Libri di Carlo Bini
Manoscritto di un prigioniero
Carlo Bini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2025
pagine: 127
Manoscritto di un prigioniero
Carlo Bini
Libro: Libro in brossura
editore: Santelli
anno edizione: 2024
pagine: 125
È proprio in prigione che Carlo Bini scrive il "Manoscritto di un prigioniero", importante sia per la modernità del testo, perché si sottrae a una stretta identificazione di genere, oscillando tra il romanzo, l’autobiografia e il trattato politico, sia perché, per l’epoca è un’opera rivoluzionaria. Lo è anche per i contenuti, giacché sostiene una proposta politica egualitaria, fondata sulla rivendicazione dei diritti dei poveri. Questa proposta si collocava al di là della posizione comuni dell’epoca, ma era vista con diffidenza anche dagli spiriti aperti, ivi compreso il Mazzini.
Manoscritto di un prigioniero
Carlo Bini
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2023
pagine: 104
Carlo Bini (1806-1842) é stato uno scrittore, patriota e Libero Muratore livornese, legato a Giuseppe Mazzini e alla Giovine Italia. Nato nella città labronica il 1º Dicembre del 1806, dopo aver frequentato il Collegio dei Barnabiti, dove strinse amicizia con Francesco Domenico Guerrazzi, dovette lasciare la scuola in seguito a problemi economici della famiglia. Con Guerrazzi fondò il celebre giornale politico-letterario L'indicatore Livornese che i due diressero insieme fino al 1830 per poi venire arrestati dalle autorità granducali a causa dei rapporti che li legavano alla Carboneria. É proprio nel carcere di Portoferraio, in cui fu detenuto dal Settembre al Dicembre 1833, che Bini scrisse Il Forte della Stella e il Manoscritto di un prigioniero. In quest’ultima opera, ritenuta la sua principale, appartenente a quel ciclo di testi inseriti nella memorialistica risorgimentale, Bini portò avanti una riflessione sulle ingiustizie presenti nella società e sulla situazione umana. Si tratta di un testo ricco di digressioni filosofiche che mette bene in luce il carattere irrequieto e chiarisce la fisionomia del romanticismo del Bini, oscillante fra ironia e sentimentalismo. In esso, con un linguaggio schietto e lineare, l'autore tocca vari generi: il romanzo, l'autobiografia, il dialogo politico, il saggio sociologico e il dialogo drammatico. Fu, per l'epoca, uno scritto rivoluzionario per la presenza del tema della rivendicazione dei diritti dei poveri al fine di raggiungere la tanto auspicata uguaglianza sociale.
Tutti gli scritti
Carlo Bini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2016
pagine: 1222
Viene proposta la raccolta integrale degli scritti di Carlo Bini, frutto di una scrupolosa ricerca dei testi e degli autografi (anche inediti) ad oggi disponibili, dopo la distruzione (o la "scomparsa") di gran parte di essi durante la 2ª guerra mondiale. I curatori di questo lavoro sono i proff. Roberto Antonini, Patrizia Cascinelli e Roberto Goracci; è premesso il saggio "Della vita e del pensiero di Carlo Bini" del prof. Mario Baglini. La pubblicazione, ad opera della Casa Editrice Erasmo, è stata resa possibile grazie anche al contributo della Fondazione Livorno. Alla base di questi tre volumi, di oltre 1200 pagine corredate di apparato critico, c'è l'intento di mettere a disposizione di un più vasto pubblico e di possibili ulteriori interventi critici tutte le opere di Carlo Bini. Si è voluto cioè fornire la possibilità di ridefinire, in maniera più profonda e complessa, la dimensione e il ruolo di uno scrittore e di un intellettuale che non è stato facile amare perché non è stato facile conoscere, essendo rimasto il giudizio su di lui per troppo tempo condizionato dalle approssimazioni e dalle contraddizioni di una lettura parziale e prevenuta dei suoi scritti.
Manoscritto di un prigioniero
Carlo Bini
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 128
Il "Manoscritto di un prigioniero" di Carlo Bini appartiene alla letteratura meno nota della prima metà dell'Ottocento italiano. Eppure esso merita di essere riproposto all'attenzione del lettore odierno per molti motivi: in primo luogo, per la modernità del testo, che si sottrae a una stretta identificazione di genere, oscillando tra il romanzo, l'autobiografia, il trattato politico, il dialogo drammatico. Come tale è un'opera rivoluzionaria per l'epoca, e lo è anche per i contenuti, giacché sostiene una proposta politica egualitaria, fondata sulla rivendicazione dei diritti dei poveri, proposta che si collocava al di là della posizione non solo dei pensatori retrivi dell'epoca, ma anche degli spiriti aperti, ivi compreso il Mazzini, per l'adesione alla cui setta Bini scontò a Portoferraio il carcere nel quale nacque il Manoscritto stesso. Questo è dunque anche un libro di speranza e di progetto, che, nel clima della Restaurazione, all'opposto della disperazione proveniente a Leopardi dalla staticità della società di Recanati, nasce all'interno della città "libera" e aperta di Livorno.