Libri di Daniele Piccini
Le più belle poesie di Emily Dickinson
Emily Dickinson
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 96
Harold Bloom ha scritto che “con l’eccezione di Shakespeare” Emily Dickinson dimostra più originalità cognitiva di qualsiasi altro poeta occidentale dopo Dante, e che i critici quasi sempre sottovalutano la sua sorprendente complessità intellettuale. Forse anche per questa complessità, quasi un prisma che moltiplica immagini, luci, sensi, la poetessa che dalla sua stanza ha inviato una “lettera al mondo” colma di verità distillate in solitudine, continua ad attirare ovunque “biografi, filologi, docenti, studiosi, traduttori, critici” (Vivian Lamarque). E soprattutto lettori, catturati e conquistati dall’enigma di Emily, “piccola come lo scricciolo” e vestita sempre di bianco. I suoi versi concisi, intensi e misteriosi ritraggono ciò che la circonda: animali, fiori, piante, voci di una poesia spesso definita oracolare. Da un isolato punto di osservazione lo sguardo acutissimo di Emily ha saputo individuare e ampliare i limiti dell’espressione e della comprensione, indicare nuovi significati, vedere oltre la vita. Ha saputo creare un linguaggio nuovo per suggerire sensi inediti, pause come improvvise deviazioni nel volo degli uccelli: forse indecifrabili, ma ipnotiche, libere.
Ritagli. Poesia e contropoesia delle cronache
Laura De Luca
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 64
“Sognare la pace dentro l’abisso della storia significa, inevitabilmente, tirare le fila dell’edificio della creazione, patire con esso e in esso tutta la sua incompiutezza. Significa pensare Dio, ripensare, da dentro la realtà com'è e come si presenta, la verità in cammino, in processo attraverso le vicende e la stessa opacità del mondo. Così le notizie, i fatti, gli invadenti temi delle cronache planetarie possono diventare non un oggetto di non-senso, un materiale inerte e puramente giornalistico, ma il tema di una visione, di una ricapitolazione possibile almeno nella camera oscura della parola…” (Dalla introduzione di Daniele Piccini)
Un amico del Petrarca: Sennuccio del Bene e le sue rime
Daniele Piccini
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2004
pagine: CCXIV-104
Il volume conduce un'indagine a tutto tondo sul più rilevante fra i corrispondenti in volgare del Petrarca: Sennuccio del Bene. Sul piano biografico, il ritrovamento di alcune tracce documentarie inedite permette di collocare più appropriatamente il rimatore nella vita fiorentina di fine Duecento e primo Trecento e di fare luce sulle attività, le relazioni e gli interessi della sua famiglia. La presente edizione critica delle rime offre un testo finalmente sicuro e affidabile. Il commento, tutto organizzato su materiale di prima mano, persegue una puntuale disamina della cultura poetica di Sennuccio, allontanandolo dalla parziale immagine di epigono dello stilnovo e illuminandone i tratti esemplari di eclettico trecentista.
Sinibaldo da Perugia. Un poeta del Trecento e la sua opera
Daniele Piccini
Libro: Copertina morbida
editore: Dep. Storia Patria Umbria
anno edizione: 2008
Letteratura come desiderio. Studi sulla tradizione poetica italiana
Daniele Piccini
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2008
pagine: 328
In questo libro, Daniele Piccini attraversa un largo braccio della tradizione letteraria italiana, specialmente poetica, con l'occhio rivolto al motivo che la rende un insostituibile vettore di movimento, viaggio, azzardo. Dallo Stilnovo, con la diade Dante-Cavalcanti, a Petrarca, culminando in Leopardi e in certo Novecento, da Campana e Pavese a Luzi, è come se la poesia, che l'autore indaga edificasse e mantenesse in essere la possibilità di un ipotetico mondo che non si è mai avverato, rilanciando continuamente il moto del desiderio per qualche cosa che non si può incarnare. La parola poetica rivela a Piccini la sua natura di permanente tensione desiderante: per questo suo intenso investimento emotivo e conoscitivo, la parola della poesia si rivela in questo libro non solo come mezzo e tramite, ma come luogo principe della manifestazione del desiderio.
Orfeo in paradiso
Luigi Santucci
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2010
pagine: 256
A cento anni dalla nascita di Luigi Santucci, Marietti ripropone questo romanzo struggente costruito attorno all’ossessione della perdita e all’incanto del possibile ritrovamento nell’amore. Con "Orfeo in paradiso" lo scrittore vince il Premio Campiello nel 1967 e si afferma come uno dei maestri della narrativa contemporanea. Dopo aver perduto la madre, Orfeo accarezza l’idea del suicidio dal parapetto delle guglie del Duomo di Milano. L’improvvisa apparizione di un misterioso personaggio stravolge tuttavia i suoi piani. Lo sconosciuto gli offre la possibilità di un viaggio nel passato per ripercorrere la giovinezza della madre perduta. Orfeo accetta, anche se non comprende pienamente la posta in gioco del patto faustiano, che a poco a poco rivelerà la sua insidia demoniaca.
