Libri di Edoardo Simonotti
Amore e conoscenza
Max Scheler
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 128
Il saggio Amore e conoscenza (1915) è una intensa e originale chiarificazione del rapporto tra atti conoscitivi e atti d'amore nello spirito umano. I diversi temi in esso affrontati convergono nell'affermare il ruolo dell'amore, inteso come atto emotivo di natura intenzionale, in vista della conoscenza del reale nelle sue molteplici dimensioni. L'amore, per Scheler, si caratterizza come originaria via d'accesso alla realtà: è quell'atto che in certo modo la rende visibile, facendola riaffiorare dal mare del non visto e dello sconosciuto.
Comprendere sé, comprendere l'altro. Percorsi con Paul Ricoeur
Edoardo Simonotti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 198
La teoria dell’identità di Paul Ricoeur costituisce il presupposto di un pluralismo ermeneutico che passa attraverso conflitti, ma anche fecondi e creativi intrecci di interpretazione. Nell’approfondire la dialettica tra il sé e l’altro viene così riconosciuta l’esigenza di un sapere phronetico-comunicativo che consenta al soggetto sia di ridefinire continuamente se stesso sia di gestire le difficoltà derivanti dall’incontro con l’estraneo, lo straniero. Mettendo in luce i tratti di un originale paradigma di confronto interculturale, i diversi percorsi qui proposti convergono nell’affermare che l’atto interpretativo non corrisponde affatto a una completa visione dall’alto, poiché ciascuna prospettiva, personale o culturale, non può che individuare tracce di verità di lato, in modo situato e localizzato. Ecco per quale ragione è soltanto attraverso un dialogo condotto a giusta distanza, con autentico spirito di saggezza, che si può iniziare davvero a comprendersi e a comprendere ciò che è altro da sé.
Emozioni, affetti, sentimenti: tra natura e libertà
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 304
Discutere di emozioni, affetti e sentimenti in filosofia potrebbe sembrare un'operazione contraddittoria. Come può accostarsi il pensiero filosofico, con le sue istanze di oggettività, a tutti quegli stati affettivi soggettivi che costellano l'esistenza umana? E le emozioni sono anzitutto il segno dei nostri necessari vincoli naturali o sono piuttosto espressione della libertà che ci caratterizza? In che misura siamo veramente liberi vivendo delle emozioni? E quali di queste ci rendono più (o meno) liberi, più (o meno) uomini? Per i diversi autori di questo volume, pur a partire da approcci differenti, l'universo delle emozioni non è un ostacolo da superare, un impedimento al pensare, ma un aspetto da riconoscere e valorizzare nelle sue molteplici potenzialità per descrivere il sentire stesso – colto di volta in volta nelle sue sfumature estetiche e psicologiche, assiologiche e cognitive, etiche e sociali – come autentico luogo di intersezione tra natura e libertà.
La svolta antropologica. Scheler interprete di Nietzsche
Edoardo Simonotti
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2006
pagine: 220
Tra gli autori che hanno maggiormente influenzato l'attività filosofica e culturale di Max Scheler (1874-1928) si deve senz'altro annoverare la figura epocale di Nietzsche. Ricostruendo le principali tappe del dialogo che Scheler intraprende con la filosofia nietzschiana, il presente lavoro risale alle origini della "svolta antropologica" che ha preso avvio nei primi decenni del Novecento e perdura fino al nostro tempo. Da questo confronto emerge la necessità di porre con forza nuova rispetto al passato il problema dell'uomo, prendendo atto delle conseguenze antropologiche generate dai concetti fondamentali del pensiero nietzschiano, dalla sua rivalutazione radicale della "vita" sotto il segno della "morte di Dio". Scheler è consapevole della condizione "ambigua" in cui si trova l'uomo moderno, teso tra gli aspetti pulsionali della vita e le istanze ideali dello spirito, tra l'affermazione di sé e l'amore per l'altro. Per questa ragione ritiene che l'antropologia filosofica non possa fermarsi in ultima istanza alla prospettiva parziale indicata da Nietzsche e ridurre quindi il senso dell'umano ad un unilaterale vitalismo e ad un rigido individualismo. La "peculiare posizione dell'uomo nel cosmo" è infatti quella di un essere aperto allo schiudersi di uno spazio metafisico-religioso e all'incontro con l'alterità.
