Libri di Antonino Pennisi
L'ottava solitudine. Il cervello e il lato oscuro del linguaggio
Antonino Pennisi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 192
Ci sono diversi modi di sperimentare la solitudine: ce n'è una psicologica, che percepiamo con la mente, come quando - per caso o per scelta - perdiamo i nostri interlocutori; la seconda è invece biologica, la sperimentiamo con il corpo, quando non possiamo toccarne altri o esserne toccati, o vederne o ascoltarne altri. Sono esperienze, queste, da sempre oggetto di riflessione della cultura filosofica, religiosa, sociale e letteraria. Ma la parte più importante del corpo, il cervello, esperisce invece uno stato di solitudine che tutti gli individui provano ogni giorno: è il discorso interiore, una solitudine involontaria e sistematica, uno stato che impegna almeno la metà del nostro tempo mentale e consuma un'enorme quantità di energia. Sulla scorta delle più recenti scoperte nel campo delle neuroscienze, l'autore fa luce sul funzionamento di questa inedita facoltà di rimuginazione solitaria e sulla sua origine evolutiva, una facoltà grazie alla quale possiamo progettare le soluzioni più adatte alla sopravvivenza quotidiana, che si tratti di comprendere il rapporto tra essere e tempo o di trovare i soldi per pagare le bollette della luce.
L'isola timida. Forme di vita nella Sicilia che cambia (1970-2005)
Antonino Pennisi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Squilibri
anno edizione: 2019
pagine: 224
La scienza della natura e la natura del linguaggio umano
Antonino Pennisi, Alessandra Falzone
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 100
Una tradizione millenaria ha sempre considerato il linguaggio come il contrassegno dell'intelligenza umana, amplificando la creatività, l'onniformatività semantica, la libertà espressiva che esso ha concesso all'Homo sapiens distaccandolo da tutte le altre specie animali. Questa tendenza si è particolarmente affermata nel Novecento con la "svolta linguistica" e l'egemonia epistemologica delle scienze del linguaggio. L'emergere delle neuroscienze e la rivalutazione del naturalismo filosofico, dell'etologia e della biologia evoluzionista, nel contesto complessivo delle attuali Scienze cognitive, stanno mettendo in discussione quel progetto implicitamente antropocentrico. Si comincia a intravedere la possibilità di una nuova filosofia del linguaggio che consideri le proprietà cognitive connesse a tutti gli usi linguistici come specie-specificità di natura biologica e finalizzate alla selezione naturale di cui l'uomo non potrà mai liberarsi perché inscritte geneticamente nella natura del linguaggio umano.
L'errore di Platone. Biopolitica, linguaggio e diritti civili in tempo di crisi
Antonino Pennisi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 297
L'uomo è davvero un "animale politico" come lo definiva Aristotele? Esistono dei vincoli naturali nei modi di governare degli animali sociali? E se ciò fosse vero, che ruolo svolgono nella crisi che stiamo vivendo? A partire da una critica dell'ingegneria politica di Platone, il libro delinea una biopolitica alternativa fondata sui regolatori naturalistici dell'evoluzione: il linguaggio, la riproduzione e le migrazioni. L'autore mostra come qualsiasi organizzazione politica degli animali sociali non dipenda dalla trasmissione ereditaria dei "buoni geni", ma dall'insieme delle relazioni speciali che si instaurano per massimizzare la cooperazione sociale e l'intelligenza ecologica.
Trattato di psicopatologia del linguaggio
Antonino Pennisi, Antonino Bucca, Alessandra Falzone
Libro: Copertina morbida
editore: EDAS
anno edizione: 2005
pagine: 380
Mente, cervello, linguaggio. Una prospettiva evoluzionista
Antonino Pennisi
Libro
editore: EDAS
anno edizione: 2003
pagine: 200
Segni di luce. Tecniche del linguaggio fotografico analogico e digitale
Antonino Pennisi
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2002
pagine: 284
Il libro costituisce una guida teorica e pratica alla comprensione delle tecniche fotografiche analogiche e digitali che ci permettono di rappresentare il mondo attraverso linguaggi fatti con segni di luce. Il volume comprende oltre cento tavole in bianco e nero e a colori e più di duecento illustrazioni tecniche.
