Libri di Aldo Capitini
Le tecniche della nonviolenza
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2024
pagine: 176
Pubblicato la prima volta nel 1967 e scritto sulla falsariga dei “manuali di guerriglia” che circolavano in quegli anni, ma opposto nella vocazione, il libro contiene la storia delle pratiche e tecniche pacifiste, con esempi concreti e replicabili (le marce, il boicottaggio, lo sciopero, il digiuno, il sabotaggio, la noncollaborazione, ecc.) e il racconto di esperienze storiche, come quelle legate a Gandhi e a Martin Luther King. Dopo aver scritto importanti testi teorici sull'argomento, con “Le tecniche della nonviolenza” Aldo Capitini propone un approccio pratico in cui la nonviolenza è metodo attivo di lotta. Scrive Goffredo Fofi nell'Introduzione: “Il radicalismo del pacifismo di Capitini ci sembra allo stesso tempo più che necessario e però infinitamente utopico, ché ogni segnale che ci manda la realtà sembra smentirlo, lo smentisce. Eppure l’insistenza nel proporre il dialogo deve continuare a essere il nostro progetto più ampio e il più possibile concreto, e senza mai stancarci. Affermando la nonviolenza come la strategia fondamentale e unica, non come un mezzo tra altri ma come una linea di fondo: contro il potere e contro la morte, contro la distanza tra le creature”.
Lettere 1936-1968
Aldo Capitini, Guido Calogero
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2009
pagine: 617
Per il rapporto intercorso tra Guido Calogero (Roma 1904-1986), uno dei principali filosofi italiani del Novecento, e Aldo Capitini (Perugia 1899-1968), il pensatore italiano della nonviolenza, basti prendere in considerazione i numerosi scritti che l'uno ha dedicato all'altro. E nell'ambito del pensiero etico e politico e nelle vicende che accompagnano la nascita del liberalsocialismo che avviene l'incontro tra i due, rievocato dal filosofo romano in uno scritto del 1944 dal titolo "Ricordi del movimento liberalsocialista". Capitini nel suo autobiografico "Antifascismo tra i giovani" sottolinea: "Dietro a noi due stavano i miei 'Elementi di un'esperienza religiosa' e il suo libro 'La scuola dell'uomo'", di cui il pensatore umbro aveva già condotto una approfondita analisi in un saggio del 1940. Il confronto e i punti di contatto non sono tuttavia limitati all'esperienza sopradetta; essi investono tanto la tempra morale delle due personalità, il loro alto profilo di educatori alla democrazia, per una nuova socialità da promuovere in Italia con l'affermarsi di una piena libertà non soltanto formale, quanto i rispettivi presupposti di pensiero. Il carteggio getta nuova luce su questi nessi non meno che sul lungo rapporto di amicizia e di stima che legò lo studioso di rilievo e di fama internazionale allo scrittore perugino ben oltre gli anni della clandestinità e della prigione.
Lettere a Giuseppe Dessì (1932-1962). Con un'appendice di inediti
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Bulzoni
anno edizione: 2010
pagine: 182
Religione aperta
Aldo Capitini
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 248
"Queste pagine non sono una strada obbligata. La persuasione e l'esperienza che ho di ciò che ho scritto, sono proposte agli altri, come elementi che possono esser tenuti presenti per applicazioni, svolgimenti, reazioni. Sono convinto che anche uno che approvasse tutto ciò che ho detto, lo vivrebbe tuttavia diversamente e vi metterebbe qualcosa di proprio, che io non potrei prevedere, e di cui potrei rallegrarmi. Sono arrivato a pensare queste pagine dal vivo della pratica, da problemi trattati, discussi, e da decisioni dovute prendere; così mi sembra che il modo migliore di leggerle sia quello di essere aperti a riferimenti di esse con iniziative e decisioni che il lettore stesso possa prendere": in queste parole è racchiuso lo spirito di questo classico, pubblicato la prima volta nel 1955 e incredibilmente messo all'Indice dei libri proibiti dal Vaticano. Aldo Capitini - filosofo, politico, antifascista ed educatore - affronta i temi a lui più cari: da quelli che riguardano la vita di tutti (la morte, il dolore, l'amore, la prassi religiosa) a quelli più teorico-filosofici come la questione della nonviolenza e il rapporto fra religione e laicità, le forme del cristianesimo e la figura di Gesù Cristo, i preti operai e i cattolici, le relazioni fra Oriente e Occidente e il movimento di Gandhi. Un volume che non ha perso di attualità come testimonianza appassionata per una radicale "trasformazione della realtà stessa".
Lettere familiari 1908-1968
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 235
Le "Lettere familiari" di Aldo Capitini sono importanti per capire il nostro autore, perché ci portano in una dimensione inedita, rispetto a quella pubblica. Nel carteggio aleggia un'aura capitiniana, che non appartiene soltanto ad Aldo ma a "Casa Capitini", un universo familiare abitato dai "buoni" e caratterizzato da una serena accettazione del presente e dalla fiducia che anche dagli eventi inaspettati possa sempre venire del bene. L'asse principale, attorno a cui ruotano i discorsi di tutti, è Aldo con la sua forte personalità e la sua storia personale. Vediamo al centro la sua figura, intorno a lui i suoi corrispondenti familiari, quasi "umili" manzoniani, figure modeste e marginali sullo sfondo della grande Storia, che si accontentano di vivere nel riflesso della luce emanata da Aldo. Se il racconto della loro vita è povero di eventi, la parola di Aldo restituisce a ognuno il giusto valore e la vera grandezza in quella "realtà di tutti", dove nessuno è minore, nessuno escluso, perché comunque partecipa alla produzione corale dei valori. In queste lettere non ci sono solo i temi umili della vita quotidiana e dell'economia domestica: irrompono le vicende della "cacciata" di Aldo dalla Scuola Normale di Pisa (1933) e quelle dell'arresto e carcerazione (1942-43), vicende gestite da Aldo con modalità e parole capaci di riportare sempre calma, tranquillità, fiducia là dove ci sono ansia e preoccupazione per la sua sorte e il suo futuro.
Discuto la religione di Pio XII (1957)
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2013
pagine: 151
La "persuasione" religiosa di Aldo Capitini non permette nessuna superficiale mediazione. Egli discute la religione di Pio XII, e in definitiva di ogni Papa, con il dovuto rispetto ma secondo i modi che praticava nei confronti di ogni essere umano. Nessuna vena bassamente polemica: "sarebbe stolto che io guastassi il mio lavoro con motivi ed espressioni estranei al semplice esame della religione di un essere umano, di un uomo eguale, come ogni altro, a me, e amico nella comune realtà di tutti". Da religioso a religioso, l'autore esamina le dichiarazioni di Pio XII e vede il suo magistero impregnato di "mitologia, istituzionalismo, sacralità". Non mette in dubbio la sincerità del Papa, ma le conseguenze che derivano dalle sue parole per i credenti e per tutti. È un confronto alla pari, che nel 1957 sembrò scandaloso; la Chiesa mise questo libro all'indice appena venne pubblicato. Prefazione di Goffredo Fofi.
La ragioni della nonviolenza. Antologia degli scritti
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 208
Questa edizione è concepita con una struttura del tutto nuova e aggiornata, con un nuovo indice che rende più chiari e consultabili i contenuti. Inoltre, viene pubblicato uno scritto introvabile di Aldo Capitini, che fa il punto proprio sulle "ragioni della nonviolenza". Un altro elemento di novità è l'inserimento di una bibliografia: limitata all'ambito di interesse e di pubblico di un'antologia, essa contiene i testi essenziali di e su Capitini che attestano la sua presenza nella cultura attuale e nel dibattito sulla nonviolenza. Infine, una nuova introduzione. Presenta in primo luogo informazioni sulla vicenda biografica dell'autore, poi si confronta con il panorama geopolitico di oggi, molto diverso da quello di appena dieci fa. Il mondo di oggi è sensibilmente cambiato nella percezione delle cose, nell'informazione, negli orientamenti etico-politici; e l'enorme tasso di violenza in esso ancora presente - e per certi versi crescente - rende "le ragioni della nonviolenza" più che mai attuali.
