comunità, per dialogare con il territorio, per stabilire un patto di fiducia. Attraverso i materiali pubblicitari conservati nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo, i contributi di Stefano Lucchini, Michele Coppola, Cristina Buondonno, Aldo Grasso, Barbara Costa e l'intervista a Fabrizio Paschina, La Banca immaginata ripercorre la storia della Banca attraverso la sua comunicazione, fornendo anche uno spaccato della società e della vita quotidiana. Organizzati in sezioni tematiche (Bussola; Territorio; Concretezza; Fiducia; Bancario; Chiarezza; Giovani; Sport; Stranieri; Anziani; Tempo; Carta; Tecnologia; Telefono; Ironia), i materiali pubblicitari presentati nel volume forniscono un'originale storia della comunicazione bancaria, della sua evoluzione e delle diverse modalità utilizzate.
Prima lezione sulla televisione
Aldo Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: XV-142
Uno dei luoghi comuni più radicati e diffusi, fra intellettuali e non, vuole che la televisione sia una 'cattiva maestra', ricettacolo dei peggiori modelli di comportamento e condensato di tutto ciò che di brutto ed esteticamente riprovevole circola nella nostra cultura. La tv trasuda 'spazzatura', non c'è dubbio, ed è piena di discorsi stupidi e insensati ma, a furia di parlarne male, non ci siamo quasi accorti dell'esistenza di forme di racconto intelligente che, lungi dal raffigurare la deriva morale della nostra società, si rivelano utili strumenti di comprensione. L'avvento della televisione è stato un sommovimento tellurico di lunga durata che a poco a poco ha coinvolto l'intera nazione; qualche picco di forte intensità e molte onde sismiche che hanno spinto la televisione a diventare da fenomeno parziale a fenomeno dominante della società contemporanea. La tv italiana non ha i tratti del 'Grande Fratello', almeno quello descritto da George Orwell, non è stata, e non è, solo apportatrice di abbrutimento, tristezza, squallore, diffidenza, odio. Anzi, a dar ascolto alle tesi di alcuni, gli storici del futuro non troveranno paradossale un'affermazione che oggi potrebbe stupire ancora qualcuno: l'avvento della televisione è stato pari alla Divina Commedia e alla spedizione dei Mille. Se Dante ha dato all'Italia post-latina una lingua unitaria; se la spedizione dei Mille ha realizzato politicamente quell'unità, la televisione ha unificato linguisticamente la penisola.
La tv dopo la tv. Il decennio che ha cambiato la televisione: scenario, offerta, pubblico
Massimo Scaglioni
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2011
pagine: VIII-122
Il primo decennio degli anni Duemila è stato attraversato da una trasformazione radicale. La televisione – il più nuovo dei ‘vecchi media’ – è diventata digitale. La profezia s’è rovesciata: se negli anni Novanta i profeti di Internet sognavano una ‘vita dopo la tv’, il decennio successivo ha mostrato la persistente centralità del mezzo, nel cuore del sistema dei media e al crocevia dei consumi culturali e degli immaginari contemporanei. Qual è il risultato di questo cambiamento? Quali elementi di continuità e di discontinuità col passato presenta la televisione di oggi, e di domani? La tv contemporanea è senz’altro differente: diventa multicanale e abbondante, esce dagli spazi tradizionali della casa e si fa mobile e più pervasiva, costruisce un’offerta disancorata dai tempi rigidi di un palinsesto, genera forme inedite di ‘transmedialità’, costituisce un oggetto di condivisione e commento sulla Rete e sui social network, come Facebook e Twitter. Ma, al contempo, conserva funzioni e poteri acquisiti nei suoi primi cinquant’anni di vita: tradizionale consensus medium, produce occasioni di ritualità condivisa, contribuisce a definire l’agenda dei discorsi, rispecchia una comunità nazionale. Questo volume è il primo studio sistematico sugli esiti del decennio esplosivo appena trascorso. Si basa su ampi materiali di ricerca, si confronta con concreti casi d’analisi (come l’esperimento di Raiperunanotte o la visione de-sincronizzata di Lost da parte di differenti pubblici), traccia i nuovi territori costruiti dall’offerta (le reti mini-generaliste, con le loro strategie editoriali, i generi, le produzioni originali) e definisce un quadro interpretativo generale, radicato nell’approccio storico ai media. Un libro che è anche una guida per capire che cos’è e dove va la televisione italiana, diventata digitale e convergente.