Svegliamo l'aurora. Invito alla poesia
Barbara Pagliari, Daniele Piccini
Libro
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 128
I poeti della tradizione proposti ai più piccoli e ai loro genitori in versione integrale, con l'ausilio di brevi cappelli introduttivi e di note essenziali. Un invito a (ri)scoprire e assaporare insieme quelle voci che da sempre raccontano o evocano una scoperta, un'emozione, un insegnamento, donandoci il conforto della poesia, parola fraterna e gratuita, memoria tenace del passato e desiderio ardente proiettato verso il futuro.
Le più belle poesie di Edgar Lee Masters
Edgar Lee Masters
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 96
Nella primavera 1914 l’avvocato Edgar Lee Masters riceve una visita della madre a Chicago. Con lei, come ricorderà tempo dopo, rievoca il passato “facendo rivivere personaggi ed eventi che avevo dimenticato... […] Dopo averla accompagnata al treno […] tornai a casa stranamente soprappensiero. […] Andai nella mia stanza e scrissi subito La collina e due o tre dei ritratti dell’Antologia di Spoon River”. Nasce così quest’opera corale, perfetta miscela di narrativa e lirica, nuova nella forma e senza tempo nell’essenza, a cui ancora oggi è legata la fama internazionale di Masters. I protagonisti sono i morti di un immaginario villaggio dell’Illinois, voci che ancora “continuano ad avvincere il lettore” (Daniele Piccini) per la straziante sincerità con cui rileggono le loro vite e rivelano amori, tradimenti, fallimenti, corruzione, ingiustizie, pregiudizi e debolezze umane e, dall’oltre dove ora sono, sembrano finalmente comprendere il senso dell’esistenza.
Poesie
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2017
pagine: 288
Capitini, maggiormente conosciuto in Italia per il suo impegno civile, di filosofo e pedagogista, fu poeta e letterato fine e rivoluzionario. Nella poesia vede «un atto di apertura illimitata, di contro alle chiusure, alle forzature, agli irrigidimenti», fino all'incontro con la religione, che per lui, fin nelle prime riflessioni filosofiche, è crogiuolo di un'anima infinitamente aperta. Quella di Capitini è dunque un'esperienza poetica di certo singolare: appassionato lettore di poesia, amò anche autori che avrebbe poi rifiutato, come i futuristi; s'interessò alla letteratura straniera, soprattutto ai classici e fu affascinato da autori a lui contemporanei, quali Luzi e Sereni. Influenze, interessi e affinità che condurranno tuttavia a un'esperienza poetica decisamente autonoma e particolare. Come afferma Daniele Piccini nell'introduzione a questo volume: «La scrittura poetica di Capitini emana un alone di solitudine, di irreparabile distanza, che chiede al lettore un'immersione fiduciosa e una sospensione di consuetudini e aspettative consolidate». Sono versi che, proprio nello sfumare l'eccezionalità, si aprono al desiderio comune di una poesia che vuole includere e non escludere, e resta l'espressione di una voce ancora oggi originale nelle scelte e significativa nel messaggio.
Regni
Daniele Piccini
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2017
pagine: 104
Nella parola poetica di Daniele Piccini si sedimentano regni: il visibile e l'invisibile, il presente e l'interminabile distesa della memoria, il regno del ricordo e quello, bruciante, del desiderio. Piccini sa che dai luoghi "altri" (i "luoghi / non giurisdizionali" di Caproni) continuamente giungono sussurri, richiami amorevoli, segnali: voci che animano un dialogo e suscitano leopardianamente le presenze del mondo, le convocano. Il mondo non è solo quello segnato dai limiti e dai confini: un altro continuamente preme alle sue porte, si rivela per lampi e per frammenti. La realtà si tende, in vista di una promessa di compimento, e il poeta si pone nel centro di ogni attesa, del tremolare stesso della creazione. "Pensare quel che è assente come parte del nostro vivere, fare dell'assenza - di stagioni e figure, di voci e sguardi - un principio di appartenenza, insomma il proprio che è all'origine del linguaggio. Che la sorgente nascosta del dire poetico, il principio che si fa suono, parola, ritmo, stia appunto nel sentire dentro di sé l'energia di questa intima privazione?", si chiede Antonio Prete nella Nota introduttiva.