Libri di Aubrey Beardsley
L'amore il mare
Pascal Quignard
Libro: Libro in brossura
editore: In Transito
anno edizione: 2025
pagine: 374
La storia di Venere e Tannhäuser
Aubrey Beardsley
Libro: Libro rilegato
editore: WoM Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 104
La storia di Venere e Tannhäuser trae ispirazione dall'antica leggenda tedesca di Tannhäuser, un poeta compositore in cerca di illuminazione spirituale in un universo bizzarro e leggermente perverso. La lussuria che si sprigiona da quest'avventura amorosa galante è impreziosita dai tratti stilistici di Beardsley, in cui l'amore per la linea incanta l'artificio romantico. Un capolavoro di eleganza erotica.
Esther Kahn
Arthur Symons
Libro: Libro in brossura
editore: In Transito
anno edizione: 2023
pagine: 108
Londra, inizio del secolo scorso, quartiere ebreo dell'East End. Le durezze della vita quotidiana e l'ostilità dei familiari, che non vedono per lei altro che una esistenza interamente devota al lavoro a cottimo e magari un matrimonio con un insignificante cugino, hanno reso la giovane Esther Kahn taciturna e introversa. L'incontro casuale con il teatro svela alla ragazza la strada di un sogno da realizzare con determinazione.
Salomé
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 128
“Oscar Wilde fu essenzialmente un abile, elegante e perfino geniale divulgatore. E tale si dimostra anche nel caso del suo unico scritto in francese, lo strano testo teatrale intitolato Salomé, dove in certo senso si dice una parola definitiva su questo personaggio tanto centrale per la sensibilità della cosiddetta decadenza. Centrale perché? Perché Salomè […] è l’ultima incarnazione del mito romantico della donna fatale, corrotta e innocente al tempo stesso, irresistibile e distruttrice; un mito che si incarna di volta in volta nella Belle Dame Sans Merci di Keats, nella Carmen di Mérimée, nella Monna Lisa di Leonardo descritta da Walter Pater. In Salomè questa femme fatale assume i connotati estremi nel segno della decadenza: estrema è la crudeltà (e allo stesso tempo, l’innocenza); estrema è la giovinezza (già nel Medioevo Salomè viene rappresentata come poco più di una bambina); estrema è la carica sacrilega del mito; ed estrema è la componente erotica (la danza discinta, il sangue). Questi sono i dati comuni a tutte le versioni tardoromantiche e decadenti, delle quali a Wilde sarebbe toccato di offrire la sintesi definitiva.” (Dallo scritto di Masolino d’Amico)
Salomè. Tragedia in un atto unico. Testo inglese a fronte
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 144
"Salomè" è un dramma in un atto unico che si ispira alla figura di Salomè, figlia di Erodiade, e alla sua storia, riportata nei Vangeli di Marco e Matteo. L'opera venne scritta in lingua francese, durante un soggiorno del drammaturgo a Parigi, appositamente per l'attrice Sarah Bernhardt, e pubblicata nel 1893. Il testo, impreziosito dalle immagini di Aubrey Beardsley, è successivamente tradotto in inglese dall'amico (e amante) di Wilde, Lord Alfred Douglas. Salomè appare solo in parte come una riproposizione della nota vicenda biblica e, proprio nel suo essere altro dalla storia antica, ne svela la più recondita essenza. Tra le righe, il fascino perverso del Male si declina nell'arte seduttrice di una bellissima e giovane donna.
Salomé. Testo inglese a fronte
Oscar Wilde
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1997
pagine: 188
Nello sterminato groviglio del decadentismo di fine secolo, dell'art Nouveau e di un ossessivo interesse per le mode, Salomè è un capolavoro di arguzia e sofisticatezza. è l'esemplificazione del concetto che Wilde aveva di arte: pura formalizzazione, puro artifizio, puro fatto stilistico. scritto a Parigi nel 1891, il dramma fu censurato a Londra in base a una vecchia legge che vietava di mettere in scena i personaggi biblici. solo nel 1931 poté essere rappresentato senza scandalo. Oramai, però, Salomè era considerato il miglior lavoro di Wilde. Questa edizione è accompagnata dai raffinati disegni di Aubrey Beardsley e dall'introduzione di Alberto Arbasino, che svela gli aspetti eccessivi e spettacolari del teatro wildiano.
