Libri di Barbara Jatta
Federico Barocci. La Madonna delle ciliegie
Fabrizio Biferali, Francesca Parrilla, Barbara Jatta
Libro
editore: Allemandi
anno edizione: 2025
pagine: 64
Il "Riposo durante la fuga in Egitto", noto come "Madonna delle ciliegie" di Federico Barocci, è l'opera protagonista della diciassettesima edizione de “L'ospite illustre” alle Gallerie d'Italia – Torino, che celebra il decimo anniversario dell'iniziativa. Considerata uno dei massimi capolavori del tardo Rinascimento italiano, l'opera fu commissionata nel 1570 dal perugino Simonetto Anastagi e consegnata tre anni dopo, per poi essere lasciata alla chiesa dei Gesuiti di Perugia. ll catalogo analizza storia, iconografia e fortuna del dipinto attraverso i saggi di Fabrizio Biferali e Francesca Parrilla, mettendo in luce la profonda spiritualità e la bellezza compositiva che caratterizzano la tela. Il contributo di Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, approfondisce inoltre il rapporto tra Barocci e il mondo dell'incisione.
La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana
Pier Andrea De Rosa, Barbara Jatta
Libro: Copertina rigida
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2013
pagine: 587
I cardinali bibliotecari di santa romana Chiesa: la quadreria nella Biblioteca Apostolica Vaticana
Jorge Mejia, Christine M. Grafinger, Barbara Jatta
Libro
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2006
pagine: 427
Disegni del secolo XIX del fondo Ashby nella Biblioteca Apostolica Vaticana
Pier Andrea De Rosa, Barbara Jatta
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2014
pagine: 343
L'atteso ritorno. Raffaello per Monteluce dai Musei Vaticani
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2025
pagine: 176
Nel 1505 le clarisse del monastero di Santa Maria Assunta in Monteluce commissionarono a Raffaello Sanzio l’esecuzione di una grande pala d’altare per la loro chiesa, che – dopo una lunga attesa e ripetuti contratti – all’indomani della morte del maestro verrà portata a compimento dagli allievi Giulio Romano e Giovan Francesco Penni nel 1525, anno in cui giungerà a Perugia. L’Incoronazione della Vergine rimarrà nella chiesa fino al 1797, quando le truppe napoleoniche la porteranno a Parigi, per poi far rientro a Roma, dove entrerà a far parte delle collezioni della Pinacoteca Vaticana. Dopo due secoli, nell’Anno Giubilare dedicato alla Speranza, l’opera – grazie alla sinergia tra l’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e i Musei Vaticani – torna a Perugia e, per la prima volta, dialoga insieme con gli scomparti di predella con Storie della vita di Maria, eseguiti da Berto di Giovanni, e al prezioso Crocifisso di Giovanni Teutonico. Il volume si pone l’obiettivo di ricostruire parte del contesto storico, artistico e spirituale del monastero delle clarisse di Monteluce, gettando le basi per una rinnovata attenzione degli studi nei confronti di questo antico insediamento monastico perugino. Un’occasione di ricerca e di studio, ma soprattutto un invito ad abitare con sguardo nuovo l’anno del Giubileo, affidando all’arte il delicato compito di aprire un dialogo con le attese e le inquietudini del nostro tempo.
Personaggi del nostro tempo. Ritratti di Auguste Moede Jansen. Ediz. italiana e tedesca
Barbara Jatta, Susanne Siedl-Mocavini
Libro: Copertina rigida
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2017
La pala dei Decemviri di Pietro Perugino
Marco Pierini, Barbara Jatta
Libro: Libro in brossura
editore: Aguaplano
anno edizione: 2020
pagine: 72
Il volume è il catalogo della mostra di Perugia (Galleria Nazionale dell’Umbria, ottobre 2019 - gennaio 2020/Città del Vaticano, Musei Vaticani, febbraio-aprile 2020). La Pala dei Decemviri di Pietro Perugino, una delle opere identitarie della Pinacoteca Vaticana, esce per la prima volta dopo duecento anni dai musei dal Vaticano e ritorna nella sua città; in quella capitale dell’arte che l’aveva commissionata al maggiore artista cittadino del XV secolo, il divin pittore Pietro Vannucci. Questo prestito eccezionale, e più ancora il fatto che la pala viene riunita alla sua cornice originale e alla sua cimasa dopo 222 anni dallo smembramento dovuto alle requisizioni napoleoniche e ricollocata nella Cappella dei Priori, dalla quale era stata spostata già prima del 1562, costituiscono l’occasione per gli approfondimenti proposti in questo quarto Quaderno della collana. Un largo giro di pensieri sulla fortuna del dipinto e della sua cimasa, sulla storia travagliata della sua committenza, accuratamente ripercorsa alla luce di nuove puntualizzazioni archivistiche, sulle vicende della confisca francese, della restituzione allo Stato Pontificio e degli innumerevoli interventi di restauro.
