Libri di Enzo Zappulla
Parole d'amore e di letteratura
Federico De Roberto, Ernesta Valle
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
Il corposo carteggio tra Federico De Roberto ed Ernesta Valle Ribera – ribattezzata Renata (perché “rinata” all’amore) o Nuccia (diminutivo di “femminuccia”) – copre un lungo arco di tempo in un intricato, pertinace intreccio di temi intimi e letterari. Un’ardente storia d’amore che ci rivela aspetti ignorati dell’austero e schivo autore de I Vicerè e insieme della vita mondana, sociale, culturale dei due poli fra cui si snoda, Milano e Catania, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Meta prediletta di De Roberto, al pari dei sodali Verga e Capuana, sospinti da un senso d’irrequietezza, da un’aspirazione a più vasti orizzonti, Milano rappresenta, e il carteggio ne è ampia testimonianza, la capitale dei poteri finanziari e culturali, la città più progredita, operosa, ricca di vivacità artistica e di brulicanti iniziative, con le sue prestigiose case editrici (Fratelli Treves, Galli), le grandi testate giornalistiche (il “Corriere della Sera”, la rivista “La Lettura”), i rinomati teatri (la Scala, il Manzoni, il Filodrammatici, il Lirico, l’Eden), gli eleganti ritrovi (il Biffi, il Cova, il Savini, il Caffè dell’Accademia), gli elitari salotti (di donna Vittoria Cima, di Virginia Borromeo, della stessa Ernesta Valle Ribera). È lì che a De Roberto sono consentite assidue frequentazioni con i maggiori esponenti dell’intellighenzia dell’epoca, giornalisti, scrittori, editori. Amante appassionato, impetuoso, temerario, travolgente, De Roberto, per il tramite della mediazione di un focoso, insistito, spregiudicato ricordare, rinnova ebbrezze amorose per consolidare un vincolo carnale, quasi a tenere legata la sua “Nuccia”. Talora impetuoso fino alla sfacciataggine, all’impudicizia, all’eccesso.
Un padre ci vuole
Stefano Pirandello
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2022
pagine: 64
"Un padre ci vuole" affronta il tema della paternità. Il testo si basa su due personaggi completamente agli antipodi: da una parte, Ferruccio, il quale, dopo la tragica perdita della moglie, abbandona il ruolo di genitore, dall’altra, suo figlio Oreste, costretto dagli eventi a farsi carico del padre. L’opera si apre con la sofferenza di Oreste per il fidanzamento di Ferruccio con una donna molto più giovane di lui. Nella caotica abitazione, a cui fanno visita una serie di bizzarri personaggi, giunge dall’Australia Alfredo, il ricco fratello di Oreste, per impedire – con un fine personale ben pianificato – la prevedibile bancarotta familiare. La questione dell’eredità porta a galla risentimenti nascosti, ma anche diverse forme d’amore: alla fine, trionferà l’accettazione delle differenze caratteriali nel contesto familiare, in particolare per Oreste, il figlio afflitto dalle ferite emotive perpetuategli dal padre. A cura di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla.
All you need is a father
Stefano Pirandello
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2022
pagine: 66
La Divina Commedia di don Procopio Ballaccheri. Inferno (Canti I - XXI)
Nino Martoglio
Libro: Libro in brossura
editore: Maimone
anno edizione: 2021
pagine: 224
Apparsa a puntate sul “D’Artagnan”, La Divina Commedia di don Procopio Ballaccheri di Nino Martoglio è la gustosa parodia dell’Inferno dantesco (Canti I -XXI) e, ancor più, di Catania e dei catanesi, in un dialetto sempre in fermento, aperto, mobile, creativo, tra pastiche linguistici, doppi sensi, calembour, funambolismi. Una “Commedia a rovescio”, quella di don Procopio, soltanto in apparenza innocua, in realtà una denuncia, talora fortemente graffiante, della prosopopea di tanti letterati, o aspiranti tali, della corruzione politica, amministrativa, ecclesiastica, sociale, della Catania a cavallo tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento (che gli procurò non pochi duelli), di singolare attualità, e insieme una briosa opera d’invenzione.
«Si dubita sempre delle cose più belle». Parole d'amore e di letteratura
Federico De Roberto, Ernesta Valle
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2014
pagine: 2140
Il corposo carteggio bilaterale fra Federico De Roberto e la nobildonna Ernesta Valle Ribera, ribattezzata Renata (perché "rinata" all'amore) o Nuccia (diminutivo di "femminuccia"), copre un lungo arco di tempo in un intricato, pertinace intreccio di temi intimi e letterari. Un'ardente storia d'amore che ci rivela aspetti ignorati dell'austero e schivo autore de "I Viceré" e insieme della vita mondana, sociale, culturale dei due poli fra cui si snoda, Milano e Catania, dalla fine dell'Ottocento ai primi del Novecento. Meta prediletta di De Roberto, al pari dei sodali Verga e Capuana, sospinti da un senso d'irrequietezza, da un'aspirazione a più vasti orizzonti, Milano rappresenta, e il carteggio ne è ampia testimonianza, la capitale dei poteri mediatici, finanziari, culturali, la città più progredita, operosa, ricca di vivacità artistica e di brulicanti iniziative, con le sue prestigiose case editrici (i Fratelli Treves, Galli), le grandi testate giornalistiche (il "Corriere della Sera", la rivista "La Lettura"), i rinomati teatri (la Scala, il Manzoni, il Filodrammatici, il Lirico, l'Eden), gli eleganti ritrovi (il Biffi, il Cova, il Savini, il Caffè dell'Accademia), gli elitari salotti (di donna Vittoria Cima, di Virginia Borromeo, della stessa Ernesta Valle Ribera). È lì che gli sono consentite assidue frequentazioni con i maggiori esponenti dell'intellighentia dell'epoca, giornalisti, scrittori, editori.