Libri di E. Pasquini
La mia grazia non basta. Commentario pratico alla 2a epistola di Paolo ai Corinzi
Samuele Negri
Libro: Copertina morbida
editore: Movimento Biblico Giovanile
anno edizione: 2015
pagine: 320
Esemplare o sia saggio fondamentale pratico di contrappunto. Bologna 1774-76
Giambattista Martini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: LIM
anno edizione: 2013
pagine: XXIII-678
I due tomi dell'Esemplare, rispettivamente dedicati al contrappunto su canto fermo e al contrappunto fugato, vedono la luce nel 1774 e nel 1776. La fama di Martini era indiscussa: il miglior biglietto da visita che egli esibiva agli occhi del mondo era rappresentato anzitutto dalla Storia della musica, la prima pubblicata in Italia e redatta in lingua italiana; come le altre sue opere di teoria e lessicografia musicale, essa palesa un'erudizione fuori dal comune, acquisita grazie a un instancabile studio critico delle fonti. Assai note erano la caparbia risolutezza e la indefessa dedizione con cui Martini raccoglieva e custodiva volumi manoscritti e a stampa (secondo la stima di Charles Burney, la sua biblioteca comprendeva oltre 17000 libri), gli indispensabili strumenti di ricerca e approfondimento nell'officina di un musicografo d'eccezione, in un'epoca in cui le biblioteche pubbliche erano assai poco numerose e i repertori bibliografici pressoché inesistenti. Del pari, il nome di Martini si riverberava anche grazie ai tanti allievi che a lui si rivolgevano per apprendere i rudimenti del comporre o per perfezionarsi in contrappunto, e ch'egli seguiva con quella bontà e generosità d'animo che tutti gli riconoscevano. Com'ebbe a dire Burney stesso, le sue conoscenze erano «deep and extensive», e il carattere univa «chearfulness, softness, and philanthropy».
La Commedia
Dante Alighieri
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: 1527
Quest'opera è nata da una stretta collaborazione e da affinità di metodo fra due curatori. Tuttavia, per quanto riguarda il Saggio introduttivo alla Commedia, si deve a E. Pasquini, la stesura dei paragrafi 'Rapporti con le opere precedenti', 'I sensi della scrittura', 'Storia e ideologia comunale', 'Lo stile e la tecnica: Dante nella storia della lingua italiana', 'La fortuna italiana ed europea', a A. Quaglio quella dei paragrafi 'Vita', 'Opere', 'Cronologia della Commedia', 'Diffusione del poema', 'Titolo e genere', 'Fonti e precedenti', 'Architettura dell'oltretomba e criteri di ripartizione morale', 'Filosofia e scienza', 'Cultura letteraria'.
Chirurgia endoscopica nasale
G. Farneti, E. Pasquini
Libro
editore: Editeam
anno edizione: 1997
pagine: 112
Giacomo Leopardi. Appunti e ricordi
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2000
pagine: 120
L'abbozzo di romanzo che Leopardi stese nel 1819 è riproposto col titolo moderno (Appunti e Ricordi) dovuto al suo scopritore, Angelo Monteverdi (1908), non senza le brevi continuazioni che l'autore tentò durante gli anni Venti. Per la prima volta esso è isolato, proprio per la sua specificità, da tutte le altre scritture leopardiane di carattere autobiografico, segmentato nei suoi microtesti distinti (modesta ma non trascurabile novità filologica) e corredato, oltre che di un puntuale commento, di una riproduzione completa degli autografi, con relativa analisi delle varianti. Si tratta di un documento di grande rilevanza per la ricostruzione della stagione più "sperimentale" di Leopardi e del prodigioso costituirsi del suo "immaginario", retroterra obbligato (con lo Zibaldone) di molti Canti, specie i cosiddetti "pisano-recanatesi".
Ricordi
Francesco Guicciardini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: XLVIII-320
A cura di Emilio Pasquini Nelle oltre duecento riflessioni, massime e sentenze che compongono i Ricordi, di cui restano diverse redazioni, dalla prima del 1512-13 a quella definitiva del 1530, Guicciardini fissa i punti essenziali della sua visione del mondo. Come per Machiavelli, l'uomo è il motore della storia, ma il senso profondo degli eventi sembra sfuggire a ogni analisi, le leggi della natura sono imperscrutabili e la virtù non è sempre in grado di opporsi con successo all'instabile fortuna. Occorre diffidare delle teorie generali e limitarsi a seguire la lezione delle cose, compito che richiede il «buon occhio del saggio» e la «discrezione», la facoltà di discernere gli elementi caratteristici di ogni situazione e di adattarvi la propria condotta in vista di un fine individuale, il cosiddetto «particulare», che non è necessariamente gretto tornaconto ma piuttosto nobile affermazione della propria intelligenza e del proprio onore. Ad affiorare nelle pagine di questo zibaldone è soprattutto il profondo scetticismo dell'intellettuale segnato dalla catastrofe politica dell'Italia e dal crollo di ogni illusione che all'astratta ideologia contrappone lo sguardo lucido e disincantato del moralista di razza.
Breviario dei classici italiani. Guida all'interpretazione di testi esemplari da Dante a Montale
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2005
pagine: 304
Carducci nel suo e nel nostro tempo
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2009
pagine: 730
Alma Mater Studiorum. L'Università di Bologna nella storia della cultura e della civiltà
Carlo Calcaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2009
pagine: 528
La millenaria storia della gloriosa Università di Bologna secondo il grande letterato piemontese Carlo Calcaterra. Un entusiasmante ed esaustivo percorso lungo le vicende e i protagonisti dell'istituto, dagli esordi medioevali con le fondamentali figure di Irnerio, Accursio, Graziano e Rolandino, attraverso le indagini scientifiche di Aldrovandi, Malpighi e Galvani, fino ai protagonisti del pieno Ottocento come Acri, Carducci, Righi, Trombetti e Venezian. La grande storia di una grande università. Carlo Calcaterra (1884-1952), amico prediletto di Gozzano, si formò all'Università di Torino e si occupò con grandi risultati di molti protagonisti della letteratura italiana, da Metastasio ad Alfieri, da Gioberti a Petrarca. Giunse all'Università di Bologna nel 1937 e chiuse la sua eccezionale carriera omaggiandola con questo importante e felice affresco datato 1948.