Sistina e Cenacolo. Traduzione, citazioni e diffusione
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 416
In che modo i mezzi di traduzione visiva e riproduzione seriale hanno alimentato e trasformato il mito de L’Ultima cena di Leonardo in Santa Maria delle Grazie e gli affreschi della Cappella Sistina di Michelangelo? Partendo da questa domanda il volume offre un’approfondita indagine storico-critica comparativa circa l’utilizzo della stampa, della fotografia, del mezzo cinematografico, di quello televisivo, del web, del re-enactement performativo e della realtà aumentata, come tecniche e strumenti che hanno modificato e ampliato la conoscenza di due opere celeberrime dell’arte italiana tramite diversificate forme di derivazione. In particolare vengono studiate le potenzialità visive e narrative dell’immagine in movimento, considerando sempre il suo rapporto con l’originale che produce altre forme d’arte. Il volume raccoglie saggi critici di studiosi di varie discipline, un omaggio a Leo Steinberg con un testo inedito sulla Creazione di Adamo, riccamente illustrato dalle immagini tratte dalla collezione dello storico dell’arte scomparso nel 2011 e un catalogo ragionato dei materiali audiovisivi prodotti dal secolo XX ad oggi sul Cenacolo e sugli affreschi michelangioleschi della Sistina. Introduzioni di Barbara Jatta, Gianni Canova, Paolo Giovannetti. Saggi e contributi di: Maria Francesca Bonetti, Tommaso Casini, Silvia Cecchini, Gianluigi Colalucci, Irene Sofia Comi, Nino Criscenti, Daniele Di Cola, Paola Di Giammaria, Rosanna Di Pinto, Alberto Fabbiano, Giovanni Fiorentino, Francesco Galluzzi, Virginia Lupo, Pierandrea Villa.
Le tre Pietà di Michelangelo. «Non vi si pensa quanto sangue costa»
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 112
Dal cuore e dallo scalpello di Michelangelo, il pathos del Dio crocifisso sorretto dalla Madre: testi e fotografie delle tre Pietà del Buonarroti, da quella del Vaticano del 1497-1499, alle due versioni degli anni 1547-1564. I saggi di Barbara Jatta, Sergio Risaliti, Claudio Salsi con Giovanna Mori, Timothy Verdon introducono nei percorsi storici, storico-artistici, devozionali ed emotivi del grande artista, aiutando a cogliere l’intensità contemplativa con cui Michelangelo ha meditato questo tema centrale della fede cristiana per tutto il tempo della sua vita professionale: una preghiera in marmo lunga sessanta anni.
Raffaello. La Predella della Pala Oddi
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 72
La raffinata predella della Pala Oddi raffigurante l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e la Presentazione al tempio, conservata nei Musei Vaticani ma in origine in San Francesco al Prato a Perugia, è uno dei capolavori del giovane Raffaello (Urbino, 1483 – Roma, 1520), grande protagonista del Rinascimento italiano. Eseguita intorno al 1504, è considerata l’opera di Raffaello più vicina a Perugino: indubbio è il carattere intensamente peruginesco delle tre scene, che rivelano la conoscenza della dolcezza e della morbidezza della pittura del maestro umbro, che il giovanissimo artista assimila e rielabora in un linguaggio personale e altamente poetico. I tre scomparti rivelano infatti la genialità di Raffaello, già proiettato verso soluzioni pienamente rinascimentali, con esiti innovativi e moderni. L’opera è stata sottoposta a un intervento di restauro, che ha permesso di recuperare la cromia brillante e il delicato chiaroscuro, e a una serie di analisi che hanno aggiunto nuovi importanti tasselli alla conoscenza dei materiali impiegati dal genio urbinate e della sua tecnica esecutiva.
In viaggio con la pietà
Orazio La Rocca
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 240
Il libro racconta in maniera avvincente l’incredibile ma anche criticato viaggio della Pietà di Michelangelo dalla Basilica di San Pietro a New York per l’Esposizione Universale del 1964. Tutto inizia il 4 aprile, il giorno in cui la scultura, per la prima e unica volta, esce dal Vaticano e viene caricata su un camion alla volta di Napoli, dove arriverà dopo circa dodici ore di viaggio a marce ridotte. Ad attendere il prezioso carico lungo la banchina del porto la Cristoforo Colombo, sul cui ponte la cassa con la Pietà sarà collocata a cielo aperto e fissata in maniera tale da poter sopportare qualsiasi sollecitazione e guardata a vista per tutta la traversata. Dopo circa otto giorni di navigazione l’arrivo a New York, dove la Pietà viene collocata nel Padiglione della Santa Sede dell’Esposizione Universale del 1964, che fino all’ottobre successivo sarà visitato da oltre 27 milioni di persone letteralmente affascinate dall’opera michelangiolesca. Attraverso le voci dei testimoni di ieri e di oggi, Orazio La Rocca ci fa rivivere, con una certa trepidazione, i preparativi del viaggio, l’ardita traversata transatlantica, il clamore mediatico suscitato dall’iniziativa, la nostalgia per l’assenza da San Pietro di quell’amata scultura e finalmente, dopo diciannove mesi, il suo felice rientro in Vaticano.