La brocca d'argilla. Paul Ludwig Landsberg e il problema dell'uomo
Edoardo Simonotti
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 80
Straordinaria figura di pensatore "europeo", Paul Ludwig Landsberg (1901-1944) mostra un costante interesse per il problema antropologico colto nelle sue più profonde ricadute esistenziali, un'attenzione che - con sottolineature differenti - accompagna il suo intero itinerario di vita e di pensiero: dagli anni di formazione alla scuola fenomenologica, al periodo dell'esilio spagnolo e francese, fino ad arrivare ai tragici momenti della resistenza antinazista e della deportazione nel campo di concentramento di Oranienburg-Sachsenhausen. Il problema dell'uomo viene così declinandosi attraverso tematiche che rinviano inevitabilmente alle drammatiche vicende biografiche del filosofo tedesco. Esilio, metamorfosi, corporeità, interiorità, umanizzazione, azione, impegno, storicità, morte, fragilità, prossimità, speranza: questi sono solo alcuni dei temi che vanno a costruire il ricco e articolato impianto speculativo della sua antropologia filosofica. L'uomo è quell'unico essere vivente il quale sperimenta che il suo stesso "divenire-uomo" è attraversato da una sorta di bisogno metafisico, di speranza ontologica verso il possibile compimento di sé.
Max Scheler. Universalismo e verità individuale
Edoardo Simonotti
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2011
pagine: 232
Il pensiero etico-religioso di Max Scheler (1874-1928) sembra avere sullo sfondo "inattesi" gli stessi dilemmi dell'attuale dibattito filosofico e culturale: posta la storicità e la contingenza della conoscenza umana, come non acquietarsi in un relativismo dove nulla vale di più, o è più vero di altro. Come aspirare a un'istanza assoluta, e conciliare quest'ultima con l'evidente diversità di credenze. Antinomie che trovano nell'opera di Scheler una chiave di lettura, oggetto di questa ricerca: la categoria di "universalismo". Un paradigma che va costruendosi in dialogo critico con Kant - prendendo sul serio l'idea di un ordine morale universalmente valido, ma integrandola con il carattere contingente delle singole prospettive e della verità individuale. Un universalismo che investe l'etica, prendendo il nome di principio solidarietà, la religione, come esperienza universale, e la ragione, là dove verità individuale si inserisce in un'immagine plurale della ragione umana. Di qui le tre parti del libro: la prima (Un'etica per la persona) attesta lo sforzo di Scheler di tener conto dei molti sistemi di valore, come costellazioni di un universalismo solidaristico. La seconda (La religione tra assoluto e universalità) è dedicata alla sua filosofia della religione: la verità di un Dio personale che ama ogni singolo si rende accessibile a tutti per un 'universalismo religioso. La terza (Al di là dell'etnocentrismo) ha per oggetto una critica dell'idea kantiana di ragione.
Amore e conoscenza
Max Scheler
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 120
Il saggio Amore e conoscenza (1915) è una intensa e originale chiarificazione del rapporto tra atti conoscitivi e atti d'amore nello spirito umano. I diversi temi in esso affrontati convergono nell'affermare il ruolo dell'amore, inteso come atto emotivo di natura intenzionale, in vista della conoscenza del reale nelle sue molteplici dimensioni. L'amore, per Scheler, si caratterizza come originaria via d'accesso alla realtà: è quell'atto che in certo modo la rende visibile, facendola riaffiorare dal mare del non visto e dello sconosciuto.