La nuova fabbrica dei sogni. Miti e riti delle serie tv americane
Aldo Grasso, Cecilia Penati
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2016
pagine: 238
Da quindici anni Aldo Grasso ci ricorda una verità semplice eppure rivoluzionaria: le serie televisive americane sono i prodotti artistici che più hanno plasmato l'immaginario collettivo contemporaneo. Che mostrino gli abissi morali in cui può sprofondare un frustrato professore malato di cancro o la dolorosa impossibilità di un pubblicitario newyorkese di sfuggire alle menzogne patinate che confeziona ogni giorno; che raccontino le turbolente vicende sentimentali di una giovane dottoressa alle prime armi, o l'epopea, deflagrata in infinite dimensioni parallele, dei sopravvissuti a un disastro aereo, le serie tv hanno saputo dare forma ai desideri e agli incubi che popolano il reale. E ci hanno reso dipendenti. Nella "Nuova fabbrica dei sogni", Aldo Grasso e Cecilia Penati accolgono la sfida a cartografare la galassia delle serie televisive - dai Soprano a The Wire, da House of Cards a The Walking Dead, dal Trono di spade a Breaking Bad - passando per i personaggi più iconici, i colpi di scena più plateali, e soprattutto per i nuovi demiurghi dell'immaginario, gli showrunner, che accentrano ogni aspetto della produzione artistica. La nuova fabbrica dei sogni-quella che, grazie a Don Draper e Tyrion Lannister, Dale Cooper e Rusty Cole, ha ormai soppiantato Hollywood - non è solo una guida per chiunque voglia affacciarsi al mondo delle serie tv, ma una ricognizione attenta, in cui anche gli appassionati di lungo corso scopriranno nuova linfa per le loro "ossessioni seriali".
La televisione spiegata al popolo
Achille Campanile
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 490
Storia della comunicazione e dello spettacolo in Italia. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: 320
In poco più di trent’anni – tra il 1979 e il 2012 – il volto dell’Italia muta radicalmente i propri connotati: cambiano il sistema politico e istituzionale, le relazioni economiche e industriali, i consumi, gli stili di vita, le tecnologie. Il trentennio assiste alla fine della divisione del mondo in blocchi, alla crisi delle grandi narrazioni ideologiche, alle sfide e alle minacce della globalizzazione, e l’Italia, da Paese provato dalla stagione del terrorismo, entra nella cosiddetta ‘fase del riflusso’, dalla quale emerge una società sempre più orientata al soddisfacimento di bisogni e ambizioni individuali, accompagnati da un rinnovato fermento creativo e produttivo. In quest’arco di tempo si sviluppa una parabola particolarmente interessante per i media italiani, in più di un’occasione chiamati a dirompenti cambi di passo in termini di attori, linguaggi e pubblici, fino a contaminarsi e ibridarsi tra loro in quella stagione della ‘convergenza’ che caratterizza in maniera pervasiva l’ambiente comunicativo contemporaneo. Le pagine di questo volume, terzo della serie Storia della comunicazione e dello spettacolo in Italia, accompagnano il lettore dentro il processo storico di trasformazione dei media: la televisione con il consolidamento del duopolio, prima, e l’esplosione della multicanalità, poi; il giornalismo e l’editoria con la crisi della carta stampata e la nascita delle testate online; il cinema con il sempre vivo binomio tra commedia all’italiana e pellicola d’autore; i media digitali capaci di aprire nuovi spazi e forme di produzione e partecipazione. Senza dimenticare naturalmente altri linguaggi specifici come la radio, l’industria musicale, la pubblicità, il teatro, che completano il mosaico di un periodo storico cruciale per la storia della comunicazione nazionale. Attraverso il racconto dei cambiamenti tecnologici, delle culture politiche e dei consumi, il volume ripercorre un pezzo di vita dell’industria mediale italiana, arrivando fino all’alba di un nuovo inizio per l’intero sistema della comunicazione, chiamato a raccogliere le sfide di una convergenza che investe tanto l’orizzonte della produzione quanto le pratiche di fruizione e condivisione.