Salomé
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2018
pagine: 126
"Oscar Wilde fu essenzialmente un abile, elegante e perfino geniale divulgatore. E tale si dimostra anche nel caso del suo unico scritto in francese, lo strano testo teatrale intitolato 'Salomé', dove in certo senso si dice una parola definitiva su questo personaggio tanto centrale per la sensibilità della cosiddetta decadenza. Centrale perché? Perché Salomè [...] è l'ultima incarnazione del mito romantico della donna fatale, corrotta e innocente al tempo stesso, irresistibile e distruttrice; un mito che si incarna di volta in volta nella 'Belle Dame Sans Merci' di Keats, nella 'Carmen' di Mérimée, nella Monna Lisa di Leonardo descritta da Walter Pater. In 'Salomè' questa femme fatale assume i connotati estremi nel segno della decadenza: estrema è la crudeltà (e allo stesso tempo, l'innocenza); estrema è la giovinezza (già nel medioevo Salomè viene rappresentata come poco più di una bambina); estrema è la carica sacrilega del mito; ed estrema è la componente erotica (la danza discinta, il sangue). Questi sono i dati comuni a tutte le versioni tardoromantiche e decadenti, delle quali a Wilde sarebbe toccato di offrire la sintesi definitiva." (dallo scritto di Masolino D'Amico)
Sotto il monte
Aubrey Beardsley
Libro: Libro rilegato
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 96
Pubblicata postuma nel 1904, "Sotto il monte" è l'opera più strettamente letteraria di Aubrey Beardsley, il grande disegnatore e incisore inglese che in soli ventisei anni di vita rivoluzionò l'arte dell'illustrazione e gettò le basi per la futura Art Nouveau. In questo piccolo capolavoro, liberamente ispirato alla leggenda di Venere e Tannhäuser, la sua fantasia grafica si riversa quasi per osmosi nella narrazione scritta. Seguendo le avventure amorose del grande poeta tedesco medievale, Beardsley ci fa attraversare splendidi salotti settecenteschi gremiti di specchi e di candelabri, giardini disseminati di statue e di zampillanti fontane, roseti in cui fanciulli e fanciulle conoscono le prime gioie dell'amore profano; ci fa conoscere i fauni e gli amorini, le incantevoli adolescenti che si scambiano tenerezze troppo audaci e gli ambigui ragazzi che non disdegnano la compagnia del cavaliere Tannhäuser, quegli stessi ragazzi che sopra ogni altra cosa amano assistere, rapiti, alla sublime toletta della dea, storditi dalle fragranti nuvole di cipria e dal pungente profumo degli incensi che sembrano quasi emanare dalle pagine di questa squisita gemma dell'estetismo novecentesco.
Salomé. Dramma in un atto
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2010
pagine: 126
"Oscar Wilde fu essenzialmente un abile, elegante e perfino geniale divulgatore. E tale si dimostra anche nel caso del suo unico scritto in francese, lo strano testo teatrale intitolato "Salomé", dove in certo senso si dice una parola definitiva su questo personaggio tanto centrale per la sensibilità della cosiddetta decadenza. Centrale perché? Perché Salomè è l'ultima incarnazione del mito romantico della donna fatale, corrotta e innocente al tempo stesso, irresistibile e distruttrice; un mito che si incarna di volta in volta nella Belle Dame Sans Merci di Keats, nella Carmen di Mérimée, nella Monna Lisa di Leonardo descritta da Walter Pater. In "Salomè" questa femme fatale assume i connotati estremi nel segno della decadenza: estrema è la crudeltà (e allo stesso tempo, l'innocenza); estrema è la giovinezza (già nel Medioevo Salomè viene rappresentata come poco più di una bambina); estrema è la carica sacrilega del mito; ed estrema è la componente erotica (la danza discinta, il sangue). Questi sono i dati comuni a tutte le versioni tardoromantiche e decadenti, delle quali a Wilde sarebbe toccato di offrire la sintesi definitiva." (Dallo scritto di Masolino D'Amico)
Salomé. Dramma in un atto
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2006
pagine: 126
"Oscar Wilde fu essenzialmente un abile, elegante e perfino geniale divulgatore. E tale si dimostra anche nel caso del suo unico scritto in francese, lo strano testo teatrale intitolato Salomé, dove in certo senso si tirano le somme su questo personaggio tanto centrale per la sensibilità della cosiddetta decadenza. Centrale perché? Perché Salomè è l'ultima incarnazione del mito romantico della donna fatale, corrotta e innocente al tempo stesso, irresistibile e distruttrice; un mito che si incarna di volta in volta nella Belle Dame Sans Merci di Keats, nella Carmen di Merimée, nella Monna Lisa di Leonardo descritta da Walter Pater." (Masolino D'Amico)