Linguaggio, evoluzione e scienze cognitive: un’introduzione
Antonino Pennisi, Alessandra Falzone
Libro
editore: CORISCO
anno edizione: 2017
pagine: 248
Il prezzo del linguaggio. Evoluzione ed estinzione nelle scienze cognitive
Antonino Pennisi, Alessandra Falzone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 367
Nella storia dell'evoluzione della specie umana l'avvento del linguaggio ha innescato nell'Homo sapiens una serie di innovazioni rivoluzionarie: la modifica delle sue strutture cerebrali; la nascita del pensiero astratto e, con esso, l'elaborazione di tecnologie, valori, opinioni, credenze; la trasmissione delle informazioni e la loro conservazione nel tempo. Tutto questo, e i comportamenti che ne sono derivati hanno reso l'uomo una specie ecologicamente anomala, una specie in cui il linguaggio ha progressivamente annullato la distanza tra l'evoluzione biologica e l'evoluzione culturale. Muovendo da questi presupposti, gli autori conducono un serrato confronto con le più recenti acquisizioni di tutte le discipline interessate (biologia, ecologia, scienze cognitive, filosofia del linguaggio), per approdare infine a un'ipotesi provocatoria e catastrofica: la sempre più probabile condanna all'estinzione della propria specie è il prezzo culturale che l'uomo paga al linguaggio come prodotto della selezione naturale.
Psicopatologia del linguaggio. Storia, analisi, filosofie della mente
Antonino Pennisi
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1998
pagine: 352
Se la follia è la negazione della ragione e la ragione è il luogo del linguaggio, la malattia mentale dovrebbe allora colpire alla radice la competenza linguistica dei soggetti psicotici. Come mai, allora, gli schizofrenici non solo sono capaci di prestazioni lessicali e sintattiche sorprendenti, ma riescono addirittura a costruire ex novo lingue intere perfettamente regolari? Perché i paranoici, all'interno della loro lucidità delirante, riescono a fabbricare argomentazioni e simulazioni formalmente inconfutabili? Questo volume intende rispondere a tali interrogativi. Raffrontando sistematicamente, in una prospettiva storica, teorica ed empirica, il discorso psicotico con le strutture linguistiche delle patologie cerebrali - afasia, agnosia, autismo - o con quelle esibite dai soggetti normali, si dimostra come la follia conduca a un drastico impoverimento della complessità dei significati: la semantica schizofrenica, anche se realizzata in forme superficiali corrette, è sempre un universo incomunicabile del tutto "privato"; il discorso paranoico è un virtuosistico dispiegarsi di un unico contenuto delirante che eternamente ritorna. La filosofia della mente psicotica appare, così, paradossalmente, un modello vivente di quello stesso riduzionismo con cui le scienze cognitive cercano di spiegare il pensiero intelligente. Nel corso delle tre parti in cui si articola, il libro mette a disposizione degli studi universitari non solo il confronto fra le diverse filosofie della mente con cui si è interpretato il linguaggio psicotico, ma soprattutto l'analisi di testi originali - lettere, biografie, trattati, poesie - conservati negli archivi di alcuni ex manicomi, o appositamente registrati in interviste tra medici e pazienti: un materiale affascinante e ricco d'interesse per linguisti, filosofi, semiotici, psicologi e operatori clinici.
Le lingue mutole. Le patologie del linguaggio fra teoria e storia
Antonino Pennisi
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1994
pagine: 368
Può svilupparsi un pensiero linguistico indipendentemente dai correlati morfologici, sensoriali e neurali, che caratterizzano l'articolazione della parola parlata? Un dibattito ormai secolare, originatosi nei primi decenni del secolo XVII e ancora non concluso, vede coinvolti medici, pedagogisti, guaritori di sordomuti da un lato e clinici, neuropsicologi, linguisti, filosofi dell'afasia dall'altro. Ma, accanto ad essi, e forse più di essi, la risposta è lasciata agli stessi soggetti che hanno vissuto dall'interno una condizione patologica, consegnando preziose testimonianze: introspezioni, autobiografie, diari, lettere, veri e propri saggi. Dall'insieme di queste testimonianze emerge con chiarezza che i fondamenti biologici del linguaggio hanno un'importanza ineludibile e che lo schema motorio basato sul rapporto fra percezione uditiva e vocalità articolata ha natura fondante. Le frontiere della ricerca vanno, così, oltre i limiti più tradizionali, in un territorio quasi ignorato nel dibattito filosofico-linguistico: l'embriogenesi del linguaggio nel feto materno, tema sul quale, soprattutto a partire dagli anni Ottanta, si è accumulata una vasta bibliografia tecnica con contributi di anatomisti, audiologi, neonatologi, embriologi, neurofisiologi, neuropsichiatri infantili, psicoanalisti, psicolinguisti.