Poesie
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2017
pagine: 288
Capitini, maggiormente conosciuto in Italia per il suo impegno civile, di filosofo e pedagogista, fu poeta e letterato fine e rivoluzionario. Nella poesia vede «un atto di apertura illimitata, di contro alle chiusure, alle forzature, agli irrigidimenti», fino all'incontro con la religione, che per lui, fin nelle prime riflessioni filosofiche, è crogiuolo di un'anima infinitamente aperta. Quella di Capitini è dunque un'esperienza poetica di certo singolare: appassionato lettore di poesia, amò anche autori che avrebbe poi rifiutato, come i futuristi; s'interessò alla letteratura straniera, soprattutto ai classici e fu affascinato da autori a lui contemporanei, quali Luzi e Sereni. Influenze, interessi e affinità che condurranno tuttavia a un'esperienza poetica decisamente autonoma e particolare. Come afferma Daniele Piccini nell'introduzione a questo volume: «La scrittura poetica di Capitini emana un alone di solitudine, di irreparabile distanza, che chiede al lettore un'immersione fiduciosa e una sospensione di consuetudini e aspettative consolidate». Sono versi che, proprio nello sfumare l'eccezionalità, si aprono al desiderio comune di una poesia che vuole includere e non escludere, e resta l'espressione di una voce ancora oggi originale nelle scelte e significativa nel messaggio.
Teoria e pratica della nonviolenza. La grande rivoluzione dell’inclusione per il tempo dell'istigazione all'odio
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: goWare
anno edizione: 2018
pagine: 148
Scriveva Aldo Capitini nel 1956: “La nostra rivoluzione nonviolenta sarà totale, corale, aperta. Totale, perché vuole una totale liberazione della società dal dolore, dalla morte, dal male morale e sociale. Corale, perché la facciamo in nome non di un gruppo, ma di tutti e avendo tutti nel nostro intimo, anche quelli che ci stanno contro ed anche i morti. Aperta, perché fa e tenta tutte le trasformazioni che vede e può. Se noi cominciamo bene con mezzi eguali al fine e puri come il fine, il resto ci sarà aggiunto dal futuro, dalla storia e da Dio”. La rivoluzione dell’inclusione costruirà il “Borgo di Dio”, che Danilo Dolci ha già attuato a Partinico, un’esperienza seguita con grande ammirazione dal Gandhi italiano. Questo libro ripropone gli scritti di Capitini sulla rivoluzione aperta, sui principi e la pratica della nonviolenza. Sono scritti, a 50 anni dalla scomparsa del pensatore e attivista perugino, di un’attualità drammatica che il mondo dello hate speech e delle fake news ha smarrito e che ha una necessità estrema di ritrovare. Introduzione di Mao Valpiana.
La compresenza dei morti e dei viventi
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Fiorentina
anno edizione: 2022
pagine: 432
Riproporre oggi la lettura di "La compresenza di morte e dei viventi" significa riconoscere la piena centralità di un’idea, quella della compresenza, che costituisce un potente architrave del pensiero di Aldo Capitini. In questa fondamentale opera del 1966, la più densa dal punto di vista filosofico, egli assume quale proprio punto di partenza la lettura di una realtà sottratta alla stretta lente della sola scienza e riconsegnata all’apertura che merita: una tale realtà, scrive Capitini, la possiamo però vivere solo mediante «impegni in atto», nel tu-tutti che ad essa io rivolgo. Una simile prassi, che è «pratica dell’amore aperto a tutti gli esseri», è allora frutto di una sorta di esercizio di infinito allargamento del cerchio a tutti, morti compresi, in virtù di una corale produzione dei valori alla quale collabora il nuovo nato come pure l’annullato, lo sfinito, lo stroncato e lo stesso essere colpito dal «negativo estremo», la morte.
L'atto di educare
Aldo Capitini
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2023
pagine: 160
Aldo Capitini (1899-1968), il filosofo italiano della nonviolenza ed una delle più significative voci europee della cultura della pace, figura di spicco dell’antifascismo liberalsocialista, promotore nell’Italia repubblicana di vaste esperienze di democrazia diretta e “dal basso”, intellettuale ritenuto da molti un maestro di vita civile e di moralità laica, oggi può essere considerato anche un classico della pedagogia italiana. Questo suo primo importante scritto pedagogico raccoglie i temi maggiori delle riflessione capitiniana, ancora oggi di sconcertante